Notizie

Grande preoccupazione

di Redazione GRS


Il Parlamento europeo ha esortato Commissione e Stati membri ad intensificare gli sforzi per evitare effetti negativi duraturi dell’emergenza sanitaria sui giovani e sul settore sportivo, in particolare i possibili danni permanenti allo sport di base e, quindi, alla salute pubblica in generale.

Sono devastanti le stime in negativo dell’impatto economico e sociale che la pandemia sta avendo sul settore sportivo che rappresenta il 2,12% del PIL europeo e il 2,72% dell’occupazione totale UE, con circa 5,67 milioni di posti di lavoro. Lo sport di base, in particolare, riveste un ruolo fondamentale nella promozione dell’inclusione sociale delle persone con minori opportunità e con disabilità e i deputati europei chiedono di fornire maggiore sostegno alle famiglie a basso reddito al fine di consentire una partecipazione costante alle attività sportive e ricreative. Misure di sostegno e recupero per il settore sportivo vanno incluse nei piani nazionali di ripresa e resilienza e anche a livello europeo vanno individuate azioni mirate nell’ambito del piano di lavoro dell’UE per lo sport per prevenire conseguenze a lungo termine e potenziali danni irreversibili.

Buon lavoro

di Redazione GRS


“Adesso che il governo è in carica auspichiamo che possa mettere in campo un investimento strutturale sul Terzo settore che può essere un attore principale nella costruzione di un nuovo modello di sviluppo più inclusivo e sostenibile”. Questo l’augurio di Claudia Fiaschi, portavoce del Forum Terzo Settore al governo Draghi.

Non categoria speciale

di Redazione GRS


Il ritorno di un ministero ad hoc sulla disabilità ha scatenato reazioni diverse. Per l’Unione ciechi e ipovedenti è “un auspicio importante della volontà del nuovo Governo di proseguire in modo anche più efficace le politiche di sostegno, valorizzazione e inclusione dei cittadini più svantaggiati”.

Sos minori

di Redazione GRS


I bambini soldato nel mondo sono quasi ottomila: una pratica inaccettabile con conseguenze gravissime. Il servizio è di Fabio Piccolino.

Secondo l’ultimo Rapporto delle Nazioni Unite, i bambini soldato nel mondo sono circa 7750, nella maggior parte dei casi reclutati in Siria, Congo e Somalia, ma presenti, con ruoli diversi, in diciotto diversi paesi. Una realtà che Unicef definisce “atroce” e che costituisce una serie di violazioni dei diritti dei minori, inaccettabili nella nostra epoca.

In occasione della Giornata Mondiale contro questa pratica, celebrata pochi giorni fa, Intersos ha lanciato la campagna #StopBambiniSoldato, con l’obiettivo del reintegro nella società dei minori coinvolti nei conflitti attraverso un percorso che, a partire da cure mediche e supporto psicologico, mira ad un pieno reinserimento sociale e lavorativo.

Gelo sociale

di Redazione GRS


“Le temperature sono sotto zero, 25 i morti in strada, la pandemia: i piani freddo e i dormitori non sono la soluzione, è tempo di agire, ora”. Questo l’appello di Cristina Avonto, presidente Federazione italiana organismi per le persone senza dimora al ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Andrea Orlando.

Appello ai social

di Redazione GRS


Si moltiplicano le vittime di insulti razzisti nel Campionato di calcio inglese. Premier League, Football League e le altre associazioni di categoria hanno scritto una lettera congiunta al boss di Twitter, Dorsey, e al fondatore di Facebook, Zuckerberg in cui si legge “non combattere in modo serio questi comportamenti produce un senso di impunità”.

Brexit, social, lockdown: un mix micidiale che ha riproposto la questione del razzismo nel calcio inglese. L’addio all’Unione Europea ha ridato fiato al nazionalismo estremo. Il lockdown ha incattivito ulteriormente gli animi. Vittime, uomini e donne: anche una calciatrice del Manchester United, Lauren James, ha infatti ricevuto offese.

E poi: Marcus Rashford e Axel Tuanzebe (Manchester United), Antonio Rudiger e Reece James (Chelsea), Romain Sawyers (West Bromwich Albion) e, ultimo della lista, Yan Dhanda, centrocampista dello Swansea, 22 anni, mamma inglese e papà indiano, preso di mira dopo la partita di FA Cup contro il Manchester City. L’escalation è stata impressionante. Rudiger, che già ebbe qualche problema in Italia ai tempi della Roma, ha risposto in modo perentorio attraverso il sito del Chelsea.

La situazione è vergognosa e preoccupante. Premier League, Football League, federazione donne, Associazione calciatori, Associazione allenatori, Associazione arbitri e l’organizzazione Kick It Out hanno scritto una lettera congiunta al boss di Twitter, Jack Dorsey, e al fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg. I toni sono duri e s’invoca un forte richiamo al dovere dopo le promesse, in parte non rispettate, di qualche tempo fa: “Le vostre piattaforme restano un paradiso per gli abusi e non è più accettabile. L’inerzia è stata interpretata come una resa. Facebook, Twitter e Instagram hanno miliardi di utenti e non combattere in modo serio questi comportamenti produce un senso di impunità”.

È stato formulato un pacchetto di richieste: 1) filtrare e bloccare post e messaggi prima che vengano inviati, nel caso contengano materiale razzista o discriminatorio; 2) misure solide, trasparenti e rapide per rimuovere gli abusi; 3) strumenti più rapidi per consentire l’identificazione degli utenti; 4) impedire a chi si è reso protagonista di questi episodi di registrarsi nuovamente sulle piattaforme social.
I vertici di Facebook, “inorriditi” di fronte a queste storie, hanno garantito un impegno maggiore sulla questione, mentre Twitter ha affermato: “Il comportamento razzista non ha posto nel nostro servizio. Quando identifichiamo account che violano una qualsiasi delle nostre regole, prendiamo subito provvedimenti”.

Abbiate coraggio

di Redazione GRS


Trasformare il Ministero dell’Istruzione in quello della Comunità educante: è la proposta di Giuseppe Guzzetti, ideatore del Fondo di contrasto alla povertà educativa, al presidente incaricato Draghi: “L’educazione di bambini e ragazzi è la priorità per la ripartenza del Paese, ma non può essere delegata solo al pubblico”.

Ingiustizia globale

di Redazione GRS


In 130 Paesi del mondo non è ancora stata somministrata alcuna dose di vaccino anti-Covid, mentre tre quarti delle immunizzazioni sono avvenute nelle dieci nazioni più ricche. Una disparità che Oms e Unicef definiscono “autolesionista”.

A difesa delle donne

di Redazione GRS


Il Consorzio di cooperative sociali di Napoli Proodos organizza un ciclo di seminari online per contrastare la violenza di genere: momenti di riflessione e di scambio per definire un linguaggio comune tra gli addetti coinvolti nella presa in carico di chi è vittima di abusi.