Notizie

Riforma terzo settore: definiti criteri ricavi imprese sociali

di Redazione GRS


Il giusto calcolo. Si aggiunge un nuovo tassello al completamento della riforma del Terzo settore. Per le imprese sociali, infatti, sono finalmente definiti i criteri per il computo dei ricavi derivanti dalle attività d’impresa di interesse generale con il decreto del 22 giugno 2021 escluse le coop sociali e i loro consorzi, che continuano a fare riferimento alla legge 381 del 1991.

Libia, l’Europa accoglie le richieste delle associazioni sulla mala gestione dei fondi

di Redazione GRS


Richieste accolte. Petizione sulla mala gestione dei fondi in Libia: il Parlamento UE accoglie le richieste di ARCI, Associazione studi giuridici e Global legal action network. La Commissione Europea sarà tenuta ad aggiornare e trasmettere il rapporto di monitoraggio periodico del programma, nonché a inviare le informazioni della petizione alla Corte dei Conti Europea.

“Un cuore da campione”: il libro che narra la storia dell’inventore delle Paralimpiadi

di Redazione GRS


Storia di una rivoluzione. Si sono chiuse le paralimpiadi di Tokyo, per approfondirne la storia è disponibile il libro di Roberto Riccardi che racconta la vicenda di Ludwig Guttmann, il neurologo che scampò al nazismo e inventò i Giochi paralimpici, intuendo come lo sport potesse essere veicolo di inclusione e autostima, oltre che di riabilitazione.

Chi era Ludwig Guttmann? Una vita che ha cambiato il corso di migliaia di altre vite, ben oltre la competizione sportiva. Il libro, documentato e coinvolgente, di Roberto Riccardi edito da La Giuntina ne racconta la storia. La prima edizione dei giochi paralimpici si tenne ufficialmente in concomitanza delle Olimpiadi di Roma, nel 1960. A quella prima edizione – simbolicamente aperta l’8 settembre – parteciparono 400 atleti in carrozzina, in rappresentanza di 23 paesi sfilano davanti a 5000 spettatori. Ma, questo, era solo il punto di approdo (e di ripartenza) di un percorso avviato da Guttmann ventidue anni prima. Neurologo, specializzato in lesioni della colonna spinale, Guttmann era fuggito dalla Germania nel 1938, trovando riparo in Inghilterra.

Nel 1944, su richiesta del governo britannico, il dottor Ludwig Guttmann divenne direttore presso l’ospedale di Stoke Mandeville. Nel Berkshire, Guttmann cambiò per sempre l’approccio alla paraplegia. A Stoke Mandeville, racconta Ricciardi, «i feriti di guerra non avrebbero incontrato né avversione né commiserazione. Questi giovani – perlopiù piloti della RAF impegnati a difendere l’Europa dalla minaccia nazista – erano «il meglio degli uomini» e non meritavano di marcire in un letto».

Alla disperazione e ai sedativi, Guttmann preferì l’attività sportiva, l’aria fresca, la gioia dei rapporti umani. Ragazzi che la guerra aveva drammaticamente segnato tornavano alla vita grazie all’entusiasmo di una sana competizione. Il 29 luglio 1948, giorno della cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Londra, il dottor Guttmann organizzò la prima competizione per atleti in sedia a rotelle che chiamò “Stoke Mandeville Games”. Le sedici persone, tra militari e donne ferite, che parteciparono alla competizione di tiro con l’arco misero la prima pietra di quella che sarebbe diventata la rivoluzione paralimpica. L’anno della svolta, racconta Riccardi, fu appunto il 1960, quando grazie al medico italiano Antonio Maglio i cosiddetti Giochi di Stoke Mandeville approdarono a Roma, in occasione della XVII Olimpiade. Nacquero così le gare paralimpiche.

Violenza di genere, in programma domenica l’evento “Una vela per la donna”

di Redazione GRS


 

 

 

 

“Una vela per la donna”. Domenica l’evento velico di solidarietà sul tema del contrasto alla violenza di genere. Il servizio di Elena Fiorani.

E’ in programma una diretta Facebook sulla pagina dell’associazione Hakuna Matata per sostenere il centro antiviolenza “Artemisia Gentileschi”. L’obiettivo è sensibilizzare la comunità sulla violenza contro le donne, attraverso l’interazione sociale e l’arte marinaresca. L’idea alla base dell’iniziativa è che la vela aiuti ad attivare le risorse interne e a rafforzare l’autostima, educando al rispetto dell’ambiente e al lavoro di squadra.

Questa attività può aiutare le donne ad acquisire indipendenza e padronanza di se stesse e ritrovare fiducia nelle relazioni interpersonali. Nei prossimi mesi il progetto darà la possibilità alle donne vittime di violenza di trascorrere una giornata velica in modo gratuito e riservato per vivere un momento di benessere e svago.