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Mai più

di Anna Monterubbianesi


A radioactive sign hangs on barbed wire outside a café in Pripyat.Trent’anni fa lo scoppio del reattore n. 4 della Centrale Nucleare di Chernobyl, a 100 km a nord di Kiev, provocò il più grave incidente nucleare mai avvenuto in ambito civile. Il servizio di Giordano Sottosanti. Era il 26 aprile 1986 quando Chernobyl fu teatro del più grave incidente verificatosi in una centrale nucleare, generando radiazioni 200 volte superiori a quelle delle bombe atomiche sganciate su Hiroshima e Nagasaki. Centinaia di migliaia di persone furono evacuate. Diversi Paesi europei, Italia compresa, vennero raggiunti da livelli di radiazione superiori alla soglia di allerta. Tutt’oggi nel raggio di 30 chilometri è vietato vivere, allevare animali o coltivare campi. Le vittime accertate furono 66, ma L’Onu ne conta altre 4000 postume per tumori e leucemie, secondo Greenpeace sono addirittura 6 milioni su scala mondiale. Questo non ha impedito al cinismo di alcune agenzie turistiche di trasformare il luogo del disastro in un luna park degli orrori, offrendo costose visite guidate. Chernobyl, 30 anni dopo, ci ricorda quanto sia importante investire sulle energie rinnovabili e che una centrale nucleare tradizionale non è mai del tutto sicura.

 

Verso Roma

di Redazione GRS


Si è tenuta questa mattina la presentazione della 37esima Discesa internazionale del Tevere, che prenderà il via da Città di Castello domani, per raggiungere la Capitale il 1 maggio, in canoa, in bici o a piedi. Gian Piero Russo, coordinatore Acquaviva Uisp, tra gli organizzatori dell’evento. (sonoro)

 

La Discesa internazionale del Tevere, è a tutti gli effetti una delle più importanti manifestazioni nel calendario europeo del turismo sportivo/fluviale, seconda soltanto alla mitica discesa del Danubio. “Non si tratta soltanto di un evento sportivo ma di una comunità itinerante, carovana cosmopolita e variegata che il fiume accoglie come grembo materno – ricorda il presidente della DIT Roberto Crosti – Una gioiosa festa dello sport coniugata al gerundio: pagaiando, pedalando e camminando sul fiume e sulle rive. La complessa e rodata organizzazione coinvolge più associazioni del territorio coordinate dalla storica asd Discesa Internazionale del Tevere. Si tratta in sostanza di un campeggio itinerante lungo il fiume per canoisti, ciclisti, camminatori e accompagnatori , nello spirito antico dell'”en plain air”. La notte si dorme in tenda o in camper o più comodamente con il sacco a pelo in strutture messe a disposizione dai comuni rivieraschi umbri e laziali che si incontrano lungo il Tevere. Ovviamente chi vuole può optare per le tante strutture ricettive del territorio”. “La discesa internazionale del Tevere da 36 anni promuove un’idea del fiume come elemento identitario del territorio da recuperare al patrimonio consapevole delle comunità riparie – ha detto Gianni Russo coordinatore nazionale acquaviva Uisp – Iniziative come queste servono ad accrescere sensibilità ed attenzione alla tutela degli ambienti fluviali e ripari. Il fiume è la spina dorsale del territorio e l’infrastruttura verde per eccellenza, le esperienze associative affiliate alla UISP Acquaviva propongono una nuova vision del territorio attraverso le sue prospettive fluviali”. Idee, proposte e valori che la Discesa del Tevere promuove: recuperare le antiche percorrenze del fiume e delle rive attraverso canoa, trekking, ciclo-escursionismo; conoscere e valorizzazione gli ambienti fluviali e vallivi del Tevere, nei suoi tratti di pregio naturalistico e rurale come nelle aree urbane perifluviali; promuovere il Parco interregionale del Tevere; avviare percorsi partecipati verso la gestione sostenibile del fiume e del territorio; Contratti di fiume

I ricordi del fiume

di Redazione GRS


locandina filmNelle sale il documentario di Gianluca e Massimiliano de Serio che racconta gli ultimi mesi di esistenza del Platz, una delle più grandi baraccopoli d’Europa, situata a Torino. Il film lascia una traccia di una realtà altrimenti destinata a scomparire dalla nostra memoria, ritraendo le vite di oltre mille persone in attesa di un futuro incerto, tra speranze, paure e lacerazioni.

A rischio

di Redazione GRS


children-334528__180Secondo l’ultimo rapporto Unicef, la povertà infantile in Grecia è aumentata del 6,3% negli ultimi dieci anni. Nel 2014 oltre 420mila bambini vivevano in condizioni di indigenza, tre punti percentuali in più rispetto al 2010. Diminuita nel frattempo la spesa media mensile delle famiglie con due minori a carico: 800 euro in meno in quattro anni.

 
Il nuovo rapporto annuale Unicef “La condizione dell’infanzia in Grecia 2016 – I bambini a rischio” conferma il drammatico peggioramento delle condizioni di vita dei bambini in Grecia: aumenta la povertà infantile e diminuisce la spesa media mensile delle famiglie con due figli a carico.
“Il livello di deprivazione materiale riflette la debolezza economica nell’acquistare beni ritenuti opportuni o necessari per una vita soddisfacente”, ha detto l’Unicef. “Questo indicatore distingue le persone che non possono permettersi l’acquisto di un determinato bene o servizio da quelle che non vogliono o non ne hanno bisogno. La grave deprivazione materiale è intesa come l’incapacità oggettiva delle famiglie di potersi permettere almeno quattro tra nove beni e servizi (quali: affitto, elettricità, acqua, riscaldamento, carne, vacanze, Tv, auto, telefono)”.

Game over

di Redazione GRS


school-916678__180“Sul nuovo bando della scuola i tempi troppo stretti, occorre una proroga”. A chiederla è CSVnet direttamente ai Ministeri dell’istruzione e delle politiche sociali e alla Presidenza del Consiglio, che hanno stanziato 470 mila euro per la promozione del volontariato fra gli studenti. Ma la scadenza al 28 aprile non consente di presentare progetti adeguati.

 

“Chiediamo di riconsiderare la scadenza del bando –Laboratori di cittadinanza democratica condivisa e partecipata – al fine di favorire una concreta e ampia partecipazione” .
È quanto chiesto questa mattina da Stefano Tabò, presidente di CSVnet, con una lettera indirizzata ai vertici del Miur, del Ministero del lavoro e delle politiche socialie della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale – rispetto all’innovativo bando per la promozione del volontariato nelle scuole.
L’iniziativa mette a disposizione 470 mila euro per le scuole che, in partnership con le organizzazioni di volontariato e di terzo settore e con i Centri di Servizio, intendono realizzare progetti di promozione del volontariato per gli studenti.
Ma i termini del bando, reso noto il 13 aprile e la cui scadenza è fissata alle ore 23.59 del 28 aprile, non consentono i tempi necessari per un’adeguata stesura dei progetti. “Il termine fissato risulta oggettivamente penalizzante” sottolinea il presidente di CSVnet.
Eppure gli obiettivi del bando sono “di assoluto valore”, – sottolinea Tabò nella lettera – “perché danno spazio a quella collaborazione tra istituzioni scolastiche e mondo del volontariato che, da tempo, promuoviamo”.
Il presidente di CSVnet fa riferimento alle oltre 17 mila iniziative di promozione e orientamento al volontariato che i CSV, solo in un anno, sono capaci di realizzare in tutta Italia, come si evince dall’ultimo Report annuale. Attività in grado di coinvolgere oltre 158 mila studenti, 4.400 studenti e 1.478 istituti scolastici.
Il bando era stato annunciato sabato scorso dalla ministra dell’Istruzione Stefania Giannini e dal sottosegretario al Lavoro e alle politiche sociali, Luigi Bobba, durante il convegno “L’importante è partecipare: i cittadini di domani” organizzato dal Festival del Volontariato di Lucca e a cui aveva preso parte anche CSVnet.
“Concordiamo pienamente sul fatto che l’educazione al volontariato concorra in modo efficace alla costruzione dell’identità personale di studenti e studentesse e al loro essere cittadini. La pluriennale esperienza dei Centri di Servizio per il Volontariato in questa direzione – conclude Tabò – ha restituito riscontri confortanti”.

Il futuro è verde

di Redazione GRS


immagini per il climaAl via, anche in Italia, le celebrazioni per la Giornata Mondiale della Terra. Un’importante iniziativa di sensibilizzazione contro gli sprechi e per la biodiversità. Roberta Cafarotti, direttrice scientifica di Earth Day. (sonoro)

Il costo dell’accoglienza

di Redazione GRS


mediterraneoQuest’anno l’Italia spenderà due miliardi di euro. Secondo i dati del Documento di economia e finanza, il 58% delle risorse servirà per pagare le strutture dei migranti e le Commissioni che riconoscono lo status di rifugiato. 870 milioni andranno per il soccorso in mare, 560 per sanità e istruzione.

Tutti per uno

di Redazione GRS


Una proposta di legge bipartisan, depositata alla Camera da 21 deputati, propone che il 5% dei ricavi complessivi provenienti dai diritti radio-televisivi del calcio sia destinata allo sport sociale e paralimpico. L’idea prende spunto dal modello francese.

 

Primo firmatario della proposta di legge è Giulio Marcon di Sinistra Italiana. «Il meccanismo è semplice» spiega. «Si tratta di chiedere un piccolo sacrificio al ricco mondo del calcio per sovvenzionare lo sport dilettantistico, quello sociale e delle persone con disabilità». Una proposta che prende spunto dal modello francese. Il 5% di ogni club sarà diviso nel 3% da destinare alle attività sportive di carattere sociale e paralimpiche, mentre il 2% andrà a finanziare i settori giovanili di tutte le società sportive. Un sistema che «è anche un modo per evitare gli effetti parossismi del gigantismo economico tipici dello sport spettacolo». Così come spiega Marcon, in Francia vige una legislazione ad hoc che regola la vendita dei diritti tv promulgata il 16 luglio 1984, poi aggiornata ed emendata nel ’92 e nel 2003. Ad oggi «la normativa non ha avuto riflessi negativi sui guadagni». I criteri, i termini e le modalità di versamento della quota saranno stabiliti da un apposito decreto del presidente del Consiglio, sentito il ministro dello Sviluppo economico, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e con il parere delle Commissioni parlamentari competenti.

Voci strozzate

di Redazione GRS


“In tutto il mondo la libertà di stampa è in consistente e preoccupante declino”. Così Reporter senza frontiere riassume i dati del rapporto annuale sullo stato dell’informazione. E tra i Paesi in cui viene minata l’espressione c’è anche l’Italia, scesa al 77° posto, indietro di altre quattro posizioni rispetto al 2014. I reporter italiani più a rischio sono coloro che fanno inchieste sul crimine organizzato e sulla corruzione.