L’Agenzia per i beni confiscati ha varato le linee guida per l’affidamento diretto dei beni agli Enti di Terzo settore, senza passare per le amministrazioni locali. Ascoltiamo il commento di Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione Con il Sud.

L’Agenzia per i beni confiscati ha varato le linee guida per l’affidamento diretto dei beni agli Enti di Terzo settore, senza passare per le amministrazioni locali. Ascoltiamo il commento di Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione Con il Sud.
Agli invalidi civili totali la legge non assicura “i mezzi necessari per vivere”: lo ha stabilito la Corte Costituzionale, secondo cui 285,66 euro mensili non sono sufficienti a soddisfare i bisogni primari della vita, violando il diritto al mantenimento che la Carta garantisce agli inabili attraverso l’Articolo 38. La sentenza prende spunto da una questione di legittimità sollevata dalla Corte d’appello di Torino, relativa a una persona affetta da tetraplegia spastica neonatale.
La Consulta ha affermato che il cosiddetto “incremento al vecchio milione di lire” (pari a 516,46 euro) da tempo riconosciuto, per vari trattamenti pensionistici, debba essere assicurato anche agli invalidi civili totali senza attendere il raggiungimento del sessantesimo anno di età.
Le forze di polizia impegnate nei controlli sui lockdown per il Covid-19 in Europa hanno preso di mira in maniera eccessiva le minoranze etniche e i gruppi marginalizzati. È la denuncia di Amnesty International contenuta nel rapporto “Sorvegliare la pandemia”, che ha messo in luce un allarmante modello di pregiudizi razziali all’interno delle forze dell’ordine.
Grande sorpresa per l’Alleanza delle cooperative di fronte alla posizione del governo italiano di prorogare lo split payment al 2023: una procedura che prevede che sia la pubblica amministrazione a contribuire l’IVA al posto del fornitore. “La scadenza al 2020 permette una boccata di ossigeno per le attuali difficoltà delle imprese.
Nasce l’osservatorio giuridico sul terzo settore. Il servizio è di Clara Capponi
Sviluppare e promuovere cultura e ricerca sul terzo settore, con particolare attenzione alla nuova legislazione e al suo impatto, sia teorico che pratico. È l’obiettivo di Terzjus, l’Osservatorio giuridico promosso da Luigi Bobba, già sottosegretario al Lavoro ed ex presidente Acli, che si propone di essere un luogo aperto di monitoraggio sullo sviluppo della legislazione capace di alimentare, attraverso commenti, riflessioni ed esperienze, una efficace e corretta applicazione della riforma.
Uno strumento quindi scientifico, specializzato nel campo giuridico legislativo ma aperto agli apporti delle altre discipline che vede tra i suoi soci fondatori Airc, Auser, Fondazione Italia Sociale, Rete Misericordie e solidarietà, Open/Italia non profit, Anpas, Consorzio Sistema Integrato Welfare Ambito Br 3, Forum Nazionale del Terzo settore, Acli, Assifero e Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili. Sarà presentato oggi con un digital event in programma sulla piattaforma Zoom.
Anche la Serie A di Basket ha aderito alla campagna globale per riaprire in sicurezza lo sport organizzato. L’invito è a far ripartire il prima possibile tutti gli eventi, dopo le chiusure causate dal lockdown, dati i significativi benefici che lo sport procura in termini di salute fisica e mentale, oltre che dal punto di vista economico. L’appello chiede in particolare la ripresa degli eventi dal vivo.
Con lo stop dello sport organizzato derivano anche enormi incertezze a livello organizzativo e individuale sul futuro di un settore – inclusi lo sport di base e i settori giovanili – che è stato coltivato e fatto crescere nel corso di decenni, rappresentando una funzione sociale chiave e offrendo un contributo economico di grande impatto a livello globale, nazionale e di comunità locali. Le manifestazioni sportive e l’esercizio fisico contribuiscono in modo significativo alla salute e al benessere generale, un aspetto dimostratosi fondamentale per evitare conseguenze ancora peggiori all’emergenza COVID-19.
Per questo è nata #Sport4Recovery: un’iniziativa collettiva per lavorare insieme ai rappresentanti politici e delle istituzioni al fine di riaprire lo sport organizzato il più rapidamente e al massimo della sicurezza possibile. Riteniamo, peraltro, che lo sport possa fungere da modello anche per altri settori della società, dimostrando e promuovendo l’organizzazione di eventi secondo modalità sicure e regolamentate. Lo sport organizzato infatti è – e deve continuare ad essere – caratterizzato dal rispetto di procedure controllate e rigorosi protocolli medico-sanitari che assicurano la salute e il benessere degli atleti e dei partecipanti.
Per queste ragioni, i sottoscrittori della campagna chiedono ai governi di: riconoscere l’importanza dello sport organizzato per i suoi benefici sulla salute sociale, fisica e mentale, soprattutto dopo i mesi di lockdown che hanno limitato la possibilità di atleti e fan di partecipare e assistere agli eventi sportivi. Collaborare con le federazioni e gli organi di governo dello sport allo sviluppo e all’approvazione di protocolli dettagliati, che consentano la riapertura tempestiva delle strutture e dei centri sportivi per l’allenamento e le competizioni. Tutelare il settore dello sport da ulteriori danni economici e strutturali, supportando attivamente lo sviluppo di un percorso sostenibile per la riapertura in massima sicurezza per tutte le persone
coinvolte.
Semplificare le norme di viaggio e di trasferta nazionali e internazionali per atleti élite, squadre e funzionari, in linea con i protocolli di salute pubblica e sicurezza. Considerare le esigenze di ogni singolo sport; supportare gli sport femminili sia a livello di base, sia di élite e tenere conto dell’importanza dello sport per le persone diversamente abili. E in linea con i principi di sicurezza stabiliti per altri settori: permettere agli spettatori di partecipare a eventi sportivi dal vivo; consentire la riapertura di club e strutture sportive amatoriali; iniziare a semplificare le normative nazionali e internazionali sui viaggi e le trasferte per spettatori e tifosi.
L’allarme del Banco Alimentare per un milione di bambini. Il servizio di Giuseppe Manzo.
Aumentano le richieste di aiuto alimentare in Italia: negli ultimi mesi sono cresciute di circa il 40% su tutto il territorio nazionale, con picchi del 70% nelle regioni del Sud. A lanciare l’allarme è la Fondazione Banco Alimentare Onlus che in questi giorni ha lanciato una campagna di raccolta fondi dal titolo “Emergenza Alimentare Italia” per aiutare le persone in difficoltà e sensibilizzare i cittadini sul tema della povertà alimentare.
Fino al 5 luglio, infatti, sarà possibile sostenere la campagna con un sms al numero 45582. L’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19, spiega la Fondazione, “ha avuto forti ripercussioni sull’economia, trasformandosi fin da subito in una crisi anche sociale”. I dati parlano chiaro: secondo la Fondazione Banco Alimentare Onlus, il 77% delle famiglie già fragili ha visto cambiare la propria disponibilità economica e il 63,9% ha ridotto l’acquisto di beni alimentari.
AISLA, Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica, ha attivato il primo registro nazionale sulla SLA che contiene i dati anagrafici e clinici delle oltre 6.000 persone colpite dalla malattia nel nostro Paese. Il progetto, unico in Italia, consiste in una piattaforma informatica e servirà come censimento, come strumento per aumentare la conoscenza della patologia e migliorare la presa in carico dei pazienti.
Sono ormai molte le ricerche scientifiche sugli effetti dell’isolamento sulla salute mentale. Secondo ‘Open Evidence’ – che ha condotto uno studio su tre paesi europei – in Italia il 41% della popolazione è a rischio a causa di vari fattori di vulnerabilità socio-economica (tale percentuale sale al 42% nel Regno Unito e al 46% in Spagna). Mentre uno Studio condotto dall’Università dell’Aquila in collaborazione con l’ateneo di Roma Tor Vergata rivela come, su un campione di 18mila persone, il 37% degli intervistati presenti sintomi da stress post traumatico, il 20% ansia severa, il 7% insonnia.
Tre giorni per ripensare il modello di sviluppo. Il servizio di Fabio Piccolino.
Durerà fino a venerdì prossimo la quindicesima edizione della Settimana europea dell’energia sostenibile. L’appuntamento annuale organizzato dalla Commissione europea per dare visibilità alle iniziative realizzate nel campo delle energie alternative e rinnovabili. Il periodo particolare che ci troviamo a vivere pone nuove sfide e necessità diverse, che non possono tuttavia prescindere da un futuro più green: proprio per questo, trenta diversi appuntamenti web saranno dedicati al tema dell’uscita dalla crisi, per una ripresa e una crescita più attenta alle esigenze dell’ambiente. L’evento continuerà fino alla fine del mese con gli “Energy days”, che prevedono attività sparse per l’Europa a cura di imprese e pubbliche amministrazioni.