Aveva 24 anni e si chiamava Ahmed Ado Anshur. È il nono giornalista ucciso di Radio Shabelle, l’emittente somala rimasta l’unica voce libera in un Paese in ginocchio. Reo di aver criticato sia le milizie integraliste di Al Shabaab che la corruzione del governo transitorio.
Notizie
Il welfare, prima di tutto
25 Maggio 2012Una lettera indirizzata al premier Monti e firmata dalle numerose associazioni della rete “Cresce il welfare, cresce l’Italia” sarà presentata e discussa domani a Firenze nell’ambito di Terra Futura. Uno sprone al governo affinché metta al centro della propria azione l’equità, la giustizia e lo stato sociale.
“Giù le mani dal 5×1000”
25 Maggio 2012“Io non ho paura”
25 Maggio 2012Dietro questo striscione, domani a Brindisi, migliaia di studenti insieme alle associazioni, ai sindacati e alla società civile, sfileranno in memoria di Melissa, la ragazza uccisa dall’attentato di una settimana fa all’istituto Morvillo-Falcone. “Perché – dicono i ragazzi – non accada più e per non dimenticare”.
“Vivicittà-Porte aperte”
24 Maggio 2012Scatti familiari
24 Maggio 2012Nel braccio della morte
24 Maggio 2012Restrizioni alla libertà d’espressione in almeno 91 paesi; maltrattamenti e torture in almeno 101. E ancora: condanne a morte eseguite in 21 paesi e almeno 18.750 prigionieri condannati alla pena di morte. Sono questi i principali dati contenuti nel Rapporto annuale 2012 di Amnesty international presentato oggi.
“Lavoro, sostenibilità ed equità”
24 Maggio 2012Un po’ di ossigeno
24 Maggio 2012Guerini, presidente di Federsolidarietà-Confcooperative commenta positivamente la presentazione, da parte del governo, dei decreti sullo sblocco dei crediti delle imprese fornitrici della pubblica amministrazione. E dice: “Arrivano in una fase di drammaticità. È una questione di legalità e di civiltà per l’Italia”.
La doppia faccia della legalità
24 Maggio 2012Ieri Palermo è stata invasa da migliaia di giovani per ricordare il ventennale della morte di Falcone, sua moglie e tre agenti della scorta. A Napoli, invece, uno dei più riusciti percorsi di legalità, rischia di fermarsi per sempre: è la Nuova Cucina Organizzata, strozzata dalla burocrazia istituzionale. Lo sfogo di Beppe Pagano, presidente della cooperativa sociale Agropoli: “in realtà noi abbiamo degli utili come ristorante, non parliamo per una questione di soldi. Siamo stufi e non ce la facciamo più, qui il problema non ce lo crea la camorra. Ce lo crea le istituzioni, qui ad atti indimidatori le istituzioni rispondono con atti burocratici e fanno chiudere le organizzazioni”.