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Mobilità sostenibile, si fa largo la strada dei mobility manager

di Redazione GRS


Città in movimento. Approvate le linee guida per la redazione e l’attuazione dei piani degli spostamenti casa-lavoro da parte dei mobility manager, figure professionali, già presenti nella pubblica amministrazione e in alcune aziende, che hanno il compito di favorire un pendolarismo meno impattante, riducendo il traffico di auto private a favore di trasporti pubblici e biciclette.

«Si tratta di un passo importante in vista della ripresa delle attività e servirà ai mobilty manager per l’organizzazione degli spostamenti dei dipendenti e la gestione degli orari al fine di alleggerire la pressione sulla viabilità e sul trasporto pubblico locale». Con queste parole il ministro dei Trasporti e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, ha commentato l’approvazione delle linee guida per la redazione e l’attuazione dei piani degli spostamenti casa-lavoro da parte dei mobility manager. Queste figure professionali, presenti oggi sia nella pubblica amministrazione sia in alcune aziende, hanno il compito decisivo di favorire un pendolarismo meno impattante sull’ambiente e sulle città.

Al netto dei passi avanti fatti con le ciclabili di emergenza e al boom di biciclette seguito al bonus mobilità, molto ancora resta da fare per cambiare le abitudini negli spostamenti quotidiani. Il ruolo del mobility manager, come insegnano gli esempi già attivi lungo la penisola, è quello di pensare all’azienda come a un attore del territorio, a cui è richiesto un impegno per limitare l’impatto sul traffico e sull’ambiente.

Come si legge sul sito ufficiale del Mims, «i piani di spostamento casa-lavoro sono finalizzati anche a una più efficace distribuzione degli utenti del trasporto pubblico locale, oltre che a realizzare un coordinamento tra gli orari di inizio e termine delle attività economiche, lavorative e gli orari dei servizi di trasporto pubblico locale, urbano ed extraurbano». L’obiettivo ultimo di questo sforzo corale, da parte della politica, della PA e delle aziende, è ridurre il traffico di automobili private e aumentare il numero di dipendenti che utilizzano trasporti pubblici, biciclette o fanno ricorso al carpooling.

“Il PSCL – si legge infatti nel documento delle linee guida – è finalizzato alla riduzione del traffico veicolare privato ed individua le misure utili a orientare gli spostamenti casa-lavoro del personale dipendente verso forme di mobilità sostenibile alternative all’uso individuale del veicolo privato a motore, sulla base dell’analisi degli spostamenti casa-lavoro dei dipendenti, delle loro esigenze di mobilità e dello stato dell’offerta di trasporto presente nel territorio interessato”.

Rete Sipla, nasce la più grande unione nazionale di lotta al caporalato

di Redazione GRS


 

 

 

Uniti per i diritti. Arci, Caritas e Communitas insieme nella più grande rete nazionale di lotta al caporalato. Il servizio è di Anna Monterubbianesi.

50 organizzazioni del terzo settore in 15 regioni stanno realizzando la più grande rete di tutela e protezione dei lavoratori agricoli stranieri: la rete Sipla, che nasce grazie ad un progetto Arci, Consorzio Communitas, e con il sostegno della Caritas Italiana.

Attraverso servizi di accompagnamento lavorativo, sportelli informativi, accordi con aziende agricole e offerta di soluzioni abitative alternative agli insediamenti informali, il progetto vuole aiutare i lavoratori ad uscire dalla morsa del caporalato e fornire sostegno nella denuncia di situazioni di sfruttamento. Il passo successivo, da realizzare con aziende, sindacati, Istituzioni, enti locali e comunità, sarà contribuire ad una vera filiera etica nel settore agro-alimentare e formare i consumatori.

Covid, ridotta la speranza di vita nel 2020: i dati Istat

di Redazione GRS


 

 

Meno speranze. L’Istat ha registrato una diminuzione delle aspettative di vita nel 2020. Il servizio è di Giuseppe Manzo.

Nel 2020, la diffusione della pandemia da Covid-19 e il forte aumento del rischio di mortalità che ne è derivato ha interrotto bruscamente la crescita della speranza di vita alla nascita che aveva caratterizzato il trend fino al 2019, facendo registrare, rispetto all’anno precedente, una contrazione pari a 1,2 anni.

A livello provinciale la speranza di vita si riduce nelle aree del Paese a più alta diffusione del virus durante la fase iniziale della pandemia come le province di Bergamo, Cremona e Lodi dove per gli uomini si è ridotta rispettivamente di 4,3 e 4,5 anni. Siena è invece l’unica provincia italiana a non aver subito peggioramenti.

Come corre il riciclo: le scarpe da jogging a impatto zero

di Redazione GRS


Come corre il riciclo. Arrivano le scarpe da jogging fatte con bottiglie riciclate e fondi del caffè, prodotte senza danni all’ambiente. Ci ha pensato l’azienda finlandese Rens, che per realizzare il progetto, sta raccogliendo fondi tramite un crowdfunding.

Fare affari con successo e rispettando la natura, rendendo ancor più ecologico lo sport naturale per eccellenza, il jogging. Ci ha pensato l’azienda finlandese Rens, come riporta The Guardian. Sviluppando, per la seconda volta nella sua storia aziendale, un modello di scarpe da jogging prodotto senza emissioni e danni all’ambiente né uso di plastica vergine, grazie a bottiglie riciclate e chicchi di caffé riciclati.

Al momento è un coraggioso progetto, per realizzare il quale Rens si affida alla sensibilità ecologica del pubblico: l’azienda finlandese ha iniziato ieri su internet un crowdfunding per contribuire a finanziare progetto sviluppo produzione e commercializzazione delle scarpe da jogging al caffé.

“Pensiamo che possa essere l’inizio di una rivoluzione nell’abbigliamento sportivo e in generale lanciare simili gamme di prodotti riciclabili”, ha detto al Guardian il ceo di Rens, Son Chou, secondo cui le scarpe, che verranno lanciate sul mercato col significativo nome Nomad, saranno prodotte anche con rifiuti di caffé e poliestere e bottiglie riciclate, essendo cosí totalmente a impatto zero.

È la seconda volta che Rens lancia sul mercato scarpe sportive totalmente ecologiche in uso di materiali e tecniche di produzione. La prima volta avvenne nel 2019 con il modello Kickstarter, una scarpa diversa da Nomad, pensata per il pubblico più sportivo per alte prestazioni. Secondo Jesse Tran, cofondatore e amministratore delegato di Rens, “con il nuovo modello di scarpa ci stiamo avvalendo di esperienze e consigli di molti acquirenti dei modelli precedenti”.

La Nomad e il modello precedente hanno bisogno dei resti di caffè usato per 21 tazze di caffé. Secondo la società di analisi del mercato Mintel, cresce ovunque la domanda di sneakers e altro materiale sportivo prodotto nel modo più ecologico possibile. Il nuovo trend sta cambiando la struttura del mercato. Coi nuovi sistemi e tecniche di produzione ecologiche di materiale riciclato si aumentano le vendite e si riducono alla lunga anche i costi di produzione. Come a dire: andiamoci a prendere un caffè e vestiremo più ecologici e naturali.

Haiti dopo il terremoto: in aumento la minaccia di malattie legate all’acqua

di Redazione GRS


 

 

 

A rischio. Tre settimane dopo il terremoto che ha colpito Haiti, la popolazione sull’isola è sempre più vulnerabile. Il servizio è di Fabio Piccolino.

540.000 bambini nel sud-ovest di Haiti stanno affrontando il possibile riemergere di malattie legate all’acqua. E’ l’allarme lanciato da Unicef che ha spiegato come le gravi condizioni della zona stanno rapidamente aumentando la minaccia di infezioni respiratorie acute, colera e malaria.

Il mancato accesso all’acqua potabile coinvolge circa il 60% della popolazione delle aree più colpite dal sisma; sono migliaia le persone che, a causa del crollo delle abitazioni, non possono accedere ai servizi igienici.

Riforma terzo settore: definiti criteri ricavi imprese sociali

di Redazione GRS


Il giusto calcolo. Si aggiunge un nuovo tassello al completamento della riforma del Terzo settore. Per le imprese sociali, infatti, sono finalmente definiti i criteri per il computo dei ricavi derivanti dalle attività d’impresa di interesse generale con il decreto del 22 giugno 2021 escluse le coop sociali e i loro consorzi, che continuano a fare riferimento alla legge 381 del 1991.