Notizie

Ancora non ci siamo

di Redazione GRS


Il Decreto Agosto ha previsto lo stanziamento di ulteriori 20 milioni di euro per il servizio civile nel 2020. “Una piccola buona notizia – commenta la Conferenza Nazionale Enti di Servizio Civile – ma mancano risorse per almeno altri 10 mila posti. Nonostante i grandi sforzi concreti messi in campo dalle organizzazioni e dagli operatori volontari durante la pandemia, il Governo non ha ancora deciso di investire sul Servizio Civile Universale.”

In caduta libera

di Redazione GRS


L’Inps conferma la contrazione dell’occupazione dovuta all’emergenza Covid-19 e in particolare alle conseguenze delle restrizioni, come l’obbligo di chiusura delle attività non essenziali, e alla caduta della produzione e dei consumi. Intanto l’Istat certifica il crollo del fatturato delle imprese soprattutto nel campo dei servizi di alloggio e alla ristorazione (con una diminuzione del 62,6%).

Stato di emergenza

di Redazione GRS


Non è solo il Covid a preoccupare gli operatori sanitari libanesi. L’Unicef lancia anche un altro allarme. Il servizio di Fabio Piccolino.

Dopo oltre tre settimane dall’esplosione che ha devastato Beirut, sono circa 300 mila le persone che continuano a non avere accesso sicuro all’acqua e ai servizi igienici. Lo racconta Unicef, che sottolinea come siano oltre centomila i bambini  le cui case sono state danneggiate o distrutte.  Secondo il Fondo per l’infanzia delle Nazioni Unite, i danni al sistema idrico coinvolgono più di 500 edifici; una situazione difficile che può favorire la diffusione di malattie, con l’incognita rappresentata dal Covid-19, i cui numero di casi continua a salire in tutto il Libano.

Spreco scandaloso

di Redazione GRS


A Siracusa 10 milioni di euro per la non autosufficienza restano inutilizzati su tutto il territorio provinciale e ben 4 sono bloccati nel distretto socio sanitario del capoluogo. È il grido di denuncia e protesta che giunge dall’ANFFAS, l’Associazione Nazionale Famiglie di Disabili Intellettivi.

Non chiamatemi morbo

di Redazione GRS


Sarà inaugurata martedì 22 settembre nel chiostro del Piccolo Teatro di Milano, la mostra fotografica “parlante” che racconta 22 storie di resistenza alla malattia di Parkinson, raccontate dalle suggestive immagini di Giovanni Diffidenti e dalle inconfondibili voci di Lella Costa e Claudio Bisio.

Porte chiuse allo sport

di Redazione GRS


Da Fiumicino la denuncia delle associazioni dilettantistiche dopo la chiusura delle palestre scolastiche alle attività motorie che si svolgono in orario pomeridiano-serale, stabilita con un decreto del sindaco. Per i rappresentanti delle associazioni, pronti a fare ricorso al Tar, “il danno sociale, educativo e formativo tra i cittadini di tutte le fasce di età sarà enorme”.

“La decisione dell’ex senatore Esterino Montino è un atto inopportuno – scrivono in una nota i docenti di educazione fisica Nando Bonessio e Silvana Meli – che non persegue in alcun modo le finalità che espone nel testo Decreto, ossia ‘contenere l’epidemia da Covid-19 e tutelare la salute degli studenti di Fiumicino impedendo che estranei frequentino i locali scolastici‘. È imbarazzante che il Sindaco non tenga nemmeno in considerazione che i frequentatori delle attività sportive che si organizzano nel pomeriggio nelle scuole sono gli stessi alunni della mattina e i loro familiari. Il messaggio che ne deriva, rivolto ai cittadini, è che vi sia un pericolo impossibile da gestire e per il quale bisogna solo vietare o impedire qualsiasi attività sociale”, proseguono.

“Ci chiediamo, – incalzano, – se il Sindaco o il suo staff siano a conoscenza che in Italia tutte le attività sportive, all’aperto e nelle palestre, sono state autorizzate alla riapertura con Decreto del Presidente del Consiglio, del Presidente della Regione Lazio, e con le linee guida e i protocolli di sicurezza stabiliti dalle Federazioni Sportive e dagli Enti di Promozione in accordo con il ministro dello Sport Spadafora e il Comitato Tecnico scientifico. Ma non solo: anche la stessa ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha dichiarato la necessità che le strutture sportive scolastiche rimangano aperte al pomeriggio per le attività sportive delle ASD. Invitiamo il Sindaco a documentarsi, a partire da quanto si legge sul sito del Miur”.

“Montino, con questo assurdo Decreto, blocca il Servizio Sociale Sportivo pubblico perché, è bene precisarlo, le Associazioni Sportive organizzano le attività sportive a quote di frequenza calmierate per nome e per conto dell’Amministrazione Comunale. Il danno sociale, educativo e formativo tra i cittadini di tutte le fasce di età sarà enorme, – sottolineano Bonessio e Meli, – e gli unici che trarranno beneficio da questa scelta irrazionale saranno i gestori delle palestre e dei circoli sportivi privati. Ciò che andrà irrimediabilmente perduto è il grande lavoro di coesione sociale e di continuità didattica che le associazioni svolgono organizzando attività agonistiche per i giovani, di mantenimento, di prevenzione e ricreative per adulti e anziani.

Il gruppo di ragazzi che quest’anno non potrà più svolgere lo sport preferito e non ritroverà il proprio istruttore è una piccola comunità sociale che sarà lasciata allo sbando, senza riferimenti, e che il prossimo anno difficilmente si ritroverà. Ultima considerazione, ma non per importanza, è la perdita di reddito per decine di operatori sportivi che con la loro professionalità riescono ad assicurare un servizio alla cittadinanza e un minimo salariale. Se ne era accorto anche il Ministro Spadafora che, durante il lockdown, ha fatto in modo che per 4 mesi gli operatori avessero garantito dal Governo un minimo reddito mensile. È evidente come, per il Sindaco Montino, questo problema non esista.

Per tutti i motivi appena elencati, siamo perciò noi a chiedergli di ritirare immediatamente il decreto con cui si ordina la chiusura pomeridiana-serale di tutte le palestre scolastiche di Fiumicino e di procedere immediatamente a realizzare ‘Protocolli di sicurezza aggiuntivi tra le Istituzioni Scolastiche e le ASD’ al fine di garantire veramente la sicurezza di tutti coloro che devono poter usare le strutture sportive pubbliche della collettività. In caso contrario, – concludono Bonessio e Meli, – saremo a fianco delle associazioni in tutte le loro battaglie sino all’eventuale presentazione al Tar di un ricorso che chieda l’immediato annullamento del provvedimento”.

Uniti per “Numero Zero”

di Redazione GRS


Fare inclusione e dare autonomia lavorativa e abitativa ai pazienti psichiatrici. Con questi obiettivi parte il crowdfunding, sulla piattaforma produzionidalbasso, promosso dall’Associazione RealMente, in collaborazione con la Fondazione La Città del Sole – Onlus. La raccolta fondi servirà a finanziare diversi progetti, tutti volti a creare inclusione attraverso attività concrete che mettono al centro in maniera attiva ragazze e ragazzi in carico ai Servizi di Salute Mentale in Umbria.

Un ristorante inclusivo, la radio, un festival di cinema sociale e il progetto di autonomia abitativa: parte da Perugia il crowdfundig che mette al centro i pazienti psichiatrici. È un luogo aperto, un vero e proprio centro culturale dove si alternano nel corso dell’anno eventi, musica, rassegne di cinema, incontri e laboratori. Al centro di tutto c’è il ristorante, dove il 50% del personale di cucina e sala è costituito da ragazzi in carico ai Servizi psichiatrici territoriali. Si chiama “Numero Zero”, contenitore polifunzionale e ristorante, che lancia la raccolta fondi per potenziare le sue attività e assumere altre 5 persone.

Si tratta di un’attività senza fini di lucro e tutti i proventi vengono utilizzati per dare sostenibilità al lavoro dei dipendenti e per finanziare le attività dell’Associazione, che dal 2016 crea progetti socio culturali per persone con disabilità psichica e mentale attraverso diversi mezzi, tra cui il cinema e la radio. Il crowdfundig, infatti, servirà a finanziare anche altri 3 progetti di inclusione sociale, quali la radio, il festival e Prisma: esperienze fondamentale per il mantenimento di una vita indipendente e dignitosa delle persone coinvolte.

 

 

 

Quanto vale l’agricoltura sociale

di Redazione GRS


La rete di imprese e fattorie sociali del veneto AgriSOcialBIO4ALL presso la Fattoria ILBROLO (Teolo) ha presentato i primi dati che stanno dimostrando come l’agricoltura sociale sia uno dei modelli di innovazione delle pratiche agricole e di sviluppo rurale. Partendo dall’esperienza che i partner del progetto AgriSocialBIO4ALL stanno consolidando, sono stati presentati i dati dalle esperienze in corso e di come una agricoltura sostenibile permetta anche l’inserimento, in tutta la filiera, di persone che vivono una situazione di fragilità e disabilità.

Realizzando un processo a filiera, dalla produzione alla commercializzazione dei prodotti, che valorizza per il consumatore finale il doppio valore generato in agricoltura sociale, è possibile rendere sostenibile economicamente e socialmente l’attività agricola tradizionale che si sta in genere sempre più impoverendo.

I dati presentati evidenziano un incremento degli ultimi tre anni di investimenti strutturali di quasi il 100%, di un aumento degli occupati del 35% con il progressivo passaggio da contratti di tirocinio temporaneo a contratti ordinari delle persone coinvolte, comprese quelle fragili , svantaggiate o disabili. La presentazione di questi primi indicatori economici del modello a rete è stata anche un’occasione di condivisione di considerazioni utili sulle sfide che l’attuale modello agricolo locale dovrà affrontare per la propria sostenibilità alla luce dei mutamenti della società moderna, dei sistemi di welfare e di sicurezza della salute pubblica.

di Pierluigi Lantieri

Emergenza incendi

di Redazione GRS


Giorni difficili per l’Italia sul fronte incendi. Diversi roghi, molti a quanto pare di origine dolosa, sono scoppiati in diverse aree della Penisola, bruciando migliaia di ettari di bosco, mettendo in pericolo la biodiversità e la vita delle persone: dall’Aquila, che ha chiesto alla Presidenza del Consiglio di dichiarare lo stato di emergenza per il capoluogo abruzzese, a Palermo, passando per la Campania e la Puglia.

Una situazione difficile e un’emergenza del tutto prevedibile, vista l’annuale opera da parte di ecomafie e incendiari, aggravata dal caldo torrido e dalla siccità, che poteva e doveva essere affrontata per tempo con efficaci attività di prevenzione, denuncia Legambiente per voce del suo Presidente Stefano Ciafani.

Dal 2016 al 2018, ricorda l’associazione, secondo i dati del Rapporto Ecomafia, sono state accertate in Italia 13.219 infrazioni tra incendi dolosi, colposi e generici, con 1.280 denunce, 57 arresti e 355 sequestri. Durante lo stesso arco di tempo, dal 2016 al 2018, nella penisola sono bruciati 182.806 ettari di superficie, boscata e non.

 

Assegnazione di beni al Terzo settore

di Redazione GRS


 

È stato pubblicato il nuovo bando dell’Agenzia Nazionale Beni Sequestrati e Confiscati (ANBSC). Si tratta della prima applicazione del Codice Antimafia, così come recentemente aggiornato, che consente l’assegnazione diretta di beni confiscati a soggetti del Terzo settore, affinché siano destinati a finalità sociali.

Obiettivo primario è «la valorizzazione dei beni confiscati, finalizzata a permettere alle comunità colpite dal fenomeno mafioso di riappropriarsi delle risorse sottratte illecitamente alla collettività, mettendole al servizio della cittadinanza attiva e del bene comune, attraverso l’incentivazione del protagonismo degli Enti e Associazioni del privato sociale e lo sviluppo di un modello socialmente responsabile, in grado di conciliare il riuso dei beni confiscati con il raggiungimento di specifici obiettivi sociali, per la piena valorizzazione del principio di sussidiarietà costituzionalmente garantito.»