Notizie

Vite da giovani Caregiver: torna l’evento dedicato alle scuole

di Redazione GRS


 

 

Vite da giovani Caregiver. Per la Giornata mondiale dell’infanzia e adolescenza torna l’evento Vite da giovani caregiver a cura dell’associazione COMIP dedicato alle scuole, il servizio è di Clara Capponi.

Sono quasi 400mila i giovani dai 15 ai 25 anni che si occupano di genitori o familiari adulti con fragilità o disturbo mentale. Per far conoscere queste vite che spesso restano in ombra l’associazione COMIP ha organizzato una proiezione online dedicata alle scuole, del film King of Atlantis si svolgerà venerdì 19 novembre dalle 10 e 30 su MYmovies.

Al termine del film in collegamento dalla Svezia ci sarà Simon Settergren, attore sceneggiatore, per rispondere alle domande degli studenti.

Aggiornate linee guida Cio: più inclusione verso atleti e atlete transgender

di Redazione GRS


Giochi di tutti. Il Comitato Olimpico Internazionale ha aggiornato le proprie linee guida sulla partecipazione di atleti e atlete transgender alle Olimpiadi, e più in generale alle competizioni sportive agonistiche. Le nuove indicazioni sono molto più inclusive delle precedenti, escludono infatti l’analisi dei livelli di testosterone, pratica considerata molto invasiva.

Le linee guida non sono vincolanti per le federazioni dei vari sport, ma sono un importante modello a cui fare riferimento. Sono state preparate dopo avere consultato più di 250 fra atleti ed esperti, e dovrebbero entrare in vigore dopo le Olimpiadi invernali del 2022, in programma a Pechino.

La notizia è stata commentata positivamente da diversi atleti e atlete transgender. «Le nuove linee guida del CIO sono pionieristiche perché riflettono qualcosa che sappiamo da tempo: che gli atleti e le atlete come me partecipano alle competizioni sportive senza alcun vantaggio competitivo, e che la nostra umanità merita di essere rispettata», ha commentato Quinn, un’atleta che gioca per la nazionale femminile di calcio del Canada e che è transgender.

Le nuove linee guida del CIO hanno come obiettivo quello di «promuovere un ambiente sicuro e accogliente per tutti, in linea con i principi esposti nella Carta Olimpica» e si basano su otto principi fondamentali, fra cui inclusione, non discriminazione, equità e rigore scientifico. Uno dei punti più importanti del documento, il settimo, vieta esplicitamente che gli atleti e le atlete debbano «sottoporsi a procedure o trattamenti medici non necessari» per poter partecipare a una competizione agonistica.

È un cambiamento piuttosto radicale rispetto alle linee guida del 2015, che fissavano un limite massimo alla quantità di testosterone affinché le atlete donne potessero partecipare alle competizioni femminili: cosa che comportava spiacevoli esami a cui sottoporsi periodicamente o nei casi più gravi a cure ormonali per poter gareggiare ufficialmente, come accadde alla mezzofondista sudafricana Caster Semenya (che fra l’altro non è transgender). Prima del 2015 le linee guida erano ancora più stringenti e permettevano agli atleti e alle atlete transgender di gareggiare nella categoria del genere in cui si riconoscono soltanto dopo un’operazione chirurgica di modifica del sesso biologico.

Diversi osservatori spiegano comunque che non essendo vincolanti, l’applicazione delle linee guida sarà a discrezione delle singole federazioni nazionali. «Non potremo stabilire che le linee guida attuate da un certo sport, come per esempio l’atletica leggera, sono sbagliate», ha detto al Guardian Richard Budgett, responsabile sanitario del CIO.

Non tutti si sono detti d’accordo con le nuove linee guida. Joanna Harper, studiosa e atleta transgender, spiega per esempio che «le donne transgender sono in media più alte, grosse e forti delle donne cisgender, e in molti sport queste caratteristiche rappresentano dei vantaggi».

Rapporto Ecomafia 2021: 4 reati ogni ora

di Redazione GRS


Ecomafia senza freni. L’inquinamento criminale non conosce lockdown. A fotografare la situazione è il nuovo rapporto Ecomafia 2021, realizzato da Legambiente. Nel 2020, nonostante la flessione dei controlli effettuati (-17%) i reati ambientali toccano quota 34.867 (+0,6% rispetto al 2019), con una media di 4 ogni ora.

Verso Qatar 2022: Amnesty denuncia le condizioni dei lavoratori migranti

di Redazione GRS


 

 

Un calcio ai diritti. Si avvicinano i mondiali di Qatar 2022 ma non migliorano le condizioni dei diritti umani. Il servizio è di Pierluigi Lantieri.

Manca un anno all’inizio dei mondiali di calcio: il tempo perché il Qatar mantenga gli impegni di abolire il sistema denominato “kafala” e di aumentare la protezione dei diritti dei lavoratori migranti sta scadendo. Lo ha dichiarato Amnesty International nel suo “Reality check 2021”, una nuova analisi della condizione del sistema del lavoro in Qatar.

Dalla ricerca emerge come nell’ultimo anno non vi siano stati progressi e alcune vecchie prassi siano tornate in auge, con la riemersione di alcuni dei peggiori aspetti del sistema del “kafala” e la neutralizzazione delle recenti riforme. Amnesty International chiede alle autorità locali di prendere misure urgenti per ridare vita alle riforme prima che sia troppo tardi.

di Pierluigi Lantieri

Registro unico del terzo settore: una settimana al via

di Redazione GRS


 

 

Tutto pronto. Manca una settimana al Registro unico del terzo settore. Il servizio è di Giuseppe Manzo

Scatta l'”ora x” per il non profit italiano. Dal 23 novembre diventa operativo il registro unico nazionale del Terzo settore (Runts), uno dei principali strumenti della riforma avviata nel 2016, che segna un passaggio decisivo per la sua applicazione.

Si stimano circa 93mila organizzazioni che entreranno nel Runts nei primi mesi dal suo avvio, oltre 177mila il numero complessivo di enti potenziali che nel tempo potrebbero decidere di entrare e circa 270mila gli enti qualificabili come quelli di Terzo settore. Cantiere terzo settore lancia un focus online proprio il 23 dalle 11 alle 12 in diretta su facebook e youtube.

Azzardo, le associazioni chiedono il ritiro dell’app “Gioco sicuro”

di Redazione GRS


Così non va. La campagna nazionale contro i rischi del gioco d’azzardo “Mettiamoci in gioco” ha chiesto che che venga ritirata la app “Gioco sicuro”, promossa dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli. Questo strumento, spiegano, avvalora l’idea sbagliata che ad essere problematico sia soltanto l’azzardo illegale, non considerando il tema della dipendenza.