Approvata all’unanimità in commissione Lavoro al Senato, la norma che introduce la possibilità di cedere parte delle ferie a colleghi con figli minori malati gravi. Si tratta di un emendamento al testo del Jobs act e ripreso da una legge in vigore in Francia.
L’atelier dell’ausilio
Carrozzine e protesi per persone con disabilità rimesse a posto e pronte a funzionare grazie al lavoro dei detenuti della casa circondariale di Lucera, in provincia di Foggia. Il progetto è finanziato dalla Fondazione con il Sud e promossa dalla cooperativa sociale L’obiettivo.
Con l’acqua alla gola
Rimane drammatica la situazione in Campania sui fondi da destinare al welfare. Il servizio è di Giuseppe Manzo: La Campania esclusa dal welfare. A lanciare l’allarme è il presidente della Regione Stefano Caldoro alla vigilia della Conferenza Stato-Autonomie locali. La questione nasce dai tre decreti attuativi sul Federalismo Fiscale che definiscono i criteri con i quali ripartire le risorse agli enti locali per asili nido, mense scolastiche, assistenza a disabili e anziani. Eppure molte critiche giungono proprio nei confronti dello stesso governatore campano. Michele de Angelis, presidente della cooperativa sociale Prisma, spiega che “Campania, Calabria, Sicilia, Puglia e Basilicata sono già destinatarie di circa 450 milioni di euro; la Campania è stata beneficiaria di circa 180 milioni di euro. Eppure i dati Istat certificano che al Sud si sono persi, dal 2009 al 2013, 2962 posti nido; in Campania per il 2012/13 i posti sono scesi a quota 4486.
Buone pratiche
Il governo Renzi ha inserito nel Jobs Act una legge simile alla francese Mathys. L’idea oltr’Alpe è nata da un padre che ha dovuto affrontare la lunga malattia del figlio. I colleghi gli avevano ceduto i loro giorni di riposo. Ora anche in Italia sarà possibile la donazione delle ferie.
Cresce il made in Italy degli immigrati
Prodotto in Italia, sì, ma da orafi bengalesi, cavatori macedoni o sarti cinesi. Sempre più aziende infatti sono di proprietà di uomini e donne nati all’estero, oltre 50.000, e operanti anche nei distretti manifatturieri tradizionali.
Imu e Tasi, no grazie
Il mondo dell’associazionismo contro le regole decise dal ministero dell’Economia Secondo l’Arci sono criteri incerti e vaghi per definire le attività svolte con “modalità” commerciali, errori grossolani di calcolo e percentuali che si gonfiano. Tutte difficoltà, aggiunge, scaricate sul volontariato.
L’Italia è spaccata
È quanto emerge dal nuovo rapporto Coop. Un Paese diviso, dove si rinuncia a tutto e dove si allargano i divari tra generazioni e tra Nord e Sud. Marco Pedroni, presidente di Coop Italia.
Un bene comune
È la villa romana di uno dei boss della banda della Magliana che, dopo la confisca, è diventato un centro per l’infanzia. Il servizio è di Giuseppe Manzo: La mega villa del boss della Magliana diventerà un centro per l’infanzia. Si trova nel complesso residenziale di Castel De Ceveri, tra Roma e Formello, sarebbe rimasta abbandonata all’incuria per almeno sei anni. Tra il 25 e il 31 agosto, invece, la cooperativa sociale “Sinergie” ha organizzato insieme a Libera un campo antimafia. Obiettivo per il futuro: dare vita ad una casa famiglia per minori. “Strappare un immobile all’illegalità e riportarlo nell’economia reale, dargli una funzione sociale, restituirlo alla comunità. E’ questo il ruolo importantissimo che ha assunto la cooperativa Sinergie nel momento in cui ha deciso di impegnarsi in questo progetto: ha dimostrato grande senso civico e grande coraggio perché questa iniziativa è portatrice di una grande innovazione sociale – ha spiegato Pino Bongiorno, responsabile di Legacoopsociali Lazio”
Carrello vuoto
Due italiani su tre hanno tagliato la spesa in qualità e quantità, con pesanti effetti su tutta la filiera agroalimentare dal campo alla tavola. È quanto emerge da un’analisi della Coldiretti sui dati Istat sul commercio al dettaglio. Rispetto allo scorso anno si evidenzia un crollo record delle vendite nei piccoli negozi alimentari.
Buone pratiche
Oltre 30 milioni di euro sotto forma di sgravi fiscali e contributivi per le imprese che assumono i lavoratori detenuti. È quanto prevede un decreto ministeriale firmato dal Guardasigilli Andrea Orlando per favorire l’attività occupazionale dei carcerati finalizzata alla loro rieducazione e al reinserimento nella società.