Diritti

Non si placano le polemiche dopo l’irruzione della polizia francese nella stazione ferroviaria della località in provincia di Torino che assiste migranti in transito. Per Elena Rozzi dell’Asgi è stata una grave violazione, purtroppo non isolata. (sonoro)
Foto: Metro News
Sport
Per la prima volta in Sudan una donna allenerà una squadra maschile. Si chiama Salma al-Majidi, ha ventisette anni e sarà alla guida dell’Al-Ahly. È stata già soprannominata Sister Coach dai suoi giocatori.
(Foto: La Repubblica)
Cultura
Sono quasi 1.500 le immagini candidate al concorso fotografico dedicato alle bellezze dei parchi e delle aree marine protette del nostro paese. Oltre ai premi ai partecipanti è previsto un riconoscimento speciale, in collaborazione con Fiaba onlus, all’area protetta più accessibile e fruibile alle persone con disabilità.
Economia
Il riuso delle stazioni abbandonate per creare lavoro. Il servizio di Giuseppe Manzo.
Trasformare una stazione dei treni abbandonata in una casa di accoglienza per i genitori di bambini ricoverati in ospedale o anche in un bicipark che permette a over50 in difficoltà di reinserirsi nel mondo del lavoro oppure in un servizio di bookcrossing per promuovere la lettura attraverso dei singolari “librerifori” da collocare in giro per la città. È solo qualche esempio di quanto si può fare con il riuso sociale delle stazioni impresenziate destinate a progetti e attività culturali, turistiche, di solidarietà e sostenibilità. In Italia sono oltre 450 le stazioni impresenziate riconvertite per attività sociali concesse in comodato gratuito dalla Rete ferroviaria italiana ad enti locali, Fondazioni e associazioni per realizzare progetti di pubblica utilità. Alcune di queste esperienze, 88 iniziative su 18 regioni, sono state raccontate nel volume “Stazioni Impresenziate. Un riuso sociale del patrimonio ferroviario” che raccoglie esempi concreti di come l’assegnazione di questi spazi abbia generato esperienze di alto impatto sociale.
Società
Si chiama Braille Neue ed è stato progettato da un designer giapponese per i Giochi Olimpici e Paralimpici del 2020. Il carattere permetterà di creare testi leggibili da non vedenti e ipovedenti e potrà anche essere applicato alla segnaletica dei luoghi pubblici.
Un carattere innovativo che combina il rilievo della scrittura per non vedenti con la forma delle lettere tradizionali l classiche e scrittura in Braille. Progettato dal designer giapponese Kosuke Takahashi, questo font creerà testi universali, leggibili da non vedenti e ipovedenti che da chi può vedere senza la necessità di due testi separati. Si chiama Braille Neue ed è un font che può anche essere applicato alla segnaletica dei luoghi pubblici. Braille per tutti. «Attualmente, raramente vediamo il Braille implementato nello spazio pubblico poiché richiede uno spazio aggiuntivo e le persone vedenti lo considerano non importante», spiega Takahashi, «Braille Neue affronta questo problema rendendo il braille facile da usare per le persone vedenti. Spargendo questo insieme credo che più persone conosceranno il braille». Ecco perché è già eclinato in due versioni: quella dell’alfabeto occidentale, Braille Neue Standard, e quella in ideogrammi, Braille Neue Outline.
Diritti
Domani a Torino diverse associazioni presentano la campagna per chiedere al futuro governo un organismo che si occupi delle politiche nonviolente in Italia e all’estero. Secondo un recente sondaggio, il 66% degli intervistati è favorevole a questa scelta.
Internazionale
Una durissima lettera aperta firmata da 29 accademici europei contro l’Italia. Il servizio di Giovanna Carnevale.
Continua a far discutere il caso della nave della ong spagnola Open Arms che nei giorni scorsi si è rifiutata di consegnare alla guardia costiera libica 218 persone salvate in acque internazionali. Dopo l’accusa nei confronti del coordinatore e del capitano della barca di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina arriva un appello di 29 docenti universitari europei: “la crescente fermezza con cui l’Italia espone le persone a gravi violazioni dei diritti umani e crimini contro l’umanità”, si legge, “richiede un’azione immediata della comunità internazionale”. I firmatari della lettera chiedono al Consiglio di sicurezza Onu e alla Corte penale internazionale di chiarire le responsabilità dell’Italia nel promuovere e rafforzare i rimpatri in Libia. Comportamento, questo, che viola il diritto internazionale secondo cui i comandanti delle navi hanno l’obbligo di assistere le persone in difficoltà in mare e di portarle in un luogo sicuro.
Sport
È il progetto di Coni Sardegna, Regione, Direzione Scolastica e Cip, a sostegno dell’educazione fisica nelle prime tre classi della scuola primaria. Grazie a questa iniziativa, verranno implementate le ore di attività motoria proprio per i giovanissimi, ovvero coloro i quali in quella precisa fascia di età sono più propensi a sviluppare abilità motorie, forti relazioni sociali, a percepire l’appartenenza a un gruppo, a fare squadra, a definire se stessi grazie a una sana ed efficace competizione in relazione alla propria persona e agli altri.
Cultura
In Trentino il festival per combattere gli stereotipi sui migranti con la consapevolezza e la cultura. Il servizio di Fabio Piccolino.
Quattro serate, film e mostre librarie: è la terza edizione di “Homeland”, festival che coinvolge i comuni trentini di Dro e Arco con l’obiettivo di superare gli stereotipi e le false verità sul tema dei migranti, avviando una reale integrazione ed accoglienza attraverso una nuova conoscenza e consapevolezza culturale. L’iniziativa, che si apre domani e si svolgerà fino al 24 aprile, affronterà il tema da punti di vista diversi: dell’economia all’informazione, dalla storia alla cultura, con dibattiti, seminari incontri e presentazioni. Homeland propone inoltre la mostra «Libri senza parole. Destinazione Lampedusa» e l’esposizione di libri per bambini e ragazzi «Migrazioni, razzismo, Paesi lontani, gente diversa.
Internazionale

Dal 2003, i trasferimenti internazionali di armi da guerra sono in aumento in tutto il mondo. In testa alla classifica ci sono Usa e Russia. Ma nella Top Ten stilata dallo Stockholm International Peace Research Institute un posto è riservato all’Italia.