Beni recuperati. Il Consorzio Macramè, l’Università della Ricerca, della Memoria e dell’Impegno e l’Associazione San Benedetto Abate hanno firmato un protocollo di rete per supportare il progetto GIANO che potrà offrire servizi di accompagnamento, consulenza e formazione a 30 enti gestori di beni confiscati in Calabria.
All’Origine della Gratuità: Il 24 aprile torna a Firenze la manifestazione dedicata al mondo del volontariato. In diretta streaming da Palazzo Vecchio la decima edizione dell’evento organizzato dalla Rete Volontariato Toscana con il premio “don Paolo Bargigia” per l’associazione che più si è distinta sul territorio toscano e quello giornalistico nazionale “Comunicare la gratuità”.
Controregole: a Pra’ e Voltri, Genova, i bambini inventano i ‘giochi di rispetto’, partendo dal modello culturale del Baskin, in cui persone con e senza disabilità giocano a basket insieme, studenti degli istituti scolastici secondari hanno definito nuove regole per uno sport più inclusivo, a vantaggio delle diversità di ciascuno.
Il percorso coinvolge gli alunni di un paio di istituti scolastici secondari di primo grado di Pra’ e Voltri. Il progetto è ideato e condotto dall’Aps La Giostra della Fantasia ASD, da oltre vent’anni impegnata in interventi di educazione sportiva promosso e sostenuto da Fondazione Vodafone. In sostanza, il modello culturale che viene presentato ai ragazzi è quello del Baskin, un gioco che si ispira al basket ma che è pensato per far coesistere sullo stesso campo e nello stesso momento qualsiasi individuo nella propria specifica diversità. “Visto il particolare momento – spiega Michele Calloni, presidente dell’Associazione Sportiva Dilettantistica La Giostra della Fantasia – abbiamo scelto di concentrarci sull’atletica in quanto le diverse discipline di questo sport permettono uno svolgimento all’aperto in modalità sostenibili con le normative attuali”.
Il progetto è cominciato a febbraio ed è costituito da tre fasi. La prima, già svolta, ha visto alcuni istruttori sportivi dell’associazione e personale educativo dell’omonima cooperativa confrontarsi con i docenti delle scuole interessate (Istituto Comprensivo Voltri 1 e Istituto Comprensivo Pra’) per condividere e costruire assieme la progettualità degli interventi, da adattare anche all’emergenza sanitaria attuale. Nella seconda fase, in corso, i protagonisti sono gli stessi alunni che, guidati da educatori ed istruttori esperti, dovranno definire nuove regole per uno sport più inclusivo, a vantaggio delle diversità di ciascuno. Il progetto si concluderà – emergenza covid permettendo – con un evento aperto al pubblico, che si terrà venerdì 28 maggio sulla Fascia di Rispetto di Pra’, in collaborazione con il Municipio Ponente e con le scuole aderenti, dove chiunque potrà sperimentare direttamente le attività inventate dai ragazzi.
“Un obiettivo non secondario del progetto – continua Michele Calloni – è caratterizzare la Fascia di Rispetto come spazio non solo fruibile ed accessibile ma come centrale per la pratica di giochi sportivi integrati, sia di tipo agonistico, sull’esempio del baskin, che ricreativo e socializzante”. La Fascia di Rispetto di Genova Pra’ è un’area molto importante per il ponente che, grazie a un percorso di partecipazione sociale e importanti interventi di riqualificazione urbanistica, è diventata oggi un grande parco sportivo con piscina, centro remiero, pista ciclabile e campo di atletica.
“Ascoltateci”: le voci delle nuove generazioni sul Next Generation EU: in un video dell’Unicef la richiesta alla politica. Il servizio di Anna Monterubbianesi.
Iperconnessi, informati, interessati all’ambiente e al sociale, reattivi. È la generazione dei nativi digitali, la “Generazione Z”. Che in questo anno di pandemia ha dovuto subire molto, ma che non si è arresa. Tanti gli adolescenti che si sono attivati, hanno studiato dati ed elaborato proposte per dire la loro sul Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), Tra gli obiettivi, la tutela ambientale, la digitalizzazione e l’innovazione, l’inclusione sociale ed il protagonismo dei giovani.
Accesso negato. Il Ministero dell’Interno ha vietato l’ingresso alle organizzazioni della società civile nelle zone di transito aeroportuali di Fiumicino e Malpensa, dove sono trattenuti gli stranieri in attesa del volo di rimpatrio. Secondo l’Asgi, le persone subiscono una detenzione in condizioni gravemente inadeguate e in assenza delle garanzie fondamentali.
Adesso basta. La fallimentare risposta del governo brasiliano al Covid-19 sta causando una catastrofe umanitaria: è l’allarme di Medici Senza Frontiere, che ha lanciato un appello internazionale per chiedere urgentemente alle autorità di riconoscere la gravità della crisi e predisporre un sistema centrale di risposta e coordinamento all’emergenza per prevenire ulteriori morti evitabili.
Secondo i dati ufficiali del governo Sudamericano dal febbraio 2020 i contagiati sono quasi 14 milioni. Solo la scorsa settimana i brasiliani hanno rappresentato l’11% della popolazione mondiale positiva al Covid-19 e il 26.27% dei decessi globali. Presto, infatti, si arriverà anche alla quota disastrosa delle 400 mila vittime, raddoppiando nei soli cinque mesi del 2021 le 200.000 di tutto il 2020. La strage non sta risparmiando neanche i minori. Sempre a partire dal febbraio 2020 fino alla metà di marzo del 2021, 852 bambini sono morti a causa del virus. 852 minori brasiliani che non avevano compiuto i 9 anni di età, compresi i 518 neonati con nemmeno un anno di vita. E secondo le stime dei medici e dell’Ong, i casi conclamati potrebbero essere più del doppio. “In più di un anno di questa pandemia – ha dichiarato il dottor presidente internazionale di Msf Christos Christou – la risposta mancata in Brasile ha causato una catastrofe umanitaria. Ogni settimana c’è un nuovo record di morti e infezioni. Gli ospedali sono sopraffatti, e tuttavia la risposta è ancora scarsa. La negligenza delle autorità brasiliane costa vite umane”.
Il dramma è certificato anche dalla situazione nei reparti di terapia intensiva, pieni in 21 delle 27 capitali del Paese e a corto di anestetici, sedativi e kit per l’intubazione. Questa carenza costringe i pazienti ospedalizzati a una condizione da incubo: essere intubati da svegli e con le mani legate al letto per sopportare il dolore. Particolarmente critica la gestione nello stato di San Paolo, dove il 60% delle terapie intensive è senza anestetici e senza kit per l’intubazione. Lo ha rivelato il Consiglio delle segreterie di salute del più ricco e popoloso stato del Brasile, secondo cui le dotazioni di bloccanti neuromuscolari, utilizzati per far rilassare la muscolatura dei pazienti da intubare, sono esaurite nel 68% delle strutture Covid. A questo si aggiunge la mancanza di operatori sanitari: quelli stranieri e quelli brasiliani con titoli acquisiti all’estero non sono autorizzati a lavorare. Senza contare i camici bianchi che possono farlo e sono allo stremo, provati dal lutto e dallo stress post traumatico. “Gli operatori sanitari sono fisicamente, mentalmente ed emotivamente esausti – ha spiegato Christou – e nonostante il loro impegno assoluto nei confronti dei pazienti, nonostante le loro capacità e professionalità, sono stati lasciati soli a raccogliere i pezzi di una risposta governativa fallita e ad improvvisare soluzioni”.
Intanto anche la campagna vaccinale va a rilento, in un paese dove già sarebbe tanto se si rispettassero le regole basilari del distanziamento, dell’uso della mascherina e dell’igiene quotidiano. Finora, solo l’11% della popolazione ha ricevuto una dose di vaccino. Di queste, poco meno di 8 milioni di persone hanno ricevuto entrambe le dosi, pari al 3,49% del totale. Gli unici due vaccini autorizzati nel paese sono AstraZeneca e SinoVac (il prodotto cinese). Ciò significa che milioni di vite in Brasile, e anche oltre i suoi confini, sono a rischio a causa di oltre 90 varianti del virus attualmente in circolazione, nonché di altre che ancora devono emergere.
La strada da seguire. Alleanza delle Cooperative indica le priorità per il futuro. Il servizio è di Giuseppe Manzo.
Il documento di programmazione economico finanziaria è proposta coraggiosa di politiche economiche, ma non vanno sottovalutate le incertezze. Lo chiede l’Alleanza delle cooperative italiane nel corso dell’audizione nelle commissioni Bilancio di Camera e Senato.
Secondo l’Alleanza “nel nuovo decreto sostegni servono misure specifiche per settori finora poco coperti come cultura, spettacolo, organizzazione di eventi, turismo, ristorazione, trasporto, imprese labour intensive: defiscalizzazione e decontribuzione del costo del lavoro tra quelle più richieste”.
Gestire un ente di terzo settore: è il titolo del nuovo volume della collana “I quaderni” edita dal Cesvot. Curato da sei esperti in materia e consulenti del Csv toscano, la pubblicazione vuole essere uno strumento a supporto delle attività dei dirigenti ed è disponibile gratuitamente in formato pdf.
Spazio Giovani. A Taranto da aprile a settembre saranno organizzati webinar e tornei, laboratori e altre iniziative, dedicati ai ragazzi tra i 14 e i 19 anni. Per i promotori lo sport è “benessere e aggregazione per chi oggi è costretto a un isolamento sociale difficile da sostenere, ma significa anche inclusione delle persone con disabilità”.
Sport e inclusione sociale: questi gli elementi ricercati sinergicamente nel progetto Spazio Giovani, che si prepone la finalità di promuovere il territorio del tarantino e con esso le realtà delle associazioni che operano nel settore. L’iniziativa è promossa e sostenuta da UPI Nazionale e Azione Province Giovani – Upi Puglia.
Spazio Giovani presentato dal presidente della Provincia di Taranto, Giovanni Gugliotti, che ha “immediatamente condiviso gli obiettivi di questo progetto”, confermando la volontà di “non restare inermi di fronte a una situazione, come quella che purtroppo stiamo attraversando e che vede il settore sportivo tra i più colpiti”. Per Gugliotti lo sport è “benessere e aggregazione per i nostri ragazzi costretti oggi a un isolamento sociale difficile da sostenere, ma significa anche inclusione dei ragazzi con disabilità”.
Infine una doverosa citazione alle associazioni attive sul territorio, il vero e proprio cuore dell’iniziative: Aracnea, Operatori Turistici Terra delle Gravine, Asd I Pirati, Asd Boys Taranto Basket Onlus, Volley Castellaneta e il supporto organizzativo di Movimex e la media partner Aps ViviCastellaneta.
Uniti per il pianeta: Cina e Stati Uniti pronti a cooperare per affrontare la crisi climatica. Il servizio è di Fabio Piccolino.
Cina e Stati Uniti si sono impegnati a Shangai per rafforzare l’attuazione dell’accordo di Parigi sul clima, migliorando le proprie azioni e cooperando per il raggiungimento degli obiettivi.
Un cambio di passo che indica il percorso da seguire verso la COP 26 di Glasgow che si terrà il prossimo novembre, aumentando le ambizioni di tutti i paesi: sostenere la transizione dall’energia basata sui combustibili fossili a quella verde, promuovere un’agricoltura sostenibile, incentivare la costruzione di edifici efficienti dal punto di vista energetico, favorire i mezzi di trasporto a basse emissioni di carbonio.
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