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A Palmi 10 anni del Festival Diritto e Letteratura: parla Diego De Silva


 

 

Questo è il suono delle voci e delle pentole nel primo maggio in Francia: in migliaia sono scesi in piazza in un Paese che da settimane è in rivolta contro la riforma delle pensioni. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 2 maggio 2023, anno II della guerra, anno 4° della pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo. 

Oggi parliamo di cultura. Quest’anno si celebra il primo decennale del Festival Nazionale di Diritto e Letteratura “Città di Palmi”. Lo scorso 29 aprile nella Pinacoteca della Casa della Cultura era ospite lo scrittore Diego De Silva, autore della saga dell’irresistibile avvocato d’insuccesso Vincenzo Malinconico recentemente approdata anche al piccolo schermo, il presidente del tribunale di Vibo Valentia Antonio Di Matteo e il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Palmi Emanuele Crescenti.

Argomento della conversazione è stato la giustizia “di piazza”, vista con gli occhi del personaggio letterario che, nei tempi recenti, meglio di chiunque altro ha saputo raccontare con profondità e ironia allo stesso tempo le dinamiche della vita quotidiana nei palazzi di giustizia. Ora ascoltiamo il direttore artistico del Festival Antonio Salvati e proprio De Silva intervistati da Maria Pia Tucci.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale

Primo Maggio, il 15% dei lavoratori è povero, 1 su 3 è vulnerabile: serve il salario minimo


 

Queste sono le parole del capo missione della Geo Barents attraccata nel porto di Napoli ieri: la Ong ha tratto in salvo 75 persone. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 28 aprile 2023, anno II della guerra, anno 4° della pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo. 

Oggi parliamo di lavoro in vista del Primo Maggio. E lo facciamo partendo da 2 questioni fondamentali: la sicurezza e l’impoverimento di chi vive di lavora. I dati Inail continuano ad essere allarmanti: nel 2022 nel nostro Paese si è registrato il 25,67% in più di denunce per infortunio rispetto al 2021, mentre in riferimento alle malattie professionali ne sono state protocollate il 9,92% in più rispetto al 2021. Poi ci sono le morti sul lavoro che continuano ad avere una media di 3 al giorno, numeri di una guerra silente che non conosce fine.

Accanto alla questione sicurezza c’è poi l’impoverimento di chi lavoro. Ieri a Roma le Acli hanno presentato la ricerca “Lavorare pari: dati e proposte sul lavoro tra impoverimento e dignità”. Un lavoratore su 7 è sulla soglia di povertà (entro i 9mila euro di reddito), aumenta se sono donne con il 21,7% ma 1 su 5 è lavoratore povero (entro gli 11mila) mentre un terzo è a rischio vulnerabilità e quindi può diventare povero (entro i 15mila). I lavoratori poveri o a rischio abitano soprattutto al Sud e sono trentenni e maggiormente donne. In tal senso le Acli hanno chiesto l’introduzione del salario minimo. Ascoltiamo ora Luisa Corazza, ordinaria di Diritto del lavoro presso l’Università degli Studi del Molise.

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Caso Jj4, rapporto uomo-natura: 3 italiani su 4 per la convivenza con gli animali


 

Questo è il suono del nuovo sbarco a Lampedusa dove continuano ad arrivare migranti e rifugiati sull’isola dove si tenta di alleggerire l’hotspot. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 27 aprile 2023, anno II della guerra, anno 4° della pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo.

Oggi parliamo del caso dell’orsa Jj4 in Trentino per capire cosa pensano gli italiani. Le proteste degli animalisti e la linea dura del presidente della provincia autonoma ha scatenato un forte movimento di opinione pubblica. In un sondaggio di Swg emerge che in una Italia in cui la tutela dell’ambiente viene vista sempre meno come una necessità (-12% in 2 anni), quanto piuttosto come un valore o una utopia incompatibile con lo sviluppo economico, si afferma sempre più il tema della convivenza tra uomo e natura, e in particolare tra uomo e animali selvatici.

Per quasi 3 italiani su 4 l’uomo non può continuare a distruggere l’habitat degli animali selvatici, ma deve imparare a rispettarlo. Una convivenza con gli animali selvatici è possibile per il 68%, ma solo a patto che l’uomo metta in atto iniziative volte a limitare il rischio di incidenti, come il monitoraggio degli animali in tempo reale, o la formazione della popolazione su come comportarsi in caso di incontri con animali pericolosi.

Per quasi 4 italiani su 10, però, bisognerebbe evitare del tutto che gli animali possano entrare nei centri abitati, a costo di recluderli nei parchi o negli zoo. Ascoltiamo Riccardo Benetti, ricercatore Swg.

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Il 25 aprile non può dividere: la nostra Costituzione nasce dall’Antifascismo


 

 

Queste sono le parole di Radio Bari: messaggi in codice destinati ai partigiani che come in via Rasella erano pronti a resistere e combattere il nazifascismo. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 25 aprile 2023, anno II della guerra, anno 4° della pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo. 

Oggi non possiamo non parlare del 25 aprile. La festa della Liberazione dal nazifascismo che oggi come da alcuni anni a questa parte è momento di polemiche. Si dice essere “divisiva” ma queste accuse arrivano più dalla necessità di introdurre tesi revisioniste. E in queste settimane ci ha pensato la seconda carica dello Stato, il presidente del Senato Ignazio La Russa, che ha inanellato due uscite molto contestate su via Rasella e sull’assenza dell’antifascismo nella Costituzione.

La carta costituzionale è il prodotto della Resistenza attraverso un compromesso delle forze ideologiche e culturali del novecento: quella cristiano-democratica e quella socialista. Sono passati solo 78 anni da quel giorno in cui a Milano i partigiani dichiararono liberato L’Italia e nella storia di un Paese non sono tanti.

L’Italia continua vivere in bilico su quella guerra civile dove migliaia di giovani e donne, alcuni e alcune avevano anche 16 anni, sacrificarono la loro vita per un ideale di libertà. E su un principio di libertà che si fonda la Costituzione. Non esiste maniera più efficace per comprenderlo se non attraverso la lettura delle loro lettere prima di andare a morte. Ascoltiamo dalle letture del circolo Sempre avanti.

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Pnrr, legge di bilancio e sviluppo sostenibile: tra ritardi e carenza di comunicazione


 

Questa è la protesta degli animalisti a Milano dopo la cattura dell’orso Jj4 in Trentino: dopo aver popolato di orsi la provincia di Trento ora le istituzioni locali hanno perso il controllo della situazione. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 24 aprile 2023, anno II della guerra, anno 4° della pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo. 

Oggi parliamo di Pnrr, legge di bilancio e sviluppo sostenibile. E lo facciamo con il Rapporto “Il Piano nazionale di ripresa e resilienza, la Legge di Bilancio 2023 e lo sviluppo sostenibile” realizzato dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) grazie al contributo delle oltre 320 organizzazioni aderenti.

Da questo rapporto emerge che l’attuazione del Pnrr, nonostante i molteplici segnali di avanzamento, e la definizione del REPowerEU, richiedono decisioni urgenti per accelerare la transizione verso un modello di sviluppo sostenibile, seguendo gli impegni assunti dall’Italia per realizzare l’Agenda 2030. In primo luogo, serve un più accurato, tempestivo e trasparente monitoraggio su modi e sui tempi con cui si realizzano gli investimenti e le riforme, accompagnato da una valutazione della coerenza sistemica delle varie azioni intraprese in relazione ai 17 Obiettivi dell’Agenda 2030, specialmente quando gli investimenti del Piano verranno integrati con quelli finanziati dai Fondi di coesione europei e nazionali 2021-2027.

Va poi migliorata la condivisione delle informazioni con gli stakeholder, la società civile e l’opinione pubblica, soprattutto nel momento in cui il Tavolo di partenariato è stato soppresso. Ascoltiamo il presidente di Asvis Pierluigi Stefanini.

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