Cultura
È il brano di Dario Brunori a vincere il premio Amnesty International Italia come migliore canzone sui diritti umani del 2018. Il servizio di Clara Capponi.
“Traccio la condizione di un uomo che si chiede cosa è giusto fare di fronte a un’apparente involuzione dell’essere umano, al ritorno di fiamma di visioni ideologiche e morali che ci piacerebbe pensare morte e sepolte” Dario Brunori descrive così il brano che l’ha portato a vincere il premio che Amnesty international assegna ogni anno alla migliore canzone sui diritti umani. Una canzone sulla tolleranza, che parla al cuore e alle emozioni perché in ogni brano di Brunori sas chi ascolta può ritrovare un pezzo di sé stesso fra le pieghe del quotidiano. La premiazione sarà a Rosolina Mare in provincia di Rovigo domenica 22 luglio, nel corso della serata finale della 21a edizione di Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty.
Internazionale
Meno sbarchi ma più morti. L’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni rende noti i dati degli arrivi dalle coste del nord Africa direzione Europa. Nonostante il calo dei flussi, nei primi mesi dell’anno il numero delle vittime è aumentato del 75%.
Società
Si ritrovano ogni giorno in compagnia. Sono anziani, qualcuno ha qualche acciacco, e tutti sono soli. Ma quando si siedono attorno al tavolo con davanti del buon cibo, la malinconia passa. È il senso del progetto promosso dall’Auser di Empoli in collaborazione con la Pubblica Assistenza e il Comune.
Economia
Presentati dall’Inps i primi dati del Reddito di inclusione, aggiornati al 23 marzo. Più di sette beneficiari su dieci vivono nel Sud Italia. Campania e Sicilia le regioni col maggior numero di famiglie coinvolte. La metà dei nuclei, inoltre, ha figli minori. Una su cinque ha in casa un disabile.
Diritti
Nella Capitale tornano in strada i migranti sgomberati questa estate da uno stabile di piazza Indipendenza. Sono scaduti, infatti, i sei mesi di accoglienza temporanea previsti dal Comune. Ai nostri microfoni Francesca Danese, portavoce Forum Terzo Settore del Lazio. (sonoro)
Sport
Si tiene oggi l’evento promosso nella città devastata dal terremoto da associazioni, enti locali e direzioni scolastiche. Si tratta di uno stage di pallavolo rivolto a oltre settanta ragazzi di scuole e società sportive della zona. I ragazzi potranno seguire i consigli tecnici dei giocatori della Impavida Ortona che milita in A2.
“Tutto ciò che è stato distrutto, insieme, attraverso lo sport, si può ricostruire. Ripartire e farlo dalla pallavolo: piano piano, un set alla volta” è il motto che sostiene l’iniziativa che, come spiegano gli organizzatori “vuole proporre lo sport come strumento di rinascita, di coesione sociale per ricreare il senso di comunità. E pensando ai bambini e ai ragazzi di queste zone colpite dal terremoto dobbiamo ricordare anche come l’attività sportiva abbia la straordinaria capacità di supportare il superamento di tensioni”. La squadra “Impavida Ortona” nel pomeriggio sfiderà in amichevole la “Jv Civita Castellana”, fresca vincitrice della Coppa Italia e neo promossa in A1 nel prossimo anno.
Cultura
Anche la scrittrice Dacia Maraini al fianco della Casa internazionale delle donne. Luogo simbolo di Roma a rischio sfratto. Ascoltiamola ai nostri microfoni.
Internazionale
Per sfuggire alla fame vanno incontro a traffico di essere umani, rischi sanitari e reclutamento da parte di gruppi armati. È ciò che accade ai 300.000 minori che lasciano il Venezuela per raggiungere la Colombia, secondo l’ultima denuncia di Save the children. Nel Paese guidato da Maduro, che si appresta alle elezioni presidenziali, ogni settimana muoiono per malnutrizione cinque/sei bambini.
Società
Oggi l’Anffas compie sessant’anni. Un importante traguardo per l’Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale. Oggi si festeggia con l’open day in tutte le sedi italiane per diffondere la cultura dell’inclusione sociale, delle pari opportunità e della non discriminazione.
Economia
Il tribunale boccia l’Inps. Il beneficio economico una tantum di 800 euro alla nascita spetta a tutte le madri straniere regolarmente presenti in Italia. Il servizio di Giuseppe Manzo.
Dopo la decisione della Corte di Appello di Milano che ha respinto l’appello dell’INPS contro l’ordinanza del Tribunale di Milano riconoscendo il bonus bebè a tutte le mamme straniere regolarmente soggiornanti e non soltanto alle mamme lungosoggiornanti o titolari di protezione internazionale, non si ferma la polemica. Le stesse associazioni che hanno promosso il ricorso, Asgi-Apn e Fondazione Piccini, temono che “se l’Istituto mantenesse la “riserva” sui pagamenti e decidesse di proseguire nel giudizio, i beneficiari che hanno nel frattempo ottenuto il titolo, resterebbero in una situazione di incertezza per altri anni”. Le Associazioni si rivolgono quindi all’ “l’INPS – anche a tutela di principi fondamentali quali la certezza del diritto e l’imparzialità dell’azione amministrativa – assuma una decisione definitiva sul punto, chiudendo il contenzioso e garantendo il rispetto pieno e senza riserve della decisione milanese”.