Notizie

Avanti, con prudenza

di Pietro Briganò


Cooperative sociali, una su quattro chiede finanziamenti in banca per investire, ma un terzo di loro non prevedono di investire nei prossimi mesi. Sono alcuni dei risultati dell’Osservatorio finanza e terzo settore di Ubi Banca.

Altro che buona scuola

di Pietro Briganò


Secondo l’Associazione Genitori Toscana con il nuovo disegno di legge il governo mette da parte i genitori. Il servizio è di Anna Monterubbianesi. In Italia i genitori eletti negli organi collegiali come rappresentanti di classe o di istituto sono quasi un milione e 400 mila. Volontari e cittadini attivi che si impegnano per portare il loro contributo fattivo alla scuola. Eppure, come denuncia l’AGE Toscana, il nuovo ddl sembra relegare il loro ruolo a semplici procacciatori di fondi, togliendogli spazi di ascolto, azione e decisione. Già l’analisi del rapporto su la Buona scuola del settembre scorso parlava chiaro: spariscono i rappresentanti di classe a favore di dirigenti manager. Errore strategico che potrebbe far venire meno un importante contraddittorio democratico. L’associazione promuove sul suo sito (www.agetoscana.it)  una petizione diretta al governo ed invita i genitori ad esprimersi sulla scuola che vorrebbero. Tra i punti caldi: presenza di genitori e studenti nei Consigli di classe; pari rappresentanza tra personale della scuola e genitori negli organi collegiali.

Incidenti stradali: la strage infinita

di Admin GRS


 

incidentiLa cronaca di questi giorni  riporta inevitabilmente alla ribalta  tragedie  stradali,  in cui vittime innocenti hanno perso la vita. E intanto,  martedì 24 marzo, alle ore 17,00, ci sarà in tutta Italia una mobilitazione dei familiari delle vittime: un sit-in per chiedere che venga introdotto il reato di omicidio stradale. A Roma sarà davanti al Quirinale, nelle altre città davanti alle prefetture o ai municipi.

Sono  ancora forti l’orrore e il dolore che hanno suscitato la notizia e le immagini legate al tragico incidente, non certo ultimo, purtroppo, che ha strappato alla vita un ragazzo di appena 15 anni, mentre si stava recando ad una partita di calcio, accompagnato in auto dalla madre, che riversa, invece, in gravi condizioni di vita in ospedale. Tutto è accaduto, sicuramente,  a causa di una mancata precedenza, che ha visto coinvolte altre automobili senza gravi conseguenze per i passeggeri, mentre non c’è stato nulla da fare per il ragazzo, spirato prima ancora di giungere in ospedale.  Dure le parole del padre: “Voglio morire anch’io!”.

Ecco, partiamo da questa terribile affermazione, seppure dettata da tanto dolore, che purtroppo è comprensibile in ciascun essere umano, dopo la perdita di una o più persone care, a seguito di incidenti stradali mortali: non c’è altro pensiero che desiderare la fine da parte di chi, purtroppo, rimane con quel vuoto immenso che la vita perduta lascia alla  spietatezza della morte. Ma cosa fare? chi può intervenire per bloccare questa  strage infinita di vittime innocenti?

Molte le associazioni nate per contrastare con tutti i mezzi  questa escalation di incidenti, dovuti, il più delle volte, allo stato fisico e psichico critico di chi sta alla guida, che  da anni si battono per restituire giustizia e dignità alle famiglie delle vittime di incidenti stradali, ed il cui contributo è stato determinante nel formulare la proposta di legge ora in discussione in Parlamento.  Fino ad oggi, infatti,  i pirati della strada, coloro che sono alla guida di un’auto,  o chi causa colposamente gravi danni fisici ad altri soggetti, non fanno neanche un giorno di carcere e continuano a guidare liberamente. Per questo è stato organizzato un sit-in in tutta Italia, davanti alle prefetture o i municipi, e a Roma davanti al Quirinale, per sollecitare l’introduzione del reato di omicidio stradale.

Ma che cos’è il reato di omicidio stradale? Solo recentemente si è cominciato  a parlare di omicidio stradale, precisamente dal 2011, definendolo, talvolta,  “ergastolo della patente” perché si è proposto di vietare per sempre, a chi ha causato gli incidenti più gravi, sotto l’effetto di alcool e di droghe,  di mettersi di nuovo al volante.

Ad inizio 2014 fu il vice ministro Nencini a proporre di inserire nel nuovo Codice della Strada il reato di omicidio stradale. Si tratta, in sostanza, di un’aggravante, che trasforma il reato eventualmente commesso, da colposo a doloso: se chi guida a folle velocità, o sotto l’effetto di alcool o sostanze stupefacenti, causa la morte di una o più persone, è punibile con la reclusione da 8 a 18 anni, oltre che con il sequestro della patente a tempo indeterminato.

“Molti di coloro che si mettono alla guida sotto effetto di alcool o droga e sono responsabili di un omicidio sulla strada, tra sconti di pena e patteggiamenti di varia natura, non fanno un giorno di galera”, le parole di Nencini. “E la media è 2 anni e mezzo di carcere. Per questi motivi e per una questione di giustizia, bisogna che si approvi il prima possibile il reato di omicidio stradale. La legge delega è già stata approvata dalla Camera e anche al Senato siamo a buon punto nell’iter di approvazione”, ha concluso il vice ministro ai Trasporti.

E qui, chi non ricorda le parole del premier Renzi, lo scorso dicembre, quando fece pubblicamente  una promessa, ribadita in un video messaggio inviato alla famiglia di Lorenzo Guarnieri, ragazzo ucciso in strada a Firenze da un’auto pirata.” Il 2015 sarà l’anno in cui noi interverremo» sull’omicidio stradale, «aspetteremo che sia il Parlamento a legiferare, visto che la discussione è in fase avanzata, ma se non lo farà il Parlamento, lo faremo noi. Il tempo dell’impunità è finito».  L’omicidio stradale e l’ergastolo della patente, secondo le intenzioni del premier, diventeranno legge nel 2015. “Il tempo dell’impunità è finito –  assicura il Premier – il 2015 sarà l’anno della svolta definitiva. L’omicidio stradale e l’ergastolo della patente sono due provvedimenti che il Parlamento sta esaminando. Bisognerà dare una risposta. Aspetteremo che siano le Camere a intervenire, perché credo sia giusto che possano legiferare, visto che sono in stato di avanzata discussione su questi temi. Se non lo faranno, provvederemo noi. Nel 2015 – ha garantito Renzi – le cose avranno finalmente compimento dal punto di vista normativo”.

Ma il tempo per i famigliari delle vittime non passa mai e ormai, dopo l’ennesimo rinvio,  delusi,  non si fermeranno, e continueranno a far sentire la propria protesta con tutto il dolore che hanno, fino a che non riusciranno a porre fine a questa inarrestabile ondata di strage infinita, con la certezza della pena per i colpevoli di tante tragedie, ma, soprattutto,  per quel non scritto diritto di giustizia per i loro cari.

 

Altro che siesta

di Pietro Briganò


Il Messico è la nazione al mondo con più abitanti obesi. Per contrastare il primato il governo ha installato nelle metropolitane macchine dotate di sensore di movimento che dispensano un biglietto gratis a chiunque faccia un po’ di esercizio fisico

Gli altri “Charlie Hebdo”

di Pietro Briganò


A più di tre mesi dall’assalto terroristico al giornale satirico francese, il mensile “Africa” dedica un articolo ai disegnatori del continente nero. Fumettisti oggi sempre più impegnati nel denunciare i soprusi, combattere il fanatismo e raccontare la verità.

Rubinetti chiusi

di Pietro Briganò


750 milioni di persone nel mondo non hanno accesso all’acqua potabile e oltre due miliardi non possono contare su servizi igienico-sanitari. Il servizio di Fabio Piccolino.

Si è celebrata ieri in tutto il mondo la Giornata mondiale dell’acqua, ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite per sensibilizzare sulla sua importanza come bene comune vitale per l’umanità e per il pianeta.
750 milioni di persone nel mondo non hanno accesso all’acqua potabile e oltre due miliardi non possono contare su servizi igienico-sanitari, concentrate per lo più in Africa sub-sahariana, Cina, India, e in molte zone di guerra.
L’occidente da parte sua, ne consuma più di quanto immaginiamo: un recente studio infatti ha dimostrato che molta acqua viene utilizzata per produrre cibi: fino a quindicimila litri per un chilo di carne.
Il futuro non è roseo:  entro il 2050 la domanda diacqua nel mondo aumenterà del 55%.

Arrivi record

di Pietro Briganò


È un fiume in piena difficile da arrestare quello dei rifugiati diretti in Europa. Secondo l’Eurostat in Italia nel 2014 i richiedenti asilo sono aumentati del 143% rispetto al 2013. La proposta del Viminale a Bruxelles è di finanziare i paesi del nord Africa per coinvolgerli nell’attività di sorveglianza in mare, ricerca e salvataggio.

Reis, ci siamo?

di Pietro Briganò


Il Reddito di inclusione sociale come ricetta per combattere l’indigenza. L’incontro tra il governo e l’Alleanza contro la povertà ha accelerato lo studio di questo strumento fortemente voluto da oltre trenta associazioni e organizzazioni di terzo settore.

#neancheunavirgola

di Pietro Briganò


È il social-slogan per accelerare le tempistiche di approvazione del disegno di legge sugli ecoreati alla Camera, licenziato dal Senato il 3 marzo scorso. Ai nostri microfoni Stefano Ciafani, vicepresidente di Legambiente. (sonoro)

Ebola, l’emergenza non è finita

di Fabio Piccolino


ebolaSecondo gli ultimi dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’epidemia di Ebola, che nei mesi scorsi  ha causato oltre diecimila vittime tra Guinea, Liberia e Sierra Leone, non è ancora conclusa.
L’Oms riferisce che attualmente il contagio è confinato in un corridoio geografico piuttosto ristretto, ma c’è ancora il rischio di nuovi focolai.
La Liberia non è ancora ufficialmente fuori dal contagio, poiché è necessario che siano passati 42 giorni dall’ultimo caso; dopo 20 giorni senza nessun nuovo ammalato, qualche giorno fa c’è stato un nuovo caso a Monrovia.
In Guinea ci sono stati 95 nuovi contagi, in Sierra Leone 55.
Intanto la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità è nella bufera: alcuni documenti infatti dimostrerebbero che l’Oms ha rinviato per due mesi l’annuncio dell’epidemia di Ebola nell’Africa occidentale temendo di danneggiare le economie dei Paesi coinvolti.