Servono due mosse: per la legge bilancio l’Alleanza delle cooperative italiane chiede di migliorare le norme relative al Reddito di cittadinanza e i provvedimenti per potenziare lo strumento dei workers buyout, ovvero di cooperative costituite tra lavoratori di aziende in crisi.
Verso il futuro. Domenico Pantaleo è il nuovo presidente nazionale di Auser. Tante le sfide e gli obiettivi degli anni a venire, come ci spiega ai nostri microfoni.
Festival del cinema dei diritti umani. Dalle storie delle vittime di tratta di “Room without you” a “Tekoser bear the partisan” sulla storia eroica di Lorenzo Orsetti caduto nella resistenza anti-isis della rojava. Sono alcuni dei premi di questa tredicesima edizione alla cerimonia di Napoli del 20 novembre.
Sport per la terza età. Ad Ascoli Piceno un progetto che promuove il benessere fisico degli over 65 attraverso l’attività motoria, gratuita. Saranno realizzate attività all’aperto nei vari parchi della città con piccoli gruppi suddivisi in base alle fasce d’età. L’iniziativa rappresenta anche un’opportunità lavorativa per giovani laureati.
“Porto i saluti del sindaco che è stato uno dei promotori di questa iniziativa – ha commentato l’assessore allo sport Nico Stallone durante la presentazione del progetto -. Lui ha sposato questa causa fin da subito. Oggi non è un caso che di fianco a me ci sia Brugni perché insieme abbiamo voluto unire le forze per una nicchia trasversale che riguarda sport e sociale. Questo attraverso delle iniziative che coinvolgeranno entrambi gli ambiti e rivolte a persone over 65. Per la prima volta ci siamo dati l’obiettivo che la prossima primavera, oltre a fare le Ascolimpiadi, allestiremo anche le Ascoli Paralimpiadi. Quello che presentiamo stamattina è un progetto di grande valore sociale e sportivo. Questa città nell’ambito sportivo ha delle eccellenze. Lo scorso anno nella giornata dedicata a Vittori mi sono reso conto che nelle altre zone d’Italia c’e una certa riverenza. Oggettivamente abbiamo delle cose in più degli altri. Anche questo può essere un progetto rivoluzionario per la città. Un progetto di alta professionalità che si svilupperà nello spazio della palestra dell’Officina dello Sport, ma che riguarderà anche spazi all’aperto circostanti. Inizieremo come primo passo a Monticelli ma la possibilità di aderire riguarderà l’intera cittadinanza. Il primo passo sarà qui ma poi la porteremo anche in tutti gli altri quartieri della città dove ci sono dei parchi adatti. Parliamo di un grande progetto che si sviluppa step by step”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’assessore alle politiche sociali Massimiliano Brugni: “Condivido tutto ciò che ha detto Nico – ha sostenuto -. Questo è un progetto pilota che riguarda l’attività fisica over 65. L’amministrazione sta spingendo in questa direzione perché la popolazione in città di questa fascia d’età sta crescendo a causa delle poche nascite. Vogliamo cercare di dare quanti più servizi possibili. Gli over 65 rappresentano la spina dorsale della nostra società. Fare attività fisica e farla con professionisti del settore significa evitare che molte persone abbiano problemi di salute. Ciò si traduce anche nel risparmio di servizi sanitari. Vorremmo allargare l’iniziativa il più possibile a tutto il nostro territorio. Con lo sport riusciremo a dare una mano alle fasce di persone più fragili”.
Nazzareno Salvatori, direttore tecnico Officina dello Sport ed ex preparatore atletico di Serie A: “A livello nazionale ed europeo esiste già un progetto enorme che si sta sviluppando. Si parla di invecchiamento di successo perché le persone al di sopra dei 65 anni sono quelle che rivestono maggior importanza a livello numerico all’interno della popolazione del nostro Paese. Il primo passo di questo progetto pilota sarà quello di fare uno screening degli over che verranno a partecipare con apposite valutazioni scientifiche che poi seguiranno. La valutazione ci consentirà di capire se questa attività ha prodotto risultati. A seguire pensiamo di favorire un’attività fisica sana all’aperto nei vari parchi della città. Il progetto parte oggi e lo pubblicizzeremo via social. Le attività si svolgeranno presso la nostra palestra nella struttura dell’Officina dello Sport. Non ci saranno sessioni di massa, ma gruppetti di massimo 4-5 persone alla volta suddivise in base a delle fasce d’età. Questa iniziativa potrebbe inoltre riuscire a dare lavoro anche a nuovi giovani laureati. Andremo di pari passo al progetto Palestre Sicure già in atto a livello nazionale e che la regione Marche si sta preparando ad attuare”.
Etta Cesari, presidente Asd Picchiorunning: “La cosa che più ci è piaciuta è quella riguardante le persone che facendo sport possono migliorare il benessere fisico e la propria salute. Molti dei miei successi sono arrivati grazie all’Officina dello Sport che ringrazio. Loro sono in grado di portare una persona alla sua totale concretezza e benessere, fino a sentirsi quasi atleti”.
Nicola Silvaggi, coordinatore scientifico Officina dello Sport ed ex direttore tecnico Fidal: “La nostra vita è contraddistinta di due fasi. La crescita della condizione fisica che si ottiene fino ai 30 anche senza fare attività fisica. dove diventiamo sempre più efficaci anche senza fare sport. Poi si ha una fase in cui si mantiene la propria forma e infine c’è una fase di di decadimento. La sarcopenia è la cosiddetta perdita di massa muscolare. Dopo i 60 anni la fase di decadimento è più accentuata. Non possiamo evitare l’invecchiamento, ma possiamo contrastare questo decadimento. Questo ci fa capire quanto l’attività fisica sia importante. Fare sport ci evita di ricorrere al dottore, a cure e spese sanitarie”.
Futuro migliore. In un nuovo sondaggio internazionale dell’UNICEF e di Gallup per la Giornata Mondiale dell’Infanzia e dell’Adolescenza, i bambini e i giovani sono quasi il 50% più inclini rispetto alle generazioni più anziane a pensare che il mondo stia diventando un posto migliore di generazione in generazione. L’indagine rileva che i giovani sono anche più propensi a pensare che l’infanzia stessa sia migliorata rispetto a quella dei loro genitori.
Sportwashing: la moda del momento per i Paesi che non rispettano i diritti umani è pulirsi la coscienza con un pallone. Il servizio di Elena Fiorani.
Molti stati sfruttano lo sport per far distogliere lo sguardo dalla pessima situazione dei diritti umani nel proprio paese tramite l’acquisto di squadre sportive, organizzazione di eventi o sponsorizzazione degli stessi. Tramite queste operazioni di soft power, è possibile proiettare all’esterno un’impressione più democratica, aperta e attenta ai diritti rispetto alla realtà.
Gli stati del Golfo hanno iniziato a ospitare e organizzare eventi sportivi internazionali, come il Qatar, con i mondiali di calcio 2022. A tutto questo però c’è modo di opporsi. Le organizzazioni possono fare ricerche, attivismo, advocacy; gli sportivi e le sportive possono dare un segnale. Rifiutare di partecipare a eventi sportivi dove i diritti umani non esistono però è una scelta poco popolare, per adesso in pochi si sono distinti per senso critico e di giustizia.
Se questo è un gioco. Si è svolto questa mattina l’evento del progetto sperimentale realizzato da Avviso Pubblico e da Fondazione Adventum. Il progetto mira ad intercettare online il giocatore d’azzardo e i soggetti a rischio, invitandoli in un percorso di presa di consapevolezza e ad un dialogo tramite i social media.
Risposte inadeguate. L’assistenza agli anziani non autosufficienti nel nostro Paese è carente e frammentata. Auser ha presentato un dossier che analizza la situazione socio-sanitaria nelle regioni italiane. Ai nostri microfoni il ricercatore Claudio Falasca.
Comunità al centro. Tre giorni di laboratori, incontri, workshop per fare rete, ridisegnare la città. Legambiente e Libera promuovono il Festival dell’Economia civile-Civil Hub in corso a Napoli fino a domani.
Coralmente. Canzoni e Alzheimer, un binomio perfetto. Il progetto a cura dell’Unione Musicisti e Artisti Italiani presso la struttura del CTO Ospedale dei Colli realizzato con il sostegno della Fondazione Banco di Napoli e la supervisione scientifica del neurologo Bruno Ronga si prepara a mostrare i risultati raggiunti con i pazienti affetti da Alzheimer durante i 3 mesi di laboratorio.
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