Troppo ritardo. Pnrr, sul contrasto alla povertà educativa i membri del Gruppo di lavoro nominato dal ministero dell’Istruzione esprimono forte preoccupazione. Ascoltiamo la portavoce del Forum Terzo Settore Vanessa Pallucchi.

Troppo ritardo. Pnrr, sul contrasto alla povertà educativa i membri del Gruppo di lavoro nominato dal ministero dell’Istruzione esprimono forte preoccupazione. Ascoltiamo la portavoce del Forum Terzo Settore Vanessa Pallucchi.
La buona finanza. Terzo Settore, a Cantieri ViceVersa focus sull’accesso al credito. L’occasione è la seconda edizione della Summer School del progetto, che si terrà a Parma dal 6 all’8 luglio: a confronto mondo non profit e principali operatori finanziari italiani.
Teatro dell’inclusione. Continuano durante l’estate le opportunità formative per i ragazzi di Manfredonia con i laboratori gratuiti “GiocaTeatro” e “Uccelli”, che rientrano nel progetto “Crescincultura”, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, che ha l’obiettivo di offrire opportunità educative e culturali ai minori del territorio.
Un’estate diversa. Parte Joy, la campagna estiva di solidarietà di Sport senza frontiere, che coinvolgerà anche 60 bimbi ucraini. L’iniziativa è già scesa in campo per altre emergenze, dal terremoto di Amatrice al crollo del Ponte Morandi. Uno strumento utile per vivere un’esperienza di amicizia, inclusione, attività sportiva e laboratoriale, oltre che di counselling psicologico.
Andriy e Yulia sono due fratelli di 12 e 9 anni giunti a Roma da Leopoli, Ucraina occidentale, poco dopo lo scoppio della guerra, con la mamma Luba, attualmente incinta. Grazie a una segnalazione arrivano a Sport Senza Frontiere (SSF) che in poco tempo riesce a inserirli in un corso di nuoto e nei week end Joy Nature di Capranica, a maggio. Ora frequentano la scuola in Italia e il corso di nuoto due volte a settimana, hanno già preso il primo brevetto e parteciperanno al Joy Summer Camp di Leonessa. Marc e Kateryna, invece, hanno 11 e 9 anni. In Ucraina, a Marc era stato diagnosticato un disturbo di iperattività da deficit di attenzione e la frequenza regolare ad attività sportive, era di fondamentale importanza per il suo sviluppo. SSF, dopo visite mediche e psicologiche, riesce a inserire entrambi in corsi di pallacanestro e nuoto e a farli partecipare al weekend Joy Nature a Capranica a maggio e al prossimo Summer Camp di una settimana a Leonessa.
Sono solo quattro delle tante storie di bambini, mamme e nonne ucraini che SSF ha intercettato in questi mesi e di cui si è fatta carico. Fin da marzo è riuscita a inserire in corsi sportivi garantiti gratuitamente in varie città d’Italia, una sessantina di bambini ucraini che hanno trovato una concreta possibilità di attività, gioco e normalità anche nel nostro Paese. Vanno ad aggiungersi alle centinaia di bambini in situazioni di disagio socio-economico che la nota Onlus segue regolarmente durante l’anno. Ora che si apre la stagione estiva, l’associazione allarga il suo bacino di piccoli amici e garantisce una continuità di intervento attraverso la campagna Joy Summer 2022.
“Joy – spiega Alessandro Tappa, presidente di Sport Senza Frontiere – è il progetto che più di tutti si presta a emergenze. Lo abbiamo sperimentato la prima volta con i bambini delle famiglie rimaste senza casa a seguito del terremoto di Amatrice; poi lo abbiamo proposto a tanti bambini genovesi le cui case sono andate distrutte per il crollo del Ponte Morandi; negli ultimi due anni Joy si è mostrato un potente modello di intervento per uscire, fisicamente e mentalmente, dai durissimi mesi di pandemia e lock-down attraverso week-end, settimane, centri estivi per centinaia di bambini in tutta Italia, gravati dallo stress delle chiusure. Ci permette di offrire ai bambini che seguiamo durante l’anno e tanti altri che ci vengono segnalati a seguito di emergenze, la possibilità di vivere un’esperienza significativa di amicizia, inclusione, attività sportiva e laboratoriale, oltre che di counselling psicologico”.
Joy è il progetto estivo ideato da Sport Senza Frontiere, aperto a tutti i bambini e ragazzi e dedicato in special modo a coloro che vivono situazioni di fragilità sociale o situazioni emergenziali. Joy prende il nome e anche l’eredità valoriale dal primo campo residenziale multisportivo di Sport Senza Frontiere Joy Summer Camp, nato nel 2017, al Terminillo (Rieti). Il camp del 2017 voleva essere un’azione solidale nei confronti delle famiglie colpite dal sisma del Centro Italia, ma poi è continuato negli anni e ha accolto oltre 800 minori molti dei quali provenienti da diverse situazioni emergenziali, come i bambini del Ponte Morandi o ragazzi rifugiati e richiedenti asilo, i bambini dei corridoi umanitari e ora i minori ucraini. Negli anni, Joy è divenuto un vero e proprio laboratorio di inclusione sociale.
“Negli anni – dice Alessia Mantovani Coordinatrice nazionale – abbiamo rimodulato il nostro intervento a seconda delle diverse esigenze dei nostri bambini e delle emergenze che alcuni vivevano. Ciò ha permesso a SSF di allagare il proprio raggio di azione e programmare attività che aumentano incisività ed efficacia. Il progetto Joy ci ha consentito di estendere il nostro intervento ampliando la platea dei beneficiari e includendo non solo i bambini provenienti da contesti di disagio socio-economico che seguiamo regolarmente durante tutto l’anno, ma anche ragazzi in condizioni di isolamento psico-sociale, la piaga più diffusa ancora oggi tra i giovanissimi a causa dei lockdown e delle chiusure o, negli ultimi mesi, giovani provenienti dall’Ucraina. I centri estivi e i camp sono spazi aperti, luoghi di integrazione e grazie ai laboratori si pongono anche come occasione di crescita per i bambini dai punti di vista psicologico, alimentare, sociale”.
Diritto alla protezione. Oggi si celebra la Giornata mondiale del rifugiato: oltre 100 milioni soltanto nei primi mesi del 2022. Il servizio è di Fabio Piccolino.
Nei primi mesi del 2022, più di 100 milioni di persone sono state forzatamente sfollate in tutto il mondo a causa di persecuzioni, conflitti, violenze, violazioni dei diritti umani e disastri climatici.
In occasione della Giornata mondiale del rifugiato che si celebra oggi, Unhcr ricorda che la protezione non si esaurisce nell’accesso all’asilo, ma si manifesta concretamente attraverso un processo equo di integrazione sociale ed economica nel paese di accoglienza.
Onda pride: nel weekend il movimento lgbt in sei città, cortei a Lecco, Parma, Pesaro, Torino, Varese e Livorno. Arcigay ha dedicato queste tappe “a Sasha, Camilla, Cloe e a tutte le persone trans* o non binarie bersaglio di odio e ferocia”.
Alla prova del 9. Nello scenario di crisi economica e dei rischi ancora più gravi nel prossimo futuro Banca Etica lancia il suo messaggio. Ascoltiamo la presidente nazionale Anna Fasano.
Parlare civile. Dopo il caso di cronaca dove un 17enne a Napoli ha ucciso la madre AiBi – Amici dei bambini protesta per la narrazione mediatica utilizzata: “la precisazione ‘adottato’ non risponde ad alcun dovere di cronaca, se non per mettere in risalto una distinzione e dare una connotazione negativa alla filiazione adottiva”.
Festa al rione Betlemme. Il 16 giugno è stato inaugurato lo spazio rigenerato di “Extra Moenia” a conclusione del progetto di Compagnia teatrale Petra e Casa Circondariale di Potenza, che grazie alla rigenerazione urbana consegna alla comunità un nuovo luogo di socialità.
Solidarietà e pace. Giro Donne, la più prestigiosa competizione a tappe nel panorama del ciclismo femminile, dona la maglia rosa 2022 a UNHCR nella Giornata Mondiale del Rifugiato “alla luce del grande impegno che da oltre 70 anni UNHCR rivolge alla protezione e all’assistenza dei rifugiati in tutto il mondo”.
“Alla luce del grande impegno che da oltre 70 anni UNHCR rivolge alla protezione e all’assistenza dei rifugiati in tutto il mondo e dell’ulteriore emergenza dovuta al conflitto in Ucraina abbiamo sentito l’urgenza di fare la nostra parte mettendo a disposizione l’elemento più prezioso e caratterizzante del Giro Donne, la Maglia Rosa”, afferma Roberto Ruini, Direttore del Giro Donne e fondatore di PMG Sport/Starlight. “Ritengo che lo sport, per sua stessa natura, possa e debba dare segnali importanti a favore della pace, dell’accoglienza e della fratellanza globale. Siamo certi che anche le atlete che avranno la fortuna di indossarla proveranno lo stesso sentimento di onore e orgoglio”.
Una partnership che unisce sport e solidarietà e che esprime la vicinanza di PMG Sport/Starlight, all’attività dell’Agenzia dell’ONU per i Rifugiati, due volte insignita del Premio Nobel per la Pace, presente in 135 Paesi e impegnata con 100 milioni di persone, per la maggior parte donne e bambini.
“Siamo estremamente lieti del supporto che il Giro Donne ha deciso di riconoscere a UNHCR e che insieme si possa celebrare, anche attraverso lo sport, il coraggio di milioni di donne e uomini costretti a fuggire da guerre, persecuzioni e violenze. Ognuno di loro ha bisogno di protezione e ciò significa sicurezza ma anche opportunità di esprimere liberamente il proprio talento. In questo senso lo sport assume un valore fondamentale”, afferma Chiara Cardoletti, Rappresentante UNHCR per l’Italia, la Santa Sede e San Marino.
La consegna ufficiale della Maglia Rosa del Giro Donne 2022 a UNHCR si terrà lunedì 20 giugno in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato durante la tavola rotonda dal titolo Rifugiati, dall’asilo all’integrazione: partnership e soluzioni innovative per una crisi senza precedenti che si terrà al Centro Congressi Palazzo Rospigliosi a Roma.
Il Giro Donne 2022, la più prestigiosa competizione a tappe nel panorama del ciclismo femminile prende il via il 30 giugno da Cagliari per terminare a Padova il 10 luglio dopo aver attraversato Sardegna, Emilia-Romagna, Lombardia, Trentino-Alto Adige e Veneto. Un percorso di 1.000 km che vedrà contendersi la Maglia Rosa 144 atlete delle migliori 24 squadre al mondo.