Economia
Soddisfazione del Forum nazionale terzo settore per il Decreto rilancio varato dal governo. Rifinanziato per 100 milioni di euro il fondo per le attività delle associazioni, risorse specifiche per aiutare nel post emergenza il Terzo settore del Mezzogiorno, ulteriori finanziamenti per interventi di contrasto alla povertà educativa nelle Regioni del Sud.
Sport
Domenica la corsa diventa una maratona live sui social. Il servizio di Elena Fiorani.
La più grande manifestazione per la prevenzione e la lotta ai tumori del seno, quest’anno si correrà sui social media. Il coronavirus, infatti, ha fermato la 21^ edizione della Race di Roma organizzata da Komen Italia, ma la maratona di sensibilizzazione e raccolta fondi si svolgerà lo stesso, in modo virtuale, per impedire che a correre siano solo i tumori. Infatti, i dati del policlinico Gemelli di Roma ci dicono che nei prossimi 12 mesi, oltre 2 milioni di donne nel mondo riceveranno questa diagnosi e più di 600.000 perderanno la vita. Anche quest’anno durante la maratona virtuale sarà possibile effettuare una donazione libera o acquistare i gadget sul sito www.komenitalia.it. Nel corso della diretta un importante spazio sarà dedicato al confronto tra medici e donne, che convivono con la malattia o l’hanno sconfitta.
Società
Sos impresa insieme alle commissioni antimafia di Regione Lombardia e Comune di Milano lanciano l’allarme: “Il lockdown potrebbe rivelarsi un affare colossale per la criminalità organizzata”. Con la crisi in atto sarà più facile convincere gli imprenditori a cedere la propria attività o ad accettare soldi in prestito. Ma quelli che denunciano sono ancora troppo pochi.
Crisi per alcuni, opportunità per altri? L’interrogativo potrebbe trasformarsi in una problematica reale se non si agirà nei modi e nei tempi più appropriati. Così ad approfittare dell’emergenza Coronavirus potrebbero essere le mafie, storicamente addentrate laddove le braccia dello Stato non riescono a giungere.
Aziende chiuse, negozi, bar e ristoranti con le saracinesche abbassate, lavoratori in panchina, famiglie che stanno dando fondo ai propri risparmi. In questo quadro drammatico gli aiuti economici stanziati dal Governo giocano una partita fondamentale. Necessario estendere alla platea dei più fragili sussidi come bonus e casse integrazioni.
Altrimenti? Quella stessa fascia di popolazione potrebbe prestare il fianco alle infiltrazioni della criminalità organizzata. Da aiuti immediati per fare la spesa a prestiti alle imprese in difficoltà, la mafia può sfoderare un’economia parallela e sommersa per consolidare il consenso sociale, incamerare pezzi di aziende pulite con cui lavare denaro sporco e arricchirsi, fare concorrenza sleale al mercato regolare e accaparrarsi sussidi di Stato o dell’Unione europea.
Come confermano i vertici di Sos Impresa, organizzazione contro racket e usura, il rischio di inserimento dell’illegalità nelle attività legali coinvolge circa l’80 per cento delle piccole e medie imprese presenti sul territorio nazionale. Un allarme che l’associazione circoscrive soprattutto nell’entroterra lombardo, dove insieme alle commissioni antimafia di Regione e Comune, Sos impresa ha lanciato l’allarme sul rischio che mafia, camorra e ‘ndrangheta vadano alla conquista di negozi, bar e ristoranti in crisi e a corto di liquidità. Nel Centro-Nord quasi 8mila soci, azionisti e amministratori di circa 9.200 aziende sarebbero legati da vincoli familiari a clan ’ndranghetisti e sono probabilmente affiliati alla ’ndrangheta.
di Pierluigi Lantieri
Internazionale
Il Ministero degli Affari Esteri non metta in sofferenza i programmi di aiuto umanitario e sviluppo per il contrasto al Covid-19. Lo affermano le Organizzazioni della società civile di cooperazione allo sviluppo e solidarietà internazionale rappresentate dall’Associazione Ong Italiane (AOI), CINI e Link2007, chiedendo supporto e fondi per portare avanti efficacemente e con serenità progetti e interventi.
Diritti
“Per la prima volta dall’avvio della crisi, i diritti dei bambini sono considerati nel Decreto Rilancio che accoglie alcune delle nostre richieste”. Lo ha dichiarato Raffaella Milano, Direttrice dei Programmi Italia-Europa di Save the Children. “Per dare concretezza e operatività alle prime misure previste – ha spiegato – ribadiamo tuttavia l’importanza di definire un piano straordinario organico per l’infanzia e l’adolescenza”. In piena pandemia l’associazione ha continuato a fornire i propri servizi. (sonoro)
Cultura
Si chiama così il progetto di Auser Terni che racconta testimonianze di vita ai tempi del Covid, raccogliendo via mail o al telefono, storie, poesie, ricette, uno spaccato dell’emergenza o ricordi del passato, che diventeranno un libro. Memoria storica di una quotidianità che, grazie a tanti volontari, ha comunque regalato la speranza. Per partecipare basta scrivere una mail auser.terni@umbria.cgil.it
Internazionale
È stato un attacco “sconvolgente contro donne incinte, madri e i loro bambini appena nati” quello sferrato al reparto maternità dell’ospedale Dasht-e-Barchi gestito da Medici senza frontiere. Lo afferma la ong in una nota, in cui riferisce anche che tra i “molti morti” vi sarebbe anche “almeno un collega dello staff locale afghano”. Inoltre, una donna avrebbe dato alla luce un bambino durante l’azione; madre e figlio sono rimasti illesi.
Società
In Calabria una lettera-appello delle associazioni al Ministro Speranza sulla situazione in cui versa la sanità del territorio. Il servizio di Anna Monterubbianesi.
Sono già 1600 le sottoscrizioni ricevute per l’appello che cittadini e associazioni della società civile calabrese hanno inviato al Ministro Roberto Speranza per chiedere un nuovo corso per attuare il diritto alla salute nella regione e permettere agli ospedali di intervenire per le situazioni più gravi mantenendo, al contempo, un livello di adeguata capacità di prendersi cura delle altre patologie complesse. Ascoltiamo Gianni Pensabene Portavoce del Forum terzo Settore della Calabria. (sonoro)
Sport
Il ministro Spadafora ha annunciato la riapertura delle attività sportive per il 25 maggio: una buona notizia commenta l’Uisp, l’Unione Italiana Sport per tutti, anche se si continuano a denunciare alcune incongruenze nell’attuazione delle normative che mettono in difficoltà la ripresa delle attività di base. L’esigenza primaria delle società è quella di garantire la sicurezza dei propri tesserati.
Economia
Twitter permetterà ai suoi dipendenti di lavorare da casa “per sempre”: lo ha annunciato l’amministratore delegato della società americana, Jack Dorsey, in una e-mail interna inviata il 12 maggio.
“Il lavoro da casa può funzionare davvero, e gli ultimi mesi lo hanno dimostrato”. Con questo messaggio inviato via mail il Ceo di Twitter Jack Dorsey ha scritto a tutti i suoi dipendenti che potranno continuare lo smart working anche a pandemia ultimata. Causa Coronavirus il colosso social ha esortato il lavoro in remoto dallo scorso 2 marzo, poi reso obbligatorio dall’11 dello stesso mese. Tuttora gli uffici di Twitter continuano ad essere chiusi. Ma il suo Ad non sembra aver fretta di riaprire annunciando che “sarà fatto in modo cauto e graduale”.
Il social media dei cinguettii ha anche aggiunto che lascerà la maggior parte delle porte chiuse fino a settembre. Poi i dipendenti sceglieranno se tornare al lavoro in sede o restare in smart working. Anche i viaggi di lavoro saranno autorizzati solo a partire da settembre, tranne pochissime eccezioni. Per l’intero 2020 sono aboliti gli eventi aziendali in presenza; saranno tutti svolti tramite le piattaforme virtuali.
“Se i nostri dipendenti sono in un ruolo e in una situazione che consente loro di lavorare da casa e se vogliono continuare a farlo per sempre lo renderemo possibile”, si legge nell’annuncio di Twitter, diffuso sul blog dalla vicepresidente Jennifer Christie, dal titolo #LoveWhereverYouWork. La società dunque ha deciso di lasciare la massima libertà ai suoi dipendenti rispetto alla scelta del lavoro in remoto o in presenza, anche quando saranno finite le misure restrittive per il contenimento del contagio e le relative limitazioni agli spostamenti delle persone. “Riaprire gli uffici sarà una nostra decisione – fa notare Twitter sul suo blog -. Quando e se i nostri dipendenti vogliono rientrare sarà una loro decisione”.
Secondo i media, diverse altre società tecnologiche, come Microsoft e Amazon, potrebbero fare lo stesso. Altri, come Facebook e Google, non si sono spinti come Twitter a decidere per uno smart working “per sempre”, ma hanno permesso ai loro dipendenti di rimanere a lavorare da casa per tutto il 2020, se lo preferiscono. Insomma niente più ufficio, né colleghi. Niente code in auto, né lunghe tratte in treno. Un vero sogno per tutti coloro che dopo aver provato le gioie dello smart working già rimpiangono di dover tornare indietro.
di Pierluigi Lantieri