Notizie

Per chi suona la campanella

di Redazione GRS


children-334528__180“Costruire una scuola da cui nessuno abbia più voglia di fuggire”. Questo l’obiettivo della campagna nazionale Risvegliamoci in cortile, che si inaugura domani alle 11, con un flash mob in contemporanea in diversi istituti di Napoli.

Europa sociale

di Redazione GRS


mamanet-150x150Sono 141 milioni i soci delle cooperative nel vecchio continente. Il servizio è di Giuseppe Manzo.

 

Cooperatives Europe ha presentato a Bruxelles, in occasione dell’Assemblea annuale, il rapporto “ Il potere della cooperazione: dati 2015”. Il rapporto che si basa su una ricerca, durata 18 mesi con il contributo di 40 esperti nazionali e settoriali di 34 paesi europei. Le cooperative europee offrono lavoro ad oltre, 4,7 milioni di persone . Le 176.000 imprese cooperative, di proprietà di oltre 141 milioni di soci, generano un fatturato annuale di €1,005 miliardi: più del PIL combinato di Finlandia, Danimarca Norvegia e Svezia. Il presidente di Cooperatives Europe, Dirk Lehnoff, ha così commentato: “i risultati di questa ricerca dimostrano le significative dimensioni del fenomeno cooperativo in Europa ed il suo impatto”.

Incerottata

di Redazione GRS


medical-563427__180È la sanità italiana secondo il Rapporto Osserva Salute sul benessere e sulla qualità dell’assistenza medica. Dati che non danno scampo: siamo agli ultimi posti negli investimenti per la prevenzione e l’aspettativa di vita per la prima volta diminuisce.

 

Per la prima volta nella storia, l’aspettativa di vita degli italiani è in calo; secondo il rapporto la causa è legata soprattutto a una riduzione della prevenzione delle malattie.
Nel 2015 la speranza di vita per gli uomini era di 80,1 anni, 84,7 anni per le donne: un dato più basso rispetto al 2014 (80,3 anni per gli uomini e 85,0 anni per le donne). L’andamento ha riguardato tutte le Regioni.
L’indice più alto di longevità si registra nella provincia di Trento, sia per gli uomini sia per le donne (rispettivamente, 81,3 anni e 86,1 anni). La Campania, invece, è la Regione dove la speranza di vita alla nascita è più bassa: 78,5 anni per gli uomini e 83,3 anni per le donne.
Il rapporto dipinge inoltre un Paese sempre più vecchio: un italiano su cinque ha infatti più di 65 anni. E’ addirittura “boom” di ultracentenari: circa 19mila i casi nel 2015, più che triplicati rispetto ai 5.650 del 2002.

Verso il Brasile

di Anna Monterubbianesi


martina-caironi-1Sarà Martina Caironi la portabandiera azzurra alle Paralimpiadi di Rio de Janeiro 2016. La sprinter bergamasca sfilerà alla testa della delegazione italiana durante la cerimonia di apertura dei XV Giochi Paralimpici, in programma dal 7 al 18 settembre.

 

L’ufficializzazione è arrivata oggi durante la riunione della Giunta nazionale del Cip, il Comitato italiano paralimpico. Caironi sarà portabandiera dopo un’escalation formidabile di risultati, iniziati fin dal debutto a Londra 2012 quando si regalò la medaglia d’oro e il record mondiale, e proseguita poi negli anni successivi in un continuo gioco contro se stessa, a suon di medaglie e di primati mondiali abbassati. Caironi è oggi l’unica donna amputata ad una gamba ad essere riuscita ad abbattere il muro dei 15 secondi sulla distanza dei cento metri: 14’ 61 il suo tempo, conquistato in occasione dei mondiali di Doha dello scorso ottobre. Caironi ha frantumato in successione sei primati iridati, tre nei 100 metri T42, e tre sulla distanza doppia dei 200 (31’ 73 il tempo agli Open di Berlino 2015). Ha inoltre eguagliato temporaneamente la migliore prestazione mondiale del salto in lungo T42 a 4,60 metri. Merito anche della sua protesi, prodigio della sperimentazione tecnologica dei laboratori del Centro Protesi INAIL di Vigorso di Budrio: un binomio che dura fin da quando Martina iniziò ad affacciarsi allo sport dopo l’incidente in motorino che nel novembre 2007 l’ha privata della sua gamba sinistra, amputata all’altezza del femore praticando una disarticolazione del ginocchio che le consente di indossare una protesi sportiva. Caironi, 27 anni, nata ad Alzano Lombardo (Bergamo), punta ora agli Europei di Grosseto e poi ai Giochi di Rio.

Nessuna svendita

di Anna Monterubbianesi


Arte_ModernaItalia Nostra contro la proposta di legge di allungare da 50 a 70 anni del periodo della data di esecuzione di un’opera d’arte ritenuto necessario per concedere l’autorizzazione all’esportazione da parte delle Soprintendenze. Il servizio di Pietro Briganò. Italia Nostra leva la propria voce contro la proposta di Emendamento che aprirebbe le porte all’esportazione delle opere d’arte e alla svendita del patrimonio culturale italiano del Novecento. Il danno alla trama storico-culturale dell’identità italiana e al patrimonio d’arte diffuso sarebbe irreversibile sostiene l’associazione. L’emendamento prevede l’allungamento da 50 a 70 anni del periodo della data di esecuzione dell’opera ritenuto necessario per il suo assoggettamento all’autorizzazione all’esportazione da parte delle Soprintendenze e l’introduzione di una soglia di valore autocertificata. Le modifiche, se approvate, consentirebbero senza alcun controllo dell‘Ufficio Esportazione delle Soprintendenze, la fuoriuscita dall’Italia di un numero incalcolabile di beni culturali di grande pregio.

In manette

di Anna Monterubbianesi


CarcereSono oltre cento le persone arrestate negli ultimi giorni dalle autorità dell’Egitto per le proteste anti-regime. Tra queste anche la giornalista che aveva intervistato la famiglia presso la quale erano stati trovati documenti intestati a Giulio Regeni e il direttore della Commissione egiziana per i diritti e le libertà.

 

Un giro di vite che è iniziato giovedì 21 aprile ed è culminato nella giornata di ieri, durante la quale si è svolta una manifestazione contro la cessione dell’Egitto all’Arabia Saudita di due isole, Tiran e Sanafir, nel golfo di Aqaba. Decine gli attivisti finiti in manette con l’accusa di aver incitato alla protesta, giornalisti (tra cui anche quattro fermati di nazionalità francese) e altre personalità di rilievo politico, come il direttore del consiglio di amministrazione della Commissione egiziana per i diritti e le libertà. La ong aveva documentato le sparizioni forzate in Egitto negli ultimi otto mesi, indicando le responsabilità di alcuni apparati statali.
Un reporter della Bbc è stato preso a pugni durante la protesta del 25 aprile, che ha visto la polizia usare gas lacrimogeni contro i manifestanti. Nel mirino delle autorità ci sarebbe anche l’agenzia di stampa Reuters, dopo la pubblicazione di un articolo sulla morte di Giulio Regeni, giudicato “infondato” e per il quale il Ministero dell’Interno “si riserva il diritto di intraprendere azioni legali”.

Qua la mano

di Anna Monterubbianesi


donne lavoro --Un corso per stare insieme e far crescere l’auto-imprenditorialità e l’autostima attraverso le attività artigianali. È il progetto Donna della Fondazione San Vito onlus di Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, che ha coinvolto 22 donne italiane e tunisine.

Fare crescere l’auto-imprenditorialità e l’autostima delle donne italiane e musulmane attraverso le attività artigianali. Su questi valori si è basato il progetto “Donna” promosso presso la Fondazione San Vito Onlus a Mazara del Vallo che ha coinvolto ventidue donne italiane e tunisine, tutte mamme dei ragazzi che frequentano il centro “Voci del Mediterraneo”. Il motivo dello stare insieme è stato un corso di ricamo, avviato grazie alla disponibilità di Giovanna Braggio, una volontaria che ha messo a disposizione il proprio know-how alle donne che, una volta a settimana, frequentano il centro “Voci del Mediterraneo”.

Posta indesiderata

di Anna Monterubbianesi


affido-minoriPioggia di mail per i senatori della Commissione Giustizia che sta lavorando alla riforma della giustizia minorile. L’invito è di ripensare il testo che se passasse così com’è sopprimerebbe i tribunali minorili causando la cancellazione dell’effettiva tutela dei diritti ed interessi prevalenti dei bambini.

 

La riforma della giustizia minorile contenuta nel disegno di legge A.C. 2953-A delega il Governo ad effettuare un’ampia riforma del processo civile, in un’ottica di specializzazione e semplificazione dell’offerta di giustizia. E’ partita una campagna con l’obiettivo di inondare la posta elettronica degli “addetti ai lavori” per chiedere un ripensamento al testo che causerebbe la soppressione dei tribunali minorili causando la cancellazione dell’effettiva tutela dei diritti ed interessi prevalenti dei minori di età. La riforma della giustizia del ministro Orlando, che ha appena concluso il suo iter alla Camera ed ora è al Senato, abolisce di fatto il Tribunale per i minorenni sostituendolo con sezioni specializzate nei tribunali ordinari. Secondo associazioni, avvocati e operatori, in questo modo si gettano via anni di esperienza e un sistema che, pur non perfetto, gli altri Paesi europei ci invidiano. Ed è per questo che è nata una campagna di pressione sui senatori.

Mai più

di Anna Monterubbianesi


A radioactive sign hangs on barbed wire outside a café in Pripyat.Trent’anni fa lo scoppio del reattore n. 4 della Centrale Nucleare di Chernobyl, a 100 km a nord di Kiev, provocò il più grave incidente nucleare mai avvenuto in ambito civile. Il servizio di Giordano Sottosanti. Era il 26 aprile 1986 quando Chernobyl fu teatro del più grave incidente verificatosi in una centrale nucleare, generando radiazioni 200 volte superiori a quelle delle bombe atomiche sganciate su Hiroshima e Nagasaki. Centinaia di migliaia di persone furono evacuate. Diversi Paesi europei, Italia compresa, vennero raggiunti da livelli di radiazione superiori alla soglia di allerta. Tutt’oggi nel raggio di 30 chilometri è vietato vivere, allevare animali o coltivare campi. Le vittime accertate furono 66, ma L’Onu ne conta altre 4000 postume per tumori e leucemie, secondo Greenpeace sono addirittura 6 milioni su scala mondiale. Questo non ha impedito al cinismo di alcune agenzie turistiche di trasformare il luogo del disastro in un luna park degli orrori, offrendo costose visite guidate. Chernobyl, 30 anni dopo, ci ricorda quanto sia importante investire sulle energie rinnovabili e che una centrale nucleare tradizionale non è mai del tutto sicura.

 

Verso Roma

di Redazione GRS


Si è tenuta questa mattina la presentazione della 37esima Discesa internazionale del Tevere, che prenderà il via da Città di Castello domani, per raggiungere la Capitale il 1 maggio, in canoa, in bici o a piedi. Gian Piero Russo, coordinatore Acquaviva Uisp, tra gli organizzatori dell’evento. (sonoro)

 

La Discesa internazionale del Tevere, è a tutti gli effetti una delle più importanti manifestazioni nel calendario europeo del turismo sportivo/fluviale, seconda soltanto alla mitica discesa del Danubio. “Non si tratta soltanto di un evento sportivo ma di una comunità itinerante, carovana cosmopolita e variegata che il fiume accoglie come grembo materno – ricorda il presidente della DIT Roberto Crosti – Una gioiosa festa dello sport coniugata al gerundio: pagaiando, pedalando e camminando sul fiume e sulle rive. La complessa e rodata organizzazione coinvolge più associazioni del territorio coordinate dalla storica asd Discesa Internazionale del Tevere. Si tratta in sostanza di un campeggio itinerante lungo il fiume per canoisti, ciclisti, camminatori e accompagnatori , nello spirito antico dell'”en plain air”. La notte si dorme in tenda o in camper o più comodamente con il sacco a pelo in strutture messe a disposizione dai comuni rivieraschi umbri e laziali che si incontrano lungo il Tevere. Ovviamente chi vuole può optare per le tante strutture ricettive del territorio”. “La discesa internazionale del Tevere da 36 anni promuove un’idea del fiume come elemento identitario del territorio da recuperare al patrimonio consapevole delle comunità riparie – ha detto Gianni Russo coordinatore nazionale acquaviva Uisp – Iniziative come queste servono ad accrescere sensibilità ed attenzione alla tutela degli ambienti fluviali e ripari. Il fiume è la spina dorsale del territorio e l’infrastruttura verde per eccellenza, le esperienze associative affiliate alla UISP Acquaviva propongono una nuova vision del territorio attraverso le sue prospettive fluviali”. Idee, proposte e valori che la Discesa del Tevere promuove: recuperare le antiche percorrenze del fiume e delle rive attraverso canoa, trekking, ciclo-escursionismo; conoscere e valorizzazione gli ambienti fluviali e vallivi del Tevere, nei suoi tratti di pregio naturalistico e rurale come nelle aree urbane perifluviali; promuovere il Parco interregionale del Tevere; avviare percorsi partecipati verso la gestione sostenibile del fiume e del territorio; Contratti di fiume