Uniti per il diritto alla salute. Un video appello indirizzato ai leader mondiali è stato realizzato da un gruppo di campioni internazionali, tra cui gli olimpionici azzurri Federica Pellegrini, Gianmarco Tamberi e Martina Caironi, per chiedere un accesso “libero ed equo” al vaccino in tutto il globo. “Siamo più forti insieme quando siamo solidali e ci prendiamo cura gli uni degli altri”, dicono gli atleti.
A poche settimane dall’inizio delle Olimpiadi invernali di Pechino, il messaggio rilanciato dal Cio è rivolto a governi, fondazioni, filantropi, organizzazioni sanitarie e le imprese sociali affinché uniscano le forze in questo impegno.
Nel video, più di venti campioni sottolineano l’importanza di rimanere uniti per continuare a combattere efficacemente la pandemia: “Come atleti, possiamo unire il mondo attraverso il potere dello sport. Ora più che mai siamo uniti per usare quel potere dello sport e del movimento olimpico e paralimpico per aiutare a vincere la battaglia contro il Covid perché andiamo più veloci, puntiamo più in alto, siamo più forti quando stiamo insieme”. “Ci è stata data una via da seguire con un vaccino sicuro ed efficace che può aiutare a salvare vite preziose e proteggere i nostri amici… e le nostre famiglie. Quindi invitiamo i governi, le fondazioni, i filantropi, le organizzazioni sanitarie e le imprese sociali a unire le mani nel dare libero ed equo accesso al vaccino a tutti in tutto il mondo per impegnare la nostra responsabilità collettiva a proteggere coloro che sono i più vulnerabili, perché tutti su questo pianeta ha il diritto di vivere una vita sana. Siamo più forti insieme quando siamo solidali e ci prendiamo cura gli uni degli altri”.
Sei bella da morire. Dal 14 al 18 gennaio allo spazio WeGil di Roma la mostra organizzata dall’associazione di fotoamatori Ikonica con il supporto di BeFree sul tema del femminicidio. Un racconto per immagini intenso e spietato di un fenomeno inaccettabile.
Scuola in presenza. Le proposte di Cittadinanzattiva per un rientro in vera sicurezza. Il servizio di Anna Monterubbianesi
Punti vaccinali presso le scuole, FFP2 per tutto il personale e gli studenti, investimenti sui sistemi di aerazione. Sono alcune delle richieste urgenti di Cittadinanzattiva al Governo, per far sì che la scuola in presenza non sia tale solo sulla carta.
“Ancora una volta ci si è fatti cogliere impreparati senza predisporre un vero e articolato programma di breve e medio termine: solo sporadici interventi”: così Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale scuola dell’associazione, che chiede al Ministero dell’Istruzione di farsi carico di raccogliere e rendere noti i dati sul numero di docenti, studenti e personale ATA con Covid e/o in quarantena per contatti diretti, unico modo per valutare la sostenibilità dell’apertura in presenza delle scuole o la necessità del ricorso alla Dad.
“Non ci faremo intimorire”: il Centro di Accoglienza fondato da don Pino Puglisi a Palermo ha subito un nuovo raid vandalico, dopo quello dello scorso ottobre. “Un brutto segnale – commenta il presidente Maurizio Artale – che però non fermerà i nostri volontari, operatori e soci, nell’essere un esempio solido e concreto per chi cerca la strada per la legalità e la giustizia”.
Una buona notizia. Nelle Filippine è stato vietato il matrimonio con persone di meno di 18 anni. Si tratta di una pratica che nel paese asiatico coinvolge attualmente una bambina su sei, con seri rischi di maternità precoci e di salute.
Giochi pericolosi. La Corte dei Conti si esprime sul Fondo per il gioco d’azzardo patologico. Il servizio è di Giuseppe Manzo.
Assicurare l’equilibrato bilanciamento tra obiettivi di natura contabile e finanziaria connessi alla certezza e alla disponibilità per l’Erario delle entrate derivanti dal gioco d’azzardo e gli obiettivi connessi alla tutela dei consumatori del gioco d’azzardo per prevenire la diffusione della patologia ad esso connessa, anche mediante il dimensionamento dell’offerta, la definizione di distanze minime tra le sale da gioco e di queste ultime rispetto ai luoghi sensibili, l’osservanza della disciplina relativa alle forme di avvertimento del rischio di dipendenza da gioco d’azzardo e al divieto assoluto di pubblicità.
È quanto si legge nelle conclusioni della Relazione sul ‘Fondo per il gioco d’azzardo patologico’ approvata dalla Sezione centrale controllo gestione delle Amministrazioni dello Stato della Corte dei conti.
Imago dignitatis. Dodici giovani fotografi italiani immaginano e interpretano il concetto di dignità della persona in tutte le sue forme: è il progetto ideato dall’Associazione Dignity che fino a novembre 2022 daranno vita a dodici mostre online.
Fino al 25 febbraio 2022 sarà possibile segnalare all’indirizzo info@sportedirittiumani.it un/un’atleta, una squadra o un gruppo sportivo che in Italia, nel corso del 2021, si siano resi protagonisti di un gesto pubblico, di una presa di posizione, di un’azione coerente coi valori positivi dello sport, contribuendo dunque alla promozione della cultura dei diritti umani nel paese.
Le candidature saranno selezionate da Amnesty International Italia e Sport4Society e proposte, per la scelta finale, alla giuria del premio presieduta da Riccardo Cucchi, scrittore e storica voce di “Tutto il calcio minuto per minuto”.
I premi delle precedenti edizioni, per atti di solidarietà e per l’impegno a contrastare il discorso d’odio e la discriminazione, sono stati conferiti nel 2019 a Pietro Aradori, giocatore di pallacanestro di fama internazionale, nel 2020 al Pescara Calcio e nel 2021 all’ex calciatore Claudio Marchisio, con menzioni alla pallavolista Lara Lugli e a Zebre Rugby Club
SOS Afghanistan. Nel Paese c’è il rischio di un disastro umanitario senza precedenti a causa dell’aumento della fame e delle basse temperature. Il servizio è di Fabio Piccolino
“Il collasso economico, le temperature rigide, l’aumento della fame e della povertà rischiano di portare l’Afghanistan verso un disastro umanitario senza precedenti”: a lanciare l’allarme è Unicef, secondo cui sono 22 milioni le persone che hanno urgente bisogno di assistenza umanitaria, la metà delle quali sono bambini e bambine.
Secondo l’organizzazione è necessaria una risposta globale più incisiva e rapida, in un Paese in ginocchio dove scarseggiano i beni di prima necessità e la malnutrizione dilaga.
Il rischio di non farcela. L’Arci lancia un appello a Draghi e al ministro Franceschini per il terzo settore impegnato negli eventi culturali: “non dimenticateci”. Sono 120 mila organizzazioni non profit attive in questo ambito con un numero di lavoratori pari a 220 mila persone, con entrate di circa 6 miliardi di euro l’anno.
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