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Lo sport geniale: inclusione e rigenerazione urbana a Napoli

di Redazione GRS


Lo sport geniale. Utilizzare lo sport come strumento per fare comunità e favorire l’infrastrutturazione sociale: sono questi i presupposti del progetto rivolto al rione Luzzatti – Ascarelli di Napoli per coinvolgere i minori e gruppi normalmente esclusi dalla pratica sportiva. Il nome dell’intervento prende spunto dal romanzo di Elena Ferrante “L’amica geniale”.

Il progetto, finanziato dalla Fondazione con il Sud nell’ambito del bando “l’importante è partecipare” promuove la rigenerazione urbana, sociale e culturale del rione Luzzatti – Ascarelli a Napoli attraverso un programma di attività che consolidi e ampli il coinvolgimento dei minori e includa soggetti normalmente esclusi dalla pratica sportiva quali adulti, anziani e appartenenti a minoranze cinesi e rom. Il progetto prevede inoltre, la riqualificazione di uno spazio che verrà attrezzato ed adibito ad area ludico-sportiva.

L’iniziativa, il cui nome prende spunto dal romanzo di Elena Ferrante “l’amica geniale”, si pone l’obiettivo di restituire un senso di collettività al quartiere, favorendo il dialogo e la socialità dei suoi abitanti attraverso lo sport. Bicicletta, calcio, basket, pallavolo, arti performative, DanceAbility, recupero di aree gioco per i più piccoli sono alcune delle opportunità che verranno offerte nell’ambito del progetto.

Giochiamo alla pace: russi e ucraini fanno squadra a Torino

di Redazione GRS


 

 

Giochiamo alla pace. C’è un posto, a Torino, dove i venti di guerra tra russi e ucraini non sono mai arrivati. Il servizio di Elena Fiorani.

Nel quartiere di Santa Rita, su un campo nascosto tra i palazzi, si allena una squadra nata nel cuore delle comunità di immigrati dall’Est. Venti ragazzi russi e ucraini, ma anche uzbeki, azeri, bielorussi, giocano uniti sotto il nome di “Unione Sportiva Parlanti Russo”. Chi arriva in città, o chi a Torino è nato da genitori russofoni, prima o poi vi entra in contatto ritrovando tradizioni, abitudini, suoni che sanno di casa. Ora, che a casa si gioca sul filo di una guerra, qui preferiscono giocare col pallone, lontani da ideologie e rivendicazioni.

Alexey ha 47 anni, è il più vecchio della squadra, è arrivato a Torino da Kiev nel 2000 per lavoro: «Per quanto io mi senta ucraino, nella squadra tutto si annulla, Siamo amici, siamo uguali”, dice. E’ spaventato per la situazione ai confini ucraini ma spera ancora che la cosa si risolva senza scontri.

Mamma Lucia: le donne coraggio premiate a Cava de Tirreni

di Redazione GRS


Donne coraggio. Domani a Cava de Tirreni la consegna del Premio Mamma Lucia, destinato a donne che a livello nazionale e internazionale si siano particolarmente distinte nella vita sociale. Riconoscimenti per Barbara Pierro, presidente di Chi rom e chi no, e per le giornaliste free lance Laura Silvia Battaglia e Bianca Senatore.