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Il doppio sogno di Robert Mircea si avvera: cittadinanza e Olimpiadi invernali

di Redazione GRS


Last minute. Il sogno di Robert Mircea si è avverato: arrivato a Milano a 9 anni dalla Romania, dopo 12 anni ha finalmente ottenuto la cittadinanza italiana, in tempo per ricevere la convocazione dalla nazionale di bob ed andare a disputare le Olimpiadi in Cina. “Due sogni che si realizzano – dice – La cittadinanza attesa quasi con rabbia e la Nazionale raggiunta come sogno”.

Ha frequentato persone, amici, scuole, e soprattutto palestre in Italia, per anni e anni, ma si sa, la legge per ottenere la cittadinanza è una delle meno attuali. Tantissimi i cavilli, i lacci e i lacciuli che imbrigliano troppo spesso giovani come Mircea. Per fortuna però, lo sport corre più della burocrazia e Robert ha potuto vincere diversi titoli italiani nel sollevamento pesi, allenandosi nella palestra abbiatense della Pesistica Abbiatense Weightlifting. Successi che però si sono sempre dovuti fermare al confine italiano, dal momento che l’atleta non ha mai potuto partecipare alle competizioni internazionali proprio a causa della cittadinanza che non voleva arrivare.

“Ora non ho più scuse, prima mi sentivo sempre schiacciato da un peso che non riuscivo ad alzare, ma che non dipendeva da me – confida Robert – Per quanto mi allenassi e vincessi nel mio sport nulla si muoveva. Questo peso non c’è più e tutto dipenderà da me”.

Robert ora può davvero volare e lo farà perché è stato convocato dalla nazionale di bob per andare a disputare le Olimpiadi invernali di Beijin, in Cina. Si, non c’è un errore; Robert non lancerà o solleverà un peso, ma lo spingerà. Mentre aspettava che la Federazione pesistica italiana intercedesse per lui e spingesse la documentazione affinché potesse diventare italiano, un’altra Federazione si è mossa ed è stata quella degli sport invernali.

“Sono in Italia da più di 10 anni e in regola con tutti gli altri documenti, i problemi erano legati ad alcuni cavilli e la Federazione mi ha aiutato a risolverli e sottoporre finalmente la mia pratica a chi di dovere. Giovedì ho firmato sulla Costituzione italiana in Comune a Corbetta, dove vivo”. Il via libera dalla Prefettura e poi l’attesa della chiamata dal Comune, poi finalmente il giuramento. Cittadinanza e passaporto il giorno dopo, tutto in fretta perché Robert l’8 febbraio deve partire, direzione Cina.

“Due sogni che si realizzano, due emozioni forti ma diverse. La cittadinanza attesa quasi con rabbia e la Nazionale raggiunta come sogno. Ora so che devo dare il massimo, ho tutte le carte per decidere del mio destino, so che allenandomi e facendo la vita che faccio non posso far altro che migliorare”. Mircea è abituato alla fatica, dopo la scuola ha iniziato a lavorare 8 ore al giorno come muratore, per poi scappare in palestra ad Abbiategrasso ad alzare chili e chili: “Ora posso concentrarmi al 100% sullo sport, solo i miei genitori e i miei allenatori sanno la fatica che ho fatto per arrivare dove sono”. Adesso Mircea spera e merita di entrare in un gruppo sportivo e poter dedicare la sua vita completamente allo sport, rappresentando i colori azzurri al meglio, opportunità che senza cittadinanza non avrebbe avuto.

“Mi auguro di poter competere al meglio alle Olimpiadi ed essere selezionato dai tecnici per poi gareggiare. A quel punto la speranza è quella di potermi allenare al meglio, senza aver più problemi di lavoro e cittadinanza. Dopo queste Olimpiadi invernali ci saranno le Olimpiadi in casa (Milano – Cortina 2026) e vorrei essere ancora più competitivo nel bob, senza abbandonare del tutto il sollevamento pesi”. A chi gli chiede come sia il passaggio dal sollevamento pesi al bob, Robert sorride e dice che per lui non sia stato un grande cambiamento: “Gran parte dell’allenamento è fatto di pesi, poi c’è la tecnica di corsa per spingere al meglio il bob. Insomma, spesi spostavo prima e pesi sposto ora. Mi auguro di poter fare bene e rappresentare finalmente al meglio la mia nazionale”.

Senza dimora, la denuncia delle associazioni: “indegno impedire l’assistenza”

di Redazione GRS


 

 

 

“Non c’è decoro senza solidarietà”. Allarme senza dimora a Roma. E le organizzazioni che si occupano di assistenza ai più fragili alzano la voce. Il servizio di Anna Monterubbianesi.

Nella capitale una persona senza dimora su dieci non trova un posto dove andare a dormire. In molti si rifugiano alla Stazione Termini dove però, negli ultimi, mesi tra idranti e volontari a cui viene impedito di portare generi di conforto e alimentari, la situazione non è più accettabile.

L’obiettivo sembra chiaro: tenere lontani i senza dimora. Il problema più grande, lamenta l’associazione Nonna Roma, è il fatto che non si trovino soluzioni per chi sta in strada e spesso muore a causa del freddo. Per questo, insieme ad altre associazioni, è stato richiesto un intervento strutturale al Comune di Roma. Nel frattempo impedire ai volontari di assistere chi si trova per strada è quanto di più indegno possa succedere in un paese civile.

No alla guerra Russia-Ucraina: la petizione di Tavola della Pace

di Redazione GRS


Mai più guerra in Europa. Tavola della Pace ha lanciato una petizione su change.org per dire no ad un possibile conflitto tra Russia e Ucraina. Secondo l’organizzazione, l’unione Europea deve costruire condizioni di pace e sicurezza anche attraverso un reale processo di disarmo. “Non c’è alcuna possibilità – spiegano – di difendere i diritti umani o di risolvere le crisi muovendo carri armati e soldati”.

Infortuni sul lavoro, tra denunce in aumento e ispettori da assumere

di Redazione GRS


 

 

In cerca di sicurezza. Aumentano le denunce per infortuni sul lavoro e il ministero annuncia oltre mille ispettori in più. Il servizio è di Giuseppe Manzo.

Secondo i dati Inail le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Istituto tra gennaio e dicembre 2021 sono state oltre mezzo milione, +0,2% rispetto allo stesso periodo del 2020 mentre 1.221 delle quali quelle con esito mortale (-3,9%). In aumento le patologie di origine professionale denunciate con un +22,8%.

Intanto il ministro del Lavoro Orlando ha annunciato oltre mille assunzioni tra ispettori e funzionari entro il mese di febbraio mentre a metà mese uscirà un bando per altre 1249 unità nel settore.

Teatro, i “Semi di rinascita” raccolti nel carcere di Pistoia

di Redazione GRS


“Semi di rinascita”. Pubblicato per la collana “Briciole” il nuovo volume edito dal Csv della Toscana racconta il laboratorio di teatro svolto nel carcere di Pistoia dall’associazione Biribà Teatro di Natura.
Il progetto restituisce prospettiva e senso al tempo trascorso in contrapposizione alla durezza della detenzione.

Formazione su due ruote: il corso universitario sulla mobilità ciclistica

di Redazione GRS


Formazione su due ruote. Sono aperte le iscrizioni al corso per diventare esperto promotore della mobilità ciclistica dell’Università di Verona. Lungo il percorso di studi sarà possibile imparare tutto il necessario per promuovere la mobilità urbana e territoriale su due ruote. Ci si può iscrivere fino al 28 febbraio e il corso inizierà ad aprile.

In tutti questi anni l’Università di Verona e la Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta hanno formato quasi 200 figure professionali. Sono gli Esperti Promotori della Mobilità Ciclistica che stanno contribuendo, ciascuno nel proprio settore e ambito lavorativo, a favorire le migliori pratiche bike friendly. Per chi non ne avesse mai sentito parlare – qui una nostra intervista per capire meglio di che si tratta – il Corso di perfezionamento e aggiornamento professionale – Post Lauream – dell’Università di Verona è diretto dal Professor Federico Schena (Dipartimento di Neuroscienze, Biomedicina e Movimento) e mira a sviluppare professionalità specifiche: gli Esperti Promotori della Mobilità Ciclistica sono in grado di fare da raccordo tra pianificatori, progettisti, portatori di interesse, operatori economici e turistici, politici e amministratori. Tutto per promuovere la mobilità ciclistica urbana e territoriale. Le iscrizioni sono aperte sul sito ufficiale fino al 28 febbraio. Il corso inizierà ad aprile.

Attiva da oltre trent’anni con un lavoro di advocacy costante, FIAB è uno degli attori di riferimento in Italia e in Europa per quanto riguarda la diffusione della mobilità ciclistica. Il Corso dell’Università di Verona è un tassello fondamentale di questo percorso, in una fase cruciale della ripresa del nostro paese. Dobbiamo, in altre parole, fare in modo che la transizione ecologica sia concreta.

Il percorso formativo è fondamentale anche in ottica del PNRR. Perché, tra i vari aspetti, forma il personale della Pubblica Amministrazione con le competenze necessarie per attuale l’innovazione e il cambiamento. Comuni, Province e Regioni devono investire su questo.

Le competenze trasmesse
• Tecniche: pianificazione, progettazione, sicurezza stradale, raccolta ed elaborazione dati
anche in prospettiva di accedere ai finanziamenti del PNRR.
• Gestione e governance: comunicazione, mobility management, gestione di tavoli di lavoro e
reti sociali, project management.
• Economiche: sviluppo e marketing territoriale, gestione aziendale, politiche e azioni per il
cicloturismo, mappe, Piani di segnaletica cicloturistica, portali web, gestione club di
prodotto.
• Politiche per la salute: aspetti educativi, proposta di stili di vita sani, promozione di percorsi
casa scuola e casa lavoro.
• Conoscenze giuridiche: normative per muoversi negli ambiti istituzionali.
A chi può tornare utile diventare Esperto Promotore della Mobilità Ciclistica
• Dipendenti pubblici (Regioni, Provincie e Comuni) che vogliono approfondire il tema della
mobilità ciclistica come aggiornamento per le loro attività istituzionali.
• Politici e decisori che sentono il tema della bicicletta attuale e lo vogliono valorizzare al meglio
nei propri ambiti di competenza.
• Professionisti che già lavorano con “la bicicletta” (progettisti, mobility manager, agenzie di viaggi) e vogliono perfezionarsi.

• Persone che vogliono avviare nuove professioni e nuove economie in ambito “bicicletta”.
• Volontari e soci di associazioni che operano nel mondo della bicicletta.

• Per tutti coloro che desiderano avere una visione a 360° del mondo bicicletta per poter
relazionarsi con tutti i portatori di interesse, per operare nelle cabine di regia a varia scala
territoriale, che vogliono migliorare le loro città e i territori all’insegna del più bici e meno
auto.

Come si svolgerà il Corso
L’edizione 2022 si terrà in modalità ibrida: 44 ore di lezioni online e quattro giornate di esercitazioni pratiche a Mestre, Peschiera del Garda, Bolzano Valsugana per “toccare con la bicicletta” le miglior realizzazioni. La possibilità di ascoltare e rivedere le lezioni registrate sulla piattaforma d’Ateneo ha consentito, e consentirà in futuro, anche a dipendenti pubblici di recuperare materiale utile.

I docenti
Il Corso ha come docenti professori universitari, esperti FIAB e professionisti del settore ed è rivolto a diplomati e laureati di qualsiasi livello e disciplina che desiderano acquisire una competenza specialistica. Il Coordinatore Didattico del Corso è Marco Passigato, libero professionista, esperto in pianificazione, progettazione e promozione mobilità ciclistica – membro del Centro Studi Gallimbeni di FIAB – Coordinatore Comitato Scientifico dell’Associazione Esperti Promotori della Mobilità Ciclistica EPMC e già Mobility Manager dell’Università di Verona.

Gli ex studenti
Dei 150 diplomati fino alla settima edizione del corso, 21 hanno attivato progetti imprenditoriali come accompagnamento in bici, noleggio, ospitalità specializzata e comunicazione; 29 hanno avviato attività professionali come progettazione, consulenze, guide, o sono animatori di processi partecipativi e facilitatori; 26 sono volontari esperti a vari livelli anche di vertice in associazioni a carattere nazionale come FIAB; 14 sono dipendenti pubblici di Regioni e Comuni; 6 sono consiglieri Comunali, Assessori o Deputati.

Le iscrizioni per la nuova edizione del Corso Esperto Promotore della Mobilità Ciclistica sono aperte sul sito ufficiale dell’Ateneo.

Il ritorno di Mattarella: “Garante della Costituzione”

di Redazione GRS


Il ritorno del presidente. Dal terzo settore e dalla cooperazione arrivano messaggi di stima e gratitudine per Sergio Mattarella che ha accettato la riconferma al Quirinale. Per Forum Terzo settore e Alleanza cooperative la sua presenza è garanzia per la Costituzione e per l’impegno delle organizzazioni non profit.

La guerra dei bambini soldato: la denuncia in Yemen

di Redazione GRS


 

 

 

Infanzia negata. Il conflitto in corso da sette anni in Yemen vede anche la partecipazione di migliaia di bambini soldato. Il servizio è di Fabio Piccolino.

Sono stati quasi 2000 i bambini soldato uccisi in battaglia durante la guerra in Yemen, tra gennaio 2020 e maggio 2021. Reclutati nelle scuole, nei campi estivi e nelle moschee, hanno età comprese tra i 10 e i 17 anni e sono addestrati e utilizzati nel conflitto soprattutto dai ribelli Huthi.

A denunciarlo il Rapporto degli esperti dell’Onu per il Consiglio di Sicurezza, da cui emergono anche casi di violenza sessuale sui minori e le numerose vittime civili provocate dalle bombe lanciate durante i raid aerei.