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Autismo e non solo: le nuove emergenze per la salute mentale dei bambini


 

Questi sono i momenti successivi all’attentato di ieri a San Pietroburgo dove ha perso la vita il noto blogger nazionalista e corrispondente di guerra russo, Vladlen Tatarsky. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 3 aprile 2023, anno II della guerra, anno 4° della pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo. 

Oggi torniamo a parlare di salute mentale di bambini e adolescenti e giovani dopo la pandemia. Dopo i dati di Telefono Amico Italia si sono svolti tre appuntamenti a Genova il 28 marzo, ad Assisi il 29 e Lamezia Terme il 30, che hanno come filo conduttore le nuove emergenze legate alla salute mentale dei bambini e degli adolescenti, con un focus sui disturbi dello spettro autistico in occasione della Giornata mondiale di ieri 2 aprile.

Tre giornate di confronto scientifico, medico, sociale e anche politico, organizzate dal Tavolo autismo dell’ufficio nazionale della pastorale della salute della Conferenza Episcopale Italiana, di cui è parte anche la Comunità Progetto Sud. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità si stima che in Italia 1 bambino su 77 presenti un disturbo dello spettro autistico con una prevalenza maggiore nei maschi, che sono 4,4 volte in più rispetto alle femmine A Lamezia emergono numeri preoccupanti: “in tutta Italia sono solo poco più di 100 i posti letto dedicati alla neuropsichiatria infantile e ci sono regioni, tra cui la Calabria, dove non ci sono posti letto”.

Ascoltiamo il neuropsichiatra infantile Stefano Vicari, don Massimo Angelelli – direttore dell’ Ufficio della pastorale della salute della CEI e Angela Regio, responsabile dell’ area disabilità della Comunità Progetto Sud. Voci raccolte da Maria Pia Tucci per noi.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale

Giovani e salute mentale: in 3 anni raddoppiate le segnalazioni a Telefono Amico


 

Questo è il suono dell’attesa davanti al policlinico Gemelli di Roma dove Papa Francesco è ricoverato da due giorni per una bronchite: le sue condizioni sono in miglioramento. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 31 marzo 2023, anno II della guerra, anno 4° della pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo. 

Oggi parliamo di salute mentale e nello specifico del malessere esistenziale che sta colpendo tantissimi adolescenti e giovani dopo la pandemia. Oltre 110mila richieste di sostegno nel solo 2022 e segnalazioni di malessere emotivo più che raddoppiate nell’arco degli ultimi tre anni, con un forte aumento di contatti da parte dei giovani e una tendenza in netta crescita.

A lanciare l’allarme, in occasione della Giornata Mondiale della Salute che ricorrerà il prossimo 7 aprile, è l’organizzazione di volontariato Telefono Amico Italia, che da oltre 50 anni, attraverso oltre 500 volontari distribuiti in 20 sedi su tutto il territorio nazionale, si prende cura di coloro che attraversano un momento di fragilità emotiva aiutandoli a superare le tensioni e a ritrovare il benessere emozionale attraverso l’ascolto e il dialogo. Ascoltiamo la direttrice Monica Petra.

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A Roma presentato un Piano partecipato di superamento di un campo rom


 

Queste sono le grida dei soccorritori che a mani nude provano a salvare i minatori rimasti intrappolati nella Repubblica Democratica del Congo. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 30 marzo 2023, anno II della guerra, anno 4° della pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo. 

Oggi parliamo di campi rom e dei diritti all’abitare per la comunità di rom e sinti nel nostro Paese. Dopo settimane in cui ha tenuto banco a Milano il caso delle borseggiatrici nella metropolitana meneghina con relativi ritorni di parole di odio nei confronti dei rom a Roma arriva un’esperienza virtuosa.

Nel Municipio VI, l’unico a guida di centro-destra, l’Amministrazione municipale, avvalendosi della consulenza dell’Associazione 21 luglio, ha promosso da alcuni mesi un innovativo percorso partecipativo con la creazione di Gruppo di Azione Locale chiamato a redigere un piano per il superamento del “villaggio” di via di Salone, abitato da circa 350 rom. Ascoltiamo il presidente del sesto Municipio Nicola Franco.

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L’importanza dell’accesso alla formazione per le persone con malattie rare


 

Questa è la voce di Massimo Troisi con Gianni Minà nel programma Alta Classe: un omaggio al grande maestro del giornalismo italiano scomparso due giorni fa. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 29 marzo 2023, anno II della guerra, anno 4° della pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo.

Oggi parliamo di malattie rare e di formazione. A Roma è pronto un ciclo di formazione in management degli eventi dedicato all’inclusione di persone affette da malattie rare: il progetto fa parte delle iniziative promosse in collaborazione con Vanessa Cerrone events e dall’associazione di promozione sociale Butterfly Aps

Il corso “Inclusione sociale e professionale. diversamente imperfetti” prevede una serie di progetti a scopo inclusivo: agli allievi  il corso propone un career service personalizzato per stage o tirocinio, all’interno delle aziende che hanno aderito all’iniziativa, molto spesso le persone affette da malattie rare hanno più difficoltà di accesso ai corsi di formazione professionale rispetto a coloro che non hanno alcun tipo di disabilità. I motivi sono diversi: costi, modalità di fruizione, tempi, sostenibilità e tanta difficoltà, anche fisica. Ascoltiamo Vanessa Cerrone, presidente dell’associazione Butterfly.

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Gli orfani “speciali” di femminicidio: un libro e l’urgenza di una rete di interventi


 

Queste sono le voci della protesta del popolo israeliano che in massa è sceso in piazza contro la riforma della giustizia promossa dal presidente Netanyahu. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 28 marzo 2023, anno II della guerra, anno 4° della pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo.

Oggi parliamo di un tema molto importante, delicato e spesso poco raccontato. Tra le conseguenze delle donne vittime di femminicidio ci sono bambini che restano orfani e minori esposti alla violenza di genere. Nel libro “Bambini nella tempesta” della psicoterapeuta Teresa Bruno la trattazione si articola su due fronti: da una parte mette a fuoco l’entità del fenomeno, con dati e valutazioni della Commissione Ministeriale sul Femminicidio, spiega la relazione tra femminicidio e violenza domestica e descrive le caratteristiche genitoriali di omicida e vittima; dall’altra illustra le conseguenze traumatiche sull’orfano nel breve e lungo periodo e il conseguente danno evolutivo.

Presenta quindi linee guida e buone prassi di intervento e supporto per l’accompagnamento dell’orfano nel suo percorso formativo e di inserimento sociale. Ieri alla Buvette di Eva del teatro Mercadante si è tenuto un dibattito intorno a questo libro, ultimo appuntamento del ciclo di incontri Un Caffè con Eva sulla violenza e sulla disuguaglianza di genere. Ascoltiamo l’autrice Teresa Bruno e la referente campana del Cismai – Coordinamento italiano servizio contro il maltrattamento e gli abusi sull’infanzia Marianna Giordano.

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Non è l’opinione pubblica a far migrare migliaia di persone ma guerra e povertà


 

Questo è il suono degli scontri in una Francia in fiamme per lo sciopero a oltranza contro la riforma delle pensioni: qui gli ambientalisti hanno battagliato contro la polizia davanti al cantiere di nuovo bacino idrico in difesa dell’acqua pubblica. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 27 marzo 2023, anno II della guerra, anno 4° della pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo.

Oggi torniamo a parlare di migranti, di naufragi e delle parole del ministro Piantedosi. È scontro tra le Ong e la Guardia Costiera italiana ma soprattutto con il governo. La nave Louise Michel finanziata dall’artista Banksy è in stato di fermo a Lampedusa perché secondo la Guardia costiera contravveniva all’impartita disposizione di raggiungere il porto di Trapani, dirigendosi invece verso altri tre barconi. La risposta di Sos Mediterranee non si fa attendere: “Prima eravamo gli angeli del mare, ora siamo i pirati o i collusi con i trafficanti di esseri umani. E’ molto curioso dire ora che si sovraccaricano le linee telefoniche del Centro nazionale di coordinamento dei soccorsi quando invece nel 2015 queste stesse chiamate venivano apertamente lodate”.

In mezzo ci sono i morti. Recuperato il 91° cadavere della strage di Cutro, 29 sono i migranti morti a largo della Tunisia, 8 nelle acque Sar di Malta. Secondo il ministro Piantedosi “C’è anche il fattore attrattivo di un’opinione pubblica che annovera l’accettazione di questo fenomeno”. Parole che arrivano dopo quelle su Cutro e molto contestate, su cui c’è da riflettere perché solo poco mesi fa una schiacciante maggioranza di destra ha vinto le elezioni e ora governa.

E proprio dopo le parole del ministro dell’Interno è intervenuto Andrea Morniroli, coordinatore del Forum Disuguaglianze Diversità.

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Educare, non punire: l’inutile detenzione in carcere per le persone con dipendenza


 

 

Questo il ricordo del portale fuoriluogo.it per lo psichiatra Franco Rotelli, protagonista della riforma psichiatrica insieme a Franco Basaglia. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 24 marzo 2023, anno II della guerra, anno 4° della pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo.

Oggi parliamo di droghe e carcere. In merito al dibattito di questi giorni il Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA), la più ampia rete di comunità di accoglienza italiana, è intervenuta con una conferenza stampa alla Camera dei Deputati per ribadire la necessità di facilitare percorsi alternativi per l’uscita dal carcere, in particolare per le persone con problemi di dipendenza, ma per sottolineare con forza che le comunità non vanno pensate come surrogati degli istituti di pena né come carceri private.

Per il Cnca “l’inutilità della detenzione per le persone con dipendenze è dimostrata dai dati e dall’esperienza diretta che le comunità vivono nell’accompagnamento di migliaia di cittadini in percorsi di cura che nascono da una scelta consapevole e responsabile. Scelta che in condizioni di detenzione è impedita nei fatti. la detenzione non è lo strumento per facilitare la cura e il percorso di riabilitazione che non può prescindere dal rapporto con il territorio, dalla possibilità di relazioni sociali e di inserimento lavorativo”. Ora ascoltiamo la presidente nazionale Cnca Caterina Pozzi.

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Napoli e il suo “abisso omicida”, don Mimmo Battaglia: “disarmiamo i ragazzi”


 

Questa è la voce narrante del video diffuso dalla rete Ip Ip Urrà – Infanzia Prima in occasione della Giornata contro la discriminazione razziale: la valigia dei bambini e delle bambine che su un barcone sognano un futuro. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 23 marzo 2023, anno II della guerra, anno 4° della pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo.

Oggi andiamo a Napoli dopo il caso della morte di un 18enne, Francesco Pio Maimone. Giovane incensurato e lavoratore, si è trovato inconsapevolmente sulla traiettoria di un proiettile sparato dalla pistola di un suo coetaneo che porta il suo stesso nome ma proveniente da una famiglia legata ai clan di Napoli Est. Sarebbe stato un banale urto tra due gruppi a generare una lite e da qui l’arma con 3 colpi sparati: uno fatale per il 18enne.

Proprio il 21 marzo si è celebrata la Giornata della memoria delle vittime innocenti di mafia. Il capoluogo campano e in tutta la sua area metropolitana continuano faide e violenza criminale quotidiana con giovanissimi, a volte 12enni, che si aggirano armati di coltelli o di pistole. Il vescovo don Mimmo Battaglia ha lanciato un appello: “disarmiamo Napoli”. Ieri nel quartiere Pianura dove viveva il ragazzo si è svolta una fiaccolata con centinaia di persone.

Sulla vicenda è intervenuta Libera Campania che ha parlato di un “abisso omicida” in cui è piombata una Napoli bifronte dove tra turismo e calcio è nell’occhio dell’attenzione internazionale ma in cui ribolle il magma criminale di interi quartieri completamente abbandonati da cui l’unica alternativa è solo scappare. Ascoltiamo Pasquale Leone, referente di Libera Napoli.

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Silicon Valley Bank: quanto preoccupa gli italiani la crisi delle banche americane


 

Questa è la voce di Don Luigi Ciotti dal palco della manifestazione di Milano ieri per la Giornata della memoria per le vittime innocenti di mafia: questo il suo pensiero per quelle persone che si mettono su dei barconi per sfuggire a guerra e povertà. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 22 marzo 2023, anno II della guerra, anno 4° della pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo.

Oggi parliamo di finanza e delle conseguenze sull’economia reale dei Paesi di tutto il mondo per la crisi bancaria americana. Il fallimento della Silicon Valley Bank ha raggiunto rapidamente buona parte dell’opinione pubblica italiana secondo quanto rileva un sondaggio di Swg. Quasi tutti l’hanno sentito nominare, la maggioranza afferma di sapere di cosa si tratta. Più informati si ritengono gli uomini ultra-sessantenni più istruiti e di ceto medio-alto.

Innanzitutto, i timori di una seconda edizione della crisi innescata dal crack di Lehman Brothers del 2008 risultano tutto sommato contenuti: per la maggioranza si tratta di un problema circoscritto/passeggero, anche per l’immagine di maggiore solidità associata alle banche italiane.

Così l’opinione pubblica informata prevede un impatto grave per l’economia americana e un contraccolpo lieve per quelle europea e italiana. Nonostante questo sguardo ottimistico, emergono anche velati timori per le proprie tasche (in particolare per il ceto medio e la generazione X). Ascoltiamo il ricercatore Swg Riccardo Benetti.

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