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“Rimandati”: i Comuni dimenticano i beni confiscati alle mafie

di Redazione GRS


Nel rapporto “Rimandati” ecco i comuni inadempienti sugli immobili confiscati alle mafie. Il servizio è di Giuseppe Manzo.

Comuni italiani “rimandati” per la trasparenza sulla confisca dei beni alla mafia: su oltre mille monitorati, destinatari di immobili confiscati, ben 670 non pubblicano l’elenco sul loro sito internet e questo vuol dire che il 62% dei comuni è totalmente inadempiente.

Lo dice il primo Report nazionale dal titolo “Rimandati” realizzato da Libera in collaborazione con il Gruppo Abele e l’Università di Torino. Il primato negativo in termini assoluti spetta ai comuni del Sud Italia compreso le isole con ben 392 comuni che non pubblicano l’elenco, segue il Nord e poi il Centro.

Musica contro le mafie: oggi la premiazione nel segno di Sanremo

di Redazione GRS


Musica contro le mafie. Nel giorno d’apertura della 71° edizione del Festival della Canzone Italiana a Casa Sanremo e online la premiazione dell’undicesima edizione del premio voluto dall’associazione Libera. Vincitori di quest’anno sono Davide Ambrogio con la canzone “A San Michele” e De Almeida con il brano “Rosalia”.

La transizione in bici: le associazioni bike friendly scrivono al Premier Draghi

di Redazione GRS


FIAB e associazioni bike friendly italiane hanno scritto al Presidente Mario Draghi per chiedere un cambio di passo sui temi della mobilità attiva e ciclistica. “Non ci sarà transizione ecologica se la bicicletta non diventa il mezzo più usato nelle nostre città”, si legge nella lettera che chiede una nuova politica nazionale a favore della ciclabilità.

“La forza della bicicletta è enorme, una forza finora sottovalutata. Non ci sarà transizione ecologica se la bicicletta non diventa il mezzo più usato nelle nostre città, non ci sarà benessere per i cittadini italiani se non si cambia radicalmente una mobilità urbana congestionata, antieconomica, pericolosa, inquinante e distruttiva dell’enorme potenziale di socialità e bellezza delle nostre città”. La Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta e tantissime altre associazioni bike friendly italiane hanno scritto una lettera al Presidente del Consiglio, Mario Draghi, per chiedergli un cambio di passo sui temi della mobilità attiva e ciclistica.

Il neo premier Draghi ha usato parole chiare sui cambiamenti climatici e sull’emergenza ambientale nel suo discorso in Parlamento. Ora occorre dunque una nuova politica nazionale a favore della ciclabilità, in cui lo Stato si assuma in pieno il compito di guidare il cambiamento, come indicato nella legge 2/2018 che prevedeva anche la definizione del Piano Generale della Mobilità Ciclistica a cura del MIT, ad oggi ancora non disponibile.

Una delle novità del nuovo esecutivo è stato il cambio di nome del ministero dell’Ambiente, divenuto ministero della Transizione Ecologica sotto la guida di Roberto Cingolani, esperto di robotica ed ex direttore dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova. Sono cinque le proposte avanzate dal Coordinamento Associazioni e Movimenti Cicloattivisti e Ambientalisti:

1- Istituire una Direzione per la mobilità ciclistica all’interno del Dipartimento trasporti.

2- Attribuire a un Sottosegretario le deleghe per la ciclabilità, mobilità attiva e micromobilità elettrica in combinazione con quelle relative al CdS e alla sicurezza stradale.

3- Confermare nella Segreteria tecnica del Ministro una persona dedicata alla ciclabilità e alla micromobilità elettrica con il compito di tenere il raccordo con le associazioni e tra queste e le varie direzioni del MIT.

4- Individuare la nuova figura del “Bike Manager” all’interno della struttura tecnica di missione, con l’obiettivo di sovrintendere all’attuazione della legge 2/2018 e più in generale verificare l’attuazione degli obiettivi del Ministro in questo settore.

5- Recuperare e completare il lavoro, ora sospeso, sul regolamento del Codice della Strada per la moderazione del traffico.

Accordi di Parigi, Paesi lontani dal traguardo

di Redazione GRS


I Paesi firmatari degli Accordi di Parigi sul Clima sono in ritardo sulla tabella di marcia. Il servizio è di Fabio Piccolino

Secondo il Rapporto pubblicato dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, i traguardi fissati dagli Accordi di Parigi sono attualmente molto lontani. Un quadro definito preoccupante e per il quale è necessario adottare misure immediate per accelerare ed ampliare l’azione e raggiungere l’obiettivo della riduzione delle emissioni per contenere il riscaldamento globale sotto i 2°C.
Pur interessando solo 75 paesi sui 196 che hanno sottoscritto il Trattato, il report evidenzia un trend poco rassicurante.

Basta confusione sulla definizione di impresa sociale

di Redazione GRS


Basta confusione. Lo chiede Carlo Borzaga in merito alla definizione di impresa sociale: “i confini sono definiti per legge e ne determinano le caratteristiche distintive” ha detto il presidente di Euricse nel dibattito sull’economia sociale della direzione nazionale di Legacoopsociali.

Gli Ultimi Saranno: teatro e musica nelle carceri italiane

di Redazione GRS


Gli Ultimi Saranno: è il nome del collettivo di musicisti e attori nato con l’obiettivo di creare e intensificare i legami con le persone ai margini della società attraverso l’espressione artistica. Un percorso sviluppato in circa 20 carceri italiane grazie a una serie di laboratori creativi con i detenuti e da cui è nata una canzone: “E ‘mmò”.

Il gioco è un diritto: lo conferma il Tribunale di Palermo

di Redazione GRS


A Palermo il Tribunale Civile ha dato ragione alla parrocchia di Santa Teresa del Bambin Gesù che chiedeva per i bambini dell’oratorio la possibilità di giocare liberamente, dopo le proteste dei condomini di un palazzo adiacente che consideravano le attività sportive troppo rumorose. Si potrà, dunque, giocare, con il rispetto dovuto ai vicini.

I bambini dell’oratorio della parrocchia di Santa Teresa del Bambin Gesù, in via Filippo Parlatore, a Palermo, potranno giocare a pallone. A certe condizioni e con l’avallo dei giudici. È l’appendice di una storia che sollevò un acceso dibattito giusto un anno fa, coinvolgendo la Chiesa e le istituzioni civili. Nel dicembre 2019, una prima ordinanza del Tribunale Civile, nell’accoglimento del ricorso di alcuni condomini di un palazzo lì vicino, aveva, di fatto, reso impossibili le attività sportive, considerate rumorose. Né la parrocchia disponeva o dispone delle somme sufficienti per costosi lavori di insonorizzazione dell’ambiente. La Seconda Sezione civile, lo scorso 17 febbraio, ha accolto parzialmente il reclamo presentato proprio dalla parrocchia, dando, sì, delle prescrizioni, ma meno stringenti.

Si potrà, dunque, giocare, usando il rispetto dovuto a chi ha diritto alla siesta pomeridiana, alla tutela della salute e alla pace serale. «Tali attività ludico-ricreative – hanno scritto infatti i giudici nell’ordinanza – non mirano a realizzare un lucro dell’ente o a soddisfare altre specie di interessi egoistici individuali o di gruppo ma, nel segno del principio di sussidiarietà orizzontale (articolo 118 della Costituzione), concorrono alla realizzazione di un interesse generale (l’assistenza sociale) che il Costituente ha voluto si iscrivesse fra i compiti di spettanza politica dello Stato pluralista (articolo 38 della Costituzione)».

È stato accolto parzialmente il reclamo presentato contro la prima decisione dei giudici, che avevano vietato le partite tra ragazzi. Stabiliti orari e date anche per la stagione estiva L’oratorio della parrocchia Santa Teresa del Bambino Gesù di Palermo

Secondo i giudici, che riconoscono dunque il valore educativo dell’oratorio, va tutelata pure la posizione di chi, abitando a ridosso del campetto, deve godere della necessaria tranquillità domestica. Ma il mondo del pallone, delle partite nei campetti rincorrendo il Super Santos e i suoi fratelli, è infine salvo e non potrà essere cancellato. Si dovrà, semmai, trovare il modo di coesistere, con la disciplina rigorosa di un calendario: le attività estive potranno essere svolte a giugno e a luglio per un periodo massimo di sei settimane consecutive, per due ore al mattino, ma non prima delle otto, né dopo l’una.

Mentre, nel pomeriggio, le due ore saranno utilizzabili tra le quattro e le otto di sera. E mai nel fine settimana. n’analoga calendarizzazione è stata stabilita per i mesi invernali. L’ordinanza precisa che verrà garantita una disciplina sportiva per volta e che più palloni potranno essere impiegati soltanto per gli allenamenti. Il Super Santos farà il suo ingresso trionfale per l’accoglienza dei bambini del catechismo, purché la reciproca conoscenza non oltrepassi i trenta minuti. I comportamenti da tenere sono minuziosamente descritti nelle tredici pagine del provvedimento.

Finisce così, per il momento, con un invito all’equilibrio, una vicenda che racconta quasi di un altro mondo, essendo nata in un tempo che ancora non conosceva il Covid. A coloro che non hanno mai consumato i riflessi dell’adolescenza e la memoria delle partite giocate nel campetto di fortuna sotto casa, questa parrà, forse, una vicenda da poco, eppure basta vedere in quale quartiere della città si inserisce per capirne la portata simbolica. Via Parlatore è una delle tante strade di Palermo dalle porte girevoli, aperte su più mondi contrapposti. Basta cambiare marciapiede per passare dal palazzone residenziale alla penombra di una casa in disarmo. Qui, anche la corsa trafelata dietro il rimbalzo di un pallone è un genere di prima necessità.