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Sport e inclusione: il protocollo d’intesa Fise – SOS Villaggi dei Bambini

di Redazione GRS


Sport per crescere. La Federazione Italiana Sport Equestri (FISE) e SOS Villaggi dei Bambini hanno firmato un protocollo d’intesa per assicurare a bambini e bambine il pieno sviluppo delle loro potenzialità, attraverso una crescita sana all’insegna dell’inclusione sociale e dello sport. L’impegno è rivolto a favore di minori che hanno perso le cure familiari o sono a rischio di perderle.

Al tempo stesso SOS Villaggi dei Bambini, in qualità di social partner della FISE, potrà veicolare il proprio messaggio di impegno a favore dei bambini e dei ragazzi, sensibilizzando il pubblico nel corso degli eventi sportivi e dei momenti patrocinati dalla Federazione.

Lo sport e il suo essenziale ruolo di lotta alle dinamiche di esclusione è la vera forza motrice della partnership, che si propone di raggiungere un pubblico più vasto possibile. Andare a cavallo porta con sé una quantità di sensazioni benefiche: produce senso di indipendenza, stimola l’attenzione e la volontà, rafforza il senso di sé, induce sentimenti di rispetto e di collaborazione con il cavallo stesso. Per questo gli sport equestri sono importanti per la crescita dei bambini e dei ragazzi, specie per coloro che per motivi diversi si trovano a vivere lontano dalla famiglia di origine, seppure temporaneamente. Tra le diverse azioni, il protocollo d’intesa prevede l’organizzazione di iniziative congiunte online e offline a livello locale e nazionale, nonché attività di visibilità, sensibilizzazione e coinvolgimento di ragazzi e adulti in iniziative di sport e solidarietà. Tra queste azioni concrete ricordiamo la Giornata Europea contro le Molestie della quale le due realtà si sono fatte promotrici.

“La partnership che oggi la Federazione Italiana Sport Equestri stipula con SOS Villaggi dei Bambini – ha detto Marco Di Paola, Presidente della FISE – racchiude in sé i più grandi valori che lo sport è in grado di veicolare. Il mondo dello sport ha, infatti, una grande responsabilità nei confronti della società. Riuscire a garantire, attraverso gli sport equestri, integrazione e inclusione sociale di giovani che non possono beneficiare di adeguate cure genitoriali è l’obiettivo che la nostra Federazione si propone di perseguire insieme a SOS Villaggi dei Bambini. Le attività degli sport equestri, poi, possono contare su un grande alleato: il cavallo che oltre a svolgere il ruolo di compagno di sport, anche in questo caso, riesce a interpretare alla perfezione quello di grande terapeuta al fianco dei giovani”.

“Grazie a questo protocollo – ha sottolineato Roberta Capella, Direttore SOS Villaggi dei Bambini – avremo modo di agire concretamente. Lo sport all’interno della Rete SOS Villaggi dei Bambini ha un ruolo fondamentale perché insegna ai bambini e ragazzi accolti nei Villaggi SOS a conoscere sé stessi, ad aiutare i compagni e rispettare gli avversari. È proprio grazie a questa firma che i diversi Programmi e Villaggi SOS potranno entrare in contatto con le sedi regionali FISE per offrire percorsi, come l’ippoterapia, ai bambini e ragazzi accolti in Italia e per collaborare a eventi con l’intento di promuovere la mission della nostra Rete”.

Forum Terzo Settore incontra i capo-delegazione degli eurodeputati italiani

di Redazione GRS


Europa sociale. Domani il Forum Terzo Settore incontrerà i capo-delegazione degli eurodeputati italiani per parlare del ruolo dell’Italia e del Terzo settore nello sviluppo dell’economia sociale in Europa, oltre che dell’effettivo livello di riconoscimento e sostegno che il settore riceve a fronte delle sfide di cui si fa carico. Ad annunciarlo è la portavoce Vanessa Pallucchi.

Ucraina, Peace-Mob dei Giovani per la pace: “Non possiamo mai rassegnarci alla guerra”

di Redazione GRS


Non abbassare la guardia. Questa mattina a Roma il Peace-Mob organizzato dai Giovani per la pace della Comunità di Sant’Egidio. “Al terzo mese di conflitto – spiegano – il rischio di abituarsi alle terribili scene di morte e distruzione che giungono dall’Ucraina e da altre zone di conflitto è forte e va contrastato. Non possiamo mai rassegnarci alla guerra”.

StreetsForKids: le famiglie di 13 Paesi europei chiedono eliminazione traffico intorno le scuole

di Redazione GRS


StreetsForKids. Proteggere le aree e le strade intorno a scuole e asili è la punta dell’iceberg delle azioni necessarie per la rigenerazione ambientale delle nostre città: è l’appello lanciato da genitori e i bambini di oltre 400 scuole in 13 Paesi europei e il sostegno di decine di associazioni sul territorio.

Con i disegni dei bambini che rappresentano la città che vorrebbero appesi sulle cancellate tutto intorno alle scuole, le centinaia di gioiose biciclettate di gruppo per raggiungere le scuole sfidando il traffico, le colazioni con cappucci e caffè offerti al centro delle strade, oltre a giochi e attività negli spazi intorno alle scuole liberati per un giorno dalle auto, non solo in corsa ma anche in sosta, l’iniziativa StreetsForKids, lanciata dalla campagna europea Clean Cities Campaign con il sostegno e la partecipazione di decine di associazioni sul territorio, ha mobilitato venerdì 6 maggio migliaia di famiglie in una giornata gioiosa e insolitamente divertente all’insegna dell’attivismo civico.

Migliaia di cittadini con una sola voce in Europa hanno chiesto di eliminare urgentemente il traffico intorno ai luoghi dove i bambini passano tante ore, ridando loro spazio, verde, sicurezza e aria pulita, il minimo che si può e deve garantire a una nuova generazione alla quale dedichiamo quotidianamente tante cure private ma che pubblicamente, è sotto gli occhi di tutti, viene schiacciata nelle nostre città in spazi non adatti all’infanzia, marciapiedi invasi dalle auto, dove il verde è sofferente e raro, l’aria mediamente di cattiva dove non pessima qualità, e nei quali una mobilità urbana quasi sempre prepotente e pericolosa ne riduce drasticamente il percorso di crescita verso l’autonomia.

Una giornata allegrissima. E in Italia? Nonostante la pioggia battente, a Milano i bambini della MassaMarmocchi hanno inforcato le loro bici creando onde di allegria che hanno invaso la città, a Genova ombrelli alla mano hanno salito i caruggi, a Roma le cargo bike di BiketoschoolRoma hanno tolto spazio al traffico inquinante, mentre a Cosenza, Catania e Lecce hanno dato spazio a giochi e caroselli le cui immagini risuoneranno potenti nel ricordo di chi vi ha partecipato e le ha incrociate. E allora? Perché non farlo tutti i giorni?

A seguito delle più recenti modifiche del Codice della Strada nel nostro Paese le strade scolastiche sono possibili e previste dal 2020 (D.L. 16 luglio 2020 n. 76) e attivabili con ordinanza del sindaco al fine di garantire “una particolare protezione dei pedoni e dell’ambiente”. Purtroppo però, a differenza di quanto accade in molti Paesi europei, in Italia le strade scolastiche sono per ora state attivate nelle città quasi esclusivamente in forma temporanea, ovvero come aree che vengono chiuse per il periodo di tempo necessario a facilitare l’arrivo a scuola dei bambini. Questa modalità di attivazione della strada scolastica continua, tuttavia, di fatto a dare la precedenza alla mobilità inquinante intorno alle scuole e, per il limitato orario in cui è la limitazione si spiega, è poco efficace perché riduce al minimo i grandi vantaggi che le strade scolastiche permanenti possono offrire. Le esperienze fatte in Europa in questi anni mostrano che la chiusura delle strade scolastiche al traffico dei non residenti è capace di ridurre gli inquinanti dell’aria fino del 23%, migliorando così in assoluto la qualità dell’aria che i bambini respirano non solo fuori da scuola, ma anche all’interno dell’edificio dove, naturalmente, si respira la stessa aria.

Le strade scolastiche rappresentano per i bambini, ma non solo per loro, spazio per i giochi e libertà di movimento, luoghi per sedersi e riposarsi, ripararsi dal sole, fare merenda, giocare e socializzare, in cui il commercio di prossimità prospera e si riannodano fili di amicizia e collaborazione in città che spesso lasciano, anche i bambini, troppo soli. Dare alle nostre città una nuova forma cominciando dai bambini si può fare. Serve un po’ di coraggio, senso di giustizia che ridia valore alla salute, e una visione che ponga davvero al centro lo spazio per le persone.

Caldo senza precedenti in India e Pakistan: temperature vicine ai 50 gradi

di Redazione GRS


 

 

Clima impazzito. L’ondata di caldo anomalo che sta interessando India e Pakistan mette in pericolo milioni di persone. Il servizio di Fabio Piccolino.

India e Pakistan sono alle prese da alcuni giorni con un’ondata di caldo senza precedenti, con temperature vicine ai 50 gradi. Una situazione molto pericolosa per la sopravvivenza delle persone, soprattutto a causa della combinazione tra le elevate temperature e il tasso di umidità. Un fenomeno drammatico anche per l’agricoltura e che sta causando un importante aumento del consumo di energia elettrica.

Secondo l’Organizzazione meteorologica mondiale, non è ancora possibile stabilire scientificamente una connessione diretta con il riscaldamento globale, ma si tratta di una situazione in linea con le conseguenze dei cambiamenti climatici.

Lazio Autism Friendly: il progetto dell’Associazione Not Equal

di Redazione GRS


Lazio Autism Friendly: questo è il nome del progetto dell’Associazione Not Equal vincitore del bando VitaminaG, realizzato nell’ambito del programma GenerAzioni Giovani della Regione Lazio – che ha dato il via alla prima mappatura autism friendly – per un turismo integrato, accessibile e di valorizzazione del patrimonio.