Notizie

Bioblitz

di Redazione GRS


Domani, alle porte di Roma, un’iniziativa per scoprire la biodiversità promossa da ricercatori, studenti e naturalisti. Il servizio di Pietro Briganò. “Si tratta di un vero e proprio “blitz” quello che si terrà domani nella Riserva Naturale Nazzano, Tevere-Farfa alle porte di Roma nell’ambito del progetto Citizen Science Monitoring finanziato con lo strumento del Life. Sarà rapido, intenso e portatore sano di conoscenza. Uno di quei momenti in cui, in uno dei luoghi più ricchi di biodiversità del Lazio, sarà possibile sentirsi “scienziati” per un giorno. Dalla mattina alle sette fino alle 23 la Riserva diventa infatti la protagonista di un Bioblitz, ovvero di un modo informale e divertente di scoprire la biodiversità, e realizzare insieme a ricercatori, studenti e naturalisti, un elenco delle diverse specie animali e vegetali (piante, animali, funghi, licheni) che popolano una determinata area. Tutti possono partecipare in modo attivo e gratuito al Bioblitz. L’unico requisito è la passione per l’aria aperta e l’amore per la natura.”

Pazza idea

di Redazione GRS


Fa discutere tra le associazioni l’invito del ministro dell’Interno Angelino Alfano secondo cui i migranti richiedenti asilo e ospitati nei centri di accoglienza italiani dovrebbero lavorare gratis. “Invece di farli stare lì a non far nulla – ha aggiunto il numero uno del Viminale – i Comuni dovrebbero impiegarli ma senza retribuzione”.

Il calcio multietnico vince nel nome dell’inclusione

di Elena Fiorani


koaLa fine dei campionati delle categorie minori porta grandi soddisfazioni per il calcio multiculturale e all’insegna dell’integrazione. Partiamo da Napoli: dopo una stagione di vittorie, la AfroNapoli United, squadra di calcio multietnica nata nel 2009 da un’iniziativa di Antonio Gargiulo, oggi presidente del team, ha conquistato il campionato e la promozione in Prima categoria battendo il Cardito in un 3 a 0 sul campo di Marcianise. Un risultato che, racconta Gargiulo, valica lo sport: “Per i ragazzi che con AfroNapoli United hanno trovato il modo di essere e sentirsi cittadini napoletani, ragazzi come tanti altri della loro età, la vittoria è solo il punto di partenza per vincere anche la battaglia contro il razzismo e le discriminazioni. E poi che una compagine multietnica abbia queste capacità di unione e potenza dimostra, in pratica e anche in altri ambiti, che le differenze e le diversità sono un punto di forza”.

Raggiungiamo poi la Calabria e la Koa Bosco, squadra di calcio degli immigrati che lavorano nella piana di Gioia Tauro, che ha vinto il campionato di Terza categoria e a far festa con loro è arrivato anche il presidente del Senato Piero Grasso. La finale dei playoff disputata a Maropati, un piccolo paese della provincia di Reggio Calabria, si è trasformata in un evento da copertina e alla fine i calciatori sono tornati da trionfatori nella tendopoli in cui vivono, tra Rosarno e San Ferdinando. È lì che don Roberto Meduri, il parroco della zona, dal 2013 va a invitare i ragazzi, quasi tutti africani, a indossare un paio di scarpette alla fine della giornata di lavoro nei campi. Un ritaglio di tempo per scaricare la tensione, divertirsi, socializzare. E magari dimenticare per un po’ che si trovano lontano dalla famiglia e che non vivono in una casa ma in una tenda blu della Protezione civile. L’anno scorso la Koa Bosco si è iscritta ai campionati dilettantistici della Figc. Sui campi da gioco si sono verificati anche episodi di razzismo, uno dei quali è sfociato in una rissa. Ma domenica scorsa le amarezze sono state lasciate alle spalle quando è arrivato il triplice fischio dell’arbitro a decretare che la squadra più forte di tutte era proprio quella che arrivava dalla tendopoli. “Gli ultimi – hanno commentato su Facebook i volontari che operano nell’insediamento – sono diventati i primi”.

Montagne virtuali

di Redazione GRS


Si chiama La Scalata ed è un docu-game per gli appassionati di alpinismo, ambientato negli splendidi scenari della Valtellina. Nel gioco vengono simulate le avventure dell’utente in tre scenari naturali. Per ogni tappa raggiunta, si vince un premio istantaneo e si può condividere con gli amici i successi sportivi.

Esame

di Redazione GRS


È il titolo del videoclip realizzato dagli allievi di FilmaP, il Centro di formazione e produzione cinematografica di Ponticelli nato con il sostegno della Fondazione Con il Sud. Il brano del rapper partenopeo Dope One è girato in una scuola di Scampia.

Giocarsi il Settebello

di Redazione GRS


Programmare e governare il superamento dei campi rom a Roma, come già accade in altre città. È quanto emerso nelle conclusioni del secondo rapporto dell’associazione 21 luglio, Centri di raccolta spa. Il servizio di Anna Ventrella.

La legalità unisce

di Redazione GRS


Dai beni confiscati alla camorra è nata una “rete di economia sociale” che persegue l’interesse generale della comunità, la promozione umana e del territorio, e l’integrazione sociale. Se ne parlerà domani a Udine nella sala della Comunità Nove, all’interno dell’evento “Nuova Cooperazione Organizzata” curato dal coordinamento provinciale di Libera. Appuntamento alle ore 18:30.

Sotto lo stesso tetto

di Redazione GRS


Si chiama Casarcobaleno ed è il progetto che a Torino raggruppa quattordici realtà del sociale. Nella struttura appena inaugurata in via Berbardino Lanino sono già attivi gruppi di auto aiuto e uno sportello d’ascolto per donne sole, migranti e persone in difficoltà.

Solo macerie

di Redazione GRS


A due settimane dal terribile terremoto che ha sconvolto il Nepal sono ancora diversi i villaggi isolati e migliaia le persone senza casa. Come racconta da Kathmandu Andès Weisz di Medici senza Frontiere.

Stop ai bambini soldato nella Repubblica Centrafricana

di Fabio Piccolino


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I capi di otto gruppi armati della Repubblica Centrafricana si sono impegnati a liberare migliaia di bambini soldato e  garantire il ritorno a casa dei ragazzi già impiegati in operazioni militari.
Ad annunciarlo è l’Unicef, che stima i minori tra i 6.000 e i 10.000: oltre a quelli impegnati nei combattimenti, costretti ad uccidere e a rischiare la vita, ci sono anche quelli utilizzati per fini sessuali, quelli messi a lavorare nelle cucine, o come  messaggeri.
La vicenda dei bambini-soldato è uno degli aspetti più critici della guerra in Centrafrica, in uno scontro che va avanti da quasi due anni tra le milizie cristiane e quelle musulmane. Secondo UNHCR, i rifugiati nei paesi vicini sono 460 mila, mentre le persone che necessitano di aiuti umanitari sono quasi tre milioni.
La liberazione di questi minori rappresenta una conquista importante, ma sarà fondamentale il loro reinserimento nella società: è necessario che ci siano  famiglie pronte ad accoglierli, un aiuto psicologico e pedagogico e la possibilità di avere mezzi di sostentamento per sopravvivere.