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Le fabbriche della cooperazione

di Redazione GRS


Sugli scaffali per Ombre corte un libro sulle imprese recuperate e autogestite tra Italia e Argentina. Uno studio originale e articolato di Marco Semenzin, frutto della partecipazione diretta al lavoro con chi non si rassegna a un destino di disoccupazione e precarietà. Ai nostri microfoni l’autore. (sonoro)

Integrazione sul campo

di Redazione GRS


Firmato il protocollo d’intesa tra Figc e Comitato Italiano Paralimpico. La Federazione Italiana Giuoco Calcio ha creato una Divisione ad hoc, che organizzerà attività calcistiche sperimentali rivolte a persone con disabilità fisiche, psichiche e sensoriali.

“È un processo che parte da lontano – commenta il presidente della FIGC Gabriele Gravina – dalla sensibilità che si è via via sviluppata in seno alla Federcalcio, dall’attività svolta con le Leghe negli ultimi anni e dalla disponibilità dimostrata dal presidente Pancalli. Grazie alla convenzione firmata nel 2017 con il CSI è stato avviato il torneo ‘Quarta Categoria’ per gli atleti con difficoltà cognitivo-relazionali, e l’esperienza positiva che ne è maturata ci ha convinti di questo passaggio ulteriore, definendo con il CIP un quadro di collaborazione diretto e ancora più ampio. Il calcio è uno e il mondo della disabilità ne deve far parte con la stessa dignità: il nostro è un messaggio chiaro che da oggi trova un riscontro anche in termini ufficiali”.
“L’obiettivo di questo Protocollo – sottolinea il presidente del CIP Luca Pancalli – è quello di riunire la grande famiglia del calcio italiano che, grazie al lavoro svolto sino ad ora dalle Federazioni Paralimpiche e dagli Enti di Promozione, può vantare numerose realtà in tutto il territorio nazionale e migliaia di atleti con disabilità. Il calcio resta una delle grandi passioni popolari del nostro Paese. La bellezza di questo sport è anche nel saper arrivare con facilità al cuore delle persone, come le storie dei nostri campioni. Oggi stiamo compiendo il primo passo di una piccola rivoluzione che ci auguriamo possa far crescere ulteriormente il movimento paralimpico e tutto lo sport italiano”.

Riace rinasce

di Redazione GRS


Riparte nella cittadina calabrese il modello di accoglienza ispirato da Mimmo Lucano. Riaperti i laboratori di artigianato che hanno costituito il patrimonio di questo borgo, nonostante il nuovo sindaco. Ne abbiamo parlato con Roberta Ferruti della Rete dei comuni solidali. (sonoro)

Unire

di Redazione GRS


È questo l’acronimo di Unione nazionale italiana per i rifugiati ed esuli. Un’associazione appena nata di promozione sociale che intende mettere in contatto beneficiari di protezione e richiedenti asilo su tutto il territorio aiutando pratiche di buona accoglienza.

Progetto Libellula

di Redazione GRS


Il primo network italiano di aziende che a Milano si sono unite contro la violenza sulle donne e la discriminazione di genere, diventa una Fondazione. Nuovo obiettivo: entrare nelle scuole per portare il suo messaggio di cambiamento culturale tra i ragazzi.

La tragedia dimenticata

di Redazione GRS


In Yemen, ogni giorno, si muore anche per mancanza di acqua. Il servizio di Fabio Piccolino. (sonoro)

15 milioni di persone in Yemen non hanno acqua a sufficienza per bere, cucinare e lavarsi: una crisi che, come denunciato da Oxfam, è la diretta conseguenza dell’aumento esponenziale del prezzo del carburante, che rende sempre più difficile le operazioni di pompaggio e trasporto delle risorse idriche nei campi profughi dove vivono milioni di persone rimaste senza casa. Il paese, messo in ginocchio da un conflitto che dura da oltre quattro anni, si trova così di fronte all’ennesima emergenza. Restare senz’acqua pulita in Yemen, spiega Oxfam, “significa essere contagiati da malattie come il colera, che in meno di tre anni ha già colpito oltre 2 milioni di persone. Continuare a girarsi dall’altra parte è prima di tutto un crimine verso il popolo yemenita”.

Dare voce al lavoro

di Redazione GRS


Prorogata al 10 novembre la scadenza per la presentazione dei materiali che partecipano alla nona edizione del “Premio Marco Rossi”. Il concorso è dedicato ai prodotti radiofonici aventi per oggetto il lavoro nelle sue varie accezioni. Anche quest’anno l’evento di premiazione si svolgerà all’interno della programmazione della Fiera della Piccola e media editoria “Più Libri Più Liberi”, in calendario dal 4 all’8 dicembre a Roma.

Le regole del gioco

di Redazione GRS


Hanno insultato e aggredito un arbitro e trasformato un incontro di calcio in una rissa da bar. Ora toccherà a loro imparare e far rispettare le regole che hanno ignorato: è l’ordine del Tribunale dei minori di Reggio Calabria, che ha condannato quattro ragazzi fra i 16 e 17 anni a frequentare un corso per diventare arbitri, al termine del quale dovranno “prestare servizio” nel campionato degli oratori.

Così ha deciso il giudice Paolo Ramondino, “affidando” i ragazzi alla sezione locale del Csi (Centro sportivo italiano), ente con radici negli oratori e oggi diffuso nelle “periferie sociali” di tutta Italia, che organizza il corso per giovani arbitri “Liberi di fischiare per gli altri”. “Questa esperienza può essere un itinerario di cambiamento, legalità e partecipazione sociale per ragazzi che in passato hanno commesso degli errori – dice il magistrato – Chi ieri ha aggredito l’arbitro, oggi inizia un percorso per diventare direttore di gara ed arbitrare nei campionati giovanili Csi. Una grande sfida, un percorso unico e rivoluzionario nel panorama nazionale”. Una responsabilità non da poco per la sezione locale del Csi, ma che non spaventa i volontari. Del resto, a Reggio Calabria da tempo lavorano nei quartieri più complicati, dove emarginazione e ghettizzazione forgiano eserciti di manovalanza per i clan. “Abbiamo fatto una scelta di campo. – dice il presidente provinciale, Paolo Cicciù – Auspichiamo che la pratica sportiva sia da stimolo per avviare una stagione di cambiamento in ognuno”

Bottino di guerra

di Redazione GRS


In Siria la situazione resta drammatica. Migliaia di persone costrette alla fuga. Famiglie separate e bambini sempre più in difficoltà. Come racconta Andrea Iacomini, portavoce di Unicef. (sonoro)

L’annus horribilis dell’immigrazione

di Redazione GRS


A certificarlo il Dossier di Idos. Crollo degli arrivi via mare, ma nel 2018 nel tratto italo-libico si è registrato un morto ogni 35 migranti che hanno tentato la traversata. Diminuiti anche i minori stranieri non accompagnati, che sono stati poco più di 3.500. La metà degli stranieri residenti è di cittadinanza europea.