Povertà permanente. La crisi in Italia colpisce tutti, non solo gli stranieri in difficoltà. E così Emergency ha cominciato ad aiutare, con progetti mirati, i tanti italiani in grave stato di indigenza. Come ci racconta Paolo Busoni della ong.
Notizie
Emergenza continua
17 Giugno 2014Emergenza continua. Non si fermano gli sbarchi di migranti nel nostro Pese. Il Forum nazionale del terzo settore si appella all’Europa affinché faccia la sua parte, e non lasci sola l’Italia. Perché sono migliaia le persone, uomini donne e bambini, che cercano di arrivare nel nostro Paese e si trovano ad affrontare situazioni umanamente inaccettabili.
Migranti: non è solo una questione dell’Ue
16 Giugno 2014Il punto di vista del Forum Nazionale del Terzo Settore: “Continuiamo ad assistere indignati alle ennesime tragedie che si consumano nei nostri mari. Vediamo davanti ai nostri occhi migliaia di persone, uomini donne e bambini, che cercano di arrivare nel nostro Paese e trovarsi ad affrontare, poi, situazioni umanamente inaccettabili. Accade da anni e ogni volta ci auguriamo che sia l’ultima.
Ci appelliamo all’Europa perché faccia la sua parte, e non ci lasci soli. Allo stesso tempo chiediamo che anche il nostro Paese metta in campo un piano nazionale per l’accoglienza, che non abbandoni i comuni interessati, le strutture locali, le associazioni e i loro volontari, i singoli cittadini che danno prima assistenza agli immigrati. Chiediamo sostegno per tutte quelle cooperative sociali che si impegnano anche per realizzare attività di orientamento, accompagnamento e di primo inserimento. L’Europa e tutti i comuni italiani devono essere coinvolti in una politica di solidarietà e di accoglienza, che vada dall’utilizzo delle caserme dismesse su tutto il territorio italiano, a misure compensative per i comuni maggiormente coinvolti. Chiediamo responsabilità e facciamo nostro l’appello del Ministro Mogherini affinché “Nessuno si volti dall’altra parte”.”
Prove di cambiamento
16 Giugno 2014Prove di cambiamento. La Regione Lazio al lavoro per una nuova legge sullo sport con cui sostituire quella attualmente in vigore, che risale al 2002. Per elaborare il nuovo testo la giunta regionale coinvolgerà le associazioni e i diversi soggetti che lavorano ogni giorno in queste realtà.
Lavorare mi piace(rebbe)
16 Giugno 2014Lavorare mi piace(rebbe). Aspettative, paure e speranze sul futuro nel documentario girato dagli studenti dell’istituto Antonio Meucci di Carpi. Il servizio di Pietro Briganò: “C’è posto per me? Lavorare mi piace(rebbe)”. Il condizionale è d’obbligo, e la domanda pure, perché sono soprattutto disincanto, preoccupazione e sconforto i sentimenti prevalenti. Quelli con cui alcuni maturandi guardano al loro futuro dopo la scuola. La frase è il titolo di un documentario girato dagli studenti della classe terza H dell’istituto superiore Antonio Meucci di Carpi, con la regia dell’insegnante Alessandra Gasparini. Il film rientra nel percorso didattico “Concittadini”, promosso dalla Regione Emilia Romagna, e ha coinvolto circa 200 studenti su un progetto di memoria collettiva del lavoro, in modo da permettere ai ragazzi di acquisire consapevolezza della realtà attuale e della crisi economica che stiamo attraversando.“
Voto di speranza
16 Giugno 2014Voto di speranza. Juan Manuel Santos è stato rieletto presidente della Colombia. E per la prima volta dopo cinquant’anni, la pace tra il governo e i guerriglieri del Farc sembra possibile. I negoziati infatti sono stati voluti fortemente dal presidente Santos e la sua rielezione ne accentua il valore. Tra il 1958 al 2012, il conflitto ha causato quasi duecentoventimila morti e più di cinque milioni di rifugiati.
L’importanza dei nonni
16 Giugno 2014L’importanza dei nonni. La ricchezza familiare delle famiglie anziane è cresciuta del 117,8% negli ultimi vent’anni e le pensioni costituiscono solo il 64,3% del loro reddito familiare. Secondo il Censis, oltre nove milioni si prendono cura dei nipoti e la maggiorparte contribuisce al sostegno dei figli.
In riserva
16 Giugno 2014In riserva. Donazioni di sangue in calo. Nei primi cinque mesi del 2014 si è registrato una diminuzione pari a 1.500 donazioni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. “Sono dati che ci preoccupano”, spiega Dario Bresciani, presidente dell’Avis provinciale di Bologna. Che lancia un appello alle donne, che rappresentano meno del 30% dei donatori, e soprattutto ai giovani.
Sguardo al futuro
16 Giugno 2014Sguardo al futuro. Sarà una donna a guidare una delle più grandi associazioni culturali del nostro Paese. Francesca Chiavacci è stata eletta presidente dell’Arci. Ascoltiamola ai nostri microfoni.
Anche i calciatori del Brasile sfruttati
13 Giugno 2014Il Mondiale di calcio del Brasile è iniziato. La partita di apertura si è svolta e, in un modo o nell’altro, la squadra di casa ha vinto, ma sono ancora molti i punti oscuri e i motivi di preoccupazione legati alla manifestazione. Non bastasse l’ormai infinita ondata di protesta dei movimenti sociali in Brasile contro il modo in cui è stato organizzato il Mondiale, esce sempre più alla luce del giorno la precarietà dei lavoratori del pallone nel paese penta campione del mondo. Si è saputo in questi giorni che molti calciatori semplicemente non vengono pagati dalle loro società, nonostante negli 80 club più importanti siano sottoposti a calendari sportivi massacranti. Oltre 500 calciatori, invece, che giocano nei club meno rappresentativi, rimangono fermi quasi tutto l’anno. Dinanzi a tanta disuguaglianza, ci si arriva a chiedere: c’è buon senso nel calcio brasiliano?
La risposta è sì, e si chiama proprio Bom Senso Futebol Clube. È un gruppo creato nel settembre 2013 per occuparsi dei diritti dei calciatori, nonché dei tifosi e dello sport in genere. Come più di trent’anni fa, quando la Democrazia Corinthiana di Sòcrates, Wladimir e Walter Casagrande disturbo la pace sia dei dirigenti dei club che della stampa sportiva conservatrice, in Brasile, il Bom Senso non fa che ricevere critiche da tutte le parti, nonostante l’impegno profuso. Per esempio, è bastato che io calciatori provassero a protestare contro l’aggressività delle tifoseria e contro tutti gli altri problemi stando fermi in campo per 30 secondi, l’anno scorso, per scatenare un putiferio.
Stanchi di non essere ascoltati dai dirigenti, i ragazzi del Bom Senso – ormai una realtà a cui hanno aderito 1200 atleti – hanno firmato una proposta di legge per la responsabilità fiscale delle società calcistiche, e un paio di altre misure per riportare fair play e trasparenza nel calcio brasiliano. Per rafforzare il loro impegno, la settimana scorsa un gruppo di 12 atleti del BSFC sono andati a Brasilia per parlare con la presidentessa Dilma Roussef, tentando di sensibilizzarla riguardo la loro precarietà, dovuta alla cattiva gestione del calcio brasiliano.