In campo per l’ambiente: oltre 400 azioni di pulizia del territorio da Nord a Sud per la prima due giorni del World Cleanup Day, coinvolti migliaia di volontari e centinaia di enti. Ascoltiamo il presidente di Let’s do it Italy Vincenzo Capasso.

In campo per l’ambiente: oltre 400 azioni di pulizia del territorio da Nord a Sud per la prima due giorni del World Cleanup Day, coinvolti migliaia di volontari e centinaia di enti. Ascoltiamo il presidente di Let’s do it Italy Vincenzo Capasso.
Quale cura. Le Rsa toscane sono a rischio a causa del caro bollette. È l’allarme lanciato da Confcooperative Federsolidarietà e Confcooperative Sanità: ogni giorno si perdono fino a 20 euro per ogni posto letto.
Pane per la mente: a Termini Imerese libri in dono a oltre 400 studenti del primo anno degli istituti superiori per invogliare alla lettura le giovani generazioni. È un’iniziativa della Biblioteca “Veni Creátor Spíritus”, creata e gestita dal sociologo Pietro Piro.
Verso il traguardo. Nelle grandi maratone arriva la categoria per le persone non-binarie, oltre a quelle maschili e femminili: dopo New York la introdurranno anche Chicago, Boston e Londra. Queste ultime hanno annunciato che dal 2023 renderanno possibile la partecipazione in categorie apposite alle persone che non si riconoscono nella concezione binaria del genere o la rifiutano.
Le maratone di Boston e Londra fanno parte dell’associazione World Marathon Majors insieme a quelle di New York, Tokyo, Berlino e Chicago. Tra queste, New York aveva già introdotto una categoria non binaria nella sua passata edizione, mentre Berlino e Chicago faranno lo stesso, per la prima volta, tra settembre e ottobre. Seguendo questi due esempi, gli organizzatori di Boston hanno già spiegato che per stabilire i criteri di ammissione utilizzeranno i tempi di qualificazione richiesti alle donne — quindi più alti rispetto a quelli degli uomini — con l’intenzione però di aggiornarli appositamente per la categoria non binaria appena si avranno dati a sufficienza.
Per iscriversi alle gare competitive della Maratona di Boston, le donne dai 18 ai 34 anni devono aver corso un’altra maratona in almeno 3 ore e 30 minuti, mentre per gli uomini dai 18 ai 34 anni è richiesto un tempo inferiore alle 3 ore. I tempi di qualificazione diventano tuttavia più alti all’aumentare dell’età dei partecipanti. «La categoria non binaria in queste gare non ha suscitato molte polemiche come altrove», ha scritto il New York Times. «La maggior parte dei corridori non binari passa inosservata, correndo insieme a decine di migliaia di altri concorrenti dilettanti. Ma la possibilità di scegliere una definizione più accurata di “maschio” o “femmina” al momento dell’iscrizione fa sentire molti partecipanti più visibili e rispettati».
L’integrazione di nuove categorie rispetto a quelle esistenti potrebbe essere di aiuto anche a dibattiti molto più complicati su altre questioni di genere: per esempio la partecipazione di atlete trans alle competizioni femminili, che sta ponendo molti problemi e animando infervorati dibattiti, in un contesto di regole e approcci in continuo cambiamento e per questo difficili da inquadrare.
Questo perché certe categorie rappresentano ancora una novità in un mondo, quello dello sport, che tradizionalmente si è diviso sulla base del sesso biologico delle persone, e che proprio su questa divisione binaria, oltre che sulla base delle differenze fisiche che ne dipendono, ha sempre articolato discipline e regolamenti. Nella categoria dedicata alle persone non binarie potranno gareggiare persone biologicamente di entrambi i sessi.
La stagione autunnale delle importanti maratone inizierà domenica 25 settembre con quella di Berlino. Seguiranno poi quella di Chicago, in programma domenica 9 ottobre, e quella di New York, che come da tradizione sarà la prima domenica di novembre. A febbraio dovrebbe essere il turno della maratona di Tokyo, i cui organizzatori non hanno ancora reso note eventuali novità sulle modalità di iscrizione. Quella di Boston invece si correrà ad aprile.
Disastro epocale. Dopo l’alluvione che ha colpito il Pakistan nelle scorse settimane è in aumento il rischio di malattie infettive. Il servizio è di Fabio Piccolino.
Oltre 1500 i morti, centinaia di migliaia gli sfollati, 33 milioni di persone colpite: le alluvioni che da metà giugno hanno devastato il Pakistan possono essere considerate uno dei più grandi disastri nella storia del Paese. Una tragedia a cui, secondo gli scienziati del World Weather Attribution, hanno contribuito in maniera determinante gli effetti del cambiamento climatico.
Oltre ai danni materiali, l’allarme per gli sfollati è ora quello delle malattie infettive favorite dall’acqua stagnante, come malaria, dengue e dissenteria.
Fate presto. Con quella nelle Marche nel 2022 registrate nella Penisola 62 alluvioni. Legambiente chiede di “approvare il piano nazionale di adattamento alla crisi climatica, in stand by dal 2018 e praticare serie politiche territoriali di prevenzione del rischio idrogeologico”.
Buon compleanno Giancarlo: a Napoli oggi sotto la sede del quotidiano Il Mattino Radio Siani e Contro la camorra organizzano un flash mob e un contest per ricordare il giornalista ucciso nel 1985. Ascoltiamo Giuseppe Ruocco di associazione Contro la camorra.
L’economia che cambia i territori. A Torino la cooperativa sociale Arcobaleno ha festeggiato i suoi 30 anni con un convegno e un progetto di riqualificazione di Borgo Vittoria: è impegnata nell’inclusione lavorativa attraverso la raccolta rifiuti e i servizi ambientali
Basta parole: serve “la centralità della persona e la presa in carico globale. La costruzione di un modello che parta dalle persone e non dalle sostanze. Serve una riforma organica e condivisa”. Lo chiede alla politica la Federazione italiana delle comunità terapeutiche.
Scelte ecologiche. La Francia offre fino a 4mila euro a chi rottama l’auto per una bici elettrica. La misura è pensata per incentivare le persone ad abbandonare i mezzi di trasporto inquinanti a favore di alternative più pulite e rispettose dell’ambiente.
Il governo di Macron offrirà sussidi per spingere la mobilità dolce. Promessi anche investimenti da 250 milioni di euro per rendere Parigi completamente ciclabile. La Francia offrirà sussidi fino a 4mila euro ai cittadini che decidono di smettere di utilizzare le loro automobili a gas per passare invece alle biciclette elettriche. La misura è pensata per incentivare le persone ad abbandonare i mezzi trasporto inquinanti a favore di alternative più pulite e rispettose dell’ambiente. I cittadini che appartengono alle fasce di reddito più basse potranno ottenere il sussidio di 4mila euro al 100% – da spendere per l’acquisto di una bicicletta elettrica o tradizionale – mentre coloro che hanno disponibilità economiche migliori avranno accesso a indennizzi inferiori.
Un sussidio che incentivi l’utilizzo delle biciclette era già stato introdotto nel 2021, ma le autorità francesi hanno recentemente deciso di potenziarlo come parte integrante del piano nazionale di transizione ecologica. Il governo francese ha infatti affermato che vorrebbe che il 9% di coloro che si spostano quotidianamente e devono scegliere tra bici, auto, mezzi pubblici passasse alle biciclette entro il 2024 contro il 3% attuale. Ciononostante, la Francia sarebbe ancora lontana da alcuni paesi europei come l’Olanda, dove, secondo dati citati da The Verge, circa il 27% della popolazione predilige l’utilizzo della bicicletta per i propri spostamenti giornalieri. Ad ogni modo sarebbe un significativo passo avanti verso un futuro più green.
Quella dei sussidi contro le automobili inquinanti è una misura che è stata ripresa da un programma introdotto nel 2020 in Lituania. Nel repubblica baltica ai cittadini viene dato un bonus fino a 1.000 euro per l’acquisto di una nuova bici elettrica, scooter, ciclomotore, moto o anche crediti di trasporto pubblico. In Lituania la misura è stata un tale successo che il governo ha dovuto aumentare i fondi stanziati per finanziare la misura da 5 a 8 milioni di euro per far fronte alle richieste.
Ovviamente, offrire incentivi individuali non basta. Il governo guidato da Emmanuel Macron lo sa e ha già annunciato che investirà 250 milioni di euro per rendere Parigi completamente ciclabile. E la sindaca della città, Anne Hidalgo, è stata rieletta dopo che in campagna elettorale aveva promesso di aggiungere 130 chilometri di piste ciclabili entro cinque anni.