Economia
Il 7% delle famiglie è in stato di indigenza assoluta, per un numero complessivo di 5 milioni di persone. Nell’ultimo anno il benessere nel Mezzogiorno ha mostrato piccoli miglioramenti. Permangono comunque segnali di difficoltà legati prevalentemente all’intensità della ripresa economica.
Internazionale
Il Parlamento europeo ha assegnato il Premio Sakharov per la libertà di pensiero a Ilham Tohti: economista e militante per i diritti del popolo uighuro e delle altre minoranze in Cina, dal 2014 sta scontando una condanna all’ergastolo. Pacifista e promotore del dialogo, è considerato da Pechino un pericoloso estremista. Da Strasburgo l’appello per la sua immediata liberazione.
Cultura
È il titolo della canzone europea per il volontariato. A realizzarla il cantautore Luca Bassanese che insieme al Csv Vicenza ha raccolto la sfida di trasformare in musica le motivazioni che spingono le persone ad essere solidali.
Sport
L’alpinismo è patrimonio Unesco. La candidatura era stata avanzata nove anni fa da Courmayeur e Chamonix. Il servizio di Elena Fiorani. (sonoro)
La Commissione speciale dell’organizzazione dell’Onu ha iscritto nella lista dei beni immateriali dell’Unesco l’alpinismo, definito come “l’arte di scalare le montagne e le pareti rocciose, grazie a capacità fisiche, tecniche e intellettuali”. Iniziato nove anni fa, il percorso di candidatura è stato sostenuto in maniera sinergica da Italia, Francia e Svizzera. Reinhold Messner, primo uomo ad aver scalato tutte le 14 montagne più alte della Terra commenta così l’iscrizione: “Secondo me va considerato l’alpinismo tradizionale, quello che va dal 1786 con la prima salita del Monte Bianco ad oggi, che è un fatto culturale, un approccio con la montagna. Questo è un bene che va messo sotto tutela”. Il Club alpino italiano, invece, sensibilizza sulla necessità di formazione e accompagnamento per chi si avvicina alla frequentazione delle montagna.
Società
Mai come ora lo stato della cooperazione italiana allo sviluppo può definirsi “comatoso”. La protesta della società civile nel servizio di Anna Monterubbianesi. (sonoro)
Tra il 2017 e il 2018 si è passati da 5,19 miliardi a 4,15 miliardi di euro e anche dal Disegno di Legge di Bilancio 2020-2022 non arriva nessun segnale di ripresa. Con questa prospettiva, il rapporto fra Aiuto Pubblico allo Sviluppo e ricchezza nazionale si terrà con ogni probabilità sotto la soglia dello 0,25%, anni luce di distanza dall’obiettivo dello 0,70% da raggiungere entro il 2030. AOI, CINI e Link2007, rappresentanze delle ong, consapevoli della gravità di questo disimpegno istituzionale nel settore, si sono impegnate affinché il DdL Bilancio contenesse maggiori risorse e misure che rilanciassero lo stato della cooperazione allo sviluppo italiana. “Con il voto di fiducia dell’Aula del Senato – dicono le tre organizzazioni – si prende atto con amarezza e sconcerto di un nulla di fatto”.
Diritti
Via libera dalla Conferenza Stato-Regioni al Patto per la Salute. Un’ ottima notizia per Cittadinanzattiva che aveva avanzato la proposta. Sono tre i punti fondamentali contenuti nel testo per garantire l’esigibilità dei diritti dei cittadini e per salvaguardare i principi cardine del Servizio Sanitario Nazionale.
Economia
L’Alleanza delle cooperative italiane si rivolge al premier Conte sul taglio dei servizi di pulizia nelle scuole. Con le imprese in crisi resteranno a casa in 5000, molti dei quali appartenenti a categorie svantaggiate, tutti posti di lavoro a tempo indeterminato.
Internazionale
Quasi 200 mila gli ettari di boschi e foreste distrutti dalle fiamme. Sydney è invasa dal fumo che rende pericolosa la qualità dell’aria. Ascoltiamo Isabella Pratesi del Wwf. (sonoro)
Cultura
In mostra a Roma la storia di Carla di Antonella Patete. Un progetto fotografico durato tre anni che racconta la straordinaria quotidianità di una donna con spina bifida. Dagli anni Settanta a oggi la sfida per superare le barriere architettoniche e sociali.
Sport
È la campagna di donazioni lanciata dal Csv Dar Voce di Reggio Emilia per permettere a decine di ragazzi con disabilità che hanno iniziato a praticare sport con il progetto “All inclusive sport” di continuare ad alimentare la propria passione. Sono 136 i giovani atleti coinvolti in oltre cento società del territorio che propongono basket, nuoto, atletica, pattinaggio e tante altre attività.
Tobia ha 6 anni e una grande passione per la scherma: l’aveva scoperta in versione paraolimpica, ma lui voleva praticarla con gli amici e i compagni di classe, nonostante la spina bifida e la sedia a ruote su cui deve muoversi. E ci è riuscito. Arianna è più grande, frequenta il Liceo Artistico, ha la sindrome di Down e adora il pattinaggio: ora lo pratica con lo Skating Club di Bagnolo. Anche Christian va a scuola e ha una disabilità, ma niente lo ferma nel suo amore per il basket, che pratica instancabilmente insieme agli atleti di con una squadra di Correggio.
In provincia di Reggio Emilia, solo nell’ultimo anno, grazie al progetto “All inclusive sport” sono raddoppiati i giovani atleti con disabilità che oggi praticano una disciplina sportiva insieme ai coetanei normodotati. Dai 64 ragazzi accompagnati in questo percorso nella stagione sportiva 2018-2019 si è passati ai 136 di quella appena iniziata (di cui 60 nel comune di Reggio Emilia e 76 nel resto della provincia).
Il progetto è nato nel 2016 con il coordinamento del Centro di servizio per il volontariato Dar voce per favorire, appunto, lo sport inclusivo e permettere a ragazzi e ragazze con disabilità fisiche o psichiche di spezzare la monotonia e confrontarsi in un contesto inconsueto per loro, ma molto comune per i propri coetanei. In tre anni il progetto ha coinvolto decine di famiglie e di società sportive di tutta la provincia, ma anche scuole, enti pubblici, medici dello sport, oltre ai partner privati.
E le possibilità sono davvero tante. Il basket è la disciplina più frequentata, ma anche il calcio e le arti marziali sono tra quelle che riscuotono il maggior successo. C’è poi chi pratica il nuoto, la pallavolo, il pattinaggio, chi fa atletica, va a cavallo, chi ha provato la danza, il tiro con l’arco, e poi ancora ginnastica artistica, rugby, scherma e arrampicata.
Un ruolo fondamentale è quello svolto dai tanti tutor che accompagnano gli atleti. Si tratta di ragazzi, studenti universitari (prevalentemente di scienze motorie), ma anche atleti di varie discipline che scelgono di aiutare i compagni delle categorie minori della loro stessa società, oppure adulti già impegnati come allenatori e che vogliono insegnare anche a persone con disabilità. In 3 anni ne sono stati formati 120, 40 solo nell’ultima stagione sportiva, attraverso uno specifico corso che si concentra sia sugli aspetti fisici e motori, che su quelli comunicativi e relazionali, per preparare al meglio il tutor affinché sia in grado di entrare in sintonia con atleti con disabilità. Alla parte teorica si aggiunge poi un periodo di tirocinio all’interno delle società sportive. Il percorso formativo (il prossimo partirà a gennaio) è condotto dal Csi – Centro sportivo italiano, che è partner del progetto, e permette di ottenere un certificato valido a livello nazionale.
La campagna sarà attiva sull’intera provincia e avrà come base il sito www.allinclusivesport.it dove sono disponibili i riferimenti per donare e sostenere il progetto.