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Diario di un padre fortunato

di Redazione GRS


E’ questo il titolo del blog di Francesco Cannadoro, uno degli oltre sette milioni di italiani che si occupano di un parente con disabilità. Francesco, 37 anni e papà di un bambino non autosufficiente, ha raccontato le sue difficoltà in un video lanciato dal sito web dedicato alla sua esperienza. Una testimonianza che ha raccolto migliaia di visuallizzazioni. “La mia fortuna? I sorrisi e i baci di mio figlio”. Ecco come si racconta. (sonoro)

Alleati della salute

di Redazione GRS


La Fondazione “Insieme contro il cancro” e la Federcanottaggio hanno firmato un protocollo d’intesa biennale per la nascita di un progetto di sensibilizzazione sull’importanza della prevenzione e dell’adozione di corretti stili di vita, a partire dall’alimentazione fino all’attività fisica. Il progetto è nato nel 2016 e ha coinvolto da subito Federcalcio e Associazione italiana calciatori.

Dopo il calcio, il canottaggio. Si arricchisce di un nuovo partner la prima campagna al mondo nata per insegnare agli allenatori come educare i giovani atleti agli stili di vita sani e a fare prevenzione contro il cancro. In Italia, infatti, oltre il 30% dei bambini è in sovrappeso o addirittura obeso, un adolescente su 10 fuma regolarmente e il 20% eccede nel consumo di alcol, mentre il 21% di loro è sedentario: tutti fattori che aumentano esponenzialmente il rischio di insorgenza di patologie gravi, tra cui proprio il tumore. Il progetto ‘Allenatore alleato di salute’ è nato nel 2016 e ha coinvolto da subito la Federcalcio e l’Associazione italiana calciatori, con il tecnico Massimiliano Allegri. Ora è la volta dei 30mila tesserati della Federcanottaggio. “Noi non ci occupiamo solo dei risultati sportivi, ma anche di far crescere l’atleta-persona in tutti i campi- ha spiegato il presidente della Fic, Giuseppe Abbagnale- E questa è una vera sfida perché se guardiamo le cifre parliamo di un bollettino di guerra. Per questo abbiamo l’obbligo di sensibilizzare i giovani, e la mia vicinanza a questo progetto sarà più attiva possibile, perché è un problema attuale ma che in futuro avrà ancora più incidenza e voglio essere il portabandiera di questo progetto”.
Dopo la Federcanottaggio l’obiettivo è estendere l’iniziativa a numerose altre federazioni.

Sanremo 2020, se la musica muore

di Fabio Piccolino


 

La scenata di Morgan e l’abbandono del palco di Bugo sono soltanto la punta dell’iceberg di un Festival in cui si è parlato di tutto, tranne che di musica.

La settantesima edizione di Sanremo non sarà ricordata per le canzoni, anche se in gara ce ne sono di valide: l’intensa “Fai rumore” di Diodato, la stessa “Sincero” del duo prematuramente eliminato, la oscura “Eden” di Rancore, o la delicata “Ho amato tutto” di Tosca, avrebbero certamente meritato una maggiore attenzione. Quella che, la rassegna che si definisce “Festival della canzone italiana” dovrebbe riservare agli artisti che ne prendono parte.

Mai come in questa edizione però, è proprio la musica ad essere messa da parte; isolata, scollegata dal contesto, relegata a fastidioso contorno ad un enorme ed infinito varietà televisivo.
Non è una novità, certo: da sempre il Festival di Sanremo si nutre di contenuti che vanno ben oltre la competizione canora, di retroscena, polemiche e gossip. Quello che però appare chiaro in questa edizione 2020 è l’accettazione, lo sdoganamento e l’istituzionalizzazione di tutto quello che c’è intorno, che diventa l’unico e vero contenuto ritenuto importante.

Non si spiega diversamente l’atteggiamento irrispettoso nei confronti degli artisti in gara e del pubblico da casa, costretti ad un estenuante maratona che inizia in prima serata e si conclude a notte più che fonda. Così come sono illogiche la carrellata infinita di ospiti, che si susseguono l’un l’altro senza soluzione di continuità, i duetti interminabili, la gara dei giovani svolta in fretta, come una fastidiosa incombenza, le reunion forzate di cantanti di cui non sentivamo la mancanza e le loro imbarazzanti esibizioni in playback: difficile guardare al futuro se sul palco ci sono Al Bano e Romina e i Ricchi e Poveri.
Poi c’è il conduttore, Amadeus, forse non ritenuto all’altezza del compito e per questo continuamente affiancato, sostenuto, quasi sostituito. Le polemiche del prima, del dopo e del durante.

Sanremo 70 non è un Festival musicale ma un contenitore enorme, riempito ben oltre la sua capienza, di tutto quello che è televisione, spettacolo, varietà del sabato sera, intrattenimento. E’ un carrozzone pesantissimo che prova a mettere dentro tutto perché vuole piacere a tutti, vuole accontentare, vuole rassicurare, vuole assecondare il pubblico.

E’ proprio questo il centro della questione: la musica non viene considerata sufficiente, non basta, non è così interessante. Alla musica non viene data importanza e così, nel Festival più autorevole del Paese, smette improvvisamente di averne. E la cosa preoccupante è che funziona: questa scelta è stata premiata dagli ascolti televisivi e questa sembra essere l’unica cosa che conta.
La musica muore, ma non importa a nessuno.

Alla fame

di Redazione GRS


Milioni di persone hanno bisogno di assistenza alimentare in Burkina Faso, Mali, Niger e in tutta l’area del Sahel centrale. L’allarme arriva da Fao, Unicef e World Food Programme: se non verranno prese misure adeguate, la crisi potrebbe espandersi ancora, fino a colpire circa cinque milioni di persone nel periodo estivo. Tra le cause anche i cambiamenti climatici

Robot in corsia

di Redazione GRS


Secondo il Censis, 7 milioni di lavoratori italiani hanno paura di perdere il loro posto a causa dell’automazione e dell’uso dell’intelligenza artificiale. Ma c’è anche un uso positivo delle nuove tecnologie nel settore della sanità. Un fenomeno che si studia in un corso di alta formazione presso la Scuola Sant’Anna di Pisa in collaborazione con la Lega Coop sociali. Ascoltiamo la presidente, Eleonora Vanni. (sonoro)

Buone news

di Redazione GRS


Quattro giovani con disabilità sono stati assunti nell’area dei servizi ai clienti dell’Acquario di Genova. I contratti sono stati resi possibili dalla partecipazione della Società Costa Edutainment al progetto di formazione “In viaggio come a casa”, finanziato dalla Regione attraverso il Fondo Sociale Europeo. Il progetto è stato promosso dall’Istituto David Chiossone, con il contributo dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (AISM), della Cooperativa Download e dell’Istituto Alberghiero Marco Polo

Sbullit Action

di Redazione GRS


Si celebra oggi la Giornata nazionale contro il Bullismo e il Cyberbullismo, una delle piaghe sociali più diffuse dei nostri tempi. Per contrastare questo fenomeno nasce un App-laboratorio per dare ai giovani e alle vittime di soprusi la possibilità di reintegrarsi in un ambiente sicuro e lontano dai rischi della rete.

Odiare non è una disciplina

di Redazione GRS


Campioni e campionesse, società, associazioni, scuole e studenti uniti per dire no all’hate speech nello sport. Il servizio di Elena Fiorani
Nella Giornata mondiale contro il bullismo e il cyber-bullismo prende il via il progetto per prevenire e contrastare i messaggi d’odio online in ambito sportivo, che durerà per tutto il 2020, anno Olimpico: infatti, secondo una recente ricerca, sulle pagine Facebook delle 5 principali testate sportive nazionali tre post su quattro ricevono commenti d’odio, mentre lo sport dovrebbe essere terreno di inclusione e aggregazione sociale, veicolo di crescita e confronto. L’Università di Torino è al lavoro per elaborare un Barometro dell’odio nello sport, monitorando i principali social media e le testate giornalistiche: il report uscirà a fine marzo, ma i primi dati trasmettono numeri allarmanti. Il lavoro non sarà solo di osservazione, ma intende intercettare le varie forme di hate speech online per intervenire con risposte in tempo reale

#ioequivalgo

di Redazione GRS


È partita da Torino, ma proseguirà a Roma e Napoli, la campagna lanciata da Cittadinanzattiva sui corretti stili di vita e sull’uso consapevole dei farmaci. Luoghi prescelti: le scuole. Già formati i docenti, ma i veri protagonisti saranno gli studenti.

Fucina di idee

di Redazione GRS


Sarà inaugurato domani, alla presenza del Capo dello Stato, l’anno di Padova Capitale Europea del Volontariato. Ascoltiamo il servizio di Anna Monterubbianesi:
“Ricuciamo insieme l’Italia”, è il titolo della manifestazione ed il filo conduttore di tutti gli eventi in programma, per tutto il 2021 a Padova, prima città italiana a ricoprire il ruolo di Capitale Europea del Volontariato. Una sfida importante che la città ha saputo cogliere, trasformandosi in una città-laboratorio di respiro nazionale, capace di attrarre idee, avviare progetti tangibili di lungo periodo, capaci di incidere sul welfare di comunità, sul volontariato civico, sui rapporti di partnership profit-non profit favorendo ricadute positive non solo sul territorio, ma anche per il Paese e per l’Europa. Volontariato, sviluppo sostenibile, partecipazione, cittadinanza, giovani, dimensione internazionale saranno solo alcuni dei temi al centro dei numerosi appuntamenti per raccontare un’Italia diversa. Dove le istituzioni sono più presenti, il volontariato è più forte e innovativo perché può concentrarsi su progetti mirati. È incentivando queste condizioni che il modo di pensare e praticare il volontariato può evolvere.