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Dopo la guerra il virus

di Redazione GRS


Duemila casi confermati di covid e 573 decessi: è la situazione dell’epidemia in Yemen, che dopo cinque anni di conflitto si trova a fronteggiare nuove difficoltà con un sistema sanitario al collasso. Già prima di questa emergenza, infatti, circa 20 milioni di persone non avevano accesso a un’adeguata assistenza sanitaria e oltre la metà della popolazione viveva una situazione di grave incertezza alimentare.

A tinte fosche

di Redazione GRS


“La pandemia  colpisce i servizi alla persona che vedono la presenza rilevante di organizzazioni di Terzo Settore: probabilmente alcune più di altre andranno in crisi e dovranno chiudere i battenti comportando una riduzione delle attività quando fra qualche mese ce ne sarà di più bisogno”. È l’analisi di Carlo Borzaga, professore ordinario di Politica Economica all’Università degli Studi di Trento, che accompagna l’indagine “Gli italiani e la solidarietà dopo il coronavirus”, diffusa in occasione della Giornata Internazionale del Lascito Solidale di domenica prossima.

Siamo imprenditori

di Redazione GRS


Tutti immigrati. Uomini e donne che avevano un sogno e sono riusciti a realizzarlo proprio nel nostro Paese. Quello di Christine Chua (filippina) o di Ghapios Garas, egiziano che a Milano ha lavorato in un bar e ora ha un’azienda di 26 dipendenti, sono tra le tante storie di persone partite dal niente e che sono state in grado di avviare aziende solide in vari settori. Le racconta Paola Scarsi nel libro “Noi creiamo lavoro”, un e-book disponibile gratuitamente su Google.

Ci vediamo per un caffè

di Redazione GRS


Una piazza virtuale a sostegno delle persone con demenza e dei loro familiari. L’iniziativa nata in Calabria viene ora estesa al resto del Paese: il progetto è stato presentato oggi a Catanzaro. Tre gli enti promotori: la cooperativa sociale “Co. Ri. S. S.” e le associazioni “PerLe Demenze. Famiglie Unite Calabria” e “Ra.Gi.”. Gli Alzheimer caffè online partiranno entro l’autunno. In parallelo, il progetto guarda anche ai territori. In programma, infatti, l’attivazione entro ottobre di “punti di ascolto”, uno per ogni comune partecipante.

Diamogli rifugio

di Redazione GRS


“L’Unione Europea accolga con urgenza i profughi del campo di Moria che hanno perso tutto”: è l’appello della Comunità di Sant’Egidio dopo l’incendio che ha colpito la struttura sull’Isola di Lesbo che ospitava oltre diecimila persone provenienti in gran parte dall’Afghanistan. “Necessario evitare ulteriori drammi della disperazione”, afferma la Onlus umanitaria dopo che circa tredicimila persone impaurite si sono riversate in strada verso la città di Mitilene, ma sono state bloccate dalle forze dell’ordine. Il culmine di un sistema fallimentare, una tragedia annunciata tragedia annunciata secondo molti osservatori a causa delle condizioni disumane e del Covid: teoricamente il campo poteva accogliere al massimo tremila rifugiati. Un sovraffollamento reso così ancora più drammatico dalla pandemia con le necessarie misure anticontagio sin da subito inapplicabili. La scorsa settimana è stato registrato il primo caso di coronavirus e ad oggi, i casi confermati, sono saliti a 35. Il campo è stato messo in quarantena.

Ora l’incendio, in quella che è la più grande struttura di accoglienza d’Europa, ha lasciato senza un tetto famiglie, donne, minori e migranti provenienti in prevalenza dal Medio Oriente. Non appena la notte scorsa le fiamme hanno cominciato a divorare varie zone del campo di Moria, centinaia di rifugiati hanno chiesto aiuto telefonando ai volontari della Comunità di Sant’Egidio, che hanno seguito ed alleviato giorno dopo giorno le crescenti difficoltà dei rifugiati del campo. Sin dalla creazione di questo hotspot l’organizzazione internazionale è stata attiva nel soccorso e nel sostegno delle persone arrivate e a seguito del rogo la sua presenza si è resa ancora più preziosa per la sicurezza delle persone coinvolte.

Sant’Egidio ha anche lanciato un appello all’Unione Europea, perché accolga i profughi che con l’incendio hanno perso tutto. A Moria infatti la priorità è diventata fornire alloggio e buone condizioni igieniche a chi ne ha bisogno. In questo senso la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen si è detta “pronta ad assistere la Grecia” e intanto invia sul posto il vicepresidente Margaritis Schinas, responsabile sull’immigrazione.

Eppure, oltre gli annunci di solidarietà, nemmeno quest’ultima tragedia greca sembra aver cambiato l’agenda dei governi nazionali dell’Ue. La Commissione europea dovrebbe presentare un pacchetto immigrazione, compresa la riforma di Dublino rimandata dalla primavera scorsa. Ma, se anche la presentazione fosse confermata, il dossier non sembra avere possibilità concrete di finire al primo posto in agenda delle riunioni dei leader in Consiglio europeo per la fine dell’anno. A meno che la crisi di Lesbo non riesca a cambiare le carte in tavola nei prossimi giorni: per ora, nessun segnale in questa direzione.

di Pierluigi Lantieri

 

Risorse inadeguate

di Redazione GRS


Per Fondazione con il Sud servono 200 milioni di euro per le attività di gestione e valorizzazione dei beni confiscati alla criminalità dopo l’assegnazione al terzo settore. Somme da attingere dal Fondo unico di giustizia, alimentato dai sequestri alle mafie.

Lavoro e disabilità

di Redazione GRS


È il tema di “Oltre” il cortometraggio realizzato nell’ambito di un progetto della Fish e che ha ottenuto importanti riconoscimenti internazionali. Il servizio è di Clara Capponi.

Un cortometraggio rivolto soprattutto a chi di disabilità ne sa poco o nulla e che magari pensa ad una condizione inconciliabile con il lavoro. Così la Federazione Italiana per il superamento dell’handicap aveva presentato la pellicola realizzata nell’ambito del progetto “Job Lab”. Il corto ha ottenuto un importante riconoscimento internazionale ben due premi nel festival californiano Accolade global film competition, nelle categorie disability issues e best concept. Il progetto job Lab ha prodotto anche altre storie di vita che raccontano attraverso brevi video le esperienze nel mondo del lavoro delle persone con disabilità.

Nessuno rimanga fuori

di Redazione GRS


Con un webinar organizzato questa mattina dal Centro Clinico NeMo e da Famiglie Sma, associazione di genitori che si impegnano per sostenere la ricerca sull’atrofia, è stato presentato il progetto “Le avventure della SMAgliante ADA”, kit dedicato alle scuole elementari per promuovere l’inclusione delle persone affette da malattie neuromuscolari

Di corsa per la memoria

di Redazione GRS


A Cesenatico è tutto pronto per la nona edizione della Maratona Alzheimer, che quest’anno si svolgerà a distanza, a causa delle restrizioni per l’emergenza sanitaria. Chiunque, fino al 21 settembre, potrà percorrere in autonomia quanti più chilometri riesce, in marcia, di corsa e anche in bicicletta. Obiettivo: raccogliere un milione di chilometri, tanti quanti sono in Italia i malati affetti da demenza

Una marcia fino al santuario della Madonna di San Luca di Bologna, per contribuire attivamente alla ‘raccolta chilometri’ solidale con la Maratona Alzheimer. E’ quella portata a termine dalla sottosegretaria al ministero della Salute, Sandra Zampa, che ieri è partita dal centro di Bologna per raggiungere il santuario, ‘regalando’ i chilometri percorsi alla manifestazione di sensibilizzazione sui diritti delle persone con Alzheimer e demenza.

La ‘scalata’ di Zampa arriva pochi giorni dopo l’impresa di Romano Prodi che, sempre per la stessa causa, sabato ha raggiunto il passo dello Stelvio in bicicletta. La Sottosegretaria Zampa parteciperà, venerdì 11 settembre, alle ore 10.30 (Cesenatico, Museo della Marineria) ai lavori di apertura della Maratona e dell’Alzheimer Fest: quest’anno infatti le due manifestazioni si svolgeranno insieme. E intanto a Cesenatico, grazie al lavoro dei volontari, è tutto pronto per il taglio del nastro della nona edizione della Maratona Alzheimer che si svolgerà da venerdì 11 fino a domenica 13 settembre.

Ma non finisce qui perché chiunque, dall’11 al 21 settembre, Giornata Mondiale Alzheimer, potrà percorrere in autonomia quanti più chilometri riesce, in marcia, di corsa e anche in bicicletta: tutti i chilometri andranno ad aggiungersi ai 700mila già raggiunti dai partecipanti dalla prima edizione, del 2012, fino ad oggi. L’obiettivo è tagliare il traguardo di 1 milione di chilometri: un milione, tante quante sono in Italia le persone affette da questa malattia.

Infine da Cesenatico le bandiere chilometriche di Maratona Alzheimer, posizionate a segnalare il percorso dei 42 km degli scorsi anni, raggiungeranno diverse piazze d’Italia attraverso la collaborazione con numerose Associazioni Alzheimer Italiane: il week-end del 19-21
settembre, attraverso il progetto della Maratona diffusa ci saranno, sparse per il nostro paese, numerose postazioni informative, con focus sulla prevenzione e sulla sensibilizzazione della malattia. La prima bandiera sarà posizionata a Cesenatico, l’ultima a Roma. Sul sito www.maratonaalzheimer.it ci si potrà iscrivere all’evento e contribuire, con una donazione minima di 10 €, ad un grande progetto solidale che farà bene a chi corre, pedala o marcia e aiuterà a sostenere i progetti di assistenza e ricerca. Per non dimenticare chi non riesce più a ricordare.