È il nome del progetto per stimolare e amplificare la cittadinanza attiva e la partecipazione dal basso nei ragazzi e in particolare negli studenti delle scuole superiori. Ai nostri microfoni Tina Napoli del Movimento consumatori che, insieme a Next, promuove questa iniziativa. (sonoro)
Notizie
Una cesta per la vita
5 Marzo 2018Cinquanta contenitori per neonato con materassino e a scelta kit per l’igiene, per l’allattamento o per la pappa verranno donate alle mamme che sono in situazione di bisogno economico a Palermo. L’iniziativa è realizzata dall’associazione Qui in collaborazione con l’assessorato alla Cittadinanza solidale.
Segno meno
5 Marzo 2018Cala il numero dei bambini stranieri adottati da famiglie italiane. Il servizio di Giovanna Carnevale.
Secondo i dati della Commissione adozioni internazionali relativi al 2016 e 2017, nell’ultimo anno i bambini che hanno trovato una famiglia in Italia sono stati il 23% in meno rispetto a quello precedente passando da oltre 1400 a poco meno di 1900. In calo anche le coppie che hanno chiesto l’autorizzazione di ingresso in Italia di minori stranieri, seguendo un trend negativo che dura almeno dal 2011. I Paesi di provenienza passano da 44 a 41, con l’uscita di scena, tra gli altri, di Kazakistan, Repubblica ceca e Mali. La Federazione russa si conferma al primo posto con il maggior numero di bambini, il 16% del totale, a cui è stata rilasciata l’autorizzazione. Infine, mentre nel 2000 la fascia d’età più rappresenta di stranieri adottati era quella tra 1 e 4 anni, negli anni è andata aumentando: nel 2017 quasi un bambino su tre aveva tra 5 e 9 anni.
Dream team
2 Marzo 2018A Trento è nata la prima squadra di pallacanestro composta da soli richiedenti asilo, grazie al progetto ideato dall’Aquila Basket. Il servizio di Elena Fiorani.
Il progetto è partito due anni fa con l’obiettivo di favorire l’inclusione sociale dei richiedenti asilo e di promuovere il loro accesso all’attività sportiva. Questo biennio di allenamenti è servito ad avvicinare i ragazzi al mondo della palla a spicchi, per molti di loro del tutto sconosciuto. L’iniziativa è stata seguita e monitorata dal settore “Equità e diversità” dell’Università di Trento e la positiva esperienza ha indotto i promotori a compiere un passo in più: replicare l’iniziativa dando la possibilità ai giovani di partecipare ad un campionato dilettantistico. La squadra è composta da 12 richiedenti asilo che grazie alla partecipazione a un torneo ufficiale hanno la possibilità di confrontarsi con squadre e giocatori di tutta la regione, rafforzando il loro senso di appartenenza al gruppo e al territorio.
L’arte che si trasforma
2 Marzo 2018Domani alle 11 appuntamento a Roma con Altrevie e ArtExperience per un’esplorazione partecipata del Maam. Il Museo dell’Altro e dell’Altrove nasce da un’ex fabbrica ora diventata un luogo pubblico e punto di riferimento artistico internazionale con più di 500 opere, tra installazioni e murales.
Lanterna in rosso
2 Marzo 2018Genova ha perso oltre 7mila occupati negli anni peggiori della crisi. E sono quasi 40mila giovani tra i 15 e i 25 anni che non studiano e non lavorano a fronte di circa 30mila iscritti all’Università. Sono i futuri poveri, scrive Luca Borzani nell’introduzione al dossier del centro studi “Genova che osa” a cura di Stefano Gaggero e Lorenzo Azzolini.
Siria, la strage dimenticata
2 Marzo 2018Nel Paese si continua a morire nonostante la tregua. La popolazione è in ginocchio per una delle più gravi crisi umanitarie in corso nel mondo. Dito puntato su comunità internazionale e Russia, come sottolinea, ai nostri microfoni, il giornalista Fouad Roueiha. (sonoro)
Banco di prova
2 Marzo 2018Grande affluenza a Brindisi alla quinta tappa di Con i bambini, la campagna nazionale sui temi legati al Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile. Oltre 1.200 studenti dell’Istituto Majorana ne hanno parlato all’interno delle classi. La manifestazione proseguirà l’11 aprile a Catania e si concluderà a maggio a Roma.
Fine mese mai
2 Marzo 2018Salute e alimentazione sono i due terreni fertili delle diseguaglianze in Italia. È la fotografia di Federconsumatori in uno studio sugli anni 2013-2018. Una ferita, sottolinea l’associazione, che si riflette nella vita quotidiana e nella gestione del portafoglio familiare.
Sotto rete
1 Marzo 2018Firmato il protocollo d’intesa tra Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria e Federazione Italiana Gioco Squash per diffondere la disciplina in tutte le sedi e implementare i percorsi di risocializzazione, in un quadro di rispetto delle regole. Si inizia con Sollicciano a Firenze per i detenuti, e con Casal del Marmo, a Roma, per i lavoratori del carcere.
Nasce all’inizio dell’800 proprio all’interno delle carceri, in Inghilterra, per consentire ai detenuti di tenersi in forma in ambienti chiusi, privi di finestre. E ora lo squash, sport che deriva dal tennis e registra una forte crescita sul territorio nazionale, entra anche negli istituti penitenziari grazie a un protocollo firmato dal Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria e dalla Federazione Italiana Giuoco Squash. Il protocollo ha il fine di “attivare programmi di pratica della disciplina sportiva e di altre attività formative ed educative mirate al coinvolgimento delle persone detenute. L’accordo Dap- Figs – si legge in una nota – aggiunge un nuovo e importante tassello al decisivo impulso dato dall’Amministrazione penitenziaria e dalle Federazioni sportive per implementare la pratica dello sport nei percorsi risocializzanti delle persone detenute”. La prima esperienza pilota per la pratica dello Squash partirà dalla casa circondariale di Firenze Sollicciano, dove i tecnici della federazione hanno già individuato numerose aree idonee attraverso interventi di facile realizzazione. La Federazione Squash metterà a disposizione i propri istruttori qualificati per avviare le persone detenute alla pratica sportiva, mentre il secondo progetto interesserà l’impianto del Gruppo Sportivo della polizia penitenziaria Fiamme Azzurre, a Casal del Marmo, destinato alle attività Federali e al personale dell’amministrazione penitenziaria. E’ così che dopo il calcio e il rugby, anche lo squash entra nelle discipline tese a recuperare il benessere fisico e contribuire alla risocializzazione delle persone recluse. “Lo sport in carcere – prosegue la nota – offre alle persone detenute la possibilità di curare il benessere psico-fisico e di apprendere il rispetto per le regole e per l’avversario. La pratica sportiva coniuga l’aspetto della socializzazione e della tutela delle condizioni psico-fisiche dei detenuti con le altrettanto importanti esigenze educative, in un quadro di rigoroso rispetto delle regole”.