Il terzo settore alla prova della pandemia. L’indagine della sociologa Irene Psaroudakis per la Collana curata dal Centro di Ricerca Maria Eletta Martini analizza l’impatto del Covid-19 nel mondo del non-profit, aprendo una riflessione sulla complessità degli scenari futuri.
Stragi bianche. Da Castiglion fiorentino alla Versilia fino a Napoli la cronaca di morti sul lavoro parla di 3 vite spezzate. Dall’inizio dell’anno sono 677 i decessi, almeno quelli denunciati.
Liberi da un gioco. A Bologna Auser e Libera insieme per un progetto di sensibilizzazione sui rischi del gioco d’azzardo per le persone anziane. Ai nostri microfoni Antonella Lazzari, presidente di Auser Bologna.
Accoglienza possibile. Le organizzazioni aderenti al Tavolo Asilo chiedono che l’Italia e l’Europa mettano in campo iniziative adeguate alla tragedia che si sta consumando in Afghanistan, garantendo il diritto di asilo a chi fugge dal Paese e sollecitando l’impegno degli Stati Membri a partecipare al meccanismo di reinsediamento.
Rischio inflazione: ventisette milioni di italiani hanno dovuto fare rinunce nel 2021. Nonostante una previsione di incremento del Pil a +6%, non c’è ripresa dei consumi. Ed è in corso l’aumento speculativo dei prezzi delle materie prime. È quanto emerge dal rapporto Coop presentato a Milano.
Sfida futura. Uno studio di Nomisma rivela come l’emergenza sia anche un’occasione per la digitalizzazione del settore che prima stentava a prendere, il servizio è di Clara Capponi.
Con la pandemia l’intrattenimento è diventato digitale ma allentata la maglia delle restrizioni cresce la voglia di eventi dal vivo. È quanto emerge da uno studio pubblicato da Nomisma, che evidenzia i profondi cambiamenti e le perdite del settore, circa 80milioni di euro per i musei, 120 per il cinema e 350milioni per gli eventi musicali.
Ed è proprio sulla tecnologia che si gioca il futuro del sistema culturale, come strumento per facilitare l’accesso alla fruizione dei contenuti culturali, non come un elemento sostitutivo degli spettacoli dal vivo.
Cartellino rosso per i diritti. Le donne afghane non potranno più giocare a cricket né a nessun altro sport che “esponga i loro corpi”. Vietate anche le partite a porte chiuse, perché immagini potrebbero essere diffuse con “video o foto”: il nuovo governo talebano mostra il suo vero volto, cancellando i diritti delle donne.
“Non credo che alle donne sarà consentito di giocare a cricket perché non è necessario che le donne giochino a cricket”, ha dichiarato all’emittente australiana Sbs news il vicecapo della Commissione cultura dei talebani, Ahmadullah Wasiq, spiegando che nel gioco “potrebbero dover affrontare situazioni in cui il loro viso o il loro corpo non siano coperti. L’Islam non permette che le donne siano viste così”.
Inoltre, “questa è l’era dei media, e ci saranno foto e video, e la gente li guarderà. L’Islam e l’Emirato islamico non consente alle donne di giocare a cricket o qualunque altro tipo di sport che le esponga”. La mossa dei talebani mette a rischio l’atteso match di cricket previsto in Australia a novembre tra le due nazionali maschili, perché per poter giocare l’International Cricket Council richiede a tutti i suoi 12 membri di avere anche una squadra nazionale femminile.
Rimandate la COP 26. La rete ambientalista Climate Action Network, che riunisce circa 1500 ong a livello globale, ha chiesto il rinvio della Conferenza Onu sul Clima di Glasgow in programma a fine ottobre. “A causa del mancato accesso ai vaccini per migliaia di persone nei Paesi poveri – spiegano – è impossibile organizzare un summit sicuro, inclusivo e giusto”.
Ora d’aria. Stabile il numero della popolazione detenuta in Italia secondo i dati del Dipartimento per l’amministrazione penitenziaria. Il servizio è di Giuseppe Manzo.
Secondo i dati forniti dal Dipartimento per l’amministrazione penitenziaria al 31 agosto i detenuti negli istituti di pena italiani sono 53.557. Un dato ormai stabilmente distante da quello di febbraio 2020, quando nelle carceri italiane c’erano oltre 61 mila persone detenute.
In lieve aumento la presenza di stranieri. Le regioni che presentano un divario maggiore tra numero di detenuti e capienza regolamentare sono la Lombardia e la Puglia. Per la prima volta diminuisce il numero degli ergastolani mentre negli ultimi dieci anni cresce la presenza dei volontari nelle carceri.
Salviamo api e agricoltori. Un viaggio in otto tappe e una petizione per coltivazioni più sostenibili. L’iniziativa, promossa da Slow Food, chiede alla Commissione Europea di eliminare i pesticidi sintetici, ripristinare la biodiversità e sostenere gli agricoltori nella transizione ecologica.
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