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Basta mercato

di Redazione GRS


All’indomani della crisi sanitaria, gli italiani si pronunciano in larghissima maggioranza a favore di un intervento diretto del pubblico nella gestione dei servizi alla persona come scuola e sanità. In caso di affidamento a soggetti privati esprimono una chiara preferenza per le cooperative in determinate attività.

È quanto emerge da un sondaggio condotto nell’ambito dell’Osservatorio Legacoop, ideato e realizzato dall’Area Studi dell’associazione insieme con il partner di ricerca Ipsos.

Omaggio a Rodari

di Redazione GRS


A cento anni dalla nascita di Gianni Rodari, l’ospedale Meyer rende omaggio a uno dei più grandi scrittori italiani per l’infanzia. Il servizio è di Clara Capponi.

Far arrivare la poetica del più grande scrittore per bambini anche in ospedale. È questa la sfida raggiunta dall’ospedale pediatrico fiorentino. La Ludobiblio interna all’istituto ha organizzato un percorso fatto per piccoli e piccolissimi anche sotto i tre anni. gli educatori della biblioteca hanno letto ad alta voce alcune delle filastrocche più suggestive del poeta, nella convinzione che non è mai troppo presto per abituarsi al piacere di sfogliare o ascoltare un buon libro.

Per rendere più coinvolgente l’incontro con lo scrittore gli educatori hanno trasformato le poesie in altrettanti libri, tutti illustrati: ogni volumetto, rilegato a mano, si è così rivelato un palcoscenico minimo pronto a mettere in scena la sua storia.

Sul grande schermo

di Redazione GRS


E’ in corso la decima edizione del Matera sport film festival, che si svolgerà completamente on line. Trenta le opere in concorso, provenienti da ogni angolo del mondo, che saranno visibili per l’intera durata della manifestazione. Come ogni anno il Festival racconta il legame tra sport e cultura, anche attraverso appuntamenti in diretta con ospiti e personalità dello sport e della cultura.

Il Matera sport film festival, che si concluderà domenica 6 dicembre, è organizzato dall’associazione Matera Sports Academy, in collaborazione con l’Uisp Matera e con il sostegno del Comune di Matera e del programma Sensi Contemporanei Cinema della Regione Basilicata. Matera Sport Film Festival aderisce al network dei festival lucani “BasilicataCinema”. “Era importante dare continuità alla manifestazione – ha detto Michele Di Gioia, presidente Uisp Basilicata, durante la diretta di apertura – il Festival da dieci anni esprime un sentimento innovativo, per quanto riguarda il nostro territorio ma anche il sud Italia in generale, legando i temi della cultura e dello sport. Ogni anno valorizziamo non solo opere del settore audiovisivo ma anche altre forme artistiche, per dare un senso a questo connubio”.

L’edizione 2020 riserverà diversi appuntamenti in diretta: focus, interviste, incontri con ospiti e personalità dello sport e della cultura, per vivere la consueta atmosfera del Festival, nonostante la modalità virtuale. Venerdì 4 dicembre si terrà il videoincontro “Sport sociale, un capitale-Idee per una strategia di sostenibilità”, con l’intervento di Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp e di Domenico Bennardi, sindaco di Matera. Insieme a loro ci saranno rappresentanti delle istituzioni e del terzo settore (il programma è in via di definizione). Sabato 5 dicembre appuntamento con “Ma che genere di sport è questo?-Media, donne, sport”, con gli interventi, tra gli altri, di: Manuela Claysset, responsabile politiche di genere Uisp; Marina Cosi, vicepresidente di Giulia Giornaliste; Vittorio Di Trapani, segretario Usigrai; Sandra Mayers, olimpionica spagnola di atletica leggera; Ivano Maiorella, direttore di Uispress.

Per accedere alla visione dei film in concorso è necessario registrarsi nel seguente modo: inviare una email indicando nome, cognome, città e stato alla segreteria del festival: info@materasportfilmfestival.it; accedere alla pagina MSFF20 LIVE STREAM inserendo la password ricevuta via mail; per visionare i film desiderati, occorre inviare una mail alla segreteria del festival (info@materasportfilmfestival.it) indicando i titoli; inserire le password ricevute via mail per poter visionare i film desiderati.

La verità per Giulio

di Redazione GRS


Nel caso Regeni l’Egitto ha violato diritti e obblighi fondamentali. A questo punto sarebbe necessaria l’apertura di una Commissione internazionale d’inchiesta per ottenere “non tanto un risarcimento monetario quanto la verità sui fatti e l’individuazione dei responsabili”. Lo ha detto ieri Riccardo Pisillo Mazzeschi, docente di diritto internazionale presso l’Università di Siena, intervenuto di fronte alla Commissione parlamentare di inchiesta sulla morte del ricercatore italiano.

Alto impatto

di Redazione GRS


Come hanno reagito le imprese sociali alla pandemia. Il servizio di Giuseppe Manzo.

Era inevitabile che l’emergenza Covid-19 lasciasse il segno anche sull’impresa sociale, che ancora una volta però mostra una buona capacità di resilienza e adattamento alle mutate condizioni dei mercati. L’Osservatorio Isnet ha fotografato un aumento previsto dei posti di lavoro nel 2020 pari +0,3% con il lockdown senza il quale sarebbe stato +4,2%.
L’incidenza degli effetti della pandemia è pari a -3,9%.

La tenuta dell’occupazione dipende dal settore di attività, premiate le imprese sociali che si occupano di servizi alla persona e sanità, in difficoltà quelle attive nel commercio al dettaglio e manifattura. Nonostante la diminuzione degli indici di innovazione per lo sviluppo a medio e lungo termine, l’impresa sociale da febbraio 2020 ha attivato processi comunitari: “L’emergenza Covid-19 – ha detto Laura Bongiovanni responsabile dell’Osservatorio e Presidente di Associazione Isnet –ha fatto da acceleratore di comunità; le imprese sociali sono scese in campo adattando prodotti e servizi e rivedendo processi di gestione, coinvolgendo attori e reti territoriali”.

Effetti pericolosi

di Redazione GRS


Le ripercussioni dell’emergenza Covid sulla salute mentale non sono da sottovalutare. Raddoppiano i casi e non solo tra le persone già affette da disagio psichico. Gli esperti lanciano l’appello a non trascurare i possibili danni indiretti legati alla pandemia in occasione del convegno organizzato da Neomesia “La salute mentale ai tempi del Covid”.

Il bello dello studio

di Redazione GRS


Attività motoria di gruppo, laboratorio di ceramica, pittura, lingue, ma anche cucina, fotografia, tradizioni locali. E’ partito il 23 novembre e sono già oltre 90 gli iscritti al nuovo programma culturale totalmente online dell’università popolare dell’Auser in collaborazione con i circoli Auser di tutta la Basilicata. Un programma ricco e variegato a cui accedere attraverso la piattaforma Gotomeeting.

Debutti

di Redazione GRS


In Italia, la calciatrice azzurra Sara Gama è la prima vicepresidente dell’Associazione italiana calciatori; in questi stessi giorni, con la riforma dell’ordinamento sportivo, finalmente si inizia a parlare anche da noi di professionismo sportivo femminile e stasera la francese Stephanie Frappart sarà a Torino per arbitrare, prima donna della storia, una partita della Champions League maschile.

Giorni entusiasmanti per lo sport femminile, in particolare il calcio. Sara Gama è la prima donna ad essere nominata vice presidente dell’Assocalciatori. Capitano della Juventus e della Nazionale Italiana, ha da sempre lottato per i diritti delle calciatrici. La sua elezione è avvenuta lunedì 30 novembre dopo la nomina a nuovo presidente di Umberto Calcagno. Con Davide Biondini nel ruolo di vice presidente vicario e Gianni Grazioli direttore generale, la nomina di Sara Gama rappresenta un momento importantissimo per il calcio italiano. Specie per i diritti delle calciatrici. Sara Gama è infatti in prima linea nella lotta per la parità di trattamento delle atlete specie in vista del passaggio al professionistico preciso nel 2022.

Una giornata davvero storica per il riconoscimento di uno status che fino a pochi anni fa sembrava davvero irraggiungibile per tutto il movimento in rosa. Ben quattro campionati, due Coppe Italia, tre Supercoppa Italiane e la fascia da capitano della Juventus e della Nazionale Italiana per Sara Gama che in pochissimo tempo si è fatta conoscere in tutto il mondo. Nata a Trieste nel 1989, è stata da sempre appassionata di sport e calcio. Prime esperienze nello Zaule e nella Polisportiva San Marco di Villaggio del Pescatore prima del passaggio Tavagnacco. Ha poi vestito le maglie del Chiasiellis e Pali Blues prima dei tre anni a Brescia in due tornate diverse. Nel mezzo anche un biennio al Paris Saint-Germain che le ha consentito di maturare molto.

Nel 2017 arriva la Juventus che consente a Sara di potersi consacrare definitivamente. Sara Gama fa parte del consiglio federale dal 2017: è uno dei volti più attivi del movimento femminile italiano, in grande crescita proprio dopo il successo al Mondiale 2019. Nel 2001, l’attuale ct azzurra, Milena Bertolini, era stata la prima donna a entrare in consiglio Figc sempre con l’Aic. Stéphanie Frappart, invece, diventerà la prima donna ad arbitrare in Champions League, dirigendo la sfida Juventus-Dinamo Kiev, e confermandosi così come uno dei più importanti direttori di gara del calcio contemporaneo. La francese, infatti, è stata premiata nel 2019 con il Globe Soccer Award dedicato al miglior arbitro dell’anno, fino a quel momento assegnato esclusivamente ai maschi, ma è almeno da sei anni che sta abbattendo un muro dopo l’altro, affermandosi come una delle figure principali nella lotta agli stereotipi di genere nel calcio. Frappart è nata a Herblay, a nord di Parigi, in quella regione dell’Ile-de-France che fa ormai da culla a quasi tutto il meglio del calcio transalpino ed europeo. Arbitra dall’età di 13 anni e ha vissuto una rapida ascesa che, dopo un Master in Scienze motorie e il ruolo di direttrice del Dipartimento amministrativo della FSGT (la Federazione Sportiva e Ginnica del Lavoro della città di Parigi), l’ha portata ad arbitrare un match maschile già nel 2014, a soli 30 anni, dirigendo la sfida di Ligue 2 tra Niort e Brest, stabilendo così il suo primo record.

Da allora, Frappart si è affermata come una delle migliori direttrici di gara in campo femminile, arbitrando ai Mondiali e alle Olimpiadi, e un vero riferimento per tutta la categoria. Ha subito ricevuto le attenzioni e il supporto della Federcalcio francese, in particolare del selezionatore degli arbitri del calcio professionistico transalpino Pascal Garibian, che il 28 aprile 2019 l’ha fatta debuttare in Ligue 1, dirigendo Amiens-Strasburgo. Prima donna ad arbitrare un match della prima serie maschile: un altro traguardo storico. Pochi mesi dopo, è stata di nuovo chiamata a lavorare ai Mondiali femminili, i più seguiti e pubblicizzati della storia, e designata per la finale tra Stati Uniti e Olanda, venendo di fatto certificata come la migliore a livello femminile. Un risultato che, a questo punto, ha convinto la UEFA ad affidare a Frappart la direzione della Supercoppa europea dello stesso anno tra Chelsea e Liverpool, che è stato il momento in cui il suo nome è diventato realmente di fama globale. Opinione che da allora non solo non è cambiata, ma si è anche rafforzata, tant’è vero che lo scorso 22 ottobre Frappart ha diretto per la prima volta anche un match di Europa League (quarto record), con la sfida tra Leicester City e Zorya, che ha fatto da antipasto per l’esordio in Champions League di questa sera.

A 37 anni da compiere tra poche settimane, Frappart è ormai il nome di punta tra le direttrici di gara, e ha ancora tempo e modo di stabilire ulteriori primati. “Tecnicamente e fisicamente siamo come gli uomini – aveva detto, prima della Supercoppa – Spero che il mio esempio serva per tutti gli arbitri donna e per tutte le ragazze che aspirano a fare questo lavoro”. Intanto, con Juventus-Dinamo Kiev Stéphanie Frappart diventerà anche la prima donna ad arbitrare una squadra italiana, visto che in Serie A ancora il muro non è caduto.

di Pierluigi Lantieri

Intervista con il territorio: “Né Supereroi, né sfigati: persone!”

di Redazione GRS


Alla vigilia della Giornata internazionale delle persone con disabilità, Giornale Radio Sociale insieme a Redattore Sociale, con il Forum del Terzo Settore e il sostegno della Fondazione con il Sud organizzano un appuntamento formativo per i giornalisti su comunicazione sociale, diritti, linguaggio. Il webinar, realizzato in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti della Sardegna, si svolgerà domani, mercoledì 2 dicembre, dalle 10 alle 13.

“Né Supereroi, né sfigati : persone!” è il titolo dell’incontro, penultima tappa del ciclo di seminari “Intervista con il territorio”. Spesso si sente parlare di “diritti delle persone con disabilità”, come se chi convive con una limitazione fisica, sensoriale o cognitiva avesse diritti speciali, diversi da quelli di qualsiasi altro essere umano. I diritti sono gli stessi, la differenza sta nelle modalità attraverso le quali essi possono essere goduti. L’emergenza Covid ha messo a nudo problemi e disuguaglianze che riguardano tutti.

Si potrebbero fare numerosi esempi, ma il punto è sempre lo stesso: le misure che si prendono per garantire alle persone con disabilità di studiare, muoversi, lavorare e così via non sono dei privilegi o gesti di filantropia, ma atti dovuti per consentire a tutti pari opportunità, così come stabilito dall’art. 3 della nostra Costituzione. Perché tale modo di pensare si affermi, è fondamentale che i giornalisti sappiano trattare questi temi in maniera corretta.
Di seguito gli interventi previsti nel corso del seminario:

Saluti
Francesco Birocchi, presidente Odg Sardegna
Claudia Fiaschi, portavoce Forum Terzo Settore
Carlo Borgomeo, presidente Fondazione con il Sud
Stefano Caredda, direttore Redattore Sociale
Ivano Maiorella, direttore Giornale Radio Sociale

Relatori
Katia Caravello, collaboratrice redazione Giornale Radio Sociale
Carlo Giacobini, giornalista e responsabile di Iura, Agenzia per i diritti delle persone con disabilità
Roberto Natale, Responsabilità Sociale Rai
Nicola Perrone, direttore Agenzia Dire
Carlo Duò, psicologo del lavoro e della comunicazione
Roberto Scano, esperto in accessibilità nella comunicazione web

Esperienze
Stefania Gelidi, Portavoce Forum Regionale Sardegna
Alfio Desogus, Fish Sardegna
Esperienza Uisp Sardegna