Il prezzo del cibo. Stamattina in piazza anche AOI con un flash mob presso la sede della Fao, per esprimere dissenso contro il Vertice ONU sui Sistemi Alimentari che si svolgerà il prossimo settembre, in cui il ruolo delle multinazionali dell’agroindustria risulta pericolosamente pervasivo e dominante.
Gli orfani del Covid. Secondo uno studio della rivista The Lancet, sono oltre un milione i bambini nel mondo che hanno perso almeno un genitore a causa della pandemia. L’allarme di Save The Children: “Se non proteggiamo questa generazione, rischiamo che sia lasciata per sempre indietro nello sviluppo e nella crescita”.
Memoria parlante: il ventennale dei fatti accaduti a Genova durante il G8 sono un’occasione preziosa per informarsi e approfondire attraverso video, podcast e fumetti “sociali”, una delle pagine più nere della storia italiana. Il servizio è di Clara Capponi.
Il G8 di Genova è stato uno degli eventi più mediatici della storia italiana nonostante non esistessero ancora i social network. In questi vent’anni è stato prodotto moltissimo materiale come il recente “Limoni” podcast in otto puntate realizzato da Annalisa Camilli di Internazionale che racconta storie personali e collettive intorno ai fatti di Genova.
SupportoLegale gruppo nato nel 2004 per seguire i manifestanti sotto processo ha presentato in occasione dell’anniversario Nessun Rimorso, un’antologia di fumetti, illustrazioni e testi pubblicata da Fandango. E’ del 2006 “La trappola” un documentario tra i più completi realizzato dal comitato “Piazza Carlo Giuliani” si può vedere integralmente su YouTube.
Penso positivo. Torna la fiducia nelle prospettive a sei mesi dell’economia nazionale e delle condizioni personali; per gli italiani i danni della pandemia sono peggiori di quelli della crisi del 2008. Questo emerge dal sondaggio dell’Osservatorio Area Studi Legacoop-Ipsos.
Abbigliamento non consono. La nazionale femminile norvegese di pallamano su sabbia ha giocato per il terzo posto dell’europeo in pantaloncini invece che con il tradizionale bikini, perché li ritiene più adatti ad uno sport molto dinamico che prevede un forte contatto fisico. Non la pensa così la Federazione europea che ha sanzionato con una multa di 1500 euro ogni giocatrice.
Il match in questione prevedeva lo scontro tra le nazionali femminili di Norvegia e Spagna, valido per il terzo posto nella competizione europea di beach handball. Al momento dell’ingresso in campo, le due squadre si sono presentate vestite in modo diverso: bikini minimal per le spagnole, due pezzi (top e pantaloncini) per il team norvegese. Questo non è piaciuto a organizzatori e membri della giuria, che nella stessa giornata della partita (vinta dalla Spagna) hanno avvisato la nazionale della Norvegia della sanzione. La motivazione: per la Federazione europea i pantaloncini più lunghi costituirebbero un “abbigliamento non consono”.
Molti, insieme alle giocatrici stesse, non si spiegano in che modo pantaloncini e top più spessi possano essere ritenuti inadatti a uno sport che prevede invece un forte contatto fisico e ha dinamiche di gioco molto vicine a quelle del calcio. “Molte donne della squadra hanno detto che le uniformi non sono ideali per uno sport che richiede torsioni, giri e altri movimenti atletici nella sabbia” dice al Washington Post Kare Geir Lio, il capo della Federazione norvegese di pallamano.
Ma il problema legato alla sanzione e all’abbigliamento da gara non è solamente di tipo pratico. Secondo il regolamento delle competizioni di pallamano sulla sabbia, infatti, le giocatrici sono autorizzate a scegliere tra un tipo e l’altro della divisa in base a ciò che preferiscono e con cui si sentono più a loro agio. Inoltre, al contrario di quelli femminili, ai team maschili viene permesso senza ingerenze di giocare indossando lunghe canotte e pantaloncini fin sopra il ginocchio. In un comunicato, la Federazione europea fautrice del provvedimento specifica che la mozione per un abbigliamento più inclusivo era già stata avanzata da diverse Federazioni nazionali di pallamano durante l’ultimo congresso ad aprile 2021, ma che a causa di una serie di ritardi non è stata possibile accoglierla. La Federazione si impegna a farlo nel corso del prossimo incontro, previsto per agosto 2021.
Intanto, l’ambiente del team norvegese non fa marcia indietro, e supporta ancora una volta la scelta delle giocatrici di aver indossato la divisa che ritenevano più adatta a se stesse. “Siamo molto orgogliosi di queste ragazze che hanno alzato la voce e hanno detto che ‘abbastanza’ è ‘abbastanza’“, si legge in un tweet della Federazione Norvegese Pallamano, “Insieme continueremo a lottare per cambiare le regole dell’abbigliamento, in modo che i giocatori possano giocare con i vestiti che preferiscono!“.
Un patto per la salute. Quale riforma per gli anziani non autosufficienti e le loro famiglie? Le proposte della società civile durante l’evento con i ministri Orlando e Speranza. Ascoltiamo Cristiano Gori, Network Non autosufficienza.
S.O.S. sprechi. Un quarto dei produttori agroalimentari del Made in Italy ha visto un aumento degli sprechi a causa della pandemia. E’ quanto evidenziato dalla ricerca METRONOMO, commissionata da METRO Italia alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.
The Last Twenty. Il primo summit “dal basso” per guardare il mondo con lo sguardo degli ultimi. Il servizio è di Fabio Piccolino
Andare alla radice dei problemi della società partendo dal punto di vista dei venti Paesi del mondo in fondo alle statistiche internazionali sui principali indicatori socio-economici e ambientali . E’ il concetto alla base di “The Last 20”, comitato che riunisce diverse organizzazioni sui temi dell’ immigrazione, cooperazione internazionale, cambiamenti climatici, dialogo interreligioso, fame e povertà.
L’iniziativa si svolgerà con una serie di appuntamenti che partiranno domani da Reggio Calabria per poi coinvolgere nei prossimi mesi altre città italiane.
La pazienza è finita. “La scuola in presenza a settembre è l’unica opzione in campo”. Questo l’appello e la richiesta urgente della Rete EducAzioni che chiede al Governo di agire in questa direzione.
Educazione sostenibile. Disponibile online il volume “Agenda 2030. Un viaggio attraverso gli Obiettivi di sviluppo sostenibile”, frutto della collaborazione tra ASviS e il Santa Chiara Lab dell’Università Di Siena. Il volume è articolato in 17 capitoli, uno per ogni obiettivo con contenuti multidisciplinari e trasversali.
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