Fino al 5 dicembre Ciessevi Milano festeggia i suoi vent’anni con un calendario che raccoglie eventi culturali, feste, corsi, workshop, realizzati dalle associazioni sul territorio. Tutte le informazioni su www.csvlombardia.it.
Notizie
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10 Ottobre 2018“I condannati alla pena capitale devono essere trattati con umanità e dignità e detenuti in condizioni rispettose degli standard internazionali sui diritti umani”. È la dichiarazione di Amnesty International nella Giornata mondiale contro la pena di morte, in cui l’organizzazione lancia una campagna affinché si ponga fine alle inumane condizioni detentive in alcuni paesi.
“A prescindere dal crimine che possa aver commesso, nessuno dovrebbe essere costretto a subire condizioni inumane di detenzione. Invece, in molti casi, i condannati a morte sono tenuti in rigido isolamento, vengono privati delle cure mediche di cui necessitano e vivono nella costante ansia di un’imminente esecuzione”, ha dichiarato Stephen Cockburn, vicedirettore del programma Temi globali di Amnesty International. “Il fatto che alcuni governi notifichino l’esecuzione ai prigionieri e ai loro familiari pochi giorni, se non addirittura pochi minuti prima, aggiunge crudeltà alla situazione”, ha aggiunto Cockburn. “Tutti i governi che ancora mantengono la pena di morte dovrebbero abolirla immediatamente e porre fine alle drammatiche condizioni di detenzione che troppi condannati alla pena capitale sono costretti a subire”, ha proseguito Cockburn. Amnesty International ha documentato condizioni detentive agghiaccianti in molti paesi del mondo ma la sua campagna si concentra su Bielorussia, Ghana, Giappone, Iran e Malaysia, dove la crudeltà del sistema della pena capitale è estrema. In Ghana i condannati a morte denunciano che spesso non ricevono le cure mediche necessarie per curare malattie o disturbi di lunga durata. In Iran, Mohammad Reza Haddadi, nel braccio della morte da quando aveva 15 anni, ha dovuto subire la tortura di vedersi fissata e poi rinviata l’esecuzione almeno sei volte negli ultimi 14 anni. Matsumoto Kenji, in Giappone, soffre di delirio molto probabilmente a causa del prolungato isolamento in cui trascorre l’attesa dell’esecuzione. Hoo Yew Wah ha presentato una richiesta di clemenza alle autorità della Malaysia nel 2014 ed è ancora in attesa di una risposta. Il clima di segretezza che circonda l’uso della pena di morte in Bielorussia fa sì che le esecuzioni non siano note all’opinione pubblica e vengano portate a termine senza alcuna comunicazione preventiva ai prigionieri, alle loro famiglie o agli avvocati. Amnesty International si oppone sempre alla pena di morte, senza eccezione e a prescindere dalla natura o dalle circostanze del reato, dalla colpevolezza, dall’innocenza o da altre caratteristiche del condannato e dal metodo usato per eseguire le condanne a morte. La pena di morte è una violazione del diritto alla vita, proclamato dalla Dichiarazione universale dei diritti umani. È l’estrema punizione crudele, inumana e degradante.
Manovra senza popolo
10 Ottobre 2018La ong Oxfam critica le scelte del governo su disuguaglianze e reddito. Il servizio è di Giuseppe Manzo.
Legge di Bilancio del popolo? Si ridurranno le distanze tra ricchi e persone in difficoltà? La domanda è contenuta nel nuovo Indice di Contrasto alla Disuguaglianza, presentato da Oxfam e Development Finance International, al Meeting annuale del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale che ha preso avvio ieri a Bali e che mette a confronto le scelte di 157 paesi. Una riflessione è dedicata al Def dell’Italia. “L’azione di Governo italiano sul fronte fiscale non presuppone ad oggi, secondo l’analisi di Oxfam, alcuna intenzione di favorire lo spostamento del carico fiscale da redditi e consumi a patrimoni e rendite. Mentre l’idea di una tassazione patrimoniale progressiva – che tenga conto, con accortezza, dell’entità e delle tipologie dei patrimoni – resta, purtroppo, ancora un tabù”. Per quanto riguarda il Reddito di cittadinanza arriva un’altra critica: “il lavoro – in parte gratuito in fase di ricerca, in parte offerto per tre volte consecutive e da accettare pena la perdita del sussidio – è visto come unica via di fuga dalla povertà: un paradigma messo a dura prova in un Paese che occupa le prime posizioni in Europa per il numero di lavoratori poveri”.
Dietro la lavagna
10 Ottobre 2018È preoccupante il quadro emerso da un sondaggio lanciato dalla Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap: il 41% degli alunni con disabilità è privo di insegnanti di sostegno e solo il 30% di essi è specializzato. Ad alcune famiglie è stato persino chiesto di non portare i figli a scuola.
Disobbedienza civile
10 Ottobre 2018Dopo l’arresto a Riace di Domenico Lucano, altri sindaci si stanno autodenunciando per reato di solidarietà. Come il primo cittadino di Cerveteri, in provincia di Roma, Alessio Pascucci. Ai nostri microfoni.
(sonoro)
Il calciatore invisibile
9 Ottobre 2018È il titolo del docufilm di Matteo Tortora che, tra racconti e interviste a personaggi di campo, riflette sul tabù dell’omosessualità nel mondo del pallone. Protagonista del film la Revolution Team, squadra di calcio a 5 composta da giocatori gay e gay friendly nata a Firenze nel 2008 per lottare contro ogni discriminazione.
Negli ultimi due decenni sono stati molti i passi in avanti compiuti
dalla comunità omosessuale in tema di diritti e parità di genere ma le
conquiste non sono ancora finite, anzi. Certo tante personaggi
gay/lesbiche, famose e non, non hanno più paura a dichiararsi, così come
i media che dedicano loro lo spazio che meritano, eppure resistono
settori ancora impenetrabili. Pensiamo allo sport, dove nel corso del
tempo nuotatori, tenniste, pallavolo, atletica leggera e rugby hanno
riconosciuto i diritti degli atleti lgbt ma nessun passo, neppure
minimo, si è registrato nel calcio.
Il docufilm è stato presentato in anteprima il 5 ottobre al Florence
Queer Festival, presso il Cinema Teatro La Compagnia di Firenze. Il
progetto partito due anni fa è stato reso possibile grazie anche ai
5.655 euro donati da 120 sostenitori su Produzioni dal Basso e al
sostegno di Toscana Film Commission, Livorno Film Commission, Regione
Toscana e Comune di Livorno.
40 anni di Basaglia
9 Ottobre 2018Fino all’11 ottobre in scena a Firenze Memorie dal Reparto n. 6 di Cora Herrendorf. La piece è tratta da un racconto di Cechov e prodotta da Teatro Nucleo, compagnia che pratica una ricerca artistica sui temi della malattia mentale e del carcere.
Oltre il pregiudizio
9 Ottobre 2018Al via domani dieci settimane di (in)formazione ed educazione per sostenere le pari Dignità e Uguaglianza di ogni persona come indicato dalla Costituzione. Il servizio di Anna Monterubbianesi. (sonoro)
Parte domani, in occasione della Giornata della Salute Mentale, la campagna “Oltre il pregiudizio”, una cultura si cambia con una nuova cultura. Fino al 10 dicembre, Giornata dei Diritti Umani, dieci settimane di informazione ed educazione per portare all’attenzione di Istituzioni, politica e cittadini, la tematica del pregiudizio, per comprenderne cause e promuoverne il superamento. Convegni, mostre, concerti, spettacoli, attività sportive, eventi in piazza, nelle scuole e nelle biblioteche, per affrontare un pregiudizio a settimana, tra quelli indicati nell’articolo 3 della Costituzione italiana: legati al sesso, alla razza, alla lingua, alla religione, alle opinioni politiche, alle condizioni personali e alle condizioni sociali più una settimana dedicata all’Educazione. L’obiettivo è quello di sostenere diritti e uguaglianza di ogni persona. La Campagna e’ promossa dalla Rete Fiore con decine di organizzazioni sociali.
Un carrello pieno di solidarietà
9 Ottobre 2018Presentato oggi alla cittadinanza di San Lazzaro Amalio, il primo emporio solidale in apertura nel Comune confinante con Bologna. A partire dai prossimi giorni i cittadini temporaneamente in condizione di fragilità economica e lavorativa potranno fare domanda per accedere ai servizi che nelle prossime settimane saranno attivati in via Emilia 297, dove gli scaffali sono già pieni.
“No allo sgombero, serve evacuazione”
9 Ottobre 2018Lo chiede la rete di associazioni operante all’interno della struttura di Roma, conosciuta con il nome di ex Penicillina, tra le prime nella lista chiusura del sindaco Raggi. Negli edifici abbandonati tuttora sono presenti macchinari e residui della produzione farmacologica, rifiuti speciali e reattivi chimici.