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Educare al bello: l’iniziativa dei Musei di Vercelli e Varallo

di Redazione GRS


Educare al bello: avvicinare i giovani ai luoghi che raccontano la storia del loro territorio. E’ questa l’iniziativa dei Musei di Vercelli e Varallo che grazie alla Caritas locale ospiteranno piccoli gruppi di bambini fra gli 8 e gli 11 anni, per fare i compiti circondati dalle opere artistiche con l’aiuto di educatori esperti.

Riforma della cultura: si mobilita il collettivo “La musica che gira”

di Redazione GRS


 

 

La musica che gira. Il coordinamento composto da lavoratori e artisti della musica e dello spettacolo torna a mobilitarsi per chiedere la riforma (che ancora non c’è). Il servizio è di Clara Capponi.

Distribuzione iniqua dei sostegni economici una mappatura del settore che non incide abbastanza sull’emersione del lavoro nero. Sono solo alcune delle ombre legate alla riforma della cultura proposta dal ministro Franceschini evidenziate dal collettivo La musica che gira.

«Ci aspettavamo una riforma – dicono i rappresentanti degli artisti e lavoratori dello spettacolo- che in maniera coraggiosa partisse da un foglio bianco per scrivere una storia diversa, ci siamo trovati di fronte a una serie di palliativi, a un sistema di riconoscimento dei contributi ancora troppo complesso, «Se questa è una rivoluzione dobbiamo ammettere di non averla compresa. ll Ministero della Cultura ci incontra per poter dire che lavora con gli operatori del settore, ma non ci ascolta -sottolinea il coordinamento.

Piano Nazionale Mobilità Ciclistica, Giovannini: “Sarà varato entro fine anno”

di Redazione GRS


Rivoluzione su due ruote. Il Piano Nazionale della Mobilità Ciclistica dovrebbe essere varato entro fine anno: lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili, Giovannini. Il PNRR prevede 600 milioni di euro per ciclovie nazionali e piste ciclabili urbane, mentre altri 400 milioni saranno stanziati dalla legge di bilancio.

Lo prevede l’art. 3 della legge 11 gennaio 2018, n. 2 e doveva essere approvato entro ottobre 2018. Come spesso accade i sei mesi entro il quale il piano doveva essere approvato sono diventati anni. Ma, finalmente, qualcosa sembra stia per cambiare. Infatti, in una recente intervista, il Ministro delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, ha annunciato che, entro la fine dell’anno, sarà varato il Piano Nazionale della Mobilità Ciclistica, ricordando che il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) prevede 600 milioni di euro per ciclovie nazionali e piste ciclabili urbane e che altri 400 milioni saranno stanziati dalla legge di bilancio.

Un annuncio importante, considerato che quasi tutte le regioni e diversi altri enti locali hanno già provveduto alla pianificazione di loro competenza, in assenza di un quadro generale di livello nazionale.
Il Piano generale della mobilità ciclistica è articolato con riferimento a due specifici settori di intervento, relativi, rispettivamente, allo sviluppo della mobilità ciclistica in ambito urbano e metropolitano e allo sviluppo della mobilità ciclistica su percorsi definiti a livello regionale, nazionale ed europeo.

Il Piano generale della mobilità ciclistica si riferisce a un periodo di tre anni e reca:

a) la definizione, per ciascuno dei tre anni del periodo di riferimento, degli obiettivi annuali di sviluppo della mobilità ciclistica, da perseguire in relazione a due distinti settori di intervento (mobilità ciclistica in ambito urbano e metropolitano e mobilità ciclistica su percorsi definiti a livello regionale, nazionale ed europeo), avendo riguardo alla domanda complessiva di mobilità;

b) l’individuazione delle ciclovie di interesse nazionale che costituiscono la Rete ciclabile nazionale «Bicitalia» e gli indirizzi per la definizione e l’attuazione dei progetti di competenza regionale finalizzati alla realizzazione della Rete stessa; c) l’indicazione, in ordine di priorità, con relativa motivazione, degli interventi da realizzare per il conseguimento degli obiettivi di cui alla lettera a), nei limiti delle risorse di cui alla lettera e);

d) l’individuazione degli interventi prioritari per assicurare le connessioni della Rete ciclabile nazionale «Bicitalia» con le altre modalità di trasporto;

e) la definizione del quadro, per ciascuno dei tre anni del periodo di riferimento, delle risorse finanziarie pubbliche e private di cui all’articolo 10 – Disposizioni finanziarie – della legge, da ripartire per il finanziamento degli interventi previsti nel medesimo Piano generale, nonché di quelli indicati nei piani della mobilità ciclistica delle regioni, dei comuni, delle città metropolitane e delle province;

f) gli indirizzi volti ad assicurare un efficace coordinamento dell’azione amministrativa delle regioni, delle città metropolitane, delle province e dei comuni concernente la mobilità ciclistica e le relative infrastrutture, nonchè a promuovere la partecipazione degli utenti alla programmazione, realizzazione e gestione della rete cicloviaria;

g) l’individuazione degli atti amministrativi, compresi quelli di natura regolamentare e gli atti di indirizzo, che dovranno essere adottati per conseguire gli obiettivi stabiliti dal medesimo Piano generale;

h) la definizione, nei limiti delle risorse di cui alla lettera e), delle azioni necessarie a sostenere lo sviluppo della mobilità ciclistica in ambito urbano, con particolare riferimento alla sicurezza dei ciclisti e all’interscambio modale tra la mobilità ciclistica, il trasporto ferroviario e il trasporto pubblico locale.

Ddl Zan, appello di Arcigay sulla discussione in corso al Senato

di Redazione GRS


 

 

Nessun compromesso al ribasso: è l’appello di Arcigay dopo la prima giornata di discussione al Senato del DDL Zan. Il servizio è di Fabio Piccolino

“Dopo questa prima giornata in Aula, piena di fischi e ululati, possiamo intravedere i tanti ostacoli che incontrerà il testo nei giorni e nelle settimane a venire e ci dice molto sul modo in cui un pezzo della nostra classe politica affronta il tema dei diritti umani, civili, sociali”: è la dichiarazione di Gabriele Piazzoni, segretario generale di Arcigay, dopo discussione del Ddl Zan a Palazzo Madama.

L’organizzazione ha poi rinnovato l’appello alle coscienze dei senatori affinché la legge contro l’omotransfobia venga approvata senza ulteriori modifiche.

Land grabbing, nuovo rapporto di Focsiv sui “padroni della terra”

di Redazione GRS


I padroni della terra. E’ nuovo Rapporto di Focsiv sul land grabbing: un fenomeno sempre più diffuso che lo scorso anno ha raggiunto i 93 milioni di ettari strappati alle popolazioni locali e alle comunità più vulnerabili. Ai nostri microfoni Andrea Stocchiero, Policy Officer dell’organizzazione