Società
A lanciarlo questa mattina il movimento Slot Mob. Il servizio di Giordano Sottosanti.
Combattere l’azzardo si può. Il Movimento Slot Mob lancia il Manifesto per chiedere di togliere la gestione del gioco in concessione alle società commerciali. L’iniziativa nasce per alimentare un serio dibattito politico insieme alle tante belle esperienze di cittadinanza attiva. Oggi, durante una conferenza stampa, sono state presentate le ragioni del Manifesto che prende di mira l’incentivazione ossessiva dell’azzardo avvenuta in Italia a causa della scelta di concedere il settore alla gestione di gruppi transnazionali e alla loro filiera, fisiologicamente interessati a trarre profitto da un giro di denaro abnorme. Si parla di 88 miliardi di euro all’anno.
Sport
È il film che uscirà all’inizio dei Giochi Olimpici di Rio. Protagonisti tre atleti di Arabia Saudita, Brasile e Russia che con passione e sacrificio vinceranno la sfida contro omofobia e discriminazioni sociali. I produttori stanno finendo di girarlo grazie ai fondi raccolti con un progetto di crowdfunding.
Muna ha solo un sogno oltre il calcio: guadagnarsi l’approvazione e il rispetto di suo padre. Ma nella società in cui vive, quella maschilista e conservatrice dell’Arabia Saudita, ciò sembra impossibile. Eppure fino a pochi anni fa sembrava anche impossibile che le donne saudite partecipassero ai Giochi Olimpici, l’evento sportivo per eccellenza. Invece alle Olimpiadi di Londra del 2012 hanno conquistato la scena atlete come Sarah Attar (nella foto in apertura) e Wojdan Shaherkani. Le due giovani ginnaste dell’Arabia Saudita hanno ricevuto standing ovation per il loro coraggio di eccellere ma soprattutto per la tenacia nel perseguire un sogno (diventare delle sportive riconosciute) che fino ad allora il loro Paese, islamico e tradizionalista come lo sono tra gli altri Qatar e Brunei, aveva negato a tutte le donne.
Quella di Muna è la storia di tante altre donne (saudite e non) determinate e coraggiose, che combattono per i loro sogni, i loro diritti e contro gli stereotipi socio-culturali. In Arabia Saudita, infatti, la cultura dello sport femminile non solo è molto poco diffusa, ma oltretutto vi sono discipline come il calcio considerate addirittura indecenti per una donna.
Anche le storie di Manuel e Roman sono testimonianze della discriminazione sociale ma, al contempo, incarnano la forza di abbattere muri di pregiudizi. Manuel è un wrestler brasiliano che cerca nello sport quell’opportunità di riscatto negata dalle sua vita disagiata e dal suo passato turbolento. Roman è un cittadino russo omosessuale, in eterno conflitto con un padre (e politico) a favore delle leggi anti-gay. Il suo sogno è partecipare alla gara di decathlon delle prossime Olimpiadi ed emergere così da una vita consumata nel silenzio e nell’anonimato.
Insieme a Muna, Manuel e Roman sono i protagonisti del film Roads to Olympia, una pellicola assolutamente promettente che uscirà in occasione dei Giochi di Rio de Janeiro, in programma dal 5 al 21 agosto. I creatori di Roads to Olympia collaborano con ONG che si occupano di diritti LGBT, disparità economiche, parità di genere e pari opportunità. Il vero protagonista del film è la solitudine individuale di fronte alle sfide e alle ingiustizie della vita. Anche per questo la sua realizzazione sta avvenendo tramite un crowdfounding. “Si tratta di un modo per sensibilizzare il pubblico a tematiche scomode che vanno contrastate insieme”, spiega la coproduttrice Katherine Randel.
Girato tra New York, Amman e Rio (in Russia e Arabia Saudita ci sarebbero state pressioni e censure visti i temi delicati trattati, dall’omofobia e alla difesa dei diritti delle donne), il film uscirà in concomitanza con l’apertura dei Giochi.
In Brasile la vigilia della manifestazione è sempre più agitata. Dalla criminalità di strada alla sicurezza pubblica, dall’inquinamento alla crisi energetica, dall’instabilità politica che sta mettendo a serio rischio la tenuta del governo del presidente Dilma Rousseff alle tensioni sociali, sono molti i problemi che stanno contraddistinguendo il percorso di avvicinamento a questi Giochi, nonostante la splendida cornice brasiliana in cui si svolgeranno.
I riflettori del mondo sono tutti puntati su Rio e, anche grazie all’uscita di Roads to Olympia, un grande evento sportivo come le Olimpiadi sarà l’occasione per affrontare tematiche di cui ancora oggi si continua a parlare poco: l’intolleranza, l’omofobia, le discriminazioni sessuali e sociali nei confronti di chi, a torto, continua a essere considerato diverso.
Cultura
Il mondo della cultura si mobilita per la ricerca di giustizia sulla morte di Regeni. Anche con un fumetto, ce ne parla Pietro Briganò.
Mentre arriva dalla Farnesina lo sconsiglio formale a recarsi in Egitto per turismo con importanti ripercussioni sulla nostra economia e la sospensione di alcuni accordi bilaterali, compresi quelli tra università, il mondo della cultura continua a tenere alta l’attenzione sulla vicenda Regeni. E’ nato così il fumetto dedicato al giovane ricercatore italiano torturato e ucciso in Egitto e di cui ancora non se ne conosce la verità.
Il fumettista Claudio Calia e BeccoGiallo editore hanno aderito alla campagna di Amnesty Italia raccontando la storia di Giulio in una striscia, pubblicata sul blog della casa editrice, tradotta in inglese, stampata e affissa nelle università.
Diritti
Dal 31 maggio tutti i giudici di pace, i magistrati onorari di tribunale e i viceprocuratori onorari decadono. È quanto prevede la legge delega in materia di riforma organica recentemente approvata dal Senato.
È fissata per il 31 maggio prossimo la data relativa alla scadenza del mandato per giudici di pace, giudici onorari di tribunale e per i viceprocuratori onorari. Tali magistrati, attualmente in servizio, decadranno automaticamente, né sarà possibile la nomina di nuovi magistrati onorari, in sostituzione dei precedenti, visto che, per legge, ed in assenza dell’approvazione della riforma della magistratura onoraria, le attuali figure di magistrati onorari, previste nell’ordinamento giudiziario, spariranno definitivamente. Ma il segretario generale dell’Unione nazionale dei giudici di pace, Alberto Rossi, non è d’accordo ed afferma che , visto i tempi lunghi per l’attuazione della legge delega, previsti in un anno,
“è necessario che il governo provveda immediatamente, con decreto legge, alla proroga di tutti i giudici di pace e i magistrati in servizio, almeno sino all’entrata a regime della riforma della magistratura onoraria, tenuto conto che, trattandosi di legge delega, la riforma dovrà essere attuata con decreto legislativo e non ci sono i tempi tecnici per completare l’iter legislativo entro il 31 maggio”.
Società
È la bella iniziativa dell’Arci che si è svolta a Firenze. Intorno ad un tavolo si sono seduti tanti ragazzi che hanno partecipato in passato ai campi della legalità nei terreni confiscati alle mafie insieme a quelli che invece sono interessati a conoscere più da vicino questa straordinaria esperienza di formazione, volontariato e cittadinanza attiva.
Economia
“Serve un’anagrafe per persone fragili”. A chiederlo le Acli. “Il tema del cittadino fragile, molto spesso anziano, – dice l’associazione – è quanto mai attuale e per certi versi è anche un’emergenza sociale che va affrontata al più presto”.
Internazionale
Dopo la Croazia, anche la Francia prende iniziative per fermare le perforazioni petrolifere nel Mediterraneo. Il servizio di Giovanna Carnevale.
La Francia applicherà una moratoria immediata sulla ricerca di idrocarburi nelle sue acque territoriali e nell’area adiacente ad esse, ovvero la zona economica esclusiva. La decisione, come si legge nel comunicato governativo seguito alla Conferenza nazionale sulla transizione ecologica del mare e dell’oceano, è stata presa dal ministro degli esteri considerando “le conseguenze drammatiche che possono colpire l’insieme del Mediterraneo in caso di incidente di trivellazione petrolifera”. Intenzione della Francia, poi, è quella di chiedere l’estensione della moratoria a tutto il Mediterraneo, nell’ambito della convenzione di Barcellona del 1976 per la protezione di questo mare, e in linea con la politica energetica francese, che prevede per legge una riduzione dei consumi delle energie fossili.
Cultura
Scatti in bianco e nero per raccontare la detenzione. Tutta al femminile la squadra che ha centrato gli obiettivi non solo sugli ambienti ma anche sui volti e sugli sguardi dei reclusi. La mostra si apre a Pisa il 20 aprile. Anteprima oggi nell’ambito del convegno “Alternative al carcere o carcere alternativo?”.
Sport
L’Uisp ha presentato a Roma l’edizione italiana della “Strategia sull’attività fisica per la Regione Europa 2016-2025 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità”. L’attività motoria è al centro delle strategie per la tutela e prevenzione della salute dei cittadini. Sentiamo il commento della ministra della salute Beatrice Lorenzin. (sonoro)
Internazionale
Nelle prossime due settimane la Birmania potrebbe rilasciare i circa novanta prigionieri politici e attivisti attualmente in carcere. Il comunicato del governo, in cui viene precisato che si “tenterà” di liberare i detenuti, reca la firma di San Suu Kyi, premio Nobel per la pace e da pochi giorni ministro degli esteri del Myanmar.