Sport
Volontari e sportivi insieme grazie all’accordo tra Anpas e Aics. Un’intesa che ha lo scopo di incentivare e promuovere la collaborazione tra gli organismi territoriali delle due organizzazioni al fine di favorire lo scambio di esperienze e conoscenze tra le due realtà.
Il protocollo di intesa Anpas-Aics costituisce una cornice generale per una collaborazione che dovrà necessariamente vedere i Comitati regionali e le singole pubbliche assistenze Anpas attori fondamentali nella definizione e nella realizzazione delle singole attività. Attraverso il protocollo Anpas e Aics nazionale si impegneranno a promuovere accordi territoriali che definiranno in dettaglio quanto necessario oltre alla tipologia delle attività da svolgere in occasione delle manifestazioni ed attività sportive organizzate da Aics.
Secondo Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas nazionale. “Questo protocollo, che segue quelli con Uisp e Fispes, valorizza l’impegno del volontariato in ambito sanitario ed il ruolo di Anpas come interlocutrice del Terzo Settore. Le manifestazioni sportive promosse dagli amici di Aics saranno per le pubbliche assistenze un’ulteriore occasione per promuovere nella comunità la cultura della salute e del primo soccorso”.
D’accordo il presidente Aics nazionale Bruno Molea: “Siamo un’associazione sempre più attiva nell’ambito delle politiche sociali e che si muove a tutto campo nella società civile intercettando i bisogni, le aspettative dei cittadini. Attraverso la pratica sportiva rivolta sia ai giovani che agli anziani – prosegue l’onorevole Molea – svolgiamo un ruolo formativo ed educativo ma anche di integrazione sociale, socializzazione e benessere fisico. E’ bene che due strutture come Aics e Anpas, che appartengono allo stesso contenitore del terzo settore, si interfaccino con l’obiettivo di dare risposte alle necessità e alle esigenze dei cittadini: fare rete oggi è più necessario che mai”.
Cultura
Jacopo Storni si è aggiudicato il premio dedicato a chi, nella stampa italiana, si impegna nel racconto quotidiano delle fasce più deboli. Sabato la premiazione a Firenze a Palazzo Vecchio.
Internazionale
Aumentano, in Italia e nel mondo, le risorse destinate alle emergenze umanitarie. Ce ne parla Francesco Petrelli, portavoce di Agire che ha curato il rapporto “Il valore dell’aiuto”, presentato ieri a Roma. (sonoro)
Economia
La Regione Toscana ha erogato 9,7 milioni in prestito sociale a persone bisognose. Un massimo di 3 mila euro a famiglia, richiesti principalmente per integrare redditi bassi, aiuto per gli affitti e cure sanitarie. Sono state 6.200 le richieste arrivate da quando il progetto è partito, due anni fa.
Società
È la richiesta della Campagna contro l’azzardo Mettiamoci in gioco rivolta alla Conferenza delle regioni che si riunisce oggi. In particolare sono necessarie una serie di linee guida che rispondano fattivamente all’esigenza di contrastare il fenomeno sempre più in crescita.
Diritti
L’Atlante di Save the Children fotografa una situazione drammatica: per la povertà sempre più piccoli vivono in abitazioni senza riscaldamento, mangiano male, non fanno sport e cresce l’abbandono scolastico. Il servizio di Clara Capponi.
Sono un milione e 130 mila i bambini e ragazzi che vivono in povertà assoluta, una condizione che negli ultimi dieci anni interessa il triplo delle famiglie che hanno un minore. Tra le aeree più colpite il Mezzogiorno, mentre al nord le famiglie più investite sono quelle immigrate, che rappresentano il 41% delle famiglie in difficoltà. A rilevarlo il 7° Atlante di Save the Children, presentato ieri a Roma.La speranza è che il fondo per il contrasto alla povertà educativa, recentemente attivato dalle fondazioni di origine bancaria, dal governo, con il coinvolgimento del terzo settore, possa essere una occasione concreta per ripensare e dare slancio a tutte le politiche per l’infanzia e l’adolescenza” come ha dichiarato Raffaela Milano, Direttore dei Programmi Italia – Europa di Save the Children. Rispetto agli altri paesi europei lo Stato italiano spende molto meno per il loro futuro. Siamo agli ultimi posti, prima solo di Romania a Grecia.
Sport
Al via oggi a Milano la 34esima edizione del festival che propone il meglio della produzione cinematografica, televisiva e dei new media ispirata allo sport. Fino al 21 novembre un fitto programma di proiezioni, incontri, convegni e mostre. Quest’anno l’evento è dedicato a Bud Spencer e a Pietro Mennea, ed ha ricevuto anche il patrocinio del Comitato Italiano Paralimpico.
Il Cip sarà presente con il presidente, Luca Pancalli, e diversi atleti rappresentativi di questo movimento come Beatrice Vio, Martina Caironi e Alex Zanardi. Importanti, come sempre, i numeri di “Sport Movies & Tv”: oltre 950 opere ricevute e selezionate, provenienti da 73 Paesi su 51 discipline sportive. 70 ospiti vip, 195 registi e produttori, 182 giornalisti accreditati, 154 broadcasters coinvolti.
Cultura
Al Bookcity di Milano letture per tutti, nessuno escluso. Il servizio di Pietro Briganò.
Uno degli obiettivi di Bookcity è sempre stato quello di promuovere la lettura. E tra i mille eventi e incontri dell’edizione 2016, che inizia domani a Milano, meritano una nota almeno tre appuntamenti sul tema della lettura inclusiva, in particolare ricolti ai bambini con disabilità. Una giornata di formazione per educatori, insegnanti e bibliotecari organizzata dalla presidente della Commissione Cultura di Palazzo Marino, Paola Bocci; la tavola rotonda e il laboratorio di letture multisensoriali de La Grande Fabbrica delle Parole; ed infine la mostra “Vietato non sfogliare” realizzata da Area Onlus. Tre appuntamenti per sottolineare, se ancora ce ne fosse bisogno, che la cultura è di tutti.
Internazionale
Lego, la nota azienda di giocattoli, ha deciso di non sponsorizzare più i propri prodotti sul Daily Mail dopo che il quotidiano britannico si è schierato contro l’accoglienza dei bambini profughi di Calais. Si tratta di un atteggiamento razzista e intollerante, ha detto il gigante danese che ha aderito alla campagna StopFundingHate.
La campagna @StopFundingHate è stata lanciata dai consumatori sui social media con l’obiettivo di colpire quei giornali britannici che si sono schierati contro l’accoglienza dei piccoli profughi. “Abbiamo deciso di interrompere qualsiasi attività promozionale sul giornale”, si legge nel comunicato della Lego già in passato aveva partecipato a campagne di sensibilizzazione. Nel 2014 aveva chiuso il suo contratto con la Shell, il cui simbolo era disegnato sulle pompe di benzina Lego, per protestare contro le trivellazioni nell’Artico.