Per combattere le disuguaglianze generate dalla crisi post-Covid c’è bisogno di un modello più equo che riveda la tassazione delle grandi compagnie transnazionali. E’ la proposta di Oxfam, del Premio Nobel Joseph Stiglitz e dell’economista francese Thomas Pikkety.
Ai nostri microfoni Misha Maslennikov, Policy advisor di Oxfam Italia.
I percorsi di autonomia e vita indipendente delle persone con disabilità sono uno dei settori sui quali la UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) è impegnata da sempre, anche con la promozione di specifici spazi di confronto. Si inserirà in questo ambito anche il seminario in rete in programma per oggi, centrato sulla vita indipendente e rivolto, in questo caso, ai componenti del Gruppo Giovani dell’associazione, «spazio di informazione e confronto per i giovani con disabilità neuromuscolare che vogliano sperimentarsi in percorsi verso l’autonomia».
Per tenere alta l’attenzione sulle persone più fragili e le loro famiglie tornerà a settembre l’unico festival internazionale dedicato alle malattie rare. Intanto viene lanciata PLAY- la prima piattaforma di streaming gratuita dei migliori video, cortometraggi, documentari e spot sui temi delle malattie rare, della disabilità e non solo, dove sarà possibile anche votare le 20 opere finaliste in gara. La premiazione sarà a Roma durante il festival in programma dal 18 al 28 settembre.
A Castelfranco di Sotto, in provincia di Pisa, hanno preso il via 45 giorni di sport all’aria aperta, gratuito e sicuro. Si tratta della quarta edizione dell’iniziativa che valorizza l’attività motoria nei parchi e, dopo il lockdown che ha portato tutti a trascorrere molti mesi chiusi in casa, adesso è il momento di rivivere parchi e città in una veste completamente nuova. In programma yoga, aerobica e ginnastica dolce fino al 31 luglio.
Dal 15 giugno al 31 luglio l’attività motoria A Castelfranco di Sotto sarà green. Servirà la prenotazione ed una attenta gestione per garantire la sicurezza di tutti i partecipanti. La partecipazione alle varie attività è aperta a tutti, residenti e non, in forma completamente gratuita. Le attività sportive si svolgeranno nei parchi e giardini pubblici: il Parco Galilei su Viale 2 giugno a Castelfranco, la pista polivalente accanto al Palazzetto a Orentano, il parco di Piazza Franceschini (via Pertini) sempre a Castelfranco.
I corsi saranno coordinati da insegnanti accreditati Uisp, del comitato Zona del Cuoio, che svolgeranno le lezioni adattandole al livello di preparazione dei partecipanti. Durante i corsi i partecipanti dovranno rispettare le distanze che verranno loro indicate, con una distanza interpersonale minima di 2 metri e non dovranno indossare la mascherina poiché l’attività motoria si svolgerà sul posto in maniera statica.
Nuove opportunità per i giovani di misurarsi con i valori del volontariato in oltre 200 progetti presentati dalla rete dei Csv di 11 regioni. Ascoltiamo il servizio di Anna Monterubbianesi.
Tutela dell’ambiente, valorizzazione del territorio, riqualificazione delle periferie degradate, aiuto alle persone più fragili. Sono solo alcune delle opportunità che i Centri di servizio per il volontariato hanno proposto ai giovani nell’ambito del bando per la presentazione dei programmi di intervento per il servizio civile universale dello scorso 29 maggio. I posti offerti nei programmi presentati dai Csv sono oltre 2.800 strutturati in 218 progetti da attuarsi in oltre 1.000 sedi.
Nella gran parte dei casi i progetti presentati riguardano il settore dell’assistenza e dell’educazione e promozione della cultura, con attenzione particolare al sostegno e l’inclusione delle persone in difficoltà. Un grande impegno dei centri che però richiede la necessità di “approvare gli emendamenti al Decreto Rilancio per arrivare a 50 mila giovani all’anno”, come ha sottolineato il presidente Tabò.
La giornalista filippina Maria Ressa, direttrice del portale on-line Rappler, è stata condannata per diffamazione e rischia fino a sei anni di reclusione. Si tratta della prima sentenza del genere nel paese asiatico, che ha inasprito le leggi proprio a seguito di un’inchiesta della piattaforma su un potente uomo d’affari. Negli ultimi anni Maria Ressa è stata più volte intimidita e minacciata dal presidente delle Filippine Duterte.
La settimana digital di Biblioteche di Roma si è aperta con le celebrazioni della Giornata Mondiale del Rifugiato. Fino al 20 giugno sulla pagina Facebook “Roma Multietnica” appuntamenti, incontri, testimonianze, dedicati ai rifugiati e alle loro storie di resistenza e resilienza.
Rendere disponibili analisi e valutazioni sugli impatti economici e sociali della transizione verso un’economia low-carbon nelle aree caratterizzate da elevati livelli di emissioni. Questo in estrema sintesi l’obiettivo del progetto Entrances (Energy Transtions from Coal and carbon: Effects on Societies), finanziato dalla Commissione europea e che vede la partecipazione di 14 partner di 12 Paesi Ue, tra cui per l’Italia Enea e Conoscenza e Innovazione (K&I) e l’Università di A Coruña (Spagna) nel ruolo di coordinatore. Il progetto si svilupperà nell’arco di un triennio.
La domanda è circolata in questi giorni a proposito della effettiva accessibilità della app per il tracciamento del contagio da coronavirus. Si cerca la soluzione tecnica per le persone ipovedenti. Il servizio di Paolo Andruccioli.
Nei giorni scorsi si è sviluppato un dibattito tra esperti. Ad un articolo molto positivo nei confronti della app Immuni lanciata dal governo scritto dall’esperta di questione tecnologiche, Stefania Leone, ha fatto seguito un commento di un altro esperto, Sabato De Rosa che ha parlato invece di “diverse criticità per le persone ipovedenti”.
La app non disporrebbe infatti della possibilità di ridimensionamento dei caratteri, nonché della possibilità di ruotare lo schermo. La replica di Leone. “Non ho effettuato un test relativo all’ipovisione, che va fatto con uno strumento differente dallo screen reader, quindi con ausili per l’ingrandimento dei caratteri, che consentono di modificare colori e font”. La app, seppure davvero facile e accessibile, si può dunque migliorare a beneficio delle persone con particolari disabilità.
Lo sport inglese si confessa e non si assolve: “abbiamo fatto poco contro il razzismo”. 80 organismi sportivi nazionali hanno ammesso, con un comunicato stampa, di non aver fatto abbastanza a tutti i livelli sotto il profilo dell’inclusione, dalla base alla dirigenza nazionale. Un cambio strutturale deve avvenire perché lo sport rifletta la diversità della società.
Il mondo dello sport britannico fa mea culpa in questi giorni in cui le manifestazioni contro il razzismo si susseguono in conseguenza degli avvenimenti negli Stati Uniti. Ottanta organismi nazionali fra cui il Rugby Football Union, il Lawn Tennis Association, British Cycling, UK Athletics e England Netball, hanno ammesso pubblicamente di non aver fatto abbastanza contro il razzismo a tutti i livelli, dalla base alla dirigenza nazionale.
L’ammissione, diffusa in un comunicato da Sport and Recreation Alliance (l’organismo rappresentativo delle organizzazioni sportive nazionali nel Regno Unito), dice che gli sport non possono limitarsi a mettere in evidenza il ruolo degli sportivi di colore ad alto livello e che un cambio strutturale deve essere fatto perché lo sport diventi più inclusivo e “rifletta veramente la diversità della nostra società. Non c’è una soluzione facile e il cambio necessità di un approccio solido sia da dentro che da fuori il nostro settore. È il momento di affrontare domande scomode e discussioni che ci mettono a disagio”.
Una ricerca pubblicata la scorsa settimana mostrava che nei consigli direttivi Football Association, Rugby Football Union, England and Wales Cricket Board, Lawn Tennis Association, England Golf, UK Athletics and British Cycling messe insieme c’è un solo dirigente di colore. Il ministro dello sport Nigel Huddleston ha detto che rivedrà il codice per la governance dello spot in modo che ci sia una maggiore rappresentanza dei Bame (Black, Asian, and minority ethnic): “La morte di Floyd e le proteste globali che si sono susseguite e il potente messaggio del movimento Black Lives hanno costretto tutti gli aspetti della società a confrontarsi con una verità sgradevole. Lo sport ha influenza nel portare avanti cambiamenti significativi. È chiaro che finora non abbiamo fatto abbastanza. È il momento di affrontare razzismo e diseguaglianza che esistono on tutti gli sport”.
Diseguaglianze sottolineate da un ricerca della stessa Sport and Recreation Alliance che mostra che il 40% degli atleti Bame hanno fatto esperienze negative durante la pratica sportiva, più del doppio dei bianchi. Sottolinea anche che appena più del 50% delle persone di colore svolge una pratica sportiva sufficiente e che c’è solo un 5% di rappresentanti Bame negli organismi dirigenziali sportivi.
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