Il virus della disuguaglianza. Il mix di farmaci raccomandato come migliore terapia contro il Covid-19 è pressoché impossibile per i Paesi a basso reddito a causa dei prezzi e del condizionamento dei brevetti. L’OMS lancia l’allarme: è urgente abbassarne i costi, intervenire sui brevetti e rendere pubblici e trasparenti i contratti bilaterali con le case farmaceutiche.
“Accoglienza in punta di cuore”: a Campobasso la mostra di pittura con le opere realizzate dai migranti, nata dalle cooperative sociali Assel e Agorà, che usa il linguaggio dell’arte per parlare di integrazione sociale. L’esposizione è accessibile presso la sede del Comune del capoluogo molisano.
Alla scoperta di nuove abilità. A Rovato, nel bresciano, inaugurata Hygge, un’innovativa palestra per la riabilitazione integrata di bambini e ragazzi con disturbi neuromotori e psicorelazionali. La sua caratteristica è la presenza di spazi per l’arrampicata, la camminata, l’esplorazione e per la valutazione del corretto coordinamento dei gesti.
Sono queste le caratteristiche della nuova area riabilitativa del Centro “Spalenza – Don Gnocchi” di Rovato (BS), dedicata alla presa in carico integrata di bambini e ragazzi con disturbi neuromotori e psicorelazionali. Una innovativa palestra per la riabilitazione pediatrica, che ha l’angolo dell’arrampicata e quello della camminata, lo spazio per l’esplorazione e quello per la valutazione del corretto coordinamento dei gesti. Ciascun allestimento stimola l’esplorazione e l’espressione delle abilità sensori-motorie specifiche del bambino. Durante la seduta ciascun bambino viene seguito secondo un programma riabilitativo personalizzato, con l’elaborazione di un trattamento mirato alla rimodulazione integrata delle proprie abilità. Tutta la palestra è progettata per offrire ai piccoli pazienti un ambiente ludico e accogliente dove sentirsi a proprio agio e partecipare attivamente al percorso riabilitativo proposto dai terapisti.
Il dottor Maurizio Vincenzo Falso, medico fisiatra e responsabile del Servizio di Riabilitazione del Centro, spiega che «la palestra Hygge offre ai nostri terapisti dell’età evolutiva l’opportunità di lavorare in un ambiente accogliente e stimolante, che si adatta ad ogni esigenza psicomotoria e relazionale dei piccoli pazienti, sviluppando la loro creatività e trasformando la seduta fisioterapica in un momento divertente e quindi ancora più efficace dal punto di vista riabilitativo».
Lo staff della palestra Hygge è coordinato dalla fisioterapista Federica Mola e condotto dalle fisioterapiste dell’età evolutiva Lara Vanoli, Sara Bignotti e Rachele Cordioli. La realizzazione di questo progetto è stata resa possibile da Poliortopedia Brescia, che ha donato la messa in opera e l’allestimento della palestra. Hygge vuole offrire alle famiglie e alle strutture ospedaliere della provincia di Brescia un Centro riabilitativo di riferimento per la presa in carico globale del bambino affetto da disabilità: l’intero staff clinico-riabilitativo della palestra collabora ed interagisce quotidianamente con figure trasversalmente coinvolte nella cura dei bambini come neuropsichiatri, ortopedici pediatrici, neurochirurghi e istituzioni scolastiche. All’attività riabilitativa della palestra, inoltre, è stata affiancata la presenza in struttura di un ambulatorio fisiatrico dell’età evolutiva e delle patologie dell’accrescimento e del rachide, convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale.
Primo Maggio per tutti. Una persona con sclerosi multipla su 2 (oltre il 50%) non ha mai trovato il lavoro per cui era qualificato a causa delle implicazioni della sclerosi multipa. Ascoltiamo Paolo Bandiera, direttore affari generali Associazione italiana sclerosi multipla.
Senza protezione. Secondo l’Alta Corte di Giustizia inglese, le politiche seguite dal governo per la gestione del Covid nelle case di cura nella primavera del 2020 sono state “illegittime”. Nel corso della prima ondata del virus infatti, non fu disposto l’isolamento dei pazienti asintomatici ammessi in questo tipo di strutture. I pazienti morti furono circa 20 mila.
“Sportpertutti, non basta dirlo”, è il titolo del libro con cui l’Uisp ricorda Gianmario Missaglia, a 20 anni dalla scomparsa. Il servizio di Elena Fiorani.
Il 1 maggio del 2002 se ne andava un precursore della cultura dello sport per tutti nel nostro Paese: Gianmario Missaglia è stato presidente nazionale Uisp dal 1986 al 1998, impegnato nella divulgazione, nella comunicazione, nelle reti sociali che, in prima persona, contribuì a costruire, dal Forum del terzo settore a Libera.
Fu Missaglia a guidare l’Uisp nel delicato passaggio dallo “sport popolare” allo “sport per tutti”, e a portare nel 1996 Vivicittà a Sarajevo, città martire della guerra nell’ex Jugoslavia. L’associazione dello sportpertutti lo ricorda con una pubblicazione che raccoglie quattro suoi libri e con una diretta Facebook, domenica 1 maggio, cui interverranno dirigenti del terzo settore, giornalisti, storici, insieme alla moglie e al figlio.
Indipendentemente: percorsi e risorse verso l’autonomia. Al via il progetto promosso da Parent Project aps e Ledha Milano, realizzato con il sostegno della Fondazione di Comunità Milano onlus. Per 1 anno le due associazioni promuoveranno il protagonismo e la cittadinanza attiva dei giovani con distrofia muscolare di Duchenne e Becker e altre disabilità, attraverso la costruzione di un percorso turistico accessibile nel territorio milanese.
Ora d’aria: presentato il 18° Rapporto di Antigone sul carcere. Il tasso di affollamento è attualmente del 107%, contando i posti ufficiali conteggiati dal ministero ma con i posti reali disponibili sale al 115%. Diminuiscono gli stranieri reclusi, aumenta la recidiva. “È il momento delle riforme” ha detto il presidente Patrizio Gonnella.
Fuori le mura. Una camminata nel Rione Betlemme lo scorso 26 aprile a Potenza ha dato il via al progetto “Extra Moenia” ideato da compagnia teatrale Petra, un intervento di riqualificazione di un’area verde di circa 800 mq presente nel perimetro della Casa Circondariale insieme a detenuti, cittadini e associazioni.
Diritti a scuola: “Si metta finalmente la parola fine ai provvedimenti di tipo emergenziale, cominciando a ragionare seriamente di didattica inclusiva per gli alunni e le alunne con disabilità”. La FISH commenta la sentenza arrivata dal Consiglio di Stato che ha dato ragione al Ministero dell’Istruzione nel ricorso contro il Tar della Lazio, che nel settembre scorso aveva bocciato i nuovi Pei, i Piani educativi individualizzati e le correlate linee guida.
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