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Incubo verde

di Redazione GRS


Un colosso del legname ha portato davanti a un tribunale statunitense Greenpeace per la sua campagna a difesa delle foreste boreali, un ecosistema che offre casa a 20mila specie animali e vegetali. La multinazionale chiede 200 milioni di dollari che significherebbe la chiusura dell’associazione ambientalista.

Professione welfare

di Redazione GRS


L’operatore sociale, l’educatore territoriale, il lavoratore del terzo settore in generale, anche se ancora considerate come nuove professioni, hanno ormai una storia che richiede di verificarne lo statuto alla luce dei cambiamenti sociali. Se ne parla oggi a Palermo grazie all’iniziativa promossa dalla onlus WeWorld.

Via libera

di Redazione GRS


Approvata dal consiglio del Lazio la norma che istituisce il servizio civile regionale. Il provvedimento mira a sostenere e ampliare la rete oggi costituita da 316 enti, prevedendo un Fondo di oltre 200mila euro nel 2017 e quasi 400mila per i due anni successivi.

Insieme senza muri

di Redazione GRS


Domani a Milano centinaia di associazioni attraverseranno la città a sostegno dell’accoglienza. Il servizio di Clara Capponi.

 

Una mobilitazione festosa e popolare. Con questo spirito Milano domani si appresta ad accogliere, sul modello di quella di Barcellona del febbraio scorso, migliaia di persone.. Ci saranno sigle di associazioni, enti, cooperative, oltre a rappresentanze di comunità straniere. “Sarà una marcia di chi ritiene che la società plurale sia un’occasione di crescita per tutti – assicurano gli organizzatori – e che la logica dei muri che fomentano la paura debba essere sconfitta dalle scelte che pongono al centro la forza dell’integrazione e della convivenza”. L’obiettivo è arrivare a un superamento della Legge Bossi Fini e all’approvazione della Legge sulla Cittadinanza.

Progetto Mediterranea

di Redazione GRS


L’iniziativa è nata nel 2014 per attraversare i muri culturali che separano le regioni del mare nostrum e riunire, anche solo simbolicamente, comunità divise. La barca ha recentemente percorso il tratto tra Libano e Israele.

 

“Progetto Mediterranea” (progettomediterranea.com) è nato dall’iniziativa di Simone Perotti assieme a Francesca Piro, Giuliana Rogano. A loro si sono uniti decine di sostenitori “mediterranei”. A bordo, tra l’altro, si svolge un progetto scientifico di studio del mare in accordo con università e centri di ricerca italiani a stranieri. ANSAmed ha incontrato “Progetto Mediterranea” nel porto di Beirut. Provenivano da Cipro. Dopo il Libano si sono diretti verso Israele. I due paesi sono formalmente in guerra dalla loro nascita circa settant’anni fa. Vietati sono i contatti politici e istituzionali tra i due paesi, e sono scarsissimi quelli culturali e intellettuali tra le due comunità. Attraverso questo muro è passato invece “Progetto Mediterranea”. “Siamo credo la prima barca da diporto che abbia percorso il tratto diretto tra Libano e Israele in tempi recenti”, afferma Perotti. “Non è stato semplice, ma unire con la nostra rotta questi due paesi ci ha profondamente inorgogliti. È servito coraggio e tenacia”. In ogni porto, “Progetto Mediterranea” si apre alla gente comune, alla società civile e agli intellettuali del luogo. Così hanno fatto Perotti e gli altri marinai a Beirut e a Tel Aviv.

(Foto: Ansa)

Oltre il buio

di Redazione GRS


Animatori ciechi e ipovedenti insegnano a giocare con gli occhi bendati. In occasione della notte bianca di Modena, in programma sabato, l’Uici racconta il mondo della disabilità visiva attraverso le attività ludiche e di intrattenimento.

Senza fine

di Redazione GRS


Continuano le violenze in piazza in Venezuela, dove da inizio aprile sono morte 48 persone nelle proteste contro il presidente in carica Nicolas Maduro. Difficile anche la vita quotidiana nelle città, come spiega da Caracas il professor Francisco Pellegrino dell’Università cattolica Andrés Bello. (sonoro)

Care Leavers Day

di Redazione GRS


Sono circa 3mila i ragazzi che ogni anno diventano maggiorenni dopo essere cresciuti “fuori famiglia”, in comunità, casa-famiglia o in affido. Molti di loro non rientrano in famiglia e devono costruirsi un futuro in fretta spesso senza una casa, un lavoro o un sostegno sociale adeguato.

Bene, ma non basta

di Redazione GRS


Via libera del Senato al disegno di legge sul reato di tortura. Critiche le associazioni che parlano di testo impresentabile. Il servizio di Clara Capponi.

 

Una legge sulla tortura impresentabile, in cui la definizione del reato è in evidente contrasto con quanto imposto dalla Convenzione internazionale senza considerare la confusione del testo, che pare scritto apposta per renderne difficile l’applicazione. E’ questo il commento di Aminesty international e Antigone al testo di legge che ha ottenuto il via libera dal senato e torna ora a Montecitorio. Sono due le critiche fondamentali: il reato di tortura viene definito comune invece di proprio, visto che a commetterlo sono di solito pubblici ufficiali o degli incaricati di pubblico servizio. Inoltre il testo passato al Senato prevede, perché vi sia tortura, che ci sia un verificabile trauma psichico. «Ma i processi per tortura avvengono anche a dieci anni dai fatti commessi, come si fa a verificare il trauma dopo tanto tempo?”afferma il senatore Luigi Manconi della commissione per i diritti umani.

Massima trasparenza

di Redazione GRS


Dopo l’arresto dei vertici della Misericordia che gestisce l’accoglienza migranti nell’Isola di Capo Rizzuto, la Confederazione nazionale conferma la totale fiducia nell’autorità giudiziaria e ribadisce il suo impegno verso i più deboli. “La vicenda sia un monito per tutti”, ha commentato il Cnca: doveroso, adesso, prendere le distanze e contrastare le attività di chi specula sulla pelle dei più deboli.