Notizie

Mascherina contro gli abusi

di Redazione GRS


Nel Casertano, a Casal di Principe, in un bene confiscato alla camorra, nasce il laboratorio per produrre i presidi contro il coronavirus: saranno destinati alle operatrici dei Centri antiviolenza di tutta Italia e contribuiranno a sostenere l’autonomia delle donne in fuga dai maltrattamenti. Ascoltiamo Lella Palladino di Cooperativa Eva. (sonoro)

Il tesoro imperdibile

di Redazione GRS


“Salviamo i teatri e la cultura che a causa dell’emergenza sanitaria rischiano il collasso” è il grido di allarme lanciato dalla Federazione Italiana Artisti insieme ad Arci Lazio e Forum terzo settore regionale. L’appello indirizzato al Campidoglio punta a garantire una serie di interventi indispensabili per la salvezza degli operatori culturali, teatrali e artistici. Le istanze saranno discusse nel corso di conference call con il vicesindaco di Roma Capitale che si concluderanno oggi.

Il virus che affama

di Redazione GRS


L’epidemia di Coronavirus potrebbe far raddoppiare il numero di quanti soffrono la fame acuta: è l’allarme lanciato dal Programma alimentare mondiale dell’Onu secondo cui ad essere a rischio sarebbero circa 250 milioni di persone, colpite dall’impatto economico della crisi.

Ascoltateci

di Redazione GRS


L’Alleanza contro la povertà in Italia chiede al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo, di “aprire un confronto per porre l’attenzione sulla lotta alla povertà nell’emergenza Covid-19”. Ora più che mai “è fondamentale il contributo delle parti sociali e del terzo settore, e diventa centrale ampliare il dialogo”.

Diritto allo studio

di Redazione GRS


Per tutti. Si avvicina la fase 2 ma il ministero “dimentica” la disabilità. La denuncia di Fish e Fand nel servizio di Anna Monterubbianesi.

Si comincia a pensare alla fase 2 e si dovrà tenere in conto anche dei diritti delle persone con disabilità. Secondo le associazioni sono molte le priorità, ma prima di tutto nel Comitato nominato dal ministero dell’Istruzione per mettere a punto il piano generale per la scuola post-emergenza andrebbe previsto anche un esperto di disabilità. Questa mancanza è un errore che Vincenzo Falabella e Nazaro Pagano, presidenti di Fish e Fand, definiscono ‘grave’. Il diritto allo studio, la formazione di migliaia di studenti, la necessità di innovare le tecniche, le strutture, i procedimenti e le logiche della formazione sono sfide delicate che non possono tralasciare il tema della disabilità. Un errore tanto più grave considerate le già numerose lacune riservate agli alunni con disabilità nella Fase 1. L’appello quindi alla ministra Azzolina a compensare questa lacuna nell’interesse di tutti.

Lezioni speciali

di Redazione GRS


Il presidente nazionale dell’UICI (Unione italiana ciechi e ipovedenti), Mario Barbuto, annuncia la nuova iniziativa in collaborazione con il Ministero della Pubblica Istruzione sulle esperienze educative a distanza in favore di tutti i ragazzi con disabilità visive. Questa volta sarà il canale Facebook “MI social” del Ministero dell’Istruzione ad ospitare domani alle ore 16 l’incontro. Sarà anche l’occasione per i tiflologi (specialisti dei problemi della vista) per presentare alcune esperienze di didattica a distanza realizzate insieme ai ragazzi ciechi, ipovedenti e con disabilità aggiuntive. La diretta sarà condivisa su SlashRadio dell’Uici.

Musica per chi aiuta

di Redazione GRS


Artisti in campo in sostegno degli anziani soli. Il servizio è di Clara Capponi.

Tra le tante iniziative – nate dalla creatività di questo tempo sospeso- c’è “Nemico Invisibile”, il progetto dell’inedito trio Mario Biondi, Annalisa Minetti, Marcello Sutera e che vede la partecipazione in musica e voce anche di Dodi Battaglia, Gaetano Curreri, insieme a tanti vocalist, artisti e musicisti che presteranno la loro arte per realizzare una serie di incisioni audio che saranno pubblicate sulle piattaforme digitali. Tutti i ricavati andranno all’Auser, l’associazione per l’invecchiamento attivo, che nelle diverse regioni Italiane sta portando avanti iniziative di sostegno per le persone più fragili, sole e anziane durante l’emergenza sanitaria Covid-19. Il progetto vede anche la preziosa partnership di Olè T-shirt for Artist che ha realizzato una collezione di magliette dedicate alla mission.

Medici in campo

di Redazione GRS


Si terrà in Salento, a Gallipoli, dal 29 agosto al 5 settembre, il Campionato nazionale medici. Si tratta della diciottesima edizione della manifestazione e sarà l’occasione per ricordare i colleghi vittime del Coronavirus. Lo svolgimento dell’evento sarà subordinato ovviamente alla soluzione dell’emergenza sanitaria.

La scelta del Salento è stata ufficializzata in seguito ad una riunione straordinaria di pochi giorni fa, tenutasi in web conference, da parte del Consiglio direttivo dell’Associazione Nazionale medici calcio. Intanto la macchina organizzativa si è già messa in moto, grazie alla cooperazione del Gruppo Caroli Hotel di Gallipoli, sponsor della squadra di calcio dei medici salentini, che provvederà alla fase dell’accoglienza. Sul versante sportivo, invece, prende corpo l’idea di organizzare un incontro a scopo benefico tra la Nazionale Medici ed un’altra compagine di rilievo nazionale.

«Sarà veramente bello potere disputare questa importante manifestazione nella nostra terra una volta superato questo momento drammatico, così da dare un po’ di gioia anche a noi medici. Sarebbe un ricordo molto importante anche per i colleghi che sono caduti sul campo, per cui è nostra intenzione proporre di mettere sulle maglie di gara un nastrino nero a loro memoria», dichiarato il dottor Giuseppe Palaia, presidente dell’Asd “Medicincampo Lecce”.

«La fattibilità chiaramente dipenderà dalle disposizioni governative. Speriamo – afferma il presidente dell’Associazione nazionale, dr. Giovani Borrelli – che per quel periodo si possa viaggiare e soprattutto disputare manifestazioni del genere che presuppongono aggregazione sociale. Sarebbe sicuramente un modo sanissimo di riprendere quella socialità che questo maledetto virus ci ha portato via. Sarà anche un’occasione di arricchimento scientifico per i colleghi che parteciperanno, dato che collegato al Campionato è previsto, come è tradizione della nostra associazione, un convegno con ECM che quest’anno verterà proprio sul Covid 19».

Pianeta Madre

di Redazione GRS


Nella Giornata internazionale della Terra un appello dal Coordinatore della Tavola della pace Flavio Lotti, a sostenere le sei proposte del Segretario Generale dell’Onu per la cura del pianeta. Dall’ investimento di risorse in progetti per l’ambiente e il clima, ai posti di lavoro ‘green’, al passaggio ad un’economia verde fino a politiche basate sulla sostenibilità.

Oggi, mercoledì 22 aprile, ricorre il 50^ anniversario della Giornata Internazionale della Terra. Un evento istituito e celebrato per la prima volta a San Francisco nel 1970 per promuovere un messaggio limpido: rispetto per il nostro pianeta. Appello che negli ultimi anni ha riscosso sempre maggior coinvolgimento, alimentato soprattutto dall’interesse delle future generazioni per una “casa” considerata in fiamme.

Così, come tante altre iniziative ecologiste alle quali ci stavamo abituando a partecipare prima dell’emergenza Coronavirus, anche le ultime edizioni dell’ “Earth Day” hanno ottenuto grande successo. Sempre più numerose le comunità di tutto il mondo impegnate a celebrare la giornata con attività incentrate sulle tematiche ambientali. Gli eventi vengono utilizzati per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle tematiche della sostenibilità, e dagli attivisti, per fare analisi degli scenari odierni e proporre soluzioni concrete.

Le iniziative all’aria aperta in programma per questa 50^ edizione non saranno realizzabili causa Covid-19. Tuttavia non mancano le proposte per un ambiente sostenibile. Tra le più autorevoli ci sono le sei azioni sostenute dal Segretario Generale dell’Onu António Guterres e rilanciate da Flavio Lotti, Coordinatore Nazionale della Tavola della pace.

Nel primo punto della lista viene indicata la necessità di sfruttare la crisi sanitaria in atto per creare nuovi posti di lavoro e nuove attività attraverso una transizione pulita e verde. In secondo luogo viene suggerito di utilizzare il denaro dei contribuenti per salvare le imprese vincolandolo alla creazione di posti di lavoro verdi e alla crescita sostenibile. Terzo: la potenza di fuoco fiscale guidi il passaggio dall’ economia grigia a quella verde e renda le società e le persone più resilienti.

La quarta azione prevede l’utilizzo di fondi pubblici per investire nel futuro, non nel passato, e confluire in settori e progetti sostenibili che aiutino l’ambiente e il clima. Si ipotizza anche una cessazione dei sussidi per combustibili fossili e inquinanti che devono iniziare a pagare per il loro inquinamento. Il quinto punto riguarda invece rischi e opportunità climatiche da cogliere incorporandoli sia nel sistema finanziario che in tutte le politiche pubbliche e le infrastrutture. Sesto ed ultimo proposito: lavorare insieme come una comunità internazionale.

Flavio Lotti conclude così il suo intervento: “Questi sei principi costituiscono un’importante guida per uscire da questa crisi al meglio insieme. Sostienili anche tu!”

di Pierluigi Lantieri

Salvate il terzo settore

di Redazione GRS


Imprese sociali e associazioni si mobilitano per l’economia non profit. Il servizio è di Giuseppe Manzo.

Non fermateci, ci siamo. Proseguono le campagne social del terzo settore che però non si ferma alla rivendicazione di fronte allo scenario di crisi economica più grave della Italia repubblicana. Arrivano da più parti le proposte rivolte al governo su come affrontare la difesa e la rinascita del mondo non profit, soprattutto per difendere i 500mila occupati delle imprese sociali e complessivamente 1 milione di lavoratori nel terzo settore. “Proroghe, stop a gare al ribasso e coprogettazione” è quello che chiede Gianfranco Marocchi, che dopo l’esperienza come direttore della rivista Welfare Oggi, da poco (oltre che vicedirettore di welforum.it) è nel gruppo di direzione della rivista Impresa sociale. Anche la base della cooperazione sociale rivolge un appello firmato da centinaia di cooperatori e dirigenti chiede la tutela dei lavoratori del welfare e di quelli svantaggiati, oltre al sostegno finanziario per la fase 2. Parallelamente l’Alleanza delle cooperative scrive ai vertici dell’Unione europea chiedendo un’Europa “cooperativa” perché il sogno europeo possa ancora continuare.