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Invalidi civili, a rischio il lavoro dei più fragili e poveri

di Redazione GRS


 

 

Intervenite subito. L’Inps ha definito una modifica per gli assegni di invalidità civile, a rischio i più fragili e poveri. Il servizio è di Giuseppe Manzo

Invalidi civili, appello a parlamento e governo. Con il messaggio n. 3495 del 14 ottobre 2021 Inps precisa cosa significhi d’ora in avanti “inattività lavorativa”: non ci deve essere nessuna attività lavorativa, neanche minima, che produca reddito, anche se minimo e anche se inferiore ai 4.931 euro annui.

Siamo quindi di fronte ad una interpretazione estremamente restrittiva, che limiterà la possibilità di qualsiasi lavoro o inserimento per le persone con disabilità. Coordinamento nazionale delle associazioni delle persone con Sindrome di Down e la Federazione delle Associazioni di Persone con Malattie Rare d’Italia, chiedono di intervenire subito a tutela dei più fragili.

Walking for Patrick: termina la camminata per chiedere di dare la cittadinanza a Zaki

di Redazione GRS


“Walking for Patrick”: termina oggi a Roma la lunga camminata di Marino Antonelli per spingere il governo a dare subito la cittadinanza a Zaki, lo studente egiziano detenuto al Cairo. 880 i chilometri percorsi dal 20 settembre, un milione e 500 mila passi, da Rezzato, in provincia di Brescia.

Oltre 800 chilometri, un milione e 500 mila passi per chiedere al governo italiano di dare subito la cittadinanza a Patrick Zaki. È “Walking for Patrick”, l’evento lanciato da Marino Antonelli insieme all’organizzazione Station to Station: Marino è partito a piedi da casa sua a Rezzato, in provincia di Brescia, lunedì 20 settembre, per arrivare camminando fino a Roma esattamente un mese dopo, il 20 ottobre. Sopra la t-shirt tecnica, Marino indossa la maglietta con il volto dello studente egiziano detenuto al Cairo dal 7 febbraio 2020 e il QRcode della petizione.

“L’idea di questo cammino è nata durante il primo lockdown, ad aprile del 2020 – racconta Marino Antonelli – Vivevo questa sorta di contrasto: noi eravamo prigionieri nelle nostre case, ma presto saremmo tornati liberi, mentre Patrick continuava a rimanere in carcere e ogni 45 giorni veniva rimandato a giudizio. E poi stavo leggendo alcuni libri, tra cui l’ultima enciclica di papa Francesco: in quel testo si dice che per ricominciare dopo il Covid non possiamo aspettarci tutto dai nostri governanti, dobbiamo essere anche noi fautori del cambiamento. Ecco perché questa estate ho contattato i ragazzi di Station to Station, con l’idea di questa iniziativa. Così è iniziato tutto”.

Marino ha 59 anni e lavora come impiegato in banca. “Queste sono le mie ferie”, ride. Per riuscire a percorrere a piedi tutti gli 880 chilometri che lo separano da Roma, mantenendo la tabella di marcia, ha cominciato ad allenarsi già a giugno: “Tutti i giorni camminavo 15-20 chilometri nelle campagne vicino a casa, la preparazione è fondamentale”. Questo però non è il primo cammino in cui Marino si sperimenta: l’anno scorso era già andato a Roma a piedi percorrendo la via francigena, e ancora prima aveva fatto il cammino francese per arrivare a Santiago de Compostela (tre volte a piedi e una in bicicletta), più una volta il cammino primitivo e un’altra il cammino portoghese. “Per me camminare è una sorta di liberazione dalla quotidianità – racconta –. Ma questo cammino è diverso da tutti gli altri: pur restando un cammino spirituale e intimo, perché passo tante ore da solo sulla strada, questa iniziativa cerca di essere anche una testimonianza civile. Certo, è una cosa piccola e semplicissima: cosa c’è di più semplice di camminare? Però l’impatto che vogliamo raggiungere è molto grande”.

L’iniziativa Walking for Patrick ha subito avuto un grande successo ed è stata raccontata da giornali e televisioni: “Quando sono partito, non pensavo che avrei avuto tanto seguito – afferma –. Credevo che l’iniziativa sarebbe stata ripresa solo dal giornale locale. Fino a qualche giorno prima, non avevo neanche il profilo Facebook, e Instagram lo usavo sporadicamente. Ora continuano ad arrivarmi richieste di amicizia, e mentre cammino, ci sono persone che mi fermano e mi dicono: ma lei è quello che è passato in televisione?” Marino ha anche ricevuto diverse richieste di persone che vogliono mettersi a camminare con lui: “Stiamo cercando di organizzarci per alcune tratte dopo Bologna – spiega –. È importante che chi cammina con me sia preparato e mantenga un ritmo di marcia simile”.

Il 20 ottobre è previsto l’arrivo a Roma, dove parteciperà a un flash mob per chiedere al governo di sbloccare l’iter della legge per la cittadinanza a Zaki, e assisterà all’udienza generale di papa Francesco. “Ci andrò come singolo fedele, ma porterò anche il messaggio di libertà per Patrick – conclude –. L’obiezione che in tanti mi fanno è: perché proprio per Patrick? Ci sono tante persone che soffrono ingiustizie, dovremmo camminare per tutti. Secondo me, però, questa è la solita scusa per non fare niente. Patrick è un simbolo, simbolo dei diritti violati, della libertà d’espressione silenziata, di chi lotta contro i regimi repressivi sacrificando la sua vita. E noi abbiamo il dovere di difenderlo”.

I dati del non profit italiano: incremento stabile dei dipendenti

di Redazione GRS


 

 

Italia non profit. Alle Giornate di Bertinoro presentati i dati Istat e la ricerca sull’economia di coesione. Il servizio è di Giuseppe Manzo.

Al 31 dicembre 2019 gli enti non profit attivi sono 362.634 e, complessivamente, impiegano 853.476 dipendenti, crescono dello 0,9 per cento, meno di quanto rilevato tra il 2017 e il 2018 (+2,6 per cento). Stabile l’incremento dei dipendenti che si mantiene intorno all’1 per cento in entrambi gli anni. Sono i dati presentati in occasione della XXI edizione delle Giornate di Bertinoro dove è stata pubblicata anche la ricerca “Economie coesive e l’ascesa del fattore comunitario”: mettere al primo posto l’ambiente e la sostenibilità.

Distribuire maggiormente la ricchezza, fermare la precarizzazione del lavoro, investire sulle famiglie sono le quattro priorità per gli italiani.

Giovani e carcere: il cortometraggio dei “Ragazzi da paura”

di Redazione GRS


Ragazzi da paura. Si intitola così il cortometraggio nato dal laboratorio di sceneggiatura con un gruppo di giovani detenuti del carcere minorile di Airola, in provincia di Benevento. Un progetto collettivo che, con la regia di Maurizio Braucci, invita a riflettere sulla sensibilità e sulla fragilità dell’adolescenza maschile.

Smile sport: atleti con disabilità motorie fanno squadra a Imperia

di Redazione GRS


Un sorriso che unisce. Si chiama “Smile sport” l’iniziativa che a Imperia riunisce una quindicina di atleti con disabilità motorie e neurologiche dando loro la possibilità di essere parte di una squadra e di migliorare le proprie abilità. Il progetto è nato dal gruppo “Amici di Sergio” e cresciuto grazie alla collaborazione di Anffas.

Nel concreto ‘Smile Sport’ riunisce una quindicina di atleti con disabilità motorie e neurologiche per organizzare incontri sportivi: uno sport che viene costruito sulla persona per adattarsi alle caratteristiche e peculiarità di ognuno dei partecipanti ed esaltarne le qualità ed i talenti: un’attività sportiva che non può essere quindi preconfezionata e standardizzata ma che il coach Ruben si deve inventare e studiare prima di ogni incontro. Incontri, per il momento due alla settimana, in cui Ruben è aiutato da Umbertina e Roberto per rendere questa attività il più possibile coinvolgente e divertente.

Fondamentale per la buona riuscita del progetto la collaborazione con l’Anfass che mette a disposizione il proprio pulmino per il trasporto degli atleti. Questa iniziativa è, e vuole essere continuamente “work in progress” in quanto sempre alla ricerca di nuove attività e occasioni per coinvolgere nell’attività sportiva persone che spesso incontrano grandi difficoltà a poterla praticare. Le attività di Smile Sport sono offerte del tutto gratuitamente e pertanto è sempre attuale la necessità di reperire fondi per rendere concreti i progetti in essere e in cantiere

Ambiente, anche Slow Food nella Convenzione Onu sulla biodiversità

di Redazione GRS


 

 

Miglioriamo il pianeta. Slow Food ha partecipato alla prima fase della Convenzione Onu sulla biodiversità, con l’obiettivo di raggiungere traguardi intelligenti e misurabili. Il servizio è di Fabio Piccolino.

Si è conclusa nei giorni scorsi la prima fase della Convenzione Onu sulla biodiversità, un’iniziativa che prevede l’adozione di un piano strategico che introduca una prospettiva a lungo termine e stabilisca una tabella di marcia per la conservazione, la tutela, il reintegro e la gestione sostenibile della biodiversità e degli ecosistemi a livello globale per i prossimi dieci anni.

Slow Food ha preso parte alle consultazioni, precisando che questo percorso dovrà mettere al centro le persone e introdurre indicatori per quantificare la diversità alimentare: «La perdita di biodiversità – dichiara l’organizzazione – mette a repentaglio la sicurezza alimentare dell’intero genere umano».