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Niente da festeggiare


Oggi è il quarto anniversario dell’indipendenza del Sud Sudan. Ma la più giovane repubblica al mondo è alle prese con una guerra civile che fino ad ora ha causato un milione e mezzo di sfollati interni. Sono 4 milioni e mezzo le persone in condizioni di grave insicurezza alimentare e a rischio di un’epidemia di colera.

Un accordo pericoloso


Mobilitazione globale di associazioni contro il Trattato transatlantico di libero scambio. Oggi il Parlamento europeo è chiamato a esprimersi su questo meccanismo che accresce il potere delle multinazionali. Contro il Ttip raccolte 2 milioni di firme.

C’è chi dice no


Soddisfazione nel mondo dell’associazionismo per il risultato del referendum greco. Secondo l’Arci, l’esito del voto ha dimostrato che la salvezza del proprio Paese passa da un’Europa capace di andare oltre le politiche di austerity. Per le Acli il popolo ellenico ha detto stop alla dittatura della finanza speculativa. Ai nostri microfoni il presidente Gianni Bottalico. “Credo che il popolo greco abbia pensato in questo momento seriamente alla sua situazione, ma esprime anche la situazione che c’è in altri paesi. Non si possono esporre alla povertà soltanto per essere subalterni alle questioni della finanza. Quindi credo che la politica debba riprendere le redini di una situazione complessiva, perché oggi è la Grecia, domani sarà il Portogallo, la Spagna, l’Italia, con il rischio che si diffonda in altri parti. Quindi credo vada fatta una riflessione politica all’interno dell’Europa, con una scala di valori diversa da quella da cui siamo stati abituati fino ad oggi.”

Su twitter l’Africa che nessuno mostra


marocco#TheAfricaTheMediaNeverShowsYou (l’Africa che i media non ti mostrano) è l’hashtag lanciato da un gruppo di professionisti africani per combattere i luoghi comuni sul continente nero.
Secondo i promotori della campagna, i media tradizionali parlano di Africa solo per raccontare tragedie umanitarie, povertà e catastrofi: l’obiettivo è invece quello di cambiare le carte in tavola, proponendo un racconto positivo di tutto quello che di bello c’è da scoprire.
Spiagge incontaminate, antiche moschee, campus universitari, ospedali ultra-moderni, ma anche moda, architettura e arte: twitter è diventato in poco tempo una nuova cassa di risonanza per conoscere un volto inedito dell’Africa.
L’hashtag è stato finora utilizzato per circa 45.000 tweet.

Guerra infinita


Popolazione stremata, in Yemen è ormai emergenza umanitaria. Il servizio di Fabio Piccolino. “La  situazione dello Yemen è sempre più difficile, tanto che, secondo le Nazioni Unite, è diventato il quarto paese del mondo a raggiungere il massimo livello di emergenza umanitaria, dopo Siria, Iraq e Sud Sudan. A fare le spese dello scontro tra ribelli e forze governative e dei bombardamenti dell’Arabia Saudita, è una popolazione civile ridotta allo stremo, senza cibo sufficiente e con molti problemi sanitari. Unicef ha lanciato un appello per una tregua umanitaria che consentirebbe di fornire maggiore sostegno alle persone e di mettere al sicuro i bambini, ma finora non c’è stata nessuna interruzione delle ostilità. Si stima che ad avere bisogno di assistenza umanitaria sia l’80% della popolazione yemenita.”

#Selfiewithdaughter


È il nome della campagna contro le discriminazioni delle bambine in India lanciata dal primo ministro Narendra Modi. Condividere su twitter una foto che ritragga insieme padri e figlie è un modo per combattere le disparità di genere e lanciare un messaggio positivo.

Grecia al bivio


Alla vigilia del referendum di domenica, che deciderà il futuro del Paese nell’Eurozona, si moltiplicano in Italia le iniziative di solidarietà verso il popolo ellenico. L’Arci ha lanciato la petizione “No all’austerità, sì alla democrazia”, per un’Europa non fondata sulla finanza ma sui valori della solidarietà.

Brasile, a San Paolo autobus a idrogeno


saopaulo
Da una settimana a San Paolo circolano nuovi bus ad idrogeno: veicoli di progettazione totalmente brasiliana che contribuiscono così a ridurre l’inquinamento prodotto dalla flotta di autobus più grande del mondo, attualmente quasi interamente ad alimentazione diesel.
La qualità dell’aria di San Paolo, così come quella di molte città del Brasile, non è delle migliori: più del 40% dei veicoli a motore brasiliani infatti sono alimentati da carburanti derivati dall’etanolo, determinando un forte inquinamento.
Con i suoi venti milioni di abitanti e circa sei milioni di vetture, a  San Paolo l’inquinamento dell’aria sarebbe la causa di malattie cardio-respiratorie che determinerebbero la morte di circa 12 persone al giorno, secondo uno studio di qualche anno fa.
L’iniziativa dei bus ad idrogeno rappresenta dunque un grosso passo in avanti: per il momento i veicoli circolano solamente nella linea Diadema-Morumbi del corridoio sud São Mateus-Jabaquara, e sono identificabili per le colorate carrozzerie decorate con illustrazioni di tre uccelli brasiliani. Gli autobus offrono più spazio ai passeggeri e sono provvisti di un sistema di controllo sofisticato.

Legge bavaglio


In Spagna, in vigore da oggi la modifica al codice penale. Un giro di vite al diritto di manifestare e alla libertà di espressione promosso dalla maggioranza conservatrice che sostiene il governo Rajoy. La norma restringe la possibilità, per gli immigrati, di richiedere asilo.

L’amore vince


Una sentenza della Suprema Corte americana ha abbattuto il divieto del matrimonio tra persone dello stesso sesso negli ultimi tredici stati in cui era vigente. “Una giornata storica, una festa dell’uguaglianza”, è il commento, dall’Italia, di Flavio Romani, presidente di Arcigay.