Uguale per tutti. Accolto il ricorso di ASGI in Cassazione per il diritto alla salute dei richiedenti asilo nei Cas. Il servizio è di Giuseppe Manzo.
Nel marzo 2020 l’Associazione studi giuridici sull’immigrazione – Asgi aveva denunciato la mancata applicazione, nel più grande Centro di accoglienza straordinaria – Cas di Bologna, delle misure di distanziamento personale previste dalle norme contro la pandemia.
Dopo una lunghissima battaglia ieri la Corte di Cassazione ha riconosciuto che anche nei CAS va tutelato il diritto alla salute per i richiedenti asilo, garantendo anche a loro le misure adottate dallo Stato per contrastare l’epidemia da COVID-19, senza discriminazione alcuna.
Un primo risultato. Sarà un emendamento alla Legge Milleproroghe a risolvere la questione dei crediti vantati da cooperative sociali, associazioni ed enti no profit nei confronti del Comune di Palermo. I crediti in questione rischiano di essere tagliati del 20% nel Piano di riequilibrio per il quale è iniziata una negoziazione con il ministero dell’Economia e delle Finanze.
Le donne lo dicono. E’ il titolo di una raccolta di racconti di Lucia Lo Bianco che pone al centro l’universo femminile sotto diversi punti di vista, e che affronta anche il tema delle violenze e dei femminicidi. Edizioni SwanBook.
CaroBollette. L’appello di Arci: aumenti insostenibili, il terzo settore non ce la fa più. Ascoltiamo il servizio di Anna Monterubbianesi.
La pandemia ha messo in ginocchio larga parte di questo Paese, e ora gli aumenti di luce e gas, che vanno dal 40% al 100%, potrebbero dare il colpo di grazia. Le famiglie sono in affanno, le imprese di ogni settore faticano a riprendersi, le risorse per i servizi pubblici non si trovano.
Crescono le diseguaglianze sociali ed economiche ed anche il Terzo Settore associativo e di volontariato non ce la fa più a stringere la cinghia.
“Se noi chiudiamo, a tante persone e famiglie verranno a mancare socialità, cura, cultura che spesso si trovano solo nei nostri spazi”. L’Arci lancia l’allarme e chiede al Governo di fare tutto il possibile per contenere il costo delle bollette.
Deponete le armi. La Rete Italiana Pace e Disarmo chiede all’Italia e all’Europa un’iniziativa di neutralità attiva per ridurre la tensione tra Ucraina e Russia e favorire un accordo politico. Secondo l’organizzazione è necessario chiarire l’indisponibilità del nostro Paese a sostenere avventure militari. Oggi a Roma flashmob della Comunità di Sant’Egidio per dire no alla guerra.
Una strage infinita. Un minorenne è morto nelle Marche durante uno stage dell’alternanza scuola-lavoro. Il servizio è di Giuseppe Manzo
Dopo Lorenzo Parelli un altro ragazzo, minorenne, è morto in uno stage dell’alternanza scuola/lavoro nelle Marche. Giuseppe Lenoci, 16 anni, era su un autocarro che si è schiantato contro un albero: ferito l’autista 37enne del mezzo di termoidraulica. Immediata è giunta la condanna delle organizzazioni studentesche che stanno animando le mobilitazioni di queste settimane. Dall’inizio dell’anno sono 131 i morti sul lavoro ed è un bilancio sempre provvisorio di una strage infinita.
Un futuro migliore. L’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza e la Croce rossa italiana hanno firmato un protocollo d’intesa per la promozione dei diritti e del benessere dei minorenni in Italia. L’accordo punta sull’educazione e la realizzazione di iniziative che favoriscano la cultura di una qualità di vita elevata per i minori.
Con i miei occhi. Inizia oggi la rassegna di documentari promossa da Associazione Documentaristi Italiani ed Emergency sull’Afghanistan: una serie di proiezioni ed incontri con registi e giornalisti che ogni giorno raccontano e testimoniano ciò che avviene nel Paese da oltre vent’anni in guerra.
Facciamo luce. Al Parco Ravizza di Milano, luci accese 24 ore su 24 per la sicurezza e l’inclusione. Il Comune si attiva per rendere lo spazio verde fruibile serenamente anche a donne e ragazze che non si sentivano più sicure di praticare attività motoria nel parco, dopo i diversi casi di aggressioni denunciati nei mesi scorsi.
Erano gli anni Novanta quando le autorità locali di Vienna iniziarono a prestare attenzione a un fenomeno apparentemente banale: a partire dai 10-12 anni di età, le bambine e le ragazze smettevano di frequentare i parchi pubblici e le aree gioco della città. Diversamente dai loro coetanei maschi, come ha raccontato Caroline Criado Perez nel suo libro «Invisibili». Dopo un’indagine sulle ragazze, si è capito che il parco di Einsiedler (scelto per la sperimentazione) non veniva frequentato per una semplice ragione: non c’erano strutture e spazi adatti a loro. Scarsa illuminazione, vialetti stretti non garantivano alle ragazze una sufficiente sensazione di sicurezza.
Un altro problema era dato dalla mancanza di servizi igienici e dalla presenza di aree sportive adatte ad attività che coinvolgevano in misura maggiore i coetanei maschi. Ma lo spazio urbano determina il modo in cui organizziamo la nostra vita e le nostre comunità e, soprattutto, la nostra società. Gli spazi dovrebbero essere fruibili sempre, da tutti e tutte. Anche in quei momenti della giornata in cui, a causa del buio, non ci si sente a proprio agio a frequentarli. Da qui parte il patrocinio tra Comune di Milano e Adidas che dal 14 febbraio, con il nuovo capitolo della campagna “Impossible Is Nothing” dedicato alle donne, sosterrà coloro che stanno abbattendo le barriere e impegnandosi per l’equità di genere, dentro e fuori dal campo di gioco.
Dal 24 febbraio fino al 4 marzo ci sarà il progetto di illuminazione del Parco Ravizza in patrocinio con il Comune di Milano: illuminazione ventiquattr’ore su ventiquattro con un impianto aggiuntivo realizzato con delle colonne autoportanti sparse in alcune zone del parco. Un progetto pensato per il territorio e destinato alla cittadinanza con l’obiettivo di abbattere le barriere, sociali e mentali che ci frenano dal poter essere libere e liberi di vivere al meglio. Come dimostrano i recenti casi di aggressioni segnalate nel parco Ravizza, tanto che gli studenti della vicina Bocconi hanno predisposto l’accompagnamento da parte di personale dell’università, in orario serale dal lunedì al sabato. Un servizio entrato in funzione verso metà gennaio e in cui ogni 30 minuti, dalle 18 a mezzanotte e mezza, un dipendente del polo accademico attende ragazzi e ragazze in uscita dal campus di via Sarfatti per accompagnarli all’interno del parco, che bisogna attraversare per forza se si vuole raggiungere in tempi brevi gli studentati.
Non perdiamo più tempo. La rete EducAzioni lancia l’allarme al governo sul rischio di investire 5 miliardi sull’edilizia scolastica in progetti già vecchi e avanza tre richieste: attenzione a sostenibilità ambientale e inclusività degli spazi, trasparenza e coinvolgimento delle comunità educanti.
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