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Fammi vedere

di Redazione GRS


Al via la quarta edizione del concorso di cortometraggi sul diritto d’asilo promosso dal Consiglio Italiano per i Rifugiati. Ce ne parla Antonia Fama.

 

Il Consiglio Italiano per i Rifugiati promuove anche quest’anno il concorso Fammi vedere, destinato ai cortometraggi sul diritto d’asilo. Il bando è rivolto a tutti coloro che intendono raccontare, con linguaggio cinematografico, il complesso mondo dei richiedenti e dei rifugiati, con una particolare attenzione al coinvolgimento dei giovani e delle scuole di cinema che spesso riescono ad offrire un diverso e originale punto di vista. I cortometraggi, della durata massima di 120 secondi, dovranno essere inviati entro il 15 ottobre 2017. L’iniziativa è sostenuta da personalità del mondo della cultura e dello spettacolo che faranno parte della giuria, tra cui Ninni Bruschetta, Luca Lucini, Pasquale Scimeca, Enzo D’Alò. I tre corti vincitori del concorso otterranno un premio in denaro e potranno essere adottati dal Cir per le proprie campagne di comunicazione sociale e fund raising sui mezzi radiotelevisivi.

Intorno al tavolo

di Redazione GRS


Un progetto del Ciessevì fa incontrare imprese alimentari e associazioni, fornendo consulenza legale. La collaborazione tra profit e non proft che permetterà di ridistribuire questo cibo, salvandolo dalla spazzatura. Gli enti sono circa 6mila, con oltre 140 mila volontari che assistono 11 mila nuclei famigliari in difficoltà.

Carcere: porte aperte al volontariato

di Redazione GRS


Semplificazione delle procedure e riconoscimento del ruolo del non profit nelle misure di comunità e di giustizia minorile. È questo il cuore del protocollo d’intesa firmato dalla Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia e Dipartimento di Giustizia Minorile e di Comunità.

Nuova vita

di Redazione GRS


Una casa alloggio per le madri vittime del disagio sociale in un bene confiscato alla mafia: accade a San Giuseppe Jato, a Palermo, nell’ex residenza del boss Baldassarre Di Maggio. L’immobile sarà intitolato a Rita Atria, settima vittima “indiretta” della strage di via D’Amelio.

Taner libero

di Redazione GRS


È la richiesta unanime delle ong per la scarcerazione del presidente di Amnesty Turchia. Il servizio di Fabio Piccolino.

 

Il tribunale di Smirne ha convalidato l’arresto del presidente di Amnesty International Turchia Taner Kilic, sospettato di essere legato alla presunta rete golpista di Fethullah Gulen, che secondo le autorità ha ideato il fallito colpo di stato del luglio 2016. L’attivista, fermato insieme ad altri 22 avvocati, adesso rischia il processo per terrorismo. L’organizzazione si è mobilitata, sostenendo che l’arresto di Kilic è l’ulteriore prova di quanto sia ampia e arbitraria la repressione seguita al tentato colpo di stato. Sulla vicenda si è espresso anche Gabriele Del Grande, il giornalista italiano fermato ad aprile sul confine con la Siria, che è tornato a chiedere la liberazione di tutte le persone che da un anno a questa parte sono finite in cella a migliaia “con un’ accusa preconfezionata di terrorismo”.

Happy Hand in Tour

di Redazione GRS


Domani e domenica al via la seconda edizione della manifestazione promossa dalla Fish con Uisp e Csi. Ce ne parla Elena Fiorani.

 

La campagna vuole diffondere una nuova cultura della disabilità, scegliendo come contesto quello dei centri commerciali, ormai entrati nelle abitudini di tempo libero degli italiani. Il 10 e l’11 giugno il Centro Commerciale Punta di Ferro di Forlì sarà la prima tappa di un lungo tour in cui movimento e divertimento animeranno le giornate proponendo attività motorie e sportive rivolte in particolare a persone con disabilità. Apertura con Lorenzo Major, campione mondiale di paraclimbing. L’iniziativa è promossa dalla Immobiliare grande distribuzione con la Federazione italiana per il superamento dell’handicap, il Comitato italiano Paralimpico e l’associazione Willy the King Group.

Palco solidale

di Redazione GRS


A Firenze, il centro d’accoglienza diventa laboratorio teatrale. La struttura Slataper, gestita della cooperativa Il Cenacolo, si è trasformata in un vero e proprio luogo d’integrazione mettendo insieme insegnanti, pensionati, professionisti, migranti, detenuti, bambini, e persone con disagio psichico.

Senza uscita

di Redazione GRS


Le persone costrette a scappare dalle violenze in Honduras, Guatemala e El Salvador subiscono maltrattamenti anche lungo la rotta migratoria verso gli Stati Uniti e il Messico. È la denuncia di Medici Senza Frontiere, che parla di mancato accesso alle cure mediche e di politiche di deportazione aggressive.

 

Il rapporto “Forced to Flee from the Northern Triangle of Central America, a Neglected Humanitarian Crisis”, prende in esame due anni di dati medici, interviste ai pazienti e testimonianze raccolte dalle équipe di MSF attraverso consultazioni mediche dirette. Il rapporto illustra l’estremo livello di violenza vissuto dalle persone che scappano dal cosiddetto Triangolo Nord dell’America Centrale (NTCA), e il bisogno di maggiori cure e protezione lungo la rotta dei migranti e dei rifugiati. Delle 467 persone intervistate da MSF, il 39,2% ha riferito di attacchi diretti o di minacce a loro stessi o ai loro cari, e di estorsione o reclutamento forzato da parte di gang come i principali motivi della fuga dai propri Paesi. Il 68,3% ha riferito di essere stato vittima di violenza durante il transito in Messico. In totale, il 92,2% dei migranti e dei rifugiati visitati dalle équipe di MSF tra il 2015 e il 2016 ha vissuto sulla propria pelle un evento violento nel Paese di origine o lungo la rotta. Inoltre, il rapporto di MSF mostra come l’accesso alle cure sanitarie, ai trattamenti per la violenza sessuale e ai servizi di salute mentale durante il viaggio sia limitato o inesistente. MSF chiede ai governi nella regione — principalmente El Salvador, Guatemala, Honduras, Messico, Canada e Stati Uniti – di assicurare alternative migliori alla detenzione e un maggiore aderenza al principio di non-respingimento. Questi Paesi dovrebbero aumentare i nuovi insediamenti formali e le quote delle riunificazioni familiari, in modo che le persone che hanno bisogno della protezione internazionale, incluso l’asilo, possano smettere di rischiare le proprie vite e la propria salute.

Sos bimbi

di Redazione GRS


È il nome di una app per il primo soccorso pediatrico. Ideata dalla onlus Parole di Lulù, curata da medici ospedalieri, nasce per rispondere a dubbi ed esigenze di genitori e insegnanti: come alleviare piccoli dolori, come fronteggiare un colpo di sole e cosa c’è da sapere sui vaccini.

La spesa intelligente

di Redazione GRS


Gli italiani preferiscono sempre più i prodotti equo e solidali. Il servizio di Giuseppe Manzo.

 

Il carrello della spesa degli italiani è sempre più equo e solidale. Nel 2016 gli italiani hanno speso oltre 110 milioni di euro in prodotti Fairtrade, l’11% in più dell’anno precedente. Piacciono sempre di più soprattutto banane, zucchero, cacao e caffè del commercio equo e solidale. “C’è la consapevolezza sempre più diffusa che è possibile contribuire al commercio giusto con un semplice gesto di acquisto”, spiega Paolo Pastore, direttore di Fairtrade Italia. Non solo. Questo settore sta diventando motivo di sviluppo anche per l’export italiano. Sono infatti 31 le torrefazioni italiane che hanno venduto il proprio caffè certificato in 64 paesi per un volume di vendita che sfiora le 650 tonnellate.