Speciali

Dopo la pandemia arriva il “terzo tempo” dell’impresa sociale


 

Un estratto del trailer Vatican Girls: il docufilm sul caso Emanuela Orlandi molto seguito e che prova a riaccendere la luce sul caso della 15enne scomparsa nel 1983.

Oggi parliamo di finanza e terzo settore, nello specifico di impresa sociale. Intesa Sanpaolo e AICCON (Associazione Italiana per la promozione della Cultura della Cooperazione e del Non Profit) hanno pubblicato la XI edizione dell’Osservatorio su Finanza e Terzo settore.

Aumenta la soddisfazione delle cooperative e imprese sociali per la relazione con gli istituti di credito. Circa il 32% delle cooperative e imprese sociali prevede di coprire i fabbisogni finanziari futuri ricorrendo al credito bancario per investimenti in capitale umano e tecnologia.

L’Osservatorio si arricchisce con l’Outlook Intesa Sanpaolo dell’Impresa Sociale, un’analisi curata da Ipsos Italia e AICCON, in collaborazione e con il patrocinio di Confcooperative-Federsolidarietà e Legacoopsociali, volta a rilevare il sentiment e le prospettive future di sviluppo delle imprese sociali: quest’anno emerge che le imprese sociali ampliano il proprio raggio d’azione: il 36% ha operato in nuovi settori d’intervento, il 78% ha collaborato con soggetti aventi forma giuridica differente dalla propria e il 50% ha ricercato all’esterno competenze complementari. Ascoltiamo Paolo Venturi di Aiccon

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo

Ecco perchè il decreto sui rave party non è in linea con la Costituzione


 

La voce di Pier Paolo Pasolini. Ieri 2 novembre era l’anniversario della sua morte, quella di un intellettuale che ha saputo leggere i cambiamenti della società italiana mezzo secolo prima.

Oggi parliamo del decreto del nuovo governo che ha voluto una stretta sui cosiddetti rave party illegali. L’accusa partita dalle opposizioni e anche dal mondo della società civile è un riferimento generico ai “raduni di più di 50 persone” in edifici e terreni pericolosi per l’ordine pubblico: il rischio sarebbe quello di estendere il decreto anche a forme di dissenso nelle scuole, nelle università e nelle piazze.

Il ministro dell’Interno Piantedosi reputa “offensivo attribuire la volontà di intervenire in altri contesti, in cui si esercitano diritti costituzionalmente garantiti a cui la norma chiaramente non fa alcun riferimento”. E che “in ogni caso la conversione dei decreti si fa in Parlamento, non sui social”.

Per capirne di più sotto l’aspetto penale e costituzionale ascoltiamo l’avvocato Elia De Caro, difensore civico di Antigone Onlus.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale

Nel 2022 (ancora in corso) il record dei suicidi nelle carceri italiane


 

I cori delle donne e dei giovani iraniani giunti al 48° giorno di rivolta contro il regime degli Ayatollah.

Nel giorno della commemorazione dei defunti parliamo di carcere. Dall’inizio dell’anno 74 persone si sono tolte la vita all’interno di un istituto di pena. Mai così tante da quando si registra questo dato. Il precedente drammatico primato era del 2009, quando al 31 dicembre si erano suicidate 72 persone. Oggi, a fine anno, mancano ancora due mesi. Lo afferma l’associazione Antigone in una lunga e dettagliata nota.

Oltre al valore in termini assoluti, l’indicatore principale per valutare l’andamento del fenomeno è il cosiddetto tasso di suicidi, ossia la relazione tra il numero dei casi e la media delle persone detenute nel corso dell’anno.

Non essendo ancora terminato il 2022, possiamo oggi calcolare il tasso di suicidi solo tra il mese di gennaio e settembre, ossia a quando risale l’ultimo aggiornamento sulla popolazione detenuta. Con un numero di presenze medie pari a 54.920 detenuti e 65 decessi avvenuti in questi nove mesi, il tasso di suicidi è oggi pari circa a 13 casi ogni 10.000 persone detenute: si tratta del valore più alto mai registrato. In carcere ci si uccide oltre 21 volte in più che nel mondo libero. Quando nel 2009 si suicidarono 72 persone, i detenuti erano circa 7.000 in più.

Un altro dato drammatico è quello dei suicidi nella popolazione detenuta femminile. Finora sono stati cinque. Con un tasso superiore a quello degli uomini, pari a quasi il 22%. Nel 2021 e nel 2020 “solo” due si erano tolte la vita. Nessuna nel 2019. Quasi il 50% dei casi di suicidi sono poi stati commessi da persone di origine straniera. Se circa un terzo della popolazione detenuta è straniera, vediamo quindi come l’incidenza di suicidi è significativamente maggiore tra questi detenuti. Dalle poche informazioni a disposizione – spiega Antigone – sembrerebbe che circa un terzo dei casi di suicidi riguardava persone con una patologia psichiatrica, accertata o presunta, e/o una dipendenza da sostanze, alcol o farmaci. Ascoltiamo il Garante dei detenuti della Campania Samuele Ciambriello

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale

“Noi non paghiamo”: a Napoli la piazza che unisce operai, precari e ambientalisti


 

Il suono del caos e delle grida mentre a Roma alcuni giovanissimi pestano un clochard a Trastevere.

Oggi parliamo delle tensioni sociali dovute alla crisi per la guerra, la pandemia e il caro bollette che stanno producendo un’ulteriore forbice delle disuguaglianze nel Paese. Il prossimo 5 novembre oltre alla manifestazione per la pace a Roma si terrà a Napoli un’altra mobilitazione nazionale al grido di noi non paghiamo questa crisi.

La manifestazione è stata promossa dal collettivo di fabbrica Gkn di Firenze e dal Movimento 7 novembre composto da disoccupati e precari di Napoli. Si uniranno anche il movimento per il diritto alla casa di Roma e i giovani del Fridays for future.

Si tratta di una mobilitazione che da mesi è partita dal basso e ha visto una tappa a Bologna lo scorso 22 ottobre mentre nelle piazze in queste settimane venivano bruciate le bollette dell’energia che stanno affogando le condizioni delle imprese, delle famiglie e soprattutto delle fasce più deboli. Ascoltiamo i portavoce del Movimento 7 novembre e del Collettivo Gkn.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale

Il “disastro umano” di aver tagliato e indebolito i servizi di salute mentale


 

Le voci nei momenti drammatici a Seul dove a causa della folla e della calca a una festa di Halloween hanno perso la vita 153 persone.

Oggi parliamo di salute mentale e lo facciamo partendo da quello che è accaduto a Milano. Al centro commerciale di Assago il 28 ottobre scorso Andrea Tombolini, 46 anni, ha afferrato un coltello e ha colpito 6 persone, uccidendone una perchè “guardava quella gente felice” e lui invece sta male, ha un cancro e non solo.

Sta male Tombolini, ha un ricovero nel reparto di psichiatria alle spalle e un ritorno in ospedale lo scorso 18 ottobre per essersi auto inferto ferite al volto e al cranio colpendosi a pugni da solo. Sono momenti di terrore tra quei corridoi, anche un calciatore del Monza Pablo Marì viene colpito mentre è con la moglie e il figlio.

Un ex calciatore, invece, in quei momenti di panico ha reagito e disarmato Tombolini. Si chiama Massimo Tarantino, ex di Napoli Inter e Bologna. “Non sono un eroe, non ho fatto niente”, ha detto. A questo caso si aggiunge quello del carabiniere che ha sparato e ucciso il suo comandante che non voleva rimetterlo in servizio dopo i problemi psichiatrici sopraggiunti al brigadiere.

Nel mondo e in Italia con la pandemia e la relativa crisi sono in aumento le persone affette da sofferenza psichica come la depressione, soprattutto nei ceti medio bassi e a maggiore fragilità sociale. Da mesi si ripetono gli allarmi per adeguare la cura e l’assistenza della salute mentale che spesso è una delle voci sanitarie più esposte a tagli. La vicenda di Milano, insieme ad altre, deve essere un richiamo per la politica, il governo e le istituzioni sanitarie. Ascoltiamo il segretario nazionale di Psichiatria democratica Salvatore Di Fede

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale

 

“Gli scatti di infanzia”: in mostra il viaggio da nord a sud di Con i bambini


 

La voce di Roberto Benigni che ieri ha compiuto 70 anni.

Oggi parliamo di fotografia legata al sociale e nello specifico di “Stati d’Infanzia – Viaggio nel Paese che cresce” di Riccardo Venturi, la mostra fotografica, ospitata al 26 febbraio da oggi al 26 febbraio prossimo al Museo di Roma in Trastevere e successivamente itinerante in tutta Italia.

Un lungo viaggio da Nord a Sud attraverso decine di “cantieri educativi” tra gli oltre 400 selezionati in tutta Italia dall’impresa sociale Con i Bambini grazie al Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

Ottanta scatti di Riccardo Venturi e un documentario di Arianna Massimi tracciano un inedito percorso narrativo, attraverso le fragilità di bambini, adolescenti e la mancanza di opportunità, segnato anche da una grande speranza di futuro: contrastare la povertà educativa vuol dire far crescere il Paese.

Ascoltiamo il presidente di Con i bambini Marco Rossi Doria e il fotografo Riccardo Venturi.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo  – giornale radio sociale

Riconquistare la pace: le voci del Mean dopo il viaggio in Ucraina


 

I canti e i balli dei bambini nei bunker di Kiev sotto le bombe.

Oggi parliamo di guerra e di pace da raggiungere e riconquistare. “Il potenziale di conflitto nel mondo nel suo insieme, così come a livello regionale, rimane molto alto. Stanno emergendo nuovi rischi e sfide per la sicurezza collettiva, principalmente a causa di un forte aggravamento del confronto geopolitico globale”.

Lo ha affermato il presidente russo Vladimir Putin in una riunione del Consiglio dei capi delle agenzie di sicurezza e dei servizi speciali dei paesi della Csi. La tensione resta alta e sabato 5 novembre il movimento pacifista torna in piazza, ci sarà la manifestazione di European for peace a Roma

Ma cosa sta accadendo nell’Ucraina sotto le bombe? Sono rientrati in Italia i rappresentanti del Movimento europeo di azione non violenta da Leopoli. Maria Pia Tucci ha raccolto le voci di Don Giacomo Panizza, Marianella Sclavi e Angelo Moretti.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale

Nel profondo Sud i migliori sapori d’Italia sono un’impresa sociale


 

 

Il suono dello scontro tra polizia e studenti ieri alla Sapienza di Roma: gli universitari contro un convegno del partito della presidente Giorgia Meloni nel giorno della fiducia.

Oggi parliamo ancora di Sud, quello più profondo. Andiamo ad Agrigento, in terra di Sicilia dove dal 2016 esiste una realtà di impresa sociale: il ristorante Ginger People&Foodd. È arrivata, infatti, la Chiocciola della guida Osterie d’Italia di Slow Food Italia e Slow Food Editore.

Il Ristorantesi trova nel centro storico dell’antica Girgenti araba e normanna, proprio di fronte ad un comodissimo parcheggio pluripiano dal quale si gode uno dei più bei panorami della Valle dei Templi e del mar Mediterraneo dalla città e sulla cui terrazza, d’estate, è possibile cenare.

Il progetto è portato avanti dalla cooperativa sociale Al Kharub, il cui obiettivo è quello di creare inserimento lavorativo per persone con svantaggio sociale tra cui persone con disabilità, migranti e rifugiati. La cooperativa conduce, inoltre, un’attività di apicoltura con l’Apis mellifera siciliana (ape nera sicula), un presidio Slow Food, il cui miele Diodoros, prodotto dalle api con i fiori della Valle dei Templi.

Questo è uno di tanti altri riconoscimenti per una realtà che è diventata eccellenza nel campo gastronomico e di uno sviluppo alternativo per il Mezzogiorno. Ascoltiamo Carmelo Roccaro, presidente di Al Kharub

La “bellezza necessaria” dello sport per rigenerare le periferie


 

I cori degli studenti dell’Univesità di Tecnologia a Teheran: gridano freedom, libertà. Questa è

Oggi parliamo del valore inclusivo dello sport, soprattutto nelle periferie. “La bellezza necessaria” è il nome del progetto di Uisp Campania e Fondazione Con il Sud nel Parco Verde di Caivano. Il comune in provincia di Napoli, epicentro della terra dei fuochi e dell’alta densità criminale proprio nel parco che torna alle cronache per episodi criminali e legati allo spaccio di droga.

Si tratta di un campo polivalente che è stato inaugurato lo scorso 20 ottobre. Il progetto ha l’obiettivo di rigenerare spazi e luoghi abbandonati della zona attraverso lo sport sociale, come motore di processi di partecipazione comunitaria. Ascoltiamo ora l’assessore regionale all’Istruzione Lucia Fortini e il presidente dell’uisp campania Antonio Marciano.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale

L’Onu richiama l’Italia per l’approccio punitivo sul consumo di droghe


 

Il boato delle 80mila persone scese in piazza a Berlino in sostegno e solidarietà con le proteste in Iran di donne, giovani e operai.

Oggi parliamo di droghe e precisamente di una bacchettata dell’Onu all’Italia. “Il Comitato esprime preoccupazione per l’approccio punitivo al consumo di droghe e per l’insufficiente disponibilità di programmi di riduzione e del danno. Il Comitato raccomanda che lo Stato riveda le politiche e le leggi sulle droghe per allinearle alle norme internazionali sui diritti umani e alle migliori pratiche, e che migliori la disponibilità, l’accessibilità e la qualità degli interventi di riduzione del danno”.

Queste due tra le numerose richieste all’Italia del Comitato per i diritti economici, sociali e culturali dell’ONU riunito nella sua 72esima sessione, lo scorso 14 ottobre a Ginevra, dedicata alla chiusura dei rapporti su El Salvador, Mongolia, Guatemala, Tajikistan, Lussemburgo e appunto Italia.

“Nella sua attività il Comitato – organo ONU composto da 18 esperti indipendenti scrive Susanna Ronconi sul Manifesto – valuta, paese per paese, se le norme della Convenzione vengono applicate e, in dialogo con gli Stati oggetto di revisione, cerca di indicare la strada affinché tutte le persone possano godere pienamente di questi diritti”. Ascoltiamo ora Valentina Pozzi, vicepresidente Cnca dal podcast Onda Verde di fuoriluogo.it: lo stato dei servizi e delle comunità terapeutiche.