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Sotto rete

di Redazione GRS


volleyball-1604584_960_720Da oggi e fino a sabato a Rimini si gioca la terza edizione del campionato Europeo di volley per non udenti, riservato ai club. La manifestazione coinvolgerà 200 persone tra atleti, accompagnatori e dirigenti. Alle 19 la cerimonia di inaugurazione: in programma un grande spettacolo, con protagonisti gli Sbandieratori di Faenza ed un testimonial d’eccezione, l’ex campione del volley azzurro Andrea Lucchetta.

 

Attese 14 squadre, 8 maschili e 6 femminili: tre saranno russe, tre ucraine, due italiane, due tedesche, una francese, una turca, una polacca ed una belga. Le partite di qualificazione si svolgeranno giovedì 24 e venerdì 25 novembre al Flaminio, Carim e Palabriolini, sabato pomeriggio le finalissime al Flaminio con le premiazioni. La Deaf Volleyball Champions League coinvolge le prime tre squadre di ogni singolo campionato nazionale a livello europeo di pallavolo per sordi. La prima edizione si svolse a Pesaro nel 2014, l’anno scorso tenne banco a Bruges, in Belgio, quest’anno la European Deaf Sport Organisation ha scelto Rimini tra le quattro città che si erano candidate ad ospitare l’evento.

The italian way

di Redazione GRS


lmp_screenshot1-2-780x439Giovani connazionali in cerca di lavoro all’estero nel documentario di Luigi Maria Perotti. Da Londra a Rio de Janeiro, fino alla Silicon Valley per chiedere i perché della fuga dall’Italia. L’autore ai nostri microfoni (sonoro)

Senza respiro

di Redazione GRS


industry-80939_960_720Ogni anno in Europa ci sono 467mila morti premature causate dall’inquinamento: l’85% della popolazione urbana dell’Unione è esposto alle polveri sottili in maniera dannosa per la salute. I dati arrivano dall’Agenzia europea per l’ambiente, che sottolinea la necessità di una trasformazione radicale della mobilità, dell’energia e del sistema alimentare.

 

Il Rapporto è stato presentato in concomitanza con il voto a Strasbugo per l’introduzione di I nuovi limiti alle emissioni inquinanti per il periodo 2020-2030. Secondo il direttore esecutivo dell’Agenzia europea per l’ambiente, Hans Bruyninckx, “è necessaria un’azione da parte di tutti, tra cui le autorità pubbliche, le imprese, i cittadini e la comunità della ricerca”.

Scossa solidale

di Redazione GRS


anpas-amatriceSono oltre 16 milioni i fondi raccolti da Caritas e destinati ad essere investiti sui territori colpiti dal sisma. I fondi verranno usati per una ricostruzione che sarà edile, sociale e imprenditoriale. La priorità a chi ha perso tutto nel terremoto dello scorso 30 ottobre.

Antimafia: ieri, oggi, domani

di Redazione GRS


avvisopubblico_20161125_assembleanazionale_slider-540x360A Casalecchio di Reno, nell’ambito della XII edizione di Politicamente Scorretto, il progetto ideato dall’Istituzione Casalecchio delle Culture, al via oggi, nel fine settimana la Festa nazionale di Avviso Pubblico, in occasione del suo Ventennale. Ai nostri microfoni per l’Associazione, Giulia Migneco. (sonoro)

Italia a mano armata

di Redazione GRS



aircraft-1749391_960_720Ogni giorno il nostro Paese spende 65 milioni di euro in spese militari e 15 solo per acquistare nuovi armamenti. Sono i calcoli dell’Osservatorio MIL€X, che documenta come, negli ultimi dieci anni, i fondi alla Difesa, anziché subire tagli, siano aumentati del 20%.

Bambini apolidi, l’appello ai Paesi europei

di Redazione GRS


lonely-428380_960_720Oltre cinquanta organizzazioni della società civile europea hanno firmato un appello per chiedere di porre fine all’apolidia dei bambini.

Il documento è stato presentato ai membri del Parlamento europeo dall’European Network on Statelessness (Ens), di cui fa parte anche il Consiglio Italiano per i Rifugiati (Cir).

L’obiettivo della petizione è quello di fare pressione sui vari Paesi affinchè riformino le legislazioni che impediscono ai bambini di acquisire una nazionalità, eliminando i gap normativi o problemi nelle prassi burocratico-amministrative.

 

“Siamo convinti che l’approvazione del disegno di legge sul riconoscimento dello status di apolide sia un passo indispensabile e raggiungibile per eliminare la sofferenza di migliaia di persone in Italia, tra cui tantissimi bambini”, ha detto Daniela Di Rado, responsabile del tema per il Cir. “È un impegno che il Parlamento dovrebbe prendersi per garantire dignità a persone che vivono, nel nostro Paese, senza il riconoscimento dei loro diritti più basilari”.

 

Per Fiorella Rathaus, direttrice del Cir, “è difficile immaginare che vita sia quella di un bambino che cresce senza una nazionalità: può significare restare esclusi dal sistema sanitario, dalla possibilità di andare a scuola e molte altre opportunità, senza contare l’impossibilità di esprimere il proprio potenziale e sviluppare un senso di non appartenenza. Questa condizione, oltre che causare numerose difficoltà pratiche, comporta un senso di angoscia per i bambini e i loro genitori”.

 

Le ricerche condotte dall’Ens rilevano che spesso chi nasce da genitori senza una nazionalità eredita questo status. Anche i bambini in stato di abbandono o orfani, con genitori senza una nazionalità conosciuta, corrono questo rischio, esattamente come quelli che affrontano il processo internazionale di adozione  e che arrivano in Europa come rifugiati. “Il supporto ricevuto dalla campagna #StatelessKids in tutta Europa, che conta più di 22mila firme, mostra il grande impegno per eliminare l’apolidia e la sofferenza che causa ai bambini e ai genitori. La buona notizia è che l’apolidia è un problema risolvibile lavorando insieme. La società civile e i governi possono mettere un punto una volta per tutte”, ha concluso Chris Nash, direttore di Ens.

 

La campagna per lo stop all’apolidia dei bambini prevede eventi in Italia, Polonia, Slovenia, Francia, UK, Albania, Macedonia, Serbia e altri Paesi. In Italia il legislatore deve ancora adottare il disegno di legge S.2148 sul Riconoscimento dello status di apolide presentato ormai un anno fa dalla Commissione dei Diritti Umani del Senato in collaborazione con l’Unhcr e il Cir.

 

(Fonte: Redattore Sociale)

Potenza: al via progetto per la mobilità sostenibile

di Giuseppe Manzo


road-259815__180“Lo street control e quindi il controllo della strada è il primo passaggio fondamentale per tutelare l’utenza debole, pedoni e ciclisti urbani, in una città autocentrica. Bene anche l’interessamento alla mobilità ciclistica che richiede tuttavia un ragionamento specifico rispetto alle misura da intraprendere”. E’ il commento del Circolo Legambiente Potenza “Ken Saro Wiwa” rispetto  al progetto strade sicure presentato dal Comune di Potenza.

 

I dati sulla mobilità urbana relativi all’ultimo rapporto di Ecosistema urbano continuano ad essere veramente drammatici rispetto al trasporto pubblico nella città di Potenza. La città è tra le peggiori in Italia per numero di automobili, 73 ogni 100 abitanti, con un’offerta di trasporto pubblico (i chilometri percorsi annualmente dalle vetture per ogni abitante residente) che scende da 39 a 23 Km/vettura/abitanti/anno. Anche l’indice del modal share è fortemente negativo: il 75% degli spostamenti privati vengono effettuati dai cittadini con mezzi a motore (auto o moto).

 

“La priorità assoluta quindi  – continua il Circolo – è trasferire quote significative di mobilità dal mezzo privato al mezzo pubblico, ridurre drasticamente il numero di auto in circolazione e incentivare anche l’uso di mezzi alternativi come la bicicletta a pedalata assistita. Per fare ciò non è sufficiente realizzare piste ciclabili (pari a zero nel rapporto) ma anche realizzare isole pedonali (anche queste attualmente vicine allo zero), incentivare l’intermodalità e prevedere zone con obbligo dei 30 km orari. E’ necessario – conclude – oltre che garantire la tutela sulle strade cittadine, promuovere una cultura della mobilità sostenibile con interventi specifici che possano dare continuità all’azione intrapresa e ottenere realmente una città a misura di persona come l’assessore alla mobilità Gerardo Bellettieri ha auspicato”.

(Redazione)

Turchia: Erdogan chiude 400 Ong

di Giuseppe Manzo


AK Parti Genişletilmiş İl Başkanları ToplantısıUn decreto emesso il 22 novembre ai sensi dello stato d’emergenza ha ordinato la chiusura definitiva di 375 organizzazioni non governative della Turchia. “La chiusura di quasi 400 Ong va inquadrata nel sistematico tentativo in corso da parte delle autorità turche di ridurre definitivamente al silenzio ogni voce critica” – ha dichiarato John Dalhuisen, direttore di Amnesty International per l’Europa. 

“Sono state chiuse associazioni di giuristi contro la tortura, organizzazioni per i diritti delle donne che gestivano rifugi per le sopravvissute alla violenza domestica, centri di assistenza per i rifugiati e gli sfollati interni e anche la principale Ong per i diritti dei bambini” – ha sottolineato Dalhuisen. 

“Alla società civile turca dev’essere permesso di continuare a svolgere il suo prezioso lavoro senza timore di rappresaglie o punizioni. L’azione delle Ong è di vitale importanza soprattutto nel contesto dell’attuale crisi dei diritti umani in Turchia, dove l’evidente abuso dei poteri d’emergenza ha gettato un’ombra su una già devastata società civile” – ha concluso Dalhuisen. 

(Redazione)

Cerreto Alpi: a scuola di cooperative di comunità

di Giuseppe Manzo


cerreto-alpi_1Grande partecipazione alla terza edizione della Scuola delle Cooperative di Comunità, che ha preso il via l’11 e 12 novembre a Succiso. La Scuola si concluderà il 25 e 26 novembre a Cerreto Alpi, dove da oltre 13 anni è attiva una delle più importanti cooperative di comunità italiane, I Briganti di Cerreto.
Erano oltre 60 i presenti alle giornate di Succiso, con 50 iscritti alla Scuola, che si prevedono in aumento nelle due giornate previste a Cerreto Alpi. Hanno portato il saluto alla giornata inaugurale il sindaco di Ventasso Antonio Manari, il presidente del Parco Nazionale dell’Appennino tosco-emiliano, il presidente di Legacoop Emilia-Romagna Giovanni Monti e il direttore regionale di Confcooperative Pierlorenzo Rossi.

 

Particolarmente intense saranno anche le due giornate di Cerreto Alpi, con relatori di alto livello. Il 25 novembre, sul tema “Hub di economie e sviluppi per nuove catene di valori”, interverranno Elena Casolari (Fondazione Acra), Vincenzo Marino (Icn), Andrea Rapisardi (cooperativa Lama), Lodovico Patelli (cooperativa di comunità L’Innesto). Seguirà una sessione di lavoro sugli statuti delle cooperative di comunità passate presenti e future”, con interventi di Mauro Iengo (Legacoop) e Tony Dalla Vecchia (Confcooperative). Il 26 novembre, sul tema “Welfare dalle comunità intraprendenti”, interverranno Giovanni Fosti (Università Bocconi di Milano) Gino Mazzoli (studio Praxis), Giovanni Devastato (Università La Sapienza di Roma), Francesca Paini (cooperativa AltraEconomia).

 

Nel corso delle giornate di Cerreto Alpi verrà anche presentato l’importante studio realizzato dal Ministero per lo Sviluppo Economico sulle cooperative di comunità. Si tratta di uno studio di fattibilità per una collaborazione innovativa tra sistema pubblico e movimento cooperativo, che ha analizzato alcune esperienze virtuose di cooperative in Italia, tra cui le reggiane I Briganti di Cerreto e la Valle dei Cavalieri.

 

Lo studio, realizzato con la collaborazione delle centrali cooperative, è stato presentato pochi giorni fa a Roma, con la presenza anche dei rappresentanti delle due cooperative reggiane e degli esperti della cooperazione che hanno collaborato allo studio. La Scuola delle cooperative di comunità è organizzata da Confcooperative e Legacoop Emilia-Romagna con il sostegno della Regione Emilia-Romagna, nell’ambito del progetto “Cooperative di Comunità: promuovere la cooperazione, i beni comuni, e il territorio”.

 

Il Comitato scientifico del progetto è composto da Gianluca Mingozzi, Carlo Possa, Andrea Rapisardi, Giovanni Teneggi, Roberta Trovarelli, Paolo Venturi, Flaviano Zandonai. Segreteria organizzativa e iscrizioni: Erika Farina, 347 1639146, erika.farina@ibrigantidicerreto.com; Marilena Raule 377 1255713, m.raule@innovacoop.eu. Link su pagina FB Scuola delle Cooperative di Comunità.

(Redazione)