Tifosi contro Qatar2022: un sondaggio rivela la sensibilità sul tema delle violazioni dei diritti umani. Il servizio di Elena Fiorani.
Un sondaggio globale commissionato da Amnesty International ha rivelato che due terzi delle oltre 17mila persone consultate in 15 stati ritiene che la Fifa dovrebbe risarcire i lavoratori migranti per i danni subiti durante la preparazione dei mondiali di calcio in Qatar. I partecipanti al sondaggio ritengono anche che le federazioni dei loro stati dovrebbero esporsi sul tema.
Va nella stessa direzione la campagna #PayUpFIFA lanciata da organizzazioni per i diritti umani, tifoserie e sindacati, che chiede di destinare almeno 440 milioni di dollari a un fondo per risarcire i lavoratori e prevenire ulteriori violazioni dei loro diritti. La somma corrisponde a quella che la Fifa ha destinato all’organizzazione dell’evento, da cui si stima ricaverà sei miliardi di dollari.
Marche in ginocchio. Fiumi esondati, piazze allagate, morti e dispersi. Queste le conseguenze dell’alluvione che ha colpito Senigallia e la provincia di Ancona. È caduta la quantità di acqua equivalente a sette mesi di pioggia: per i soccorsi in azione squadre di volontari della Protezione civile anche da altre regioni.
Ora d’aria. Sulla situazione nei penitenziari italiani c’è il rischio di creare un “carcere sociale”. Il servizio è di Pierluigi Lantieri.
Inclusione lavorativa e giustizia riparativa: qualcosa non sta funzionando. Perché la funzione di “rieducazione” dei penitenziari, definita dalla Costituzione, si scontra con ciò che si osserva da alcuni anni nella popolazione detenuta: l’aumento di soggetti plurisvantaggiati che non possiedono “l’idoneità minima a intraprendere percorsi di inserimento lavorativo”. Lo ha denunciato Loris Cervato di Legacoopsociali parlando del rischio di un “carcere sociale”. In piena campagna elettorale l’organizzazione chiede di iniziare a lavorare ai diversi livelli, centrale e locale, con l’istituzione ‘carcere’ per la co-programmazione e la coprogettazione.
Dimenticati. “Il Dl Aiuti bis sarà modificato alla Camera, ma non per ricomprendere i sostegni ‘dimenticati’ al Terzo settore. Ci chiediamo se e quando sarà data giusta attenzione anche a quelle realtà che operano, al di fuori della logica del profitto, al fianco dei più svantaggiati”. Lo ha dichiarato Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Terzo Settore.
L’azzardo non è un gioco: la Campagna Mettiamoci in gioco chiede ai candidati di sottoscrivere quattro punti contro i rischi sottolineando che la difficile situazione economica e sociale in cui versa il paese rende ancora più urgente la regolamentazione di un settore che produce numerose e gravi conseguenze per la vita delle persone e della collettività.
Nel nome di Pino Puglisi: arte e musica per le persone con diverse fragilità sociali di alcuni quartieri di Palermo. E’ il progetto “La Vita è sogno e il sogno è realtà” ideato da Aida Satta Flores e organizzato dall’associazione “Arte Senza Fine” con il sostegno del Ministero della Cultura, del Comune e della Città Metropolitana di Palermo.
Segnale negativo. Nel Dl Aiuti approvato dal Senato non ci sono i ristori per il terzo settore. Il servizio è di Fabio Piccolino.
Il Dl Aiuti appena approvato al Senato non contiene sostegni agli enti non-profit. Secondo il Forum del Terzo Settore si tratta di un segnale molto negativo. “Anche le nostre realtà – spiegano – subiscono pesantemente le conseguenze della crisi energetica. Dimenticare il Terzo settore significa lasciare ai margini proprio chi è più in condizione di svantaggio e sofferenza”.
Critica anche Legacoopsociali: “C’è il rischio di soffocamento – dicono – per un settore che opera nell’interesse generale ed è il cardine di quell’economia sociale che coniuga contrasto alle disuguaglianze, inclusione sociale e lavorativa e sviluppo locale”.
Alla fame. La crisi alimentare nel Corno d’Africa è sempre più grave. La situazione è particolarmente allarmante in Somalia, dove secondo le Nazioni Unite, oltre 500 mila bambini nei prossimi mesi potrebbero soffrire di grave malnutrizione. Tra le cause del problema i decenni di conflitti e il forte aumento dei prezzi, in parte dovuto alla guerra in Ucraina.
Oltre l’odio. Il Forum Per Cambiare l’Ordine delle Cose chiede un confronto pubblico ai candidati: sciogliere le ambiguità sulle politiche migratorie. Ascoltiamo il regista Andrea Segre.
Orgoglio italiano. Ursula Von Der Leyen ha citato l’esempio della cooperativa umbra Ceramiche Noi come esempio di risposte all’attuale crisi energetica: la soddisfazione di Legacoop nazionale e regionale per questo riconoscimento.
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