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Mafie e corruzione: le mani non sono pulite, secondo la maggioranza degli italiani

di Redazione GRS


 

 

Le mani non sono pulite. Per la maggioranza degli italiani la corruzione continua a inquinare il Paese. La ricerca di Demos e Libera nel servizio di Giuseppe Manzo.

Tangentopoli non è finita. Mafie e corruzione sono fenomeni che sembrano essere radicati nel “senso comune”. Sei cittadini su dieci intervistati ritiene che non sia cambiato nulla dal 1992. Il 78% degli italiani intervistati ritiene che la corruzione in politica sia lo specchio della società.

L’85% degli intervistati riconosce il ruolo fondamentale dei colletti bianchi e professionisti nel legame con le mafie. Sono primi risultati che emergono da una ricerca di Demos-Libera sulla percezione della corruzione e delle mafie pubblicato su L’Espresso.

Amici della bici: una rete di bar per fare “pit stop” nell’hinterland milanese

di Redazione GRS


Amici della bici. Parte da Segrate l’idea di creare una rete di bar in cui i ciclisti possano fare un “pit stop” in caso di foratura di una gomma o altri piccoli problemi al loro mezzo: è l’obiettivo dell’iniziativa lanciata per favorire l’utilizzo delle due ruote da parte dei cittadini e promuovere una nuova cultura della bicicletta, legata ad un uso quotidiano.

“Promuovere la mobilità sostenibile non significa solo fare macro interventi come la creazione di nuove piste ciclabili, che richiedono costi notevoli, ma anche promuovere la cultura della bicicletta venendo incontro alle quotidiane esigenze dei ciclisti” spiega il sindaco Paolo Micheli.
A tutti i locali vengono forniti un logo da esporre in vetrina in modo da essere identificabili e un kit che comprende una pompa, un set di chiavi da lavoro e mastice per le forature. L’iniziativa può già contare sull’adesione di 12 bar. E l’obiettivo è allargarla al più presto a tutti quelli di Segrate.

Creare una rete di bar in cui i ciclisti possano fare un “pit stop” in caso di foratura di una gomma o di altri piccoli problemi al loro mezzo: è l’obiettivo di “Amici della Bici”, l’iniziativa lanciata dal Comune di Segrate (nell’hinterland milanese) per favorire l’utilizzo della bicicletta da parte dei cittadini. “Promuovere la mobilità sostenibile non significa solo fare macro interventi come la creazione di nuove piste ciclabili, che richiedono costi notevoli, ma anche promuovere la cultura della bicicletta venendo incontro alle quotidiane esigenze dei ciclisti – spiega il sindaco Paolo Micheli – L’idea di proporre ai bar cittadini di diventare ‘Amici della bici’ va proprio in questa direzione, come altri progetti che abbiamo avviato, dal Ciclobus alla Bicipolitana”.

A tutti i locali aderenti vengono forniti un logo da esporre in vetrina in modo da essere immediatamente identificabili e soprattutto un kit – offerto da un negozio di biciclette della zona – che comprende una pompa, un set di chiavi da lavoro e mastice per le forature. “Può sembrare un servizio banale, ma in realtà è molto utile. Si tratta di un gesto di vicinanza ai ciclisti urbani, che possono così far fronte a piccoli inconvenienti tecnici – prosegue il primo cittadino – Chi si trova all’improvviso con una gomma sgonfia o magari con una vite del freno allentata sa che in città ci sono vari punti in cui è possibile trovare assistenza”.

L’iniziativa può già contare sull’adesione di 12 bar – “hanno tutti accolto con entusiasmo la nostra proposta” – e l’obiettivo è allargarla al più presto a tutti quelli di Segrate.

Vaccini mRNA, via libera alla produzione in Africa: ancora non basta

di Redazione GRS


 

 

Ancora non basta. Sei paesi africani sono stati scelti per avviare la propria produzione di vaccini mRNA. Ma per sconfiggere il Covid c’è bisogno della liberalizzazione dei brevetti. Il servizio di Fabio Piccolino

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha annunciato che sei paesi africani potranno avviare la propria produzione di vaccini mRNA: Egitto, Kenya, Nigeria, Senegal, Sud Africa e Tunisia. In questo modo potranno produrre dosi proprie per combattere il Covid e altre malattie.

Secondo Oxfam si tratta di un passo importante, ma non ancora sufficiente perché lo sviluppo di un processo di produzione su larga scala sarà possibile in tempi brevi solo se tutte le aziende in grado di farlo trasferiranno in maniera completa e trasparente i diritti di proprietà intellettuale, di know-how e di tecnologie a mRNA già approvate.

Umbria, l’intesa antimafia di Libera e Legacoop

di Redazione GRS


Umbria antimafia. Libera e Legacoop nella regione siglano intesa per azioni di contrasto alle organizzazioni criminali. sono 144 i beni confiscati, alcuni già assegnati al “territorio” per il loro recupero e riutilizzo: un grande “potenziale di riscatto” per l’Umbria.

Lo sport geniale: inclusione e rigenerazione urbana a Napoli

di Redazione GRS


Lo sport geniale. Utilizzare lo sport come strumento per fare comunità e favorire l’infrastrutturazione sociale: sono questi i presupposti del progetto rivolto al rione Luzzatti – Ascarelli di Napoli per coinvolgere i minori e gruppi normalmente esclusi dalla pratica sportiva. Il nome dell’intervento prende spunto dal romanzo di Elena Ferrante “L’amica geniale”.

Il progetto, finanziato dalla Fondazione con il Sud nell’ambito del bando “l’importante è partecipare” promuove la rigenerazione urbana, sociale e culturale del rione Luzzatti – Ascarelli a Napoli attraverso un programma di attività che consolidi e ampli il coinvolgimento dei minori e includa soggetti normalmente esclusi dalla pratica sportiva quali adulti, anziani e appartenenti a minoranze cinesi e rom. Il progetto prevede inoltre, la riqualificazione di uno spazio che verrà attrezzato ed adibito ad area ludico-sportiva.

L’iniziativa, il cui nome prende spunto dal romanzo di Elena Ferrante “l’amica geniale”, si pone l’obiettivo di restituire un senso di collettività al quartiere, favorendo il dialogo e la socialità dei suoi abitanti attraverso lo sport. Bicicletta, calcio, basket, pallavolo, arti performative, DanceAbility, recupero di aree gioco per i più piccoli sono alcune delle opportunità che verranno offerte nell’ambito del progetto.

Giochiamo alla pace: russi e ucraini fanno squadra a Torino

di Redazione GRS


 

 

Giochiamo alla pace. C’è un posto, a Torino, dove i venti di guerra tra russi e ucraini non sono mai arrivati. Il servizio di Elena Fiorani.

Nel quartiere di Santa Rita, su un campo nascosto tra i palazzi, si allena una squadra nata nel cuore delle comunità di immigrati dall’Est. Venti ragazzi russi e ucraini, ma anche uzbeki, azeri, bielorussi, giocano uniti sotto il nome di “Unione Sportiva Parlanti Russo”. Chi arriva in città, o chi a Torino è nato da genitori russofoni, prima o poi vi entra in contatto ritrovando tradizioni, abitudini, suoni che sanno di casa. Ora, che a casa si gioca sul filo di una guerra, qui preferiscono giocare col pallone, lontani da ideologie e rivendicazioni.

Alexey ha 47 anni, è il più vecchio della squadra, è arrivato a Torino da Kiev nel 2000 per lavoro: «Per quanto io mi senta ucraino, nella squadra tutto si annulla, Siamo amici, siamo uguali”, dice. E’ spaventato per la situazione ai confini ucraini ma spera ancora che la cosa si risolva senza scontri.